Coronavirus, in Sicilia più guariti e 4 nuovi casi

Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 15 di oggi, in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.
Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 105.017 (+1.883 rispetto a ieri), su 94.034 persone: di queste sono risultate positive 3.343 (+4), mentre attualmente sono ancora contagiate 1.911 (-151), 1.171 sono guarite (+151) e 261 decedute (+4).
Degli attuali 1.911 positivi, 249 pazienti (-38) sono ricoverati – di cui 15 in terapia intensiva (-1) – mentre 1.662 (-113) sono in isolamento domiciliare. Il prossimo aggiornamento regionale avverrà domani.
Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.

Quarantamila mascherine per i saccensi, la sindaca: “Le distribuiremo nella tutela della salute”

“La difficoltà oggettiva nella distribuzione dipende dalla necessità di assicurare il rispetto delle regole a tutela della salute nonché l’adozione di procedure chiare e trasparenti.
Si procederà a queste condizioni”. Lo ha affermato la sindaca Francesca Valenti in un commento lasciato sul servizio di Risoluto.it sulle quaranta mila mascherine arrivate in dotazione al Comune di Sciacca che sta cercando una modalita’ per poterle distribuire alla popolazione.

Un articolo che ha suscitato tante reazioni da parte degli utenti: tra chi ha avanzato proposte sugli alternativi metodi per la distribuzione, tra chi ha criticato il ritardo nella mancata distribuzione rispetto altri comuni e chi invece ha provocatoriamente lanciato l’idea di consegnare il dispositivo di protezione soltanto ai cittadini che avessero pagato la Tari.

La prima cittadina intervenendo nel dibattito suscitato sottolineando che si tratta comunque di raggiungere un bel numero di persone, ben sedici mila nuclei familiari, ha invece puntualizzato che la distribuzione avverra’ con procedure chiare e trasparenti.

Cattolica Eraclea stanzia 40 mila euro per i commercianti

“Già da settimane gli uffici, sotto impulso da parte di questa Amministrazione, hanno lavorato ad un piano per dare un contributo concreto alle attività commerciali che hanno subito un danno economico a causa di questa pandemia”. Così il sindaco di Cattolica Eraclea, Santo Borsellino, che ha annunciato oggi un contributo di 40 mila euro per i commercianti. E’ stato approvato in giunta il bilancio di previsione 2020-2022 dove è prevista una “posta di bilancio” di importo pari a 40 mila euro come sostegno economico alle attività commerciale.
“Questi contributi – dice il sindaco – verranno erogati alle imprese parametrati alla Tari che ogni attività paga, ed in relazione al danno economico subito potrà raggiungere il 100%, ossia l’esonero totale della tassa sui rifiuti. Naturalmente il servizio sarà egualmente erogato.
Un’altra misura è la previsione per le suddette attività dell’esonero della Tosap (imposta suolo pubblico)”. Cattolica Eraclea e’ un comune di 3.600 abitanti. “L’amministrazione ha fatto la sua parte, ha messo in campo questo importante intervento (anche come peso sul bilancio comunale) – ha concluso il sindaco – perché ha a cuore le sorti delle attività e per permettere ad esse di riprendere al meglio con questo forte impulso”.

Bandiera Blu a Menfi, se ne parla al TGR

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Un servizio dedicato all’ennesimo riconoscimento per il mare e la spiaggia di Menfi quello andato in onda durante l’edizione delle 14 di oggi del TGR Sicilia. E’ possibile rivederlo a questo link.
Per la città belicina si tratta della 23esima consecutiva e della 24esima in totale, unica della provincia di Agrigento con le spiagge di Lido Fiori Bertolino, Porto Palo e Cipollazzo.

Barbieri e parrucchieri pronti a ripartire, Michele Tulone: “Che sia di buon auspicio per tutti”

I barbieri di Sciacca hanno deciso, oltre due mesi fa, di bloccare l’attività ancor prima che scattassero le restrizioni. Un senso di responsabilità che è stato molto apprezzato e adesso sono pronti a ripartire.

Adesso la riapertura, con ogni probabilità, è prevista per il 18 maggio con un allentamento in questa fase 2 facendo ripartire bar e ristoranti, parrucchieri, centri estetici, negozi al dettaglio, centri sociali, ricreativi e di assistenza sanitari. La curva epidemiologica della Sicilia induice ad ottimismo. Manca ancora la certezza, ma si dovrebbe procedere in questa direzione.  

La Valenti scrive all’Asp:”A Sciacca ancora troppe persone in attesa del tampone e costrette in isolamento”

Si potenzi il rilevamento dei tamponi. E’ in sintesi quanto chiede la sindaca Francesca Valenti in una missiva inviata ai vertici dell’Azienda ospedaliera di Agrigento con la quale chiede mette nero su bianco il numero ancora troppo alto in attesa di tampone.

Ben 455 sono i saccensi che si sono posti in isolamento domiciliare essendosi denunciati per il loro rientro da fuori regione e che attendono di poter terminare la quarantena dopo essersi sottoposti al tampone.

Sessantasei sono invece, i saccensi che hanno gia’ effettuato il prelievo rino-faringeo e che sono ancora in attesa dell’esito.

Troppo poco quanto si sta facendo e troppo alto il numero delle persone costrette a stare nelle proprie abitazioni secondo la sindaca Valenti che oggi chiede un potenziamento anche in vista spiega in un passaggio della missiva dell’arrivo del caldo.

Dalla mungitura della capretta al cannolo siciliano, Repubblica parla del Museo dei Cinque Sensi di Sciacca, Rizzuto:”Il turista vivrà le sue esperienze all’aria aperta”

“Anche se il momento non è proprio dei migliori – afferma il presidente del Museo dei Cinque Sensi di Sciacca Viviana Rizzuto – a causa dell’emergenza coronavirus – noi siamo sempre attivi e cercheremo di garantire al turista più attività da svolgersi all’aria aperta”.

Il Museo Diffuso dei Cinque Sensi, a Sciacca, è ormai una realtà consolidata. Una bella realtà. Un museo a cielo aperto che racchiude tutta la comunità e che promuove, instancabilmente, le attività manuali di un tempo che si snodano attraverso suggestivi percorsi sensoriali. Così, per esempio, lavorare il corallo, modellare un vaso di terracotta, impastare il pane o, piuttosto, dipingere un quadro, magari di un peschereccio che rientra in porto, diventano attività in grado di catturare l’occhio attento e curioso del turista-viaggiatore che, diventando parte integrante dell’esperienza vissuta, scopre, in tal modo, una tradizione e un’identità locale da custodire gelosamente e da portare in valigia come prezioso bagaglio culturale. Oggi Repubblica ha dedicato un articolo proprio al Museo Diffuso di Sciacca, orgogliosamente portato avanti dal suo presidente, Viviana Rizzuto, che promuove ed enfatizza proprio i percorsi a misura di borgo, quel caratteristico borgo marinaro di cui Sciacca può certamente vantarsi. “Un percorso, quello dei Cinque Sensi – come spiega la stessa Viviana Rizzuto – e che Repubblica riporta- che ha prodotto 56 protocolli d’intesa con associazioni, enti, scuole e istituzioni. Tante categorie professionali che hanno iniziato a confrontarsi in una visione comune. Ogni visitatore – evidenzia Rizzuto – verrà fornito della cosiddetta “carta d’identità del cittadino temporaneo”, una sorta di card che al costo di 12 euro, darà diritto  al turista a una serie di vantaggi. Tutti quanti parlano di promozione turistica, ma in realtà prima della promozione è necessario organizzare il territorio. Confidiamo – conclude Viviana Rizzuto – nella possibilità di usufruire delle esperienze all’aperto. Benchè questa stagione sia compromessa, noi siamo attivi e continuiamo a garantire, adottando le precauzioni del caso, tutte le esperienze all’aria aperta. Così, dalla mungitura della capretta alla preparazione del cannolo siciliano il gioco è presto fatto”.

I consiglieri Monte, Deliberto e Santangelo all’amministrazione: “Il Comune sostenga le imprese dedite al turismo altrimenti sarà la fine”

“In queste ultime settimane, innumerevoli comuni dell’agrigentino hanno già ufficializzato molteplici iniziative a sostegno delle imprese, come ad esempio la netta sospensione di alcuni tributi locali. A Sciacca ancora nulla”. E’ quanto affermano i consiglieri comunali Salvatore Monte, Cinzia Deliberto e Carmela Santangelo, che hanno scritto una nota di sollecito all’amministrazione comunale, per aiutare il comparto turistico della città.

“L’emergenza post Coronavirus è, purtroppo, ancora all’inizio. La stagione estiva, ormai alle porte, è incerta e costellata dalla paura di affrontare tutte le misure di sicurezza, ancora poco chiare, per far fronte al distanziamento sociale e alle esigenze legate alla prevenzione. E’ indubbio che la stagione turistica non è ancora pianificata, in attesa di provvedimenti nazionali e regionali. Occorre, ovviamente, porre in essere tutte le misure necessarie per far si che si torni vivere in sicurezza scongiurando, tra le altre cose, quel fenomeno chiamato “Demofobia”. E’ quanto dichiarano i consiglieri comunali Monte, Deliberto e Santangelo che hanno scritto una nota di sollecito all’amministrazione comunale. “I dubbi, le incertezze e le paure assalgono – sottolineano – il comparto turistico della nostra città tanto da spingere alcuni operatori del settore a scrivere una nota all’amministrazione comunale, in data 01 04.2020, dalla quale emerge tutta la paura del momento ad affrontare un futuro caratterizzato da mille dubbi, mille paure. La nota, inoltrata al Sindaco, all’assessore al Turismo ed ai parlamentari regionali e nazionali, chiede ovviamente l’attuazione di celeri misure che non attanaglino, ancor di più, gli operatori turistici. Occorre, ovviamente, precisare che la deputazione regionale, attraverso la finanziaria appena approvata, ha inserito una serie di misure a sostegno del comparto ricettivo tra cui l’emissione dei voucher. Quella nota – continuano i consiglieri – datata 01.04.2020, non ha ancora avuto una risposta. Auspichiamo si accorcino i tempi della burocrazia e si corra, in breve tempo, a dare certezze e idee risolutive per dare slancio e vigore ad un settore che, proprio in questo periodo, avrebbe dato il via al periodo più intenso della propria attività lavorativa”.

La droga nascosta negli slip, arrestata una donna a Ribera con cocaina e hashish

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Blitz portato a termine dai carabinieri della Tenenza di Ribera. I militari in questi giorni attraverso i moltissimi servizi di controllo del territorio, stanno combattendo su un duplice fronte, il primo quello dei controlli sul rispetto delle vigenti normative in merito al Covid-19 ed il secondo, sempre aperto, contro la criminalità comune ed organizzata.

Una pattuglia impegnata in un posto di controllo lungo la SS 115 in località Verdura, ha fermato un’auto, a bordo della stessa solo il conducente, una donna 40 enne di origine tunisina, ma residente a Ribera, in stato interessante, con precedenti di polizia. La donna è apparsa alquanto nervosa al controllo dei carabinieri, non riuscendo a fornire una credibile giustificazione sulla sua presenza lì in quel momento. I militari hanno quindi proceduto ad eseguire una perquisizione dapprima sul veicolo, che è poi risultato “pulito” e poi sulla persona, con l’ausilio di personale femminile intervenuto. Dopo pochi secondi, dagli slip della signora, “salta fuori” una grossa busta trasparente contenente polvere bianca. Dal controllo effettuato la polvere è risultata essere cocaina per un totale di più di 100 g di sostanza stupefacente di ottima qualità. Ma non finisce qui, perché sotto gli slip la donna nascondeva anche mezzo panetto di hashish del peso di quasi 50 g. I carabinieri visto l’ingente quantitativo di sostanza stupefacente rinvenuto, hanno deciso di estendere la perquisizione anche presso la residenza della donna. Anche in questo caso, celati tra gli armadi, i militari hanno rinvenuto quasi 4 g di marijuana ed una dose di cocaina. In totale la sostanza stupefacente sequestrata avrebbe fruttato sul mercato al dettaglio più di 100.000 euro.

La donna, che forse pensava di poter eludere più facilmente i controlli e poter nascondere più facilmente la sostanza stupefacente, è stata posta agli arresti domiciliari, così come disposto dalla locale Procura della Repubblica di Sciacca.

Rifiuti abbandonati a Menfi lungo la pista ciclabile, Viviani: “Pronto a ricevere segnalazioni anche in forma anonima”

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L’ingresso della pista ciclabile di Menfi, in contrada Bertolino, pieno di rifiuti. Materiali ingombranti e anche sacchetti di spazzatura. Qualcuno, evidentemente, non ha voluto recarsi nelle isole ecologiche o chiedere il ritiro a casa degli ingombranti ed ha deciso di danneggiare il territorio. L’ira del vicesindaco e assessore all’Ambiente, Ludovico Viviani: “Davvero non capiamo che così facendo pugnaliamo alle spalle il nostro territorio? Invito tutti i cittadini a denunciare alle forze dell’ordine e sono sempre disponibile a ricevere personalmente anche in forma anonima eventuali segnalazioni di trasgressioni”.

Il Comune di Menfi già da tempo ha coinvolto i privati nella pulizia e nella manutenzione della pista ciclabile per rendere fruibile al più presto una struttura che copre un tratto di ben 17 chilometri. I lavori sono iniziati dalla prima parte della pista ciclabile, dal confine con Castelvetrano al centro urbano di Menfi. In un’altra parte, di circa 8 chilometri, dalla zona delle Cantine Settesoli a contrada Bertolino, la pista è stata pulita dal fango lasciato dalle piogge invernali.