Tre respiratori e 1800 mascherine per gli ospedali provinciali acquistati con la raccolta fondi GoFundMe promossa dagli artisti agrigentini

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Tre respiratori polmonari, con relativi carrelli e innesti per gas medicali da impiegare nei reparti di terapia intensiva, e 1.800 mascherine per l’immediata salvaguardia del personale sanitario della provincia di Agrigento.

È quanto acquistato dall’unione delle raccolte fondi lanciate su GoFundMe a sostegno degli ospedali della provincia di Agrigento.

Una è stata promossa da Piero Barone de Il Volo, da Lello Analfino dei Tinturia, da Silvio Schembri de Le Iene, dall’attore e conduttore Sergio Friscia, dallo chef Pino Cuttaia, dal cantautore Daniele Magro e dall’attore Gianfranco Jannuzzo. Le altre due, invece, erano state ideate e promosse da due giovani studenti agrigentini, Salvatore Moribondo e Francesco Rao.

Unendo le forze e le risorse raccolte, grazie al supporto della Fondazione “AGire insieme” dell’imprenditore Salvatore Moncada che ha gestito tutti gli aspetti burocratici per gli ordini delle attrezzature, il denaro raccolto su GoFundMe aiuterà i medici, gli infermieri, i tecnici, gli ausiliari e tutti gli operatori sanitari degli ospedali di Sciacca, Ribera, Agrigento, Canicattì e Licata.

Le attrezzature acquistate sono state scelte sulla base delle esigenze che l’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento ha fatto sapere agli organizzatori delle raccolte fondi.

Nonostante la situazione epidemiologica nell’Agrigentino, appare – infatti – ancora necessario il rafforzamento dei reparti di terapia intensiva della provincia. 

La raccolta fondi “Sostegno ospedali della provincia di Agrigento” rimarrà attiva sul portale GoFundMe fino al 30 aprile: i restanti fondi raccolti verranno impegnati sempre secondo le esigenze dell’Asp provinciale.

Link raccolta fondi: https://www.gofundme.com/f/sostegno-ospedali-della-provincia-di-agrigento

(Nella foto in copertina, i cinque ospedali della provincia)

Tensione sociale scaricata sui comuni, sindaci si appellano al presidente Musumeci:” Fondi subito altrimenti gravi problemi”

“L’annuncio del Governo regionale dello scorso mese di destinare cento milioni per garantire l’assistenza alimentare alle famiglie in grave disagio socio – economico per effetto dell’epidemia in corso rischia di innescare e di scaricare sui comuni siciliani una tensione sociale insostenibile”. E’ quanto sostengono i sindaci del territorio che oggi hanno inviato una lettera all’Anci Sicilia e al presidente della Regione, Nello Musumeci.
” Il rischio reale – scrivono – è che le misure straordinarie introdotte si rilevino in parte un pericolosissimo boomerang o, nella migliore delle ipotesi, che richiedano tempi incompatibili con la finalità delle misure.
Lo stanziamento complessivo dei 100 milioni promessi, come è noto, derivano da due progetti comunitari: i primi 30 milioni, per i quali sono stati emessi i primi mandati di pagamento ai Comuni sono stati recuperati da codesta Regione dal PO FSE, il programma operativo del Fondo Sociale Europeo; gli altri 70 milioni, per cui non esiste ad oggi un bando, dovrebbero arrivare dal POC (il programma complementare operativo).
Trattandosi di somme di derivazione comunitaria destinate ad altri scopi, riteniamo sia necessario un lungo iter di “rimodulazione”. Mentre i primi 30 milioni, derivanti dal Fondo Sociale Europeo, erano destinati dall’ l’Asse II del PO FSE Sicilia 2014/2020 all’ Ob. specifico 9.1 (riduzione della povertà e dell’esclusione sociale e promozione dell’innovazione sociale) Azione 9.1.3 (Sostegno a persone in condizione di temporanea difficoltà economica anche attraverso il ricorso a strumenti di ingegneria finanziaria, tra i quali il micro-credito, e strumenti rimborsabili eventualmente anche attraverso ore di lavoro da dedicare alla collettività) e, quindi, è stato agevole per la Regione rimodularli perché coincidenti con l’oggetto della misura messa in campo, i restanti 70 milioni, da assegnare in quota capitaria ai Comuni, derivano, invece, dal POC 2014/2020 e dovranno essere stornati dagli assi 8, 9 e 10. Si tratta di somme che dovranno essere sottratte all’istruzione, formazione, turismo e ai beni culturali. Queste somme saranno le più complesse da rimodulare e riteniamo arriveranno sicuramente in forte ritardo, perché, a quanto pare, risultano addirittura impegnate per i fini cui sono destinate. Risulta evidente che, semmai questi soldi dovessero arrivare agli enti locali, ci vorranno quasi certamente mesi di attesa”.
Secondo i sindaci, la via più semplice e immediata sarebbe stata quella già definita dallo Stato a mezzo della Protezione Civile nazionale che ha autorizzato l’impiego delle risorse per l’emergenza attraverso variazioni di bilancio adottate con delibera di giunta anche in regime di esercizio provvisorio con procedure burocratiche semplificate stante l’esigenza di far fronte a bisogni indifferibili di buona parte della collettività.
Osserviamo. Nell’atto di adesione emanato dal Dipartimento al Lavoro, che riguarda la prima tranche da 30 milioni, sono enunciate le direttive vincolanti e rigide a cui gli enti destinatari devono attenersi.
Trattasi di fondi comunitari da rendicontare con procedure complesse pena la decadenza dei benefici.

In primis l’individuazione dei beneficiari e la distribuzione dei voucher (da 300 a 800 euro) ma questo riteniamo sia l’ultimo dei problemi.
Ed infatti occorrerà :

  • prima, verificare l’attendibilità delle informazioni fornite dai richiedenti (procedura alquanto laboriosa stante la prevedibile numerosa platea degli istanti);
  • rispettare la normativa comunitaria, nazionale e regionale vigente in materia in materia di appalti che richiederà i suoi tempi, sebbene in verità, nel caso si potrà ricorrere a procedure negoziate semplificate in ragione dell’attuale situazione di emergenza sanitaria;
  • pubblicare l’avviso nel rispetto della normativa comunitaria in materia di informazione e pubblicità degli interventi;
  • rendicontare le risorse assegnate, nonché conservare la documentazione giustificativa;
  • validare e inviare i dati di monitoraggio nel rispetto della normativa comunitaria e delle indicazioni
    che saranno fornite dal Dipartimento della Famiglia e delle Politiche Sociali;
  • informare i destinatari che i buoni spesa/voucher concessi sono finanziati dal PO FSE 2014/2020 della Regione Siciliana e, soprattutto, obbligare i cittadini richiedenti ad indicare quali tra i componenti del nucleo familiare indicati nell’istanza sono da coinvolgere nelle misure delle politiche attive del lavoro da intraprendere a cura dell’Amministrazione Regionale (dichiarazione, che ci si rende conto, è imprescindibile, pena l’impossibilità di utilizzo delle somme destinate in ultima analisi per attivazione di politiche attive del lavoro, ma che rischia di ridurre la platea dei destinatari in quanto non tutti sono disoccupati e, pur tuttavia, vivono uno stato di grave disagio
    economico solo per effetto dell’epidemia).
    Procedura burocratica alquanto difficile da gestire specie in questo contesto in cui le Amministrazioni pubbliche svolgono le prestazioni lavorative ordinariamente in regime di smart working.
    A ciò si aggiunga che l’iscrizione nel bilancio di previsione delle entrate trasferite dalla Regione sta creando non pochi problemi agli enti locali che gestiscono il bilancio in esercizio provvisorio e che sono la maggior parte.
    La soluzione fornita con la circolare n. 13 dell’8/4/2020 dell’ Assessorato Regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica non aiuta gli enti locali in quanto, tra l’altro, asserisce di trovare fondamento interpretativo su un orientamento giurisprudenziale contabile che risulta ictu oculi inconferente .
    Come è noto a tutti gli addetti ai lavori, l’ordinamento contabile prevede la possibilità di adottare variazioni d’urgenza da ratificare entro 60 gg, ai sensi dell’art. 175, commi 4 e 5, del Tuel solo in presenza di un bilancio di previsione approvato in via definitiva e non in esercizio provvisorio durante il quale sono consentite solo variazioni compensative che, stante l’esiguità degli stanziamenti generalmente iscritti in bilancio, spesso non consentono, in ragioni di somme ingenti da programmare, di operare la variazione.
    Motivo per il quale si impone, da subito, una soluzione normativa, così come messa in campo dallo Stato in occasione dell’assegnazione di fondi aventi la stessa finalità, e non certamente una soluzione prospettata da una circolare che non scalfisce il chiaro e attuale quadro contabile che non consente, si ripete, di operare con una variazione d’urgenza in esercizio provvisorio.
    Prendiamo atto che il problema ad oggi, nonostante ripetute sollecitazioni dell’Anci, rimane irrisolto e costringe molti Comuni al palo e, quindi, a non poter attivare alcuna procedura.

Alla luce di tali innumerevoli criticità, i Sindaci, invitano il governatore ad una immediata e diversa soluzione stante che, a nostro avviso, si dovrebbero prontamente recuperare e mettere a disposizione degli enti locali risorse proprie della Regione che consentirebbero di porre in essere una procedura semplificata, simile a quella adottata dallo Stato, che ha consentito agli Enti locali di provvedere tempestivamente a dare una prima risposta a bisogni indifferibili. Tanto al fine di evitare l’insorgere di gravi tensioni sociali”.

Avviso alle associazioni sportive cittadine, l’amministrazione saccense:”Lo sport cosi’ muore, serve aiuto”

Un avviso rivolto al mondo dello sport locale è stato diramato oggi dall’Amministrazione comunale di Sciacca. Società e associazioni sono invitate a aderire alle iniziative che si intendono promuovere facendo pervenire un’adesione entro venerdì prossimo 24 aprile.  

Ecco il contenuto dell’avviso:

Lo tsunami coronavirus rischia di travolgere lo sport in modo irreparabile.

La nostra realtà sportiva è costituita da decine di ASD che hanno ad oggetto la pratica di numerose discipline sportive e svolgono un ruolo insostituibile ai fini educativi, del benessere, dell’inclusione sociale.

Si tratta di enti che non hanno fine di lucro e sopravvivono grazie alla passione, all’impegno, al sacrificio.

A causa dell’emergenza Covid-19 la pratica sportiva è stata sospesa completamente e, in una recente Tabella di riepilogo delle classi di rischio e aggregazione sociale, le attività sportive rientrano nel livello più alto di classe di aggregazione sociale. Peraltro, molte discipline sportive non sono affatto compatibili con le regole del distanziamento sociale che – pare – permarranno ancora per un tempo indeterminato.

Le Associazioni, inoltre, continuano a sostenere costi di gestione fissi: canoni di locazione degli impianti, rate di mutui contratti per l’acquisto di attrezzature, costi per le utenze elettriche e idriche, assicurazioni, ecc…

Le misure varate finora non sono sufficienti ed è indubbio che servano risorse e prospettive nuove.

La Regione Siciliana prevede “Iniziative in favore dello sport” che si rivolgono a “società sportive siciliane professionistiche, semiprofessionistiche e dilettantistiche, regolarmente iscritte ai campionati di serie A e serie B, indetti dalle competenti federazioni sportive”.

Poca cosa. Rimangono fuori tutte le associazioni affiliate agli enti di promozione sportiva e tutte le associazioni che non hanno atleti o squadre che militano in serie A ed in serie B.

È necessario ben altro.

È necessario che siano previste l’erogazione di mutui, eventualmente garantiti dalle Federazioni di appartenenza, e l’attivazione di misure che garantiscano l’accesso al credito a tasso zero; è necessario consentire la rinegoziazione di eventuali mutui in corso, mediante nuovi piani di ammortamento a più lunga durata; è necessario consentire la rinegoziazione dei canoni di locazione; è necessario sostenere l’accesso alla pratica sportiva; è necessario sostenere i Comuni al fine di riconoscere agevolazioni fiscali mediante meccanismi di compensazione e riequilibrio.

Non si può consentire che lo sport muoia.

L’Amministrazione comunale si farà portavoce dei timori e delle richieste di aiuto dello sport locale in tutte le sedi istituzionalmente competenti.

L’Amministrazione comunale sarà a fianco delle associazioni sportive dilettantistiche per promuovere la revisione dei canoni di locazione e la rinegoziazione dei mutui nonché per individuare meccanismi agevolativi.

Per garantire un confronto costruttivo e costruire la necessaria sinergia, verrà costituito un tavolo con i rappresentanti delle ASD/SSD, che siano riconosciute dall’ordinamento sportivo e che abbiano sede nel Comune di Sciacca.

A tal fine, si invitano le ASD/SSD a manifestare la propria adesione alle iniziative di collaborazione che questa Amministrazione comunale intende porre in essere inviando, entro venerdì 24 aprile 2020, una mail al seguente indirizzo: ufficiogabinetto@comunedisciacca.it

Procedure più agevoli per la richiesta di reddito di cittadinanza e nuova possibilità con il reddito di emergenza.

Sara’ piu’ facile richiedere il reddito di cittadinanza. La nuova procedura è stata individuata per agevolare in un momento di grande difficoltà le famiglie. Le domande di reddito e pensione di cittadinanza, infatti, potranno essere presentate anche attraverso il sito internet istituzionale www.inps.it.

Si tratta di una nuova misura che l’Inps ha specificato:”Adottata – si legge – dall’Istituto per venire incontro alle esigenze della cittadinanza e per meglio fronteggiare l’emergenza sanitaria COVID 19, evitando gli spostamenti delle persone”.

Intanto, è in arrivo un altro sostegno al reddito, e’ stato ribattezzato “reddito di emergenza” che come ha detto il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo potra’ durare qualche mese. “L’erogazione sarà sulla base del nucleo famigliare, con una base di partenza che potrebbe essere di 400 euro e potrebbe risalire in base ai componenti del nucleo fino ad un tetto massimo di 800 euro”.

Marinerie siciliane in difficolta’, sindaci chiedono al presidente Musumeci convocazione tavolo tecnico


I Sindaci siciliani chiedono al Presidente della Regione la convocazione di un tavolo tecnico – alla presenza di Capitaneria di Porto e Associazioni di Categoria – per discutere dei problemi della pesca costiera e cercare soluzioni normative e tecniche per fronteggiare la crisi del settore, gravemente acuita dall’emergenza coronavirus.

Il Sindaco di Sciacca, Francesca Valenti, unitamente ad altri 16 primi cittadini delle Marinerie dell’Isola, invoca risposte immediate alla drammatica situazione del comparto, anche in deroga alla stringente disciplina comunitaria, per contenere e sostenere l’aumento dei costi di gestione dell’attività e la pesante riduzione della domanda, causata dallo stop a turismo e ristorazione.

Nascondeva la cocaina in una scopa, un arresto dei carabinieri

Nel corso di uno dei numerosi servizi svolti per contrastare la diffusione del coronavirus, per le strade dei paesi dell’agrigentino, i carabinieri della stazione di Ravanusa hanno proceduto a un arresto per droga. Dopo avere notato un certo via vai da un appartamento del paese, hanno deciso di rompere gli indugi per vederci chiaro. L’unico modo è stato quello di fare irruzione nell’abitazione di un 62enne di Ravanusa, per effettuare un’approfondita perquisizione. Dopo aver cercato in ogni angolo della casa, un dettaglio ha insospettito i militari: il pavimento era alquanto pulito; la scopa invece, stipata vicino al frigorifero della cucina, risultava troppo poco usata. Incuriositi da questo piccolo particolare, i militari hanno preso l’arnese e si sono accorti che pesava un po’ più del solito. Una volta tolto il tappo all’estremità superiore del manico, i carabinieri hanno scosso l’impugnatura, sentendo che, da dentro, qualcosa scivolava via. Con grande sorpresa, i militari hanno così visto uscire fuori un salsicciotto di carta stagnola. Ma non si trattava di un motorino per far volare la scopa. Bensì, di una confezione in cui erano ben nascoste ben 29 dosi di cocaina. Non basta, proseguendo la perquisizione, tra le conserve in cucina, sono saltati fuori anche due flaconi di metadone.

A questo punto i militari non hanno avuto dubbi: hanno arrestato l’uomo con l’accusa di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

L’uomo, dopo le operazioni di rito, è stato accompagnato presso la sua abitazione agli arresti domiciliari.

L’Asp dona 1000 mascherine alla Casa di Cura Santa Maria del Giglio di Sciacca

L’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento ha donato 1.000 mascherine ai due moduli di C.T.A. della Casa di Cura Santa Maria del Giglio di Sciacca, Comunità Terapeutica Assistita accreditata con la Regione Sicilia e convenzionata con l’ASP di Agrigento dal 2009.
In seguito alla fornitura di mascherine da parte della Protezione Civile all’A.S.P. di Agrigento, quest’ultima ha provveduto ad approvvigionare anche le aziende convenzionate.

” Si esprime – scrive il direttore della struttura Alessandro Benvesti – un sentito ringraziamento a tutta l’A.S.P. di Agrigento che ci permette di svolgere l’attività di assistenza dei pazienti nell’ottica di una adeguata sicurezza”.

Sciacca, l’ex sindaco Lillo Craparo scrive alla Valenti per la riapertura del cimitero: “Nessuno ne parla”

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“Gentile Sindaca,
Mi permetto segnalare alla Tua cortese attenzione un problema, di fronte al quale mi sono trovato personalmente e con me tante altre persone,che abbiamo avuto dai nostri genitori l’insegnamento di ricordare anche con un fiore ,in qualcuno dei giorni feriali o la domenica e nei giorni festivi ,i cari defunti e coloro che ci hanno lasciato, recandoci al cimitero”.

Con queste parole l’ex sindaco di Sciacca, Lillo Craparo, ha aperto la lettera inviata al sindaco Francesca Valenti per porre l’attenzione laddove, ancora, il governo non ha riferito nulla, la riapertura dei cimiteri.
Dall’ordinanza del 18 aprile in cui il presidente della Regione Siciliana comunicava la chiusura, oltre che di quasi tutte le attività economiche, anche di chiese e cimiteri, nessuno ha pensato di rimettere in discussione la riapertura di questi ultimi, come invece è stato fatto per le chiese.

“La cabina di regia,istituita dal Presidente del Consiglio, gli esperti, i tecnici della protezione civile, i virologi, gli infettivologi, gli anestesisti,ecc., unitamente ai ministri – scrive Craparo – stanno discutendo sulle attività che andranno “sbloccate”, a decorrere dal 4/5/2020, mentre Nello Musumeci in Sicilia ha autorizzato alcune attività o l ‘avvio dei lavori per approntare le strutture per i mesi a venire.
Nessuno ha pensato né a livello centrale né regionale di aprire i cimiteri al culto dei fedeli,come é avvenuto per le Chiese da parte dei Vescovi, regolandone l’afflusso con accessi diversificati e magari a giorni alterni,anche con l ‘utilizzo di termo scanner per la rilevazione delle temperature, fermo restando
l’obbligo di mascherine e guanti”.

Secondo Lillo Craparo, il sindaco Valenti potrebbe esaminare questa situazione e, a seguito di una valutazione con degli esperti, potrebbe emanare un’ordinanza per la riapertura del cimitero saccense e permettere, così, ai cittadini di poter rendere omaggio ai propri cari.

“Anche se non ho potuto fare un esame approfondito,ritengo che la materia – scrive Craparo – possa rientrare sotto la competenza del Sindaco,che emetta ordinanza motivata,munita dei pareri dei medici ,esperti in igiene pubblica e altre branche,previa preventiva intesa con la Presidenza della Regione e con notifica agli organi competenti.
Se ci si impegna su questo versante,si viene incontro a moltissimi cittadini,i quali non hanno potuto ricordare i loro cari ,con fiori e ceri,con contestuale ripresa di attività, che hanno dato e danno lavoro a tante persone,fermo restando che l’obiettivo principale è l’inizio della fase due ,con la ripresa delle varie “filiere” e attività, che creano lavoro, redditi e Pil”.

Craparo, nella email al sindaco ha anche ricordato il figlio Pierluigi, scomparso solo sette mesi fa a causa di un malore:

“Non credo sia impossibile aprire al pubblico i cimiteri – scrive – partendo dal presupposto che per fermare e sconfiggere il coronavirus non bisogna abbassare la guardia, continuando ad osservare le prescrizioni dettate dal governo centrale, dalle Regioni e anche dai Sindaci, per la parte di propria competenza,sotto l ‘aspetto della sicurezza e della prevenzione.
Confido,come cattolico e praticante,abituato da sempre, a ricordare con fiori e ceri, parenti e amici cari ,tra cui in primis,in questi ultimi sette mesi, il mio primogenito Pierluigi, che esaminerai – conclude – questa mia motivata e convinta proposta, per consentirci di fare il nostro dovere verso quelli che ci hanno lasciato”.

Intimidazione al giornalista Valentino Sucato, ignoti gli incendiano la porta di casa

I carabinieri del comando provinciale di Misilmeri indagano su un incendio che, nella notte tra sabato e domenica, ha danneggiato la porta d’ingresso dell’abitazione del giornalista Valentino Sucato.

Un incendio, nella notte tra sabato e domenica, ha distrutto la porta di casa del giornalista di Misilmeri, Valentino Sucato. Ignoti avrebbero versato del liquido infiammabile dando fuoco allo zerbino posto davanti l’uscio dell’abitazione del cronista. I militari hanno eseguito i rilievi e si sta cercando, anche grazie alla visione delle immagini del sistema di videosorveglianza, di risalire agli autori del gesto. Sucato collabora con il Giornale di Sicilia e si occupa di un blog. “Al di là di un iniziale momento di comprensibile preoccupazione, soprattutto per i familiari, moglie e figlie –
afferma Sucato – l’effetto sorpresa è stato bilanciato dal desiderio di continuare la nobile attività di informare. Nel nostro servizio per la collettività non possiamo arenarci davanti a queste meschine intimidazioni. Dobbiamo continuare a fare quello che abbiamo sempre fatto magari con una rinvigorita forza. Non siamo eroi e guai se apparissimo tali. Siamo persone normali e così dobbiamo rimanere. Guardando sempre avanti. Ho
sentito le istituzioni vicine e in particolare il forte abbraccio dello Stato.”

Allerta meteo “gialla” domani in Sicilia, previsti vento forte e possibili mareggiate

La Protezione Civile Regionale ha diffuso un avviso per il rischio meteo-idrogeologico ed idraulico, valido dalle 16.00 di oggi fino alle 24 di domani, martedi’ 21 aprile. Il livello di allerta, per la giornata di domani, e’ di colore giallo.

In particolare – si legge nel bollettino diramato dalla Protezione civile – per la giornata di domani, “si prevede il persistere di venti da forti a burrasca dai quadranti orientali e possibili mareggiate lungo le coste esposte”