Gran lavoro nella Sala Blasco del Comune di Sciacca per la distribuzione dei buoni spesa (Interviste)

Sono in distribuzione i buoni spesa nella Sala Blasco del palazzo municipale di Sciacca. I beneficiari vengono direttamente contattati dalla Protezione Civile Comunale. Oltre 400 quelli già distribuiti su un numero di aventi diritto che supera i 1000.

Per informazioni si può telefonare ai numeri 0925-20111 o 0925-82197. Il numero WhatsApp 3480718758 deve essere utilizzato solo per l’invio delle istanze.

Questa mattina, in un’intervista a Risolu.it, il vice sindaco, Gisella Mondino, il responsabile della Protezione Civile comunale, Gianmarco Alì, e il dirigente, Aldo Misuraca, fanno il punto sull’attività.

Anche in ambito sanitario ci si laurea da casa, Eleonora Catania da oggi è un tecnico di radiologia medica

Come abbiamo visto in questi giorni di emergenza, le restrizioni dettate dal Governo a seguito della diffusione del Covid-19 non hanno fermato la didattica in tutti i suoi livelli e tanto meno gli esami di laurea.

Sono tanti i ragazzi che da casa, davanti lo schermo di un pc e senza la cerimonia maestosa di proclamazione, stanno affrontando uno dei momenti più importanti della loro vita: l’esame che permette di realizzarsi e acquisire il titolo per il quale si sono preparati con tanto sacrificio durante gli anni di vita universitaria. E così, come in ogni disciplina, anche molti studenti del settore sanitario, professioni molto richieste specie in questo periodo di emergenza, vivono il loro momento di gloria attraverso uno schermo.

Proprio stamattina, la saccense Eleonora Catania, moglie e mamma di un bimbo di 4 anni, si è laureata in Radiologia Medica per Immagini e Radioterapie, affrontando online la commissione d’esame del Dipartimento di Biopatologia e Biotecnologie Mediche con la tesi dal titolo: “Risonanza magnetica dell’addome superiore, tecniche di acquisizione con mezzo di contrasto epatospecifico”.

Alla neo dottoressa tanti auguri dalla nostra redazione.

Emergenza, controllo del territorio dei Carabinieri anche con l’ausilio di un elicottero

Sono in corso i controlli da parte dei Carabinieri in ordine alle disposizioni sulle misure di contenimento. Controlli che verranno intensificati anche nei prossimi giorni.

Questa mattina i carabinieri della Compagnia di Sciacca sono stati impegnati in attività di controllo anche con l’ausilio di un elicottero che ha sorvolato dall’alto diverse zone della citta’ di Sciacca. Impegnate anche volanti per diversi posti di blocco istituiti in punti strategici di snodo stradale.

Si stanno effettuando controlli mirati alle disposizioni di limitazione della circolazione e in concomitanza delle festività saranno rafforzati.

Sindaca Valenti si schiera contro ipotesi di immunita’ per i direttori sanitari: “Esclusione di responsabilità in conflitto con il diritto alla salute”

Presa di posizione del sindaco di Sciacca Francesca Valenti contro ogni ipotesi di immunità da estendere anche alle direzioni sanitarie. Esprime il suo punto di vista in una lettera che ha per oggetto la “tutela della salute dei pazienti e degli operatori sanitari e non sanitari” indirizzata ai deputati nazionali e regionali della provincia di Agrigento. “Nella denegata ipotesi che dovesse approvarsi simile immunità – afferma – si determinerebbe una gravissima ‘evaporazione della responsabilità’ per scelte strategiche illegittime, errate, illecite. Il nostro ordinamento giuridico prevede chiari meccanismi di responsabilità a tutela dei beni giuridicamente rilevanti e, tra essi, una particolare rilevanza ha il primario bene della salute. Il diritto alla salute è un diritto soggettivo assoluto e, come tale, originario ed indisponibile. L’esclusione di qualsivoglia responsabilità confligge con la prioritaria tutela di tale diritto”.

Il sindaco Francesca Valenti evidenzia come il datore di lavoro abbia “il preciso dovere di adottare tutte le misure necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro (art. 2087 del codice civile). Chi ha l’effettiva responsabilità gestionale, siccome dotato dei relativi poteri di decisione e di spesa, deve provvedere alla predisposizione delle misure di sicurezza ed igiene del lavoro. Chi assume le scelte strategiche discrezionali ne è responsabile civilmente e penalmente. Ebbene, oggi c’è chi chiede una deroga all’attuale sistema normativo per esimere da responsabilità le Direzioni sanitarie: responsabilità amministrativa e contabile, ma anche e soprattutto responsabilità rispetto agli obblighi in materia di sicurezza dei lavoratori, sia essa sotto il profilo civile che penale. Si chiede, addirittura, una “moratoria” al fine di evitare che le Direzioni strategiche rispondano per i reati di ‘lesioni personali gravi/gravissime o di omicidio colposo’ nei confronti degli operatori sanitari a causa di violazione degli obblighi previsti in tema di sicurezza sul luogo di lavoro”.

Per queste e altre ragioni, il sindaco chiede ai parlamentari di “vigilare ed adoperarsi, per quanto possibile e di competenza, per opporsi fermamente all’approvazione di qualsivoglia forma di immunità”.

Direttiva per gli operatori della pesca, la sindaca Valenti: ” Anche il settore deve rispettare le disposizioni di contenimento”

L’attività lavorativa del settore pesca deve essere organizzata nel rispetto delle misure sanitarie di contenimento e gestione dell’emergenza coronavirus, disposte dalle autorità nazionali, regionali e locali. È quanto raccomanda il sindaco Francesca Valenti in una direttiva indirizzata agli operatori del comparto.

Richiamando tutti i provvedimenti emanati per il contrasto e la prevenzione della diffusione del virus, il sindaco ribadisce che “in costanza di emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid-19, anche gli operatori del Settore della Pesca devono rispettare le disposizioni in vigore per contenere i contagi”.

Nella direttiva, quindi, il sindaco raccomanda agli operatori della pesca il rispetto delle seguenti fondamentali prescrizioni:

  1. Provvedere alla disinfezione dei natanti e pescherecci.
  2. Attivare i protocolli di sicurezza anti contagio mediante l’adozione di dispositivi individuali di protezione (mascherine e guanti, igienizzante per le mani, etc,).
  3. Assicurare il rispetto della distanza interpersonale tra lavoratori nella fruizione degli spazi comuni di lavoro.

Area triage da filtro per gli accessi all’ ospedale di Sciacca gia’ pronta, ultimi collaudi per i cinque ventilatori polmonari in dotazione


L’Area triage dell’Ospedale di Sciacca che funge da zona filtro al fine di esaminare i pazienti per verificare l’eventuale contagio COVID prima dell’ingresso nella struttura ospedaliera, e’ gia’ attiva. Lo comunica il commissario ad acta degli ospedali civili di Sciacca e Ribera, Alberto Firenze.

“Questo spazio – si legge nella nota – servirà per una prima presa in carico di pazienti per accertamenti così da evitare rischi di contagio con utenti già ricoverati o all’interno della struttura in attesa di controlli. 
Già dotata di strumenti quali monitor, ventilatori polmonari, lettini, DPI e tutte le strumentazioni idonee, che continueranno ad arrivare affinché la struttura possa sempre essere operativa al 100%”.

“La Protezione Civile ha donato 5 ventilatori polmonari per terapia intensiva a pressione negativa che verranno collaudati nelle ultime verifiche”. E’ un ulteriore passaggio del messaggio del commissario che continua:”Ideati inoltre percorsi diversificati così che non ci sia mistione tra pazienti; sono stati chiusi varchi per separare la tenda per una prima valutazione, l’Area triage e il Pronto Soccorso dell’Ospedale”. 

‘’Esprimiamo grande soddisfazione per il lavoro portato a termine nei primi 15 giorni dal mio insediamento – afferma il Commissario Alberto Firenze, subentrato a Gaetano Migliazzo – un progetto avviato da settimane e che adesso si pone come l’inizio di un’attività di controllo più serrata che tuteli ogni paziente e ogni operatore sanitario’’. 
L’Area Triage sarà così composta: due stanze in isolamento di cui una dedicata a pazienti pediatrici o soggetti con grave rischio positività e in attesa di accertamento, una stanza con due postazioni distanziate tra loro, tre box isolamento a pressione negativa, di  cui una per pazienti cardiologici e due per sospetti positivi in attesa tampone.  
Verranno date ulteriori informazioni durante la Conferenza Stampa indetta dall’ASP di Agrigento prevista per domani, alle ore 11.

L’Arciprete di Menfi: “nessun evento in programma per tutta la Settimana Santa”

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Anche a Menfi nessuna celebrazione durante la Settimana Santa. A parlare ai microfoni di Risoluto è l’arciprete della comunità menfitana Alessandro di Fede: “ nessuna celebrazione in Chiesa o per le vie del paese durante la Settimana di Pasqua ed è una pagina storica per Menfi che porta a riflettere sul fatto che molte cose che diamo per scontate non sono per niente ovvie. La Pasqua continuerà ad essere celebrata anche se in  maniera diversa, la celebreremo nelle nostre case ma non ci saranno le processioni che la caratterizzano o altri eventi, sia per il divieto di creare assembramenti da parte del Governo ma anche dall’arcivescovo Francesco Montenegro“.

E’ un grande dolore – continua don Alessandro – .vedere la chiesa vuota. C’è nostalgia e desiderio di tornare a celebrare insieme alla nostra comunità e questa situazione è molto strana perchè la settimana di Pasqua con i suoi riti è molto sentita sia dal punto di vista religioso che da quello popolare

Sfugge al ricovero in ospedale e tenta di tornare a Menfi a piedi lungo la Statale

Era stato accompagnato al Giovanni Paolo II di Sciacca durante la notte per ricevere cure mediche invece, poi nelle prime ore del mattino e’ riuscito ad allontanarsi. Si tratta di un uomo di Menfi, in evidente stato di agitazione, che ha tentato di rientrare a Menfi percorrendo la statale a piedi.

Diverse le segnalazioni giunte agli agenti della polizia della presenza dell’uomo in stato confusionale lungo la scorrimento veloce. Individuato e raggiunto da polizia e ambulanza, e’ stato riaccompagnato presso il nosocomio di Sciacca.

Alcune barche della flotta di Sciacca riprendono l’attività

Sono dieci le barche della flotta peschereccia di Sciacca che hanno ripreso l’attività. La pesca si e’ fermata il 16 marzo scorso. Sono ancora pochi i natanti tornati in mare, ma si tratta comunque di un primo segnale di ripresa da parte di un settore trainante dell’economia di Sciacca. Per i marinai, da quando è’ scattato il fermo, e’ stata chiesta la cassa integrazione in deroga che copre, fino a un massimo di 9 settimane, l’80 per cento dello stipendio. Per coloro che riprendono l’attività si interrompe dal momento in cui tornano in mare. I primi natanti hanno ripreso l’attività a seguito della riapertura di alcune pescherie. Il mercato assorbe ancora un quantitativo assai modesto del prodotto (i ristoranti sono chiusi) e dunque la ripresa non potrà che essere lenta e graduale.

Divieto di pronunciare la parola “coronavirus” e arresto per chi esce in pubblico con la mascherina

E’ la singolare decisione del presidente turkmeno Gurbanguly Berdimuhamedow dal momento che in Turkmenistan, appunto, ad oggi, non ci sarebbe traccia del coronavirus e sarebbero stati registrati “zero casi” di contagio.

In Turkmenistan, Stato autoritario dell’Asia centrale, è previsto l’arresto per chi indossa la mascherina in pubblico ed è altresì vietato pronunciare la parola “coronavirus”. Il presidente Gurbanguly Berdimuhamedow, infatti, avrebbe adottato una strategia diversa rispetto al lockdown che si sta registrando praticamente in tutto il mondo, data l’emergenza pandemia covid-19, in quanto in Turkmenistan, ad oggi, non si sarebbe registrato nessun caso di contagio da coronavirus. Nonostante l’assenza di casi, comunque, la capitale Asgabat è stata isolata e gli spostamenti nel Paese sono stati limitati con serrati posti di blocco. Il governo del presidente Berdimuhamedow sta imponendo severe restrizioni agli organi di stampa e alla popolazione. Chi non rispetta il divieto di indossare mascherine, così, rischia di essere arrestato dai poliziotti che girano in borghese per strada. Sembra, però, che il Turkmenistan stia combattendo la pandemia usando una serie di metodi considerati tradizionali nel Paese come, per esempio, bruciare cespugli di acacia erioloba in tutti gli edifici, compresi quelli pubblici come scuole, uffici e ospedali. Si tratta di una pianta spinosa che cresce nel deserto e di cui si nutrono i cammelli. Lo stesso presidente ha lanciato una campagna per promuovere l’utilizzo di piante medicinali per estinguere l’epidemia.