Coronavirus, allerta alta in Sicilia. Richiamati i sindaci all’applicazione delle regole anticontagio

Al momento i parametri non sono tali da far scattare misure speciali di contenimento del virus, ma l’allerta è alta nell’isola.

Sono i numeri ad essere in crescita e con una diminuzione dell’eta’ dei contagiati. Le regole anti-contagio, in molti locali e spiagge, a cominciare dalla distanza di sicurezza, non vengono rispettate con la dovuta attenzione e così la Regione, per paura che possano iniziare nuovi focolai, sta preparando una direttiva ai sindaci affinchè aumentino i controlli nei luoghi sensibili, quelli in cui è più facile che si formino assembramenti.

Un appello che l’Anci intende raccogliere ma chiede che vengano stanziate risorse per finanziare i controlli.

Adesso, l’assessore Ruggero Razza attende i dati dei prossimi dieci giorni prima di decidere se alzare ancora il livello di guardia con misure specifiche.

A fuoco anche un’auto nell’incendio al Castello Incantato di Sciacca

Anche un’auto, una Peugeot, e’ andata a fuoco nell’incendio che si e’ sprigionato nel pomeriggio di oggi al Castello Incantato di Sciacca, che ha bruciato un palchetto per gli spettacoli e sedie di proprietà della cooperativa che gestisce la struttura. Le fiamme per fortuna sono rimaste circoscritte alla zona della via Ghezzi, non hanno raggiunto immobili e sono state donate dall’intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Sciacca. A supporto hanno operato squadre dei Vigili del Fuoco in congedo guidate da Calogero Catanzaro.

Migranti, Razza: “La Sicilia non può pagare il prezzo di politiche sbagliate”

“Su tutti i migranti che arrivano in Sicilia assicuriamo un controllo sanitario che, grazie alla ordinanza del presidente Musumeci, individua specifici obblighi. Ma la nostra Isola non può pagare il prezzo di politiche sbagliate che hanno comportato l’aumento degli sbarchi. Siamo la frontiera d’Europa e pretendiamo rispetto. Questo grido di denuncia, accanto a tutte le comunità interessate, il presidente della Regione lo porterà mercoledì alla commissione Schengen”. Lo ha detto nel pomeriggio di oggi l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, parlando a Tgcom24.

Fiamme ad alcune sterpaglie in via Ghezzi che lambiscono le abitazioni

Sono stati momenti di apprensione poi risolti immediatamente grazie al pronto intervento dei vigili del fuoco di Sciacca quelli vissuti nel primo pomeriggio di oggi per i residenti della zona della via Ghezzi dove alcune sterpaglie sono andate a fuoco lambendo le abitazioni.

Interessato dal fuoco anche una parte del Castello Incantato di Sciacca dove un piccolo palchetto e’ andato in fiamme. Per fortuna, le fiamme sono state poi domate e nessun altro danno si è registrato nel museo saccense.

Nella contrada Santa Maria di Sciacca bruciano i rifiuti ed i residenti pronti a fare da sentinelle per evitare le discariche abusive (Interviste)

Anche nella contrada Santa Maria, a Sciacca, è emergenza rifiuti. Spazzatura abbandonata e bruciata durante il fine settimana.

I residenti reclamano la bonifica e sono pronti a fare da sentinelle per evitare l’abbandono di rifiuti che si registra in due zone diverse nelle quali ancora insistono i cassonetti di prossimità. Lo hanno affermato questa mattina ai microfoni di Risoluto.it.

L’assessore regionale all’Energia e ai rifiuti Pierobon in spiaggia a Sciacca: “Bello vedere giovani che raccoglievano cicche gettate da incivili”

“Ci sono degli episodi che danno grande fiducia e speranza per il lavoro quotidiano che svolgiamo”. Lo scrive in un post su Facebook l’assessore regionale all’Energia e ai rifiuti, Alberto Pierobon, riferendosi a un’esperienza fatta a Sciacca. “Sono stato a Sciacca dove ho colto l’occasione – scrive – per stare anche un po’ in spiaggia e mi sono accorto di una ragazza appena arrivata che ha iniziato a raccogliere qualcosa sulla sabbia. Aveva una borsetta in mano dove stava mettendo le cicche gettate in quel posto da “incivili e maleducati”, diceva. Vederla quasi arrabbiata, mentre ripuliva l’area assieme al suo gruppo di amici, mi ha molto colpito. Dopo un po’ abbiamo fatto amicizia e scambiato due parole, lei si chiama Antonella, era con i suoi amici tutti ventenni di Corleone e dintorni, studenti universitari che hanno un grande rispetto per l’ambiente e il loro territorio. In un mondo in cui ci ritroviamo a combattere e cercare soluzioni per contrastare l’abbandono illegale dei rifiuti – aggiunge Pierobon – ci sono dei giovani che, in maniera spontanea e consapevole, danno concreto esempio di tutela ambientale. Un bel messaggio che deve darci fiducia per il futuro. Buongiorno e buona domenica a tutti!”

A Santa Margherita Belice riapre oggi la villa comunale “La Passeggiata” aperta fino alle 23,30

Riapre oggi a Santa Margherita Belice la storica villa comunale “La Passeggiata” che conduce al Cafè House. Dopo i lavori di sistemazione dell’associazione “la Quarantena 2020”, che ha preso in gestione la villa, ritorna fruibile al pubblico. Sarà aperta tutti i giorni dalle 9,30 alle 23,30.

La villa si trova all’ingresso del paese e si sviluppa su un’area a forma allungata con un viale che la percorre interamente. All’estremità del viale si trovano: il restaurato tempietto a pianta circolare del “Café House”, fatto costruire nella seconda metà dell’Ottocento, e la statua di Flora, posta su un basamento nel piazzale antistante il tempietto. E’ descritta da Giuseppe Tomasi di Lampedusa ne “I ricordi d’infanzia: “Nei pomeriggi autunnali piovosi la passeggiata si limitava alla Villa Comunale. Questa era posta al limite settentrionale del paese, proprio sul dirupo che contemplava la grande vallata che è forse l’asse principale est-ovest della Sicilia…Era stata donata al Comune da mio nonno ed era di una malinconia senza limiti: un viale abbastanza lungo e bordato da cipressi giovani e da vecchi lecci affluiva in un piazzale…ed a sinistra una sorta di chiosco tempietto con cupola sferica dal quale si poteva guardare il panorama. E ne valeva la pena…”

Primo weekend d’isola pedonale in centro storico a Sciacca, ad agosto sara’ rinforzata

Esordio nel fine settimana per la nuova ordinanza che ha istituito la Ztl in piazza Friscia e un’area pedonale in un tratto di Corso Vittorio Emanuele da vicolo dei Marinai a vicolo Cappellino rendendo tutta via Roma compresa nell’Apu.

Misura che scatta alle venti quando la maggior parte dei negozi del centro effettuano l’orario di chiusura e fino all’una. Ma pare che proprio i rappresentanti delle categorie commerciali avevano già annunciato di non voler partecipare ad alcuna riunione con l’amministrazione o tavolo tecnico. Una decisione maturata sulla base di precedenti vicissitudini e non dissappunti legati alle ultime decisioni scelte e intraprese dall’amministrazione.

Le disposizioni vigenti per la nuova Apu saranno operative anche per l’ultimo fine settimana di luglio mentre ad agosto il provvedimento sarà rinforzato con una cadenza giornaliera da lunedì a giovedì dalle venti all’una ed esteso alle due della notte dal venerdì a domenica, nei fine settimana.

Coronavirus, in Sicilia i contagi salgono a 181 e Musumeci avverte: “Maggiore disciplina collettiva o arriveranno misure restrittive”

Coronavirus, in Sicilia i contagi salgono a 181 e Musumeci avverte: “Maggiore disciplina collettiva o arriveranno misure restrittive” “Salgono a 181 i positivi al Coronavirus in Sicilia. Un dato che ci impone di fare appello a una maggiore disciplina collettiva. Evitare gli assembramenti, usare la mascherina nei luoghi all’aperto frequentati, usarla sempre nei luoghi chiusi (tranne a casa propria), mantenere la distanza di un metro con persone non conviventi, l’uso di guanti e mascherina per gli operatori commerciali di generi alimentari (anche ambulanti). Tutto questo può costituire un piccolo fastidio, ma ci dà un grande aiuto nel tenere bassa la probabilità del contagio. Confidiamo perciò nel senso di responsabilità di ognuno -soprattutto dei giovani – e nella accurata vigilanza delle Forze dell’ordine. Vorremmo evitare di adottare nei prossimi giorni misure restrittive, ma non ci sentiamo di escluderle”.Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, a proposito degli affollamenti verificatisi negli ultimi giorni in molte città dell’Isola.

Legittima la delibera che avviò l’iter per la demolizione di palazzo Lombardo a Santa Margherita Belice, sentenza del Cga

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana ha messo la parola fine alla pluriennale vicenda del palazzo Lombardo che era sito nella centralissima via Abruzzo di Santa Margherita di Belìce. I lavori di costruzione dell’immobile, demolito nel 2018, erano stati avviati dall’impresa Lombardo e furono interrotti a causa del sisma del 1968.

La vicenda trae origine nel 2003, quando il Consiglio Comunale di Santa Margherita decideva di provvedere alla ristrutturazione del palazzo Lombardo dando incarico all’amministrazione di avviare le procedure al fine di destinare l’edificio a sede del palazzo municipale.

Tuttavia, il progetto esecutivo non risultava essere stato redatto, mentre il progetto preliminare, poi, sarebbe stato stralciato dal programma triennale delle opere pubbliche; inoltre, l’originario progetto di ristrutturazione non rientrava più tra gli obiettivi della nuova amministrazione che, frattanto, grazie ad una puntuale relazione tecnica, prendeva atto dell’aggravarsi della situazione di pericolo per l’incolumità pubblica causata dall’immobile.

Pertanto, nel marzo 2015 il consiglio comunale di Santa Margherita revocava la precedente deliberazione del 2003, e forniva un nuovo indirizzo all’amministrazione comunale: ricercare soluzioni idonee a salvaguardare il contesto urbano in cui è posto il palazzo, prevedendone anche l’ipotesi della sua demolizione parziale o totale e di attivare nelle more tutte le procedure per la sua messa in sicurezza.

Avverso tale deliberazione insorgeva la ex proprietà, proponendo un ricorso innanzi al Tar Palermo, deducendo diverse censure di illegittimità della deliberazione consiliare e chiedendo un risarcimento calcolato in 706.950 euro per i danni asseritamente patiti dal procedimento amministrativo seguito dal Comune, sia a titolo di perdita di chance riferita alla mancata vendita dell’immobile, sia a titolo di danno esistenziale.

Il Tar Sicilia Palermo, accogliendo le eccezioni formulate dalla difesa del Comune di Santa Margherita, difeso in primo grado dall’avvocato Santo Botta, ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto e, nel merito, avuto riguardo all’adeguatezza dell’istruttoria espletata dall’amministrazione comunale ed alla congruità della motivazione addotta, ha ritenuto pienamente legittima la deliberazione consiliare numero 8 del 2015.

Successivamente è stato proposto appello innanzi al Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana per chiedere l’annullamento della sentenza del Tar da parte della ex proprietà.

Anche nel giudizio di appello, si costituiva il Comune di Santa Margherita, rappresentato e difeso dall’avvocato Maria Beatrice Miceli, il quale ha sostenuto l’infondatezza dei motivi di appello e, conseguentemente, la legittimità della sentenza di primo grado.

All’esito del giudizio di secondo grado, l’appello proposto dalle ex proprietarie è stato rigettato anche con riferimento alla domanda risarcitoria che è stata ritenuta infondata.