Tutto pronto per il Fastucafest, la sagra che celebra il pistacchio di Raffadali

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Il Fastucafest, che avrà luogo il 20, 21 e 22 settembre, a Raffadali, consolida la sua posizione tra gli eventi più attesi della Sicilia occidentale, che riunisce una moltitudine di visitatori e attrae i turisti incuriositi dalle colture visibili dalla Valle dei Templi.

E’ un evento da scoprire, una festa unica, dall’energia contagiosa che celebra e promuove il  pistacchio di Raffadali. La manifestazione  rappresenta una vetrina per le imprese che operano nel settore dell’agroalimentare e del food. Il 20, 21 e 22 Settembre il centro storico del paese si trasforma in un palcoscenico dove cibo, musica e arte creano un’atmosfera suggestiva. Il Percorso del Gusto con la sua installazione di arte urbana richiama migliaia di visitatori, mentre lo spazio dedicato al food si arricchisce di laboratori tematici, degustazioni, wine tasting e showcooking. Durante la festa, sarà possibile visitare la mostra fotografica “Il Pistacchio di Raffadali” a cura di Mimmo Cassaro e Andreana Iacono presso la sala convegni dell’ ex biblioteca.

Niente stipendio per i dipendenti comunali, i consiglieri del gruppo Idea Menfi insorgono: “Il sindaco Mauceri risolva subito l’emergenza finanziaria”

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I consiglieri comunali del gruppo “ Idea Menfi “, Ferraro, La Placa, Clemente, Sanzone e Alcuri esprimono preoccupazione per la criticità finanziaria che sta attraversando il Comune di Menfi e sollecitano l’amministrazione Mauceri a porre in essere, nel più breve tempo possibile, tutte le misure necessarie a risolvere la situazione.

Nonostante il ricorso ad una significativa anticipazione di liquidità presso la Cassa Depositi e Prestiti e l’approvazione del bilancio di previsione 2019-2021, dal mese di agosto 2019 i dipendenti comunali di Menfi non percepiscono lo stipendio e l’ Ente risulta anche commissariato per la mancata approvazione del rendiconto finanziario. Per tale motivo i consiglieri comunali Ferraro, La Placa, Clemente, Sanzone e Alcuri sollecitano l’amministrazione Mauceri a risolvere il problema per fronteggiare l’emergenza finanziaria e ripristinare, al più presto, la regolarità nel pagamento degli stipendi.

Crolla l’impalcatura, paura ad Agrigento in piazza Cavour

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Nel cuore della notte è crollata l’impalcatura di un ponteggio in un palazzina che si affaccia in piazza Cavour, grande paura per il crollo.

Il forte rumore praticamente ha svegliato tutti i residenti della zona, è scattato l’allarme e lungo il viale Della Vittoria prima e in piazza Cavour immediatamente dopo si sono precipitate le Volanti della Questura di Agrigento, i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile, i vigili del fuoco e, in via precauzionale, le ambulanze.

Alcuni alberi sono stati interessati dal crollo. Fino alle 5 circa, i vigili del fuoco hanno cercato fra le macerie e i rami degli alberi se c’era qualcuno che era rimasto coinvolto e ferito nel crollo. Alla fine, l’esito delle ricerche è stato quello sperato: nessun ferito, nessuna persona coinvolta.

Non ci sono, per fortuna, stati nemmeno danni a mezzi.

Foto tratta da Agrigentonotizie.it

Incidente sulla SS 640, grave un giovane di 30 anni

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Il trentenne, di Canicatti’, ha riportato gravi lesioni a causa dello schianto sul muretto della strada nota come rotonda degli Scrittori, ad Agrigento. Il sinistro è accaduto intorno alle 2,40 di questa notte.

Un uomo alla guida di un’ Alfa Romeo Giulietta, avrebbe perso il controllo del mezzo schiantandosi sul muretto della rotonda. L’impatto è stato violento ed avere la peggio è stato il passeggero, un giovane di Canicattì, rimasto gravemente ferito. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco del comando provinciale di Villaseta che hanno liberato i due passeggeri rimasti incastrati nell’auto e un’autoambulanza del 118 che li ha trasportati al pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento, dove il trentenne si trova in prognosi riservata. Il conducente, invece, ha riportato ferite lievi.I carabinieri della compagnia di Agrigento, si sono occupati dei rilievi per ricostruire la dinamica dell’incidente che, fortunatamente, non ha coinvolto altri mezzi.

Avviata la demolizione del secondo blocco degli alloggi popolari di Largo Martiri di via Fani a Ribera

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Si procede con la demolizione a blocchi nelle case popolari di Largo Martiri di via Fani, a Ribera, e nelle fasi successive, man mano ci si avvicinerà ad altre strutture esistenti nella zona, bisognerà operare con tecniche particolari. E’ quanto riferiscono dall’Iacp di Agrigento. Tutto procede bene e si continua nel rispetto dei tempi per fare in modo che dopo un anno dall’inizio dei lavori si possa arrivare già al completamento con l’arrivo di assegnatari e proprietari in quelle case.

E’ stata avviata la demolizione del secondo blocco delle case popolari di Largo Martiri di via Fani. La fase dell’abbattimento degli alloggi popolari procede speditamente, ma con una demolizione a step anche perché bisogna procedere, contestualmente, allo smaltimento del materiale.

Nel carcere di Agrigento udienza di convalida del fermo del riberese Italiano indagato per l’omicidio La Corte

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“Il mio assistito soffre di disturbi psichici ed è sottoposto a una terapia, mi attiverò per una consulenza riguardante la sua capacità di intendere e di volere”. Lo ha detto l’avvocato Giovanni Di Caro, difensore di Salvatore Italiano, di 62 anni, il riberese in stato di fermo, indagato per l’omicidio di Gaetano La Corte, di 75 anni, pure di Ribera. I fatti sono avvenuti all’interno di un centro di ricovero per anziani di Ribera.

L’udienza di convalida del fermo di Salvatore Italiano è fissata per domani, mercoledì 18 settembre, alle 11,30, nel carcere Petrusa di Agrigento, da parte del Gip del Tribunale di Sciacca, Antonino Cucinella. Domani è prevista anche l’autopsia sul corpo di Gaetano La Corte. Secondo la ricostruzione operata dai carabinieri Italiano, che ha ammesso i fatti nell’interrogatorio dinanzi al sostituto procuratore Roberta Griffo, avrebbe strangolato La Corte per piccoli attriti.

Diciotto tonnellate di rifiuti il bilancio della bonifica di oggi nel mare di Porto Palo

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Personale militare della Guardia Costiera di Sciacca unitamente ai sommozzatori del 3° Nucleo Sub del Reparto Supporto Navale Guardia Costiera di Messina in data odierna hanno operato la bonifica di circa 1800 metri quadrati di specchio acqueo portuale in corrispondenza della banchina di ponente del porto di Porto Palo di Menfi, rimuovendo materialmente circa 18 tonnellate di “corpi morti”, ovvero dei massi utilizzati per realizzare abusivamente dei sistemi d’ormeggio per unità da diporto, unitamente a catene e cime di vario genere.

Il bilancio complessivo è stato comunicato questa sera dalla Guardia Costiera che ha aggiunto: “In realtà l’attività in questione trae origine da fine giugno in quanto, in esecuzione del decreto di sequestro preventivo emanato dal Tribunale di Sciacca e su disposizione della locale Procura della Repubblica, sono stati sequestrati il primo e secondo tratto della banchina di ponente del porto, 101 (centouno) unità da diporto e deferiti all’Autorità Giudiziaria altrettanti soggetti in qualità di proprietari dei natanti. I reati contestati spaziano dal codice penale al codice della navigazione e si sostanziano in arbitraria ed abusiva occupazione di area demaniale marittima. L’attività di bonifica ha avuto come scopo anche la tutela ambientale, in quanto i “corpi morti” abusivamente collocati sono e verranno trattati come rifiuti, quindi rimuovendoli si eliminerà l’elemento inquinante dall’ambiente marino, oltre che ripristinare la sicurezza della navigazione in ambito portuale a favore di tutti i diportisti, poiché l’illecita pratica, perpetrata negli anni, di depositare incontrollatamente massi sul fondale del porto ne ha notevolmente ridotto il pescaggio, ovvero la profondità delle acque portuali. L’attività di vigilanza, controllo sull’intero litorale proseguirà senza sosta sia per verificare la regolarità delle concessioni demaniali insistenti sul demanio marittimo che per il rispetto in genere della normativa di carattere ambientale sull’intera fascia costiera, la quale rappresenta una risorsa da proteggere in quanto di inestimabile valore”.

La madre della ragazzina che avrebbe subito atti sessuali a Menfi chiede di lasciare il carcere

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Il Tribunale di Palermo il 2 ottobre prossimo deciderà sull’istanza di attenuazione della misura cautelare avanzata dalle difese della madre della ragazzina che avrebbe subito atti sessuali a Menfi e Gibellina che è stata rigettata nelle scorse settimane dal giudice. La difesa della donna ha impugnato dinanzi al Tribunale.

La ragazzina ha parlato, nell’incidente probatorio, nel corso di due udienze, ricostruendo i fatti e nell’ultima in merito proprio alla posizione della madre, indagata per induzione alla prostituzione minorile. I menfitani indagati, secondo l’ipotesi avanzata dalla procura, avrebbero compiuto atti sessuali con la ragazzina. L’indagine, svolta dai carabinieri, fotografa una realtà di profondo degrado e disagio sociale.

Rapinano e violentano una novantenne, gli autori sono due minorenni

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Erano partiti per compiere una rapina e alla fine hanno anche abusato di una donna di 90 anni che aveva tentato di resistere all’aggressione di due minorenni. Ridotta in gravi condizioni, la donna è stata salvata dalla polizia avvertita dalla figlia e ora è in ospedale per ferite, escoriazioni e fratture multiple. I due ragazzi, uno di 17 anni e l’altro di 14, sono stati individuati e condotti in un centro di prima accoglienza presso il Tribunale per i minorenni di Messina.

Dovranno rispondere di rapina aggravata, tentato omicidio e violenza sessuale. A lanciare l’allarme è stata la figlia della vittima che ha chiamato la centrale operativa della Questura per segnalare che la madre era stata presumibilmente aggredita a casa.

In effetti l’anziana signora aveva aperto la porta ai due ragazzi senza alcun problema, conoscendo uno dei due come amico del nipote. Ma, una volta varcata la soglia, i due hanno cominciato a rovistare nei cassetti alla ricerca di denaro e di oggetti preziosi. Quelli che poi la polizia ha recuperato insieme con un coltello che però non è stato usato. I poliziotti l’hanno trovata piena di lividi e di sangue

Campagna Screening oncologica dell’Asp di Agrigento, sindaco e vice di Sciacca testimonial

L’ASP di Agrigento, attraverso le attività di Screening, invita la popolazione target ad effettuare specifici test diagnostici allo scopo di identificare precocemente l’insorgenza di un tumore. Stamattina il sindaco Francesca Valenti e il vice sindaco Gisella Mondino si sono recate nel reparto di Radiologia dell’ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca proprio per aderire e supportare l’iniziativa lanciata dall’Asp.
Evidenze scientifiche dimostrano che gli screening  sono efficaci nel cambiare la storia naturale di alcuni tumori: individuare il tumore in fase iniziale consente il trattamento con una maggiore probabilità di sconfiggere la malattia o, nei casi più gravi, di aumentare la sopravvivenza e migliorare la qualità della vita.
Gli screening attivi sono:
Screening del carcinoma della cervice uterina rivolto a donne di età compresa  tra i 25 e i 64 anni;
Screening del carcinoma della mammella rivolto a donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni;
Screening del carcinoma del colon-retto rivolto a uomini e donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni.
Ogni tumore può interessare più frequentemente una certa fascia di età: per questo motivo lo screening è rivolto solo alla “popolazione target“, ovvero quella che, secondo le statistiche, è nella fascia di età a rischio di insorgenza.
Gli Screening Oncologici in quanto LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) sono offerti gratuitamente.