Personale militare in ausiliaria per supportare vigilanza del territorio, la Valenti si appella al ministero della Difesa

Il sindaco Francesca Valenti ha richiesto l’utilizzazione del Personale Militare in Ausiliaria, ai sensi di quanto previsto dall’art. 993 del COM, per fronteggiare l’emergenza di controllo del territorio durante l’epidemia da Covid -19

“L’applicazione dei protocolli previsti dal Governo centrale impone a carico dei Comuni oneri operativi, nonché di controllo e vigilanza del territorio, che richiedono l’impiego di quantità ingenti di unità lavorative. Allo stato attuale il nostro Comune si trova a dover fare i conti con una pianta organica notevolmente ridimensionata e, pertanto, non è nelle condizioni di affrontare con la dovuta efficacia tale fase emergenziale”. E’ quanto scrive il sindaco Francesca Valenti, in una nota indirizzata al ministero della Difesa e allo Stato Maggiore della Difesa.
“Conoscere dettagliatamente i ruoli del personale militare in ausiliaria della provincia di Agrigento e della Regione Siciliana – scrive il Sindaco – è molto importante al fine di verificare se sono presenti profili professionali che possano dare un valido supporto al territorio. Ugualmente fondamentale – conclude il primo cittadino – è ricevere contestualmente le credenziali necessarie a consentire l’accesso al proprio profilo, così da attivare le opportune procedure atte alla conclusione dell’iter”.

Consegna a domicilio cibi pronti, i Pizzaioli italiani:”Attenersi al protocollo anti- contagio”

“Raccomandiamo a tutti i nostri colleghi dei servizi di ristorazione che si avvalgono in proprio per la consegna a domicilio di attenersi al protocollo di sicurezza anti-contagio e al rispetto delle norme su igiene e sicurezza alimentare, per le attività che si rivolgono a ditte esterne di accertarsi dei loro requisiti a garantire il servizio in sicurezza”.
Lo scrivono in una nota i presidenti di Cifa Unione Pizzaioli Italiani Stefano Catalano, associazione Discepoli di Escoffier Sicilia Giovanni Montemaggiore e di Ristoworld Italia Marcello Proietto.
“Tutte le attività dei servizi di ristorazione autorizzate fino dal dpcm dell’11 marzo 2020 anche con il nuovo dpcm del 22 marzo 2020 possono continuare a restare aperti continuando a garantire il servizio per la consegna a domicilio. La consegna dei pasti a domicilio effettuata dalle attività dei servizi di ristorazione in questo periodo particolare, è un servizio reso alla collettività, essenziale che contribuisce limitare al minimo gli spostamenti delle persone che sono costrette di restare a casa, in special modo le persone anziane e famiglie con disabili, le più colpite da emergenza Covid -19”.

Inghiotte una pallina mentre gioca, bimbo di diciotto mesi muore nell’ennese

E’ morto soffocato a causa di una piccola pallina rimasta incastrata nella trachea. E’ successo a Pietraperzia, piccolo comune della provincia di Enna.

Il fatto è successo nella serata di ieri, mentre il piccolo stava giocando a casa con i propri genitori con un gioco costituto da una pallina e una ventosa.

I soccorritori hanno trasportato il bambino all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta, ma il piccolo è arrivato al nosocomio già senza vita.

A niente sono servite le manovre per rianimarlo, i medici hanno constatato il decesso.

Nel comune il sindaco ha dichiarato oggi il lutto cittadino. Alcuni anni fa, un’altra tragedia analoga si era verificata nello stesso comune, in quel caso a perdere la vita un bimbo di tre.  

Coronavirus, nuova stretta del sindaco Valenti sugli spostamenti

Il sindaco Francesca Valenti ha diramato un avviso a seguito dell’ultimo decreto del presidente del Consiglio dei Ministri del 22 marzo 2020 e che riguarda, in particolare, la limitazione degli spostamenti, misura ritenuta di estrema importanza per il contrasto e il contenimento della diffusione del Coronavirus Covid-19.

A decorrere da ieri, 23 marzo, è vietato a tutte le persone di trasferirsi o spostarsi, con qualsiasi mezzo di trasporto, in un Comune diverso da quello in cui si trovano. Non è dunque consentito neppure il rientro presso il domicilio, l’abitazione o la residenza.

Gli spostamenti sono consentiti solo per documentate esigenze lavorative, per motivi di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute. In questi casi i soggetti che rientrano a Sciacca devono darne immediata comunicazione a ufficiogabinetto@comunedisciacca,it, all’ASP ed al medico di fiducia nonché registrarsi sul sito www.siciliacoronavirus.it.

I trasgressori sono puniti ai sensi dell’art. 650 del Codice Penale, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 206 euro.

Si ricorda che, ai sensi dell’art. 438 del Codice Penale, “chiunque cagiona un’epidemia, mediante la diffusione di germi patogeni, è punito con l’ergastolo”.

Emergenza Covid-19, il sindaco: “generi alimentari tutelino ancor di più la sicurezza e la salute dei dipendenti e dei clienti”

Il sindaco Francesca Valenti chiede agli operatori del settore alimentare – che in questi giorni stanno facendo un lavoro straordinario – di attivare modalità di vendita che tutelino ancor di più la sicurezza e la salute dei dipendenti e dei clienti.

“Ogni misura ci protegge, protegge noi, i nostri familiari, i nostri amici, i nostri dipendenti e tutta la rete dei nostri contatti”. E’ quanto afferma il sindaco di Sciacca, Francesca Valenti, nel richiamare tutti i cittadini al massimo rispetto delle norme fino a oggi emanate. Il sindaco, in particolare, ha rivolto un invito agli esercizi commerciali di generi alimentari per contribuire all’azione collettiva di contrasto e contenimento della diffusione del virus Covid-19e ha chiesto agli operatori del settore alimentare – che in questi giorni stanno facendo un lavoro straordinario – di attivare modalità di vendita che tutelino ancor di più la sicurezza e la salute dei dipendenti e dei clienti. Tali modalità si legano all’uso del telefono e a quello di internet per incentivare la spesa con ordine a distanza e consegna o a domicilio o in uno spazio dello stesso negozio.

“Il cittadino – sottolinea il sindaco Valenti – contatta telefonicamente o online il negozio di generi alimentari e comunica l’elenco dei prodotti da acquistare. Poi concorda l’orario per il ritiro e il pagamento della spesa in negozio, oppure la consegna presso la propria abitazione, rispettando tutte le disposizioni di sicurezza”.

La medicina del Giovanni Paolo II di Sciacca trasformata in reparto Covid, presto accogliera’ soltanto i positivi. Ultimi tamponi dalla ginecologia, intanto negativi

Da reparto focolaio ad area Covid-19. La medicina del Giovanni Paolo II di Sciacca, unita’ operativa dove circa 16 giorni fa e’ stato registrato il primo caso di Coronavirus dell’agrigentino con un positivo proprio tra il personale sanitario, sara’ l’area Covid del nosocomio. Sembra essere proprio questa l’intenzione della Direzione strategica dell’Asp di Agrigento. Dopo il caso del primo operatore sanitario contagiato del reparto, altri due della stessa unità operativa sono successivamente risultati positivi. E tre pazienti ricoverati per altre patologie nel reparto sono deceduti dopo esser risultati positivi al tampone. Anche se il nuovo commissario ad acta, Alberto Firenze, nominato in fretta e furia dall’assessore Razza per gestire il caso ospedali civili riuniti di Sciacca e Ribera, rifiuta l’etichetta di un focolaio in atto nell’ospedale di Sciacca sebbene finora i casi di positivi che sono legati proprio al nosocomio sono parecchi, tutti tra sanitari e pazienti.

I tre morti registrati in provincia finora sono tre anziani gia’ degenti del Giovanni Paolo II, tutti e tre con pregresse patologie, ma accumunati dal fatto di essere stati proprio tra le stanze di quel reparto. Un saccense di 87 anni e’ morto nello stesso nosocomio, un altro saccense di 77 e’ deceduto al Gravina di Caltagirone lunedi’ dove era stato trasferito per l’aggravarsi delle sue condizioni, mentre un riberese si e’ spento all’Umberto I di Enna sabato scorso.

E ieri sera nel reparto e’ stato ricoverato un altro sospetto Covid proveniente da Canicattì. Il personale del reparto, al momento sotto organico tra le assenze dei colleghi risultati positivi, lamenterebbe il fatto di dover gestire, al momento, sia sospetti che positivi.

Il commissario ad acta, Alberto Firenze ha detto che si tratta solo di un ricovero temporaneo quest’ultimo e che la direzione sanitaria aziendale ha appoggiato soltanto momentaneamente a Sciacca in attesa dell’esito il paziente. Oggi, cosi’ ha fatto sapere Firenze, il reparto dovra’ accogliere solo soggetti già positivi, una volta trasferiti altrove i casi sospetti in attesa di tampone. Intanto, gli ultimi tamponi effettuati al Giovanni Paolo II dopo un caso di una paziente asintomatica della ginecologia positiva, hanno dato esito negativo. Quest’ultima e’ una buona notizia, ma lo screening sul personale sanitario continuera’ nei prossimi giorni, cosi’ come le disposizioni regionali hanno imposto.

Mascherine per la polizia municipale di Sciacca, donazione da una ditta di abbigliamento industriale di Castelvetrano per gli agenti

La ditta Fashion House di Castelvetrano , specializzata in abbigliamento industriale per aziende, di Castelvetrano, ha donato al Comando di Polizia Municipale di Sciacca mascherine riutilizzabili in doppio strato di cotone, da utilizzare durante il servizio esterno.

Si tratta di una seconda donazione che la polizia municipale di Sciacca ha ricevuto. Dapprima era stata la Meriflex di Sciacca, adesso una nuova dotazione di mascherine che gli agenti impegnati in questi giorni nei controlli potranno indossare.

Sorpreso fuori casa a Sciacca senza alcuna motivazione e con tre etti di hashish, arrestato dai carabinieri (Video)

I carabinieri della sezione Radiomobile della compagnia di Sciacca, nella nottata di ieri, hanno arrestato un riberese ventiquattrenne trovato in possesso di tre panetti di hashish. Dagli accertamenti conseguenti non è stato difficile desumere che fosse uscito di casa senza un valido motivo.

La fitta rete dei controlli contro la diffusione del coronavirus sta facendo si che in tutta la provincia di Agrigento si svolgano senza sosta posti di controllo a raffica. Diventa quindi sempre più difficile per i malviventi passare inosservati.

Il giovane è stato controllato a bordo della sua auto da una “gazzella” del Radiomobile sulla statale 115, direzione Agrigento, vicino allo svincolo per la contrada Bordea a Sciacca. Alle domande dei carabinieri, non ha saputo dare nessuna valida motivazione sul perché, nonostante i divieti, fosse in giro in auto a quell’ora, quando supermercati e farmacie erano tutti chiusi.

I militari operanti quindi, insospettiti per il particolare nervosismo dimostrato dal ragazzo, hanno approfondito il controllo, perquisendo il giovane e l’auto. I sospetti dei carabinieri erano più che fondati, dato che, accuratamente nascosti all’interno del filtro dell’aria dell’auto, c’erano tre panetti di hashish, del peso complessivo di quasi 300 grammi, che verosimilmente, secondo i militari, il soggetto aveva intenzione di spacciare al dettaglio. Oltre duemila euro il valore al dettaglio dello stupefacente sequestrato.

L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio. È stato messo a disposizione della Procura della Repubblica di Sciacca ed è stato anche denunciato per non aver rispettato gli obblighi previsti per contrastare l’emergenza Covid-19.

Si tratta dell’ennesimo arresto fatto dai carabinieri di Agrigento negli ultimi giorni nel corso dei controlli contro la diffusione del virus svolti in tutta la provincia. La capillare rete dei controlli in ogni angolo del territorio lascia quindi sempre meno spazio alle attività illecite.

Un sambucese disinfetta il postamat con l’alcol e lo blocca

Disagi ieri a Sambuca dove non è stato possibile effettuare le operazioni di prelievo dal postamat. E’ accaduto, a quanto pare, che qualcuno è andato a prelevare presso lo sportello dell’ufficio postale e al posto di mettersi magari i guanti ha disinfettato tutto con l’alcool etilico. Questo avrebbe bloccato il sistema operativo e lo sportello atm paralizzando e mettendo in difficoltà gli utenti di Sambuca.

Il sindaco, Leo Ciaccio, ha fatto sapere di avere appreso che questa mattina è previsto l’intervento di un tecnico per il ripristino. Il sindaco, intanto, ha disposto da oggi, con propria ordinanza, la chiusura anticipata di tutti le attività alle ore 18,30. Sono autorizzate dopo le 18,30 le consegne a domicilio. Le domeniche e i festivi tutto chiuso, tranne le edicole fino alle ore 12 e la farmacia di turno.

L’Avis di Ribera lancia l’hashtag #ioescosoloperdonare per incentivare a donare

Uscire di casa per andare a donare il sangue non solo è consentito, ma è anche richiesto.

L’Avis di Ribera, infatti, invita i donatori ad andare a donare per scongiurare carenze di sangue. Ovviamente non mancano le raccomandazioni, specie in questo periodo di emergenza: oltre ad evitare gli affollamenti nelle sale d’attesa occorre donare solo se si è in buona salute e segnalare al Servizio Trasfusionale l’insorgere di episodi febbrili nei 14 giorni successivi alla donazione.

Per la giornata di sabato 28 marzo, inoltre, l’Avis di Ribera sarà aperta per una donazione straordinaria. È possibile prenotare la donazione chiamando il numero 3470592760.