L’imprenditore Paolo Licata dona un ventilatore polmonare da 12 mila euro all’ospedale di Sciacca

L’imprenditore saccense Paolo Licata dell’azienda Campo Oro ha donato un ventilatore polmonare per terapia intensia all’ospedale di Sciacca.

Il ventilatore polmonare elettronico, che ha un costo di 12 mila euro, è del tipo Siaretron 4000, carrellato ed equipaggiato con un monitor a colori Tft che permette di, visualizzare gli andamenti respiratori temporali e di misurare i parametri ventilatori.
È adatto alla ventilazione invasiva e non invasiva di pazienti adulti, bambini e neonati.
Grazie alla generosità dell’imprenditore Paolo Licata si potrà potenziare la terapia intensiva del nosocomio di Sciacca. L’apparecchiatura arriverà entro il prossimo mese di aprile.

<< E’ stato molto difficile riuscire ad acquistare questo ventilatore – dichiara l’imprenditore saccense – in quanto l’azienda Siare sta producendo a ritmo serrato ventilatori per la Protezione Civile italiana, ma alla fine sono riuscito a confermare l’ordine di questo ventilatore polmonare, concordando il tutto con il primario di Rianimazione, Franco Petrusa. I nostri medici e infermieri dell’Ospedale di Sciacca – conclude – stanno facendo un lavoro incredibile, mettendo a rischio la loro vita e per questo ho voluto dare il mio contributo alla nostra comunità con un piccolo gesto di generosità>>.

Arriverà domani a Sciacca la salma della donna morta a Caltagirone che era risultata positiva al Coronavirus

Arriverà domani al cimitero di Sciacca la salma della donna di 77 anni anni che è morta all’ospedale Gravina di Caltagirone. “Con dolore comunico la morte di una nostra concittadina contagiata dal Covid-19. Sentite condoglianze alla famiglia”. Così ha scritto oggi il sindaco, Francesca Valenti.

La donna era stata ricoverata, in precedenza, all’ospedale di Sciacca e poi trasferita al Gravina di Caltagirone dove e’ deceduta. Si tratta del terzo saccense morto dopo essere risultato positivo al coronavirus. Un quarto deceduto è di Ribera. A questi si aggiunge l’esito positivo del tampone post-mortem eseguito su un settantenne che era ricoverato al “San Giovanni di Dio” di Agrigento. La salma della settantasettenne di Sciacca sarà trasferita domani al cimitero di Sciacca per la benedizione e la tumulazione dall’impresa di onoranze funebri Vito Santannera e figli.

Terza saccense deceduta per il Coronavirus, era stata degente della medicina del Giovanni Paolo II

Aveva 77 anni e non e’ riuscita a superare le complicazioni che erano sopraggiunte a causa del Coronavirus che aveva contratto durante il periodo di degenza nella medicina di Sciacca dove era stata sottoposta a tampone dopo il caso del primo contagio, risultando positiva.

L’aggravarsi delle sue condizioni aveva reso necessario il trasferimento al Gravina di Caltagirone dove e’ oggi deceduta.

Si tratta del terzo saccense che muore a causa del virus. E’ la prima donna quella di oggi. Tutti e tre le persone venute a mancare, hanno in comune il ricovero ospedaliero al “Giovanni Paolo II” di Sciacca dove erano per essere assistiti per altre patologie pregresse.

Coronavirus: l’aggiornamento in Sicilia, 936 attuali positivi 33 guariti

Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 12 di oggi (mercoledì 25 marzo), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.

Dall’inizio dei controlli, i tamponi validati dai laboratori regionali di riferimento sono 8.374. Di questi sono risultati positivi 994 (148 + di ieri), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 936 persone (+137 rispetto a ieri).
Sono ricoverati 399 pazienti (50 a Palermo, 126 a Catania, 91 a Messina, 1 ad Agrigento, 17 a Caltanissetta, 53 a Enna, 17 a Ragusa, 22 a Siracusa e 22 a Trapani) di cui 80 in terapia intensiva, mentre 537 sono in isolamento domiciliare, 33 guariti e 25 deceduti (1 ad Agrigento, Messina, Palermo e Siracusa, 2 a Caltanissetta, 6 a Enna e 13 a Catania). Si precisa che, da oggi, il report relativo ai decessi fa riferimento alla provincia della struttura ospedaliera nella quale è avvenuta la scomparsa e non al luogo di residenza.
Il prossimo aggiornamento avverrà domani. Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.

Emergenza Coronavirus, il sindaco di Sciacca all’assessore Razza: “Voglio essere informata su tutto ciò che riguarda la sanità nel mio territorio” (Intervista)

Prima ha avuto un colloqui con il commissario per l’emergenza Covid negli ospedali di Sciacca e Ribera, Alberto Firenze, e poi ha inviato una lettera all’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza. Il sindaco di Sciacca, Francesca Valenti, chiede i comuni siano coinvolti nel coordinamento e nella programmazione delle attività che stanno facendo nei presidi ospedalieri e nei distretti sanitari.

“Tutto quello che riguarda il distretto ospedaliero Ag2 – dice Francesca Valenti – e in particolare il presidio ospedaliero di Sciacca non può essere deciso senza previamente consultare i sindaci e il sindaco”.

Coronavirus, a Menfi il quarto positivo

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50 contagiati in tutta la provincia di Agrigento risultati dai 613 tamponi effettuati. A Menfi da ieri c’è un altro positivo che si aggiunge ai tre già contagiati che avevano contratto il virus tramite i casi registrati all’Ospedale di Sciacca. Il Sindaco Marilena Mauceri, nel comunicato ai cittadini di oggi, chiarisce che si tratta di un soggetto già posto in quarantena fiduciaria, che non è stato a contatto con altre persone ed è monitorato dall’ASP

Il sindaco di Ribera: “Chi è rientrato in Sicilia non può uscire da casa fino a quando non sarà sottoposto a tampone con esito negativo”

“Chi è rientrato in Sicilia non può uscire da casa fino a quando non sarà sottoposto a tampone con esito negativo”. Lo ricorda oggi con un avviso il sindaco di Ribera, Carmelo Pace, che richiama “l’ordinanza contingibile e urgente numero 7 del 20 marzo scorso: chiunque sia entrato in Sicilia dalla data del 14 marzo 2020 ha l’obbligo di permanere presso la propria residenza anche oltre il periodo di permanenza previsto (14 giorni) fino a quando non sarà sottoposto a tampone rinofaringeo e se ne conoscerà l’esito. Solo all’esito negativo del tampone l’Asp potrà procedere al rilascio della comunicazione di fine isolamento fiduciario”. Pace ricorda che per “la mancata osservanza della suddetta prescrizione si incorre nel reato di cui all’articolo 650 del codice penale che prevede l’arresto fino a 3 mesi o l’ammenda fino a 206 euro e nel reato di cui all’articolo 452 del codice penale (delitto colposo contro la salute pubblica) che prevede la reclusione fino a 5 anni”. Il sindaco invita “ogni singolo cittadino di Ribera a mettere da parte comportamenti omertosi e a denunciare alle forze dell’ordine eventuali comportamenti non corretti da parte dei cittadini rientrati in Sicilia dal 14 marzo in poi. La violazione di questi obblighi può compromettere la salute di ognuno di noi”. Intanto, Pace in vista del pagamento, da domani, delle pensioni ha chiesto alla cittadinanza di recarsi presso gli uffici postali e banche “esclusivamente nei casi indispensabili, rispettando rigorosamente l’ordine alfabetico diramato dalle autorità competenti, in modo da evitare assembramenti e rischio contagio del virus Covid-19”. Presso la tenenza dei carabinieri di Ribera si è svolta una

Coronavirus, il Comune di Menfi attiva un numero verde per chi necessita di aiuto nelle faccende quotidiane

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Si chiama “Vicinanza e Sostegno” l’iniziativa lanciata dal Comune di Menfi e rivolta a tutte le persone sole, in particolar modo gli anziani, che potrebbero aver bisogno di aiuto nello svolgimento delle mansioni quotidiane (consegna della spesa, acquisto di farmaci o anche per un supporto telefono per combattere la solitudine e lo sconforto). E’ stato attivato un numero verde 800055084 a cui rivolgersi dalle 8:00 alle 20:00 su tutto il territorio comunale

Con guanti e mascherina il sindaco di Calamonaci Spinelli nella casa di un’anziana che oggi compie 100 anni

Il sindaco e l’amministrazione comunale di Calamonaci e tutti i cittadini hanno rivolto un grande augurio  per i 100 anni alla nonnina Francesca Baldacchino. Spinelli, con guanti e mascherina, si è recato nell’abitazione dell’anziana ed ha portato un mazzo di rose.

“Oggi avremmo voluto festeggiare in altro modo, ma purtroppo per la grave emergenza Covid 19 – dice il sindaco – dobbiamo rinviare a un altro momento”.

Bloccata a Tunisi con la figlia, una riberese si appella a Musumeci:”Ci aiuti a tornare a casa”

“Sono rimasta bloccata in Tunisia con mia figlia di 4 anni, faccio un appello al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci: ci aiuti a rientrare in Sicilia”.

Lo dice in un video inviato da Tunisi tramite WhatsApp la giovane Adriana Sedita, di Ribera

“Mi trovo a Tunisi – racconta – per poter dare la possibilita’ a mia figlia di 4 anni di poter restare un po’ con il papa’ e con il resto della famiglia paterna perche’ essendo cittadini tunisini non e’ molto facile che possano venire in Italia. Sono qua dal 22 febbraio e dopo le nuove restrizioni a causa del Coronavirus non siamo potuti rientrare in Italia, giorno 20 marzo sono partiti due aerei con tratta Tunisi-Roma ma avendo a seguito un’auto mi e’ stato impossibile poter partire, l’unica soluzione poteva essere quella di lasciare l’auto alla dogana pagando una tassa molto alta, anche superiore al prezzo dell’auto. Ho chiamato diverse volte l’ambasciata italiana e mi ha detto di restare dove siamo. Anche qua la situazione e’ difficile, sono in contatto con un gruppo di motociclisti che anche loro vogliono rientrare, hanno passato brutti momenti vista la chiusura degli hotel e ora sono ospiti nella zona del deserto da un amico. Le navi merci partono dall’Italia e trasportano tunisini che vogliono rientrare nel loro paese. Anche noi chiediamo a gran voce di rientrare nel nostro Paese”.