L’appello di Guardino bloccato in Congo: “Voglio tornare a Sciacca dalla mia famiglia” (Intervista)

Giuseppe Guardino vuole tornare a Sciacca. Non vede la sua famiglia, moglie e due figli, dallo scorso Natale. E’ capitano della nave mercantile Blue Brother, di proprietà della “Bambini” spa di Ravenna, che svolge servizio offshore di appoggio e assistenza per le piattaforme petrolifere operanti nelle acque congolesi. La loro base è il porto di Pointe Noire ed a bordo della nave sono in 4, tutti italiani. La compagnia è presente nel West Africa con 6 unità navali dello stesso tipo per un totale di 22 italiani.

Guardino ha un’esperienza di 18 anni al comando di navi mercantili, dopo essere stato a bordo dei motopesca di Sciacca.

“Aspettiamo che il Congo le frontiere – dice Guardino, in un’intervista a Risoluto.it – e che il governo italiano trovi accordi per aiutare tutti i marittimi italiani sparsi per il mondo affinché ognuno di noi possiamo tornare a casa”.

Guardino parla di un lockdown e più duro rispetto all’Italia con l’impossibilità di uscire dalle 20 fino alle 5 del mattino successivo e in queste ore la gente può stare fuori casa solo per acquisti di prima necessità. “Chi viene preso durante le ore di coprifuoco – dice Guardino – viene arrestato immediatamente. Noi non mettiamo piede a terra dai primi di marzo”.

Operazione dei carabinieri “Bazar” a Ribera, al via le udienze al Tribunale del Riesame di Palermo

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Lunedì primo giugno udienza al Tribunale del Riesame di Palermo per Giuseppe Fallea, di 60 anni, di Ribera, ai domiciliari nell’ambito dell’operazione “Bazar” svolta dai carabinieri. Fallea, difeso dall’avvocato Ninni Giardina, è l’unico al quale non si contestano fatti di droga. A Fallea viene contestato di essersi impossessato, contro la volontà del proprietario, Giuseppe Fortino, di 36 anni, un altro indagato, di un’auto con minaccia di non restituirla in mancanza del pagamento di un debito. Fallea, indagato per estorsione, avrebbe così costretto Fortino a consegnargli somme di denaro.

Per quanto riguarda gli altri indagati, tutti per droga, le udienze al Riesame devono essere ancora fissate.

Solo la difesa di Fortino con gli avvocati Lucia Borsellino e Antonino Armenio sta ancora valutando se rivolgersi ai giudici del Tribunale del Riesame. Gli avvocati Giovanni Forte, Giuseppe Tramuta e Mirella Vento, invece, hanno già depositato e attendono la fissazione delle udienze.

Le indagini sono state svolte dai carabinieri della tenenza di Ribera e coordinate dalla Procura della Repubblica di Sciacca. La vicenda ruota attorno allo spaccio di cocaina, hashish e marijuana, per alcuni mesi del 2019, a Ribera. Ci sono ancora quattro irreperibili, tutti nordafricani, per i quali il gip del Tribunale di Sciacca ha disposto domiciliari per due e obbligo di dimora per altri due.

Il consiglio comunale di Ribera vota per l’azienda speciale consortile per la gestione del servizio idrico

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Il consiglio comunale di Ribera ha approvato stasera all’unanimità lo statuto dell’azienda speciale consortile per la gestione del servizio idrico integrato.

Ribera e’ tra i primi comuni ad aver gia’ approvato la forma di gestione del servizio idrico mentre a Sciacca l’approvazione deve essere ancora effettuata da parte dell’assemblea civica.

Lo scorso ventisette settembre, l’assemblea dei sindaci dell’Ati idrico di Agrigento aveva votato all’unanimità sulla nuova gestione del servio idrico con un’azienda speciale consortile e non più con una società per azioni.

Alla scelta della nuova forma di gestione si è arrivati dopo che Girgenti Acque è stata raggiunta, nel novembre del 2018, da una interdittiva antimafia della Prefettura. L’Ati ha, immediatamente dopo, votato per la risoluzione immediata del contratto con la società che continua a gestire, con due commissari straordinari, il servizio idrico integrato.

Il Tribunale di Sciacca assolve un riberese dall’accusa di stalking

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Il riberese P.G., di 53 anni, è stato assolto oggi dal giudice monocratico del Tribunale di Sciacca, Renato Zicchitella, dall’accusa di stalking.

Era accusato di atti persecutori nei confronti di una donna con la quale aveva una relazione affettiva. Il cinquantatreenne era accusato, tra l’altro, di avere effettuato anche pedinamenti con l’auto e di chiamare al telefono più volte la donna quando usciva di casa. All’imputato si contestava anche la violenza privata.

Il giudice, accogliendo la richiesta del difensore dell’imputato, l’avvocato Giuseppe Tramuta, lo ha assolto perché il fatto non sussiste dalle accuse di stalking e di violenza privata. Per ipotesi di reato di lesioni e minacce che venivano pure contestate nel processo il giudice ha disposto non doversi procedere per remissione di querela nei confronti dell’imputato. La vicenda si riferisce a un periodo compreso tra novembre del 2014 e febbraio del 2016. Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna del riberese.

Il capitano Guardino di Sciacca bloccato da 5 mesi su una nave in Congo, il caso al Tg5 (Video)

https://vimeo.com/423705402

“Sono un marittimo di Sciacca al comando di una nave italiana, operante in Congo, a causa della pandemia Covid 19 sia io che il mio equipaggio e tantissimi marittimi italiani non possiamo fare rientro a casa”. E’ l’appello lanciato oggi dal capitano Guardino di Sciacca, che, intervistato dal Tg5, descrive il disagio di dovere continuare da mesi un’attività senza la possibilità di fare rientro a casa. Guardino manca da Sciacca da 5 mesi. “Ad oggi – dice – ancora non sappiamo quando potremmo tornare a casa a riabbracciare i nostri cari”.

Quattordicesimo giorno senza contagi e quattro guariti in più nelle ultime 24 ore

Dati ancora in miglioramento in provincia di Agrigento. Non soltanto non cade la raggiunta quota zero contagi per la quattordicesima giornata consecutiva, ma si registrano nelle ultime 24 ore, quattro guariti in piu’. Salgono dunque, a 107 i guariti complessivi dall’inizio della pandemia.

Duecentoquaranta il numero dei tamponi effettuati nelle ultime ventiquattro ore, mentre restano due le persone ricoverate in ospedale ma in strutture fuori provincia.

Madre e figlia rientrano da Milano a Raffadali e non rispettano la quarantena, scatta la multa di 400 euro

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Per madre e figlia, rientrate da Milano, è stato disposto anche il tampone e, se dovessero risultare positive al coronavirus, potrebbero incorrere in un processo penale.

Sono tornate da Milano nel loro paese, Raffadali. Ma madre e figlia, al rientro, non avrebbero osservato la quarantena imposta per chi fa ritorno da fuori nell’isola e sarebbero uscite di casa dopo solo due giorni dal ritorno in Sicilia. Le due donne, però, sono state subito rintracciate e scoperte dagli agenti della polizia municipale che si sono recati nell’abitazione delle due signore per effettuare tutti i controlli del caso non trovandole in casa. Madre e figlia sono state così multate con  un’ammenda di 400 euro e per loro è stato disposto anche il tampone obbligatorio. Qualora risultassero positive al coronavirus, scatterebbe una denuncia nei loro confronti.

Il virus nelle province siciliane, Agrigento sempre a 38 contagiati

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Questi i casi di coronavirus riscontrati nelle varie province dell’Isola, aggiornati alle ore 15 di oggi, così come segnalati dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province:
Agrigento, 38 (0 ricoverati, 102 guariti e 1 deceduto);
Caltanissetta, 18 (3, 144, 11);
Catania, 446 (29, 528, 98);
Enna, 15 (1, 378, 29);
Messina, 275 (26, 233, 57);
Palermo, 300 (18, 243, 35);
Ragusa, 18 (0, 72, 7);
Siracusa, 21 (3, 201, 29);
Trapani, 14 (0, 120, 5).
Il prossimo aggiornamento avverrà domani.

Coronavirus, oggi in Sicilia boom di guariti e nessun decesso

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Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 15 di oggi, in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.

Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 142.516 (+2.221 rispetto a ieri), su 122.600 persone: di queste sono risultate positive 3.438 (+3), mentre attualmente sono ancora contagiate 1.145 (-173), 2.021 sono guarite (+176) e 272 decedute (0).

Degli attuali 1.145 positivi, 80 pazienti (-3) sono ricoverati – di cui 8 in terapia intensiva (-2) – mentre 1.065 (-170) sono in isolamento domiciliare. Il prossimo aggiornamento regionale avverrà domani.
Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.

Palazzo di citta’ primo esempio di degrado a Sciacca, segnalazione da parte di tre consiglieri comunali

Come si puo’ pensare al decoro di altri luoghi pubblici e ancora meno a dettare regole che altri cittadini devono adottare se per primo lo stesso Comune di Sciacca non è in grado di tenere per come si deve la propria sede istituzionale. E’ questo il senso dell’interrogazione presentata dai tre consiglieri comunali, Carmela Santangelo, Cinzia Deliberto e Gaetano Cognata con foto a corredo di quanto lamentato.

“Durante questi incontri – scrivono in una nota i tre consiglierib- parliamo spesso del decoro urbano e del senso di civiltà che ognuno di noi dovrebbe esercitare. Ma non possiamo non notare come il palazzo di città, sede istituzionale del comune ma anche bene monumentate di grande pregio, sia il primo esempio di degrado e non curanza”. “Auspichiamo- continuano- che angoli del palazzo comunale non siano mai più, dopo questa segnalazione, luogo dove depositare i rifiuti. Siamo sicuri che l’amministrazione comunale saprà trovare soluzioni alternative e più consone per individuare spazi più idonei al deposito dei rifiuti. Al contempo auspichiamo una continua sanificazione degli uffici dell’intero palazzo.