Fuggono in cento dalla tensostruttura della Protezione Civile, caos migranti anche a Porto Empedocle

0

Gli sbarchi continui delle ultime ore stanno mandando in tilt anche Porto Empedocle, non solo Lampedusa.

In massa i migranti sono fuggiti dalla tensostruttura della Protezione civile, allestita nella banchina. Polizia e carabinieri hanno avviato le ricerche dei fuggitivi. Nella tensostruttura, con una capienza massima di 100 persone, c’erano 520 migranti.

Sono riusciti alcuni, scavalcando la recinzione, a scappare dalla tensostruttura della Protezione civile che è sistemata proprio accanto alla banchina portuale di Porto Empedocle. I migranti si sono diretti a frotte verso la strada statale. Polizia e carabinieri hanno avviato le ricerche dei fuggitivi

Mancata proroga bando delle Terme, Comitato richiede incontro urgente in Regione

Il Comitato Civico Patrimonio Termale di Sciacca ha richiesto ufficialmente oggi un incontro urgente al Presidente della Regione Siciliana e all’Assessore all’Economia, Gaetano Armao a seguito della notizia della mancata proroga dell’avviso di gara.

Una proroga che come ha affermato Nino Porrello a nome del Comitato, è s

tata “inattesa e senza alcun preavviso dopo le ampie rassicurazioni ricevute dagli stessi uffici regionali”.

“Abbiamo nuovi e ulteriori suggerimenti da offrire per migliorare i contenuti dell’avviso di gara”. Ha oggi dichiarato Porrello e per questo abbiamo richiesto l’incontro mentre ci appelliamo alla deputazione del territorio per avere un loro appoggio.

Discariche a Sciacca senza fine, la Valenti chiede intervento dell’Esercito ma a presidiare stamattina la polizia municipale

Poco prima del fine settimana la sindaca di Sciacca Francesca Valenti aveva fatto sapere di aver richiesto perfino l’intervento dell’Esercito per risolvere il grave problema delle discariche abusive di Sciacca. Cumuli di spazzatura incontrollata senza alcuna discontinuità che ormai interessano tutte quelle zone dove sono rimasti i cassonetti di prossimità.

Intanto, questa mattina a presidiare la discarica di Lumia, una delle più grandi che si è venuta a creare, sono stati posti una pattuglia della polizia municipale di Sciacca e due volontari dell’Associazione dei Vigili del Fuoco in Congedo, mentre l’assessore all’ecologia Michele Bacchi è impegnato sul fronte della ricerca di una soluzione alternativa per il conferimento nella discarica di Alcamo che al momento, risulta bloccato e che impedisce la bonifica.

Intanto, le discariche abusive sono tornate nel fine settimana ad essere prese d’assalto dalla contrada San Calogero, dalla contrada Bordea e Chiana, l’abbandono di rifiuti incontrollato è cresciuto in questi siti e una discarica interessa anche il parcheggio riservato al personale del Giovanni Paolo II di Sciacca.

Pochi danni al Castello Incantato dopo l’incendio di ieri, Gulino: “Commossi dall’affetto e un grazie ai vigili del fuoco”

Si è temuto il peggio ma la tempestività dell’intervento dei vigili del fuoco di Sciacca insieme a quella dei vicini al Fondo Bentivegna che per primi hanno dato l’allarme, ha permesso che l’incendio rimanesse circoscritto soltanto ad un palchetto e ad alcune sedie che sono andate in fumo nell’incendio divampato nel primo pomeriggio di ieri al Castello Incantato di Sciacca.

Pochi danni per fortuna nel sito museale che oggi ha riaperto i battenti regolarmente ai visitatori.

Tanta la solidarietà e i messaggi ricevuti dai componenti dell’associazione Agorà che gestisce il bene e che oggi tramite il presidente Giuseppe Gulino ringrazia la solerzia dei vigili del fuoco e l’affetto dimostrato da tanti saccensi che hanno inviato messaggi e attestazioni di stima alla cooperativa.

Poste Italiane è l’azienda che attrae di più gli studenti universitari siciliani, UNIPA e UNICT in pole position

Poste Italiane è tra le aziende più attrattive del mercato del lavoro in Italia per gli studenti universitari. È quanto emerge dalla classifica “Most Attractive Employer 2020 – Studenti”, al termine di uno studio curato dalla società svedese Universum Global, leader nell’employer branding che ha l’obiettivo di individuare le ambizioni di carriera dei talenti di domani.

Lo studio ha coinvolto 36 mila studenti provenienti da 130 diverse aree di studio di 48 atenei di tutta Italia tra i quali spiccano in maniera significativa le Università della Sicilia, come l’Università degli Studi di Palermo (UNIPA) e l’Università degli Studi di Catania (UNICT).

Le risposte raccolte hanno permesso di individuare le aspirazioni di carriera e le preferenze degli studenti, i datori di lavoro più ambiti e le motivazioni alla base di queste scelte. In questo senso la reputazione delle aziende, intesa come la percezione esterna di quello che si ritiene possa offrire ad un collaboratore, gioca un ruolo determinante nel definire l’attrattività dell’organizzazione stessa agli occhi dei giovani studenti.
Poste Italiane è risultata al primo posto sia tra le azienda del settore logistico sia nell’ambito del Work-Life Balance. Gli studenti, infatti, attribuiscono all’Azienda guidata da Matteo Del Fante un ambiente rispettoso delle persone e delle necessità lavorative e private di ciascuno. Dallo studio emerge che gli elementi che caratterizzano un’azienda come attrattiva sono senza dubbio la possibilità di offrire sfide professionali impegnative, con un impatto concreto e positivo, e le possibilità di carriera e di guadagno. In tempi di Covid, inoltre, il successo sul mercato di un’azienda e la sua capacità di assicurare un salario competitivo assume un valore ancora più importante.

L’Azienda ha garantito, nel 2019, oltre 5 milioni di ore di formazione, di cui oltre 360 mila nella sola Sicilia, interessando il 98% della popolazione aziendale in attività formative, con la finalità di tutelare, riconoscere e gratificare il contributo di ogni singolo individuo per offrire pari opportunità nel lavoro e nell’avanzamento professionale a tutti i dipendenti.

Ancora violazioni alla Scala dei Turchi, denunciate 31 persone che rischiano fino a 3 anni di reclusione

Ancora controlli alla Scala dei Turchi di Realmonte dove, nel fine settimana, si è registrato un elevato afflusso di bagnanti e turisti.

La marna bianca è stata nuovamente presa d’assalto, nonostante la presenza delle barriere di interdizione, dei cartelli monitori ed i totem informativi collocati a cura della Soprintendenza Beni Culturali di Agrigento, indicanti il divieto di ingresso dovuto alla misura cautelare imposta dall’Autorità Giudiziaria.

L’attività di controllo, coordinata dal Comandante Provinciale dei Carabinieri, ColMonello Giovanni Pellegrino, e dal Comandante della Capitaneria di Porto di Porto Empedocle, Capitano di Fregata (Gennaro Fusco, ha visto l’impiego congiunto di militari della Stazione Carabinieri di Realmonte e della Capitaneria di Porto di Porto Empedocle, che hanno accertato la presenza sulla marna bianca di 31 soggetti, provenienti da varie località siciliane e diversi cittadini stranieri, i quali sono stati identificati e denunciati all’Autorità Giudiziaria, in quanto si sono resi responsabili del reato di violazione dei sigilli, trasgressione punita dall’articolo 349 del Codice Penale con la reclusione da sei mesi a tre anni.

Alla vista dei militari intervenuti, i tantissimi turisti presenti si sono allontanati velocemente, via mare e via terra, e nel giro di pochi minuti la scogliera era priva di turisti.

Questi soggetti, transitando da mare o scavalcando la recinzione, mettendo a rischio la propria incolumità, si sono ostinati a scavalcare la recinzione, che è risultata essere divelta in più punti, violando i sigilli posti a tutela del sito di notevole pregio ambientale e disattendendo le ordinanze di interdizione per salire ad ogni costo sulla famosa scogliera.

Come è noto la Scala dei Turchi, infatti, è interdetta dal 27 febbraio scorso, a seguito del decreto di sequestro preventivo di urgenza emesso dal  Procuratore della Repubblica Di Agrigento, Luigi Patronaggio, in quanto vi è un concreto pericolo per i turisti e per i bagnanti, in considerazione dei numerosi crolli che hanno interessato l’area negli ultimi mesi. 

Da oggi deviazione del traffico veicolare in via Aldo Moro a Sciacca, il comitato Fontana Calda sollecita intervento di messa in sicurezza

Il Comitato di Quartiere Fontana Calda chiede al Comune e all’Anas di effettuare, con estrema urgenza, degli interventi di messa in sicurezza del manto stradale in via Aldo Moro, a Sciacca, dove verrà deviato il traffico veicolare, anche di mezzi pesanti, da oggi e fino al prossimo 31 luglio.


Il Comitato di Quartiere Fontana Calda chiede un tempestivo intervento del Comune per mettere in sicurezza il manto stradale di via Aldo Moro, a Sciacca, dove da oggi, e fino al prossimo 31 luglio, il traffico sarà deviato. Il Comitato ha inoltre segnalato all’amministrazione comunale, attraverso documentazione fotografica, la persistenza, tra le altre, di un pericoloso restringimento della carreggiata in via Aldo Moro, che, unitamente alle ulteriori innumerevoli buche, può creare gravi situazioni di pericolo e chiede, inoltre, l’immediata collocazione dello specchio parabolico all’incrocio tra via Fontana Calda e via Pasquale Tacci.

Violenta rissa a Sciacca allo Stazzone nello scorso mese di maggio, tre giovani ai domiciliari (video)

Le indagini sono scattate a seguito di una violenta rissa tra giovani di Sciacca e Ribera registrata nello scorso fine maggio. I Carabinieri della Compagnia di Sciacca hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Sciacca, su richiesta della Procura della Repubblica di Sciacca che ha diretto le indagini, a carico di tre ragazzi indagati, in concorso, per rissa, sequestro di persona, lesioni personali aggravate, danneggiamento e porto di armi od oggetti atti ad offendere.

Il fatto e’ accaduto la notte tra il 30 ed il 31 maggio 2020, allo Stazzone, a Sciacca, luogo di ritrovo di numerosi giovani, rissa che si è poi protratta lungo il Viale delle Terme dove, i ragazzi tratti in arresto avrebbero sequestrato la vittima principale della rissa, un ragazzo diciannovenne Riberese, il quale, dopo essere stato sequestrato ed ulteriormente percosso, veniva abbandonato esanime a terra.

Le indagini svolte hanno permesso di identificare i soggetti intervenuti nella rissa e le modalità in cui la stessa si è svolta con le varie evoluzioni. Il ragazzo riberese ha riportato un trauma cranico minore ed altre lesioni con prognosi di 20 giorni, mentre altri giovani coinvolti nella rissa hanno riportato altre lesioni giudicate guaribile da due giorni a dieci.

La rissa, sarebbe scaturita per rivalità e rancori tra un gruppo di giovani saccensi ed un altro di Ribera, ed innescata a seguito dell’assunzione smodata di sostanze alcoliche che avrebbe potuto portare a conseguenze ben peggiori per l’incolumità dei giovani coinvolti.
Sono numerosi i controlli che l’Arma dei Carabinieri esegue nelle ore serali e notturne, soprattutto nella zona dove si sviluppa la “movida” saccense, anche al fine di prevenire casi analoghi.

Migranti in fuga: Musumeci: “Sicilia non può essere trattata come una colonia”

“Avrete già letto dei 100 migranti scappati a Caltanissetta. Si aggiungono ai tunisini scappati a Pantelleria e a quelli evasi dall’hotspot di Pozzallo, i quali, a loro volta, si sommano a tutti gli altri. Nessuno dica che è responsabilità delle forze dell’ordine: fanno tutto quello che possono e siamo loro grati. È semplicemente sbagliato che si faccia finta di nulla da parte del governo di Roma e che si dica che “tutta va bene”. Pretendo rispetto per la Sicilia, non può essere trattata come una colonia. Abbiamo dato disponibilità e chiediamo reciprocità, ma vediamo che nella gestione del fenomeno migratorio c’è troppa improvvisazione e superficialità”.
Lo scrive su Facebook il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.

Riapre oggi a Sciacca il “Castello Incantato” poche ore dopo l’incendio

Riapre oggi a Sciacca il “Castello Incantato” di Filippo Bentivegna. E’ stata la stessa cooperativa “Agorà”, che gestisce la struttura, ad annunciarlo.

Ieri un incendio ha interessato un’area interna al “Castello Incantato”. bruciando un palco in legno, alcune sedie e un’auto di proprietà della cooperativa. Grazie all’intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Sciacca ed ai vigili del fuoco in congedo sono stati limitati i danni e oggi è possibile riaprire il secondo sito più visitato della provincia di Agrigento dopo la Valle dei Templi.