Venerdì 15 maggio inizierà la pulizia straordinaria delle spiagge di Sciacca, il via dalla Foggia e da Capo San Marco

E’ arrivata l’autorizzazione da parte del Demanio che consente la pulizia delle spiagge di Sciacca. Si tratta dell’intervento straordinario, di inizio stagione, che sarà avviato, venerdì 15 maggio, dalla località Foggia. Il secondo intervento della prima fase è previsto sulla spiaggia di Capo San Marco. A seguire le altre spiagge della città.

L’intervento di pulizia straordinaria, che andrà avanti per alcuni giorni, potrà essere effettuato soltanto una volta durante la stagione. Successivamente, ad inizio della stagione, inizierà la pulizia ordinaria delle spiagge secondo quanto previsto da piano Aro. Le ditte che svolgeranno il servizio hanno già dato comunicazione e adesso c’è il via libera da parte del Demanio.

Petizione di 300 vignaioli e produttori di vino italiano al Governo Italiano e alle Istituzioni Europee

Tra i vignaioli e produttori di vino italiano si rivolgono alle istituzioni italiane ed europee con una petizione su Change.org anche Marilena Barbera di Menfi, tra i primi firmatari.
Tra le richieste tempi brevi e certi per la liquidità, l’applicazione immediata dei Regolamenti europei per poter accedere ai fondi stanziati e proteggere con l’affinamento il vino che hanno prodotto, la riduzione del cuneo fiscale e la sburocratizzazione di tutte le procedure.
E’ possibile leggere il testo completo della petizione e firmala qui

Conversione delle piazze pubbliche a luogo di ristoro, ecco la proposta di Mizzica in aiuto di bar e ristoranti di Sciacca

“In vista dell’ormai imminente possibilità di riapertura con servizio ai tavoli di diverse attività di ristorazione, programmata per il prossimo 18 maggio, è ora il tempo di individuare soluzioni e modelli nel medio e lungo termine, per facilitare il più possibile l’effettiva ripresa di tutte le attività della città”. Lo scrive in una nota il movimento politico “Mizzica” alla vigilia della riapertura delle attività ristorative.

” Rispetto al “prima”, tante nostre modalità di fruizione dei servizi- scrivono – inevitabilmente, saranno destinate a cambiare: servono quindi soluzioni dalla immediata applicabilità – sostenibili nella realizzazione – che consentano di vivere attivamente la “nuova normalità” con la quale dovremo convivere per un tempo, probabilmente, ancora lungo. Questa urgenza riguarda particolarmente da vicino le attività di “food and beverage”, della ristorazione, che rischiano più di tutte di pagare un prezzo molto elevato nei prossimi mesi. L’idea che lanciamo oggi, che potrebbe aiutare concretamente queste categorie, è quella di un “Piano piazze”: convertiamo le nostre piazze pubbliche in luoghi di ristoro all’aperto, a servizio delle attività di ristorazione e dei loro clienti”.

La proposta di Mizzica include sia le piazze del centro, che quelle presenti in periferia –

” oggi speso poco sfruttate – si legge nella nota – o peggio adibite a parcheggi selvaggi, diventerebbero dei punti ristoro per il cibo da asporto, nel rispetto delle distanze di sicurezza e del decoro urbano, trattandosi spesso di luoghi di valenza storica ed urbanistica indiscussa. Discutere solo di ampliare il suolo pubblico a ridosso delle attività che già ne usufruivano non basta. L’idea di fondo è infatti quella di permettere a tutte le attività legate al consumo di cibo, in particolare alla categoria del “food and beverage” appunto, di avere uno spazio ampio dove i clienti possano consumare i prodotti acquistati, dato che altrimenti molte attività non potrebbero (probabilmente) nemmeno riaprire, date le restrizioni dovute al distanziamento fra i tavolini e, quindi, i pochi coperti a disposizione”.

Secondo Mizzica, il “Piano piazze”, permetterebbe di regolamentare con maggior riguardo la presenza di persone, evitando in anticipo la naturale possibilità di assembramenti e distribuendo il servizio in tutte quelle piazze della città potenzialmente funzionali in tal senso.

“Si tratterebbe – spiegano nella nota i componenti del movimento – di un aiuto concreto, perché il problema del distanziamento diventa vitale dal punto di vista economico per queste attività, e gli spazi esterni assumono una valenza di maggiore sicurezza anche dal punto di vista psicologico per clienti e utenti, turisti compresi. Un’opportunità per rivedere le nostre modalità di vivere alcuni luoghi della città, in una chiave nuova, diversa. Luoghi che potrebbero diventare, nonostante il distanziamento sociale, nuovamente vissuti ed accoglienti e nel pieno rispetto delle regole”.

Anche il Brasile in piena emergenza, il saccense Turi Dimino resta a casa a San Salvador

Dall’Italia al Brasile si resta a casa. L’emergenza Coronavirus non conosce confini ed ecco la testimonianza del saccense Turi Dimino che dalla sua casa di San Salvador de Bahia sta osservando la quarantena e ha inviato un videomessaggio per Risoluto.it

 Sono in totale 11.123 i morti in Brasile, mentre i nuovi contagi sono 6.760, per un totale di 162.699.

Tre nuovi casi nell’agrigentino, salgono da sedici a diciannove i soggetti in quarantena

Battuta d’arresto nell’agrigentino sui mancati contagi. Nelle ultime 24 ore si sono registrati tre nuovi casi.

Tre soggetti sono risultati positivi a Santa Elisabetta, a Raffadali e a Ravanusa. I tre nuovi positivi sono stati posti tutti in quarantena domiciliare.

Di conseguenza, in quarantena ci sono ora 19 persone mentre fino a ieri erano 16 persone.

Arresto convalidato e obbligo di dimora a Ribera per la donna trovata con la droga negli slip

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Il gip del Tribunale di Sciacca, Alberto Davico, ha convalidato l’arresto della quarantenne tunisina, residente a Ribera, sorpresa con la droga negli slip. La donna, che nell’udienza di convalida, assistita dall’avvocato Serafino Mazzotta, si e’ avvalsa della facoltà di non rispondere, ha lasciato i domiciliari perché il giudice ha disposto nei suoi confronti l’obbligo di dimora a Ribera. Una pattuglia impegnata in un posto di controllo lungo la statale 115, in località Verdura, ha fermato un’auto, con a bordo solo il conducente, la donna di 40 anni. I militari hanno quindi proceduto ad eseguire una perquisizione dapprima sul veicolo, che è poi risultato “pulito”, e poi sulla persona, con l’ausilio di personale femminile intervenuto. Dopo pochi secondi, dagli slip della signora, e’ saltata fuori una grossa busta trasparente contenente polvere bianca. Dal controllo effettuato la polvere è risultata essere cocaina per un totale di più di 100 grammi. Sotto gli slip la donna nascondeva anche mezzo panetto di hashish del peso di quasi 50 grammi.

“La didattica a distanza nelle azioni di affettività e socializzazione ai tempi del Covid 19”, conferenza online al “Don Michele Arena” (Interviste)

Domani, mercoledì 13 maggio, dalle 9,30 alle 10,45 è in programma un incontro online mediante videoconferenza meet a cui sono stati invitati i coordinatori, i docenti, gli alunni ed i loro genitori. Si tratta di una tavola rotonda in cui esperti interni ed esterni aiuteranno a comprendere meglio come fronteggiare questo sconvolgimento improvviso determinato dal Covid 19, quali ripercussioni sta avendo sulle relazioni affettive e sulla socialità, come viene vissuta l’esperienza della didattica a distanza da protagonisti tra loro vicendevolmente connessi.

Dopo il saluto del dirigente scolastico, Calogero De Gregorio, interverranno la professoressa Paola Pennisi, Ricercatrice in Filosofia del Linguaggio presso il Dipartimento di Patologia Umana dell’Età Adulta e dell’Età Evolutiva “Gaetano Barresi” dell’università di Messina, e la professoressa Melania Scorrano, Dottoranda in Scienze Cognitive Psicologiche Pedagogiche e degli Studi Culturali della stessa università. Il dibattito sarà moderato dalla professoressa Carmen Sferlazza, docente di discipline giuridiche ed economiche.

Coronavirus ed emergenza migranti, appello dal vescovo di Noto: “Nessuno indietro, tutti umani!”

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Il vescovo di Noto monsignor Antonino Staglianò, delegato per le Migrazioni della Conferenza episcopale siciliana, ha lanciato un appello all’umanità contro “il virus dell’indifferenza”. In particolare, nel suo documento dal titolo “Nessuno indietro tutti umani!”, fa riferimento all’indifferenza della gente sul tema dei emigranti in questo periodo di emergenza coronavirus.

Nel documento, il vescovo scrive del rischio in cui i 4000 migranti approdati sulle nostre coste a Pasqua diventino “invisibili” perché posti in secondo piano rispetto all’emergenza coronavirus.

Il vero pericolo – scrive il vescovo – è quello di lasciare i migranti in condizioni di emarginazione che rende loro impossibile proteggersi dal punto di vista sanitario (e quindi veramente proteggerci tutti!); il vero pericolo è quello di non creare canali regolari e di lasciarsi in balia di trafficanti, che approfittano di restrizioni rigide per offrire le loro mediazioni. Chiediamo per questo ai nostri governanti – a livello regionale, nazionale, europeo – politiche sagge di accoglienza, integrazione e anche di una regolarizzazione dei migranti a favore del mondo del lavoro. La nostra agricoltura ha tanto bisogno dell’apporto dei migrati, ma certo il primo motivo della regolarizzazione resta quello della dignità che a tutti deve essere riconosciuta. Senza mai lasciare indietro nessuno, non importa se italiano o straniero, importa solo che sia un uomo! Il pericolo più grande in questo tempo di pandemia diventa, infatti, quello di cadere nel virus dell’indifferenza, come denunciato dal papa nel messaggio di Pasqua: «Mentre pensiamo a una lenta e faticosa ripresa dalla pandemia, si insinua il vero pericolo: dimenticare chi è rimasto indietro. Il rischio è che ci colpisca un virus ancora peggiore, quello dell’egoismo indifferente… quel che sta accadendo ci scuota dentro: è tempo di rimuovere le disuguaglianze, di risanare l’ingiustizia che mina alla radice la salute dell’intera umanità!»”.

Coronavirus, restano 67 i positivi in provincia di Agrigento

Questi i casi di coronavirus riscontrati nelle varie province dell’Isola, aggiornati alle ore 15 di oggi, così come segnalati dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 67 (0 ricoverati, 69 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 98 (13, 53, 11); Catania, 679 (59, 273, 95); Enna, 225 (32, 167, 29); Messina, 354 (63, 151, 53); Palermo, 376 (55, 37, 33); Ragusa, 37 (4, 50, 7); Siracusa, 53 (21, 159, 27); Trapani, 22 (2, 112, 5). Il prossimo aggiornamento avverrà domani.

La Lega entrerà nella giunta Musumeci, il governatore: “Ne sono felice”

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La sburocratizzazione come presupposto essenziale per rendere la macchina amministrativa regionale efficiente e veloce. Questo il primo obiettivo sul quale punta la coalizione del governo Musumeci che stamane ha visto riuniti a Palermo i segretari regionali del centrodestra. Cinque ore di impegnativo confronto per un consuntivo, a metà legislatura, delle cose fatte e di quelle da fare.

Tanti i temi trattati, dalla riprogrammazione dei Fondi comunitari per dare sostegno alle imprese alla lotta contro il dissesto idrogeologico, alla disastrosa viabilità provinciale sulla quale da Roma si attende ancora da venti mesi la nomina di un commissario straordinario per sistemare le strade. La stagione riformatrice, avviata con le leggi sul diritto allo studio, sulla pesca e sui procedimenti amministrativi, sarà completata con la riforma dei Consorzi di bonifica, con la legge urbanistica, dei rifiuti e delle ex Province, che vanno rilanciate con competenze specifiche e trasferimenti adeguati da parte dello Stato. Secondo i vertici del centrodestra la coalizione di governo ha restituito dignità istituzionale ad un ente mortificato e devastato da anni di immobilismo e di veti incrociati. “È stata – ha dichiarato alla fine il presidente Musumeci – un’intensa giornata di lavoro, conclusasi con la disponibilità della Lega, a entrare in Giunta, su mia richiesta: ne sono felice perché mi é stata vicina fin dalla mia candidatura. Sono certo che, adesso, il centrodestra al completo saprà dare ulteriore impulso alle grandi riforme, in un rapporto sempre più sinergico tra governo e Assemblea regionale, comprese le forze dell’opposizione che vorranno essere propositive. I siciliani hanno voglia di ricominciare e noi dobbiamo sapere interpretare, sempre meglio, il loro grande desiderio di uscire dall’incubo dell’epidemia e guardare al futuro con rinnovata speranza”.