Crescono i contagi nella provincia di Agrigento, piu’ cinque rispetto ieri per un totale di 27 positivi

Curva epidemiologica in crescita sono 27 i casi della provincia, 5 in più rispetto a 24 ore fa, certificati dal Prefetto Dario Caputo alcuni minuti fa nel corso di una nuova conferenza stampa.
La distribuzione delle persone affette da Covid-19 è la seguente: 15 casi a Sciacca, 2 a Menfi, 3 a Ribera, 1 a Santa Margherita Belice, 1 Agrigento, 2 Favara e 3 Licata.

Ma tutti i casi nel versante occidentale della provincia ossia Ribera, Menfi, Santa Margherita e Sciacca, sono tutti riferiti a casi registrati al Giovanni Paolo II di Sciacca. Sono in tutto 21 le persone contagiate al nosocomio.

Negli ospedali dell’Agrigentino risultano essere ricoverate soltanto due persone: sono al “Giovanni Paolo II” di Sciacca. Mentre 2 persone positive sono al “Sant’Elia” di Caltanissetta e 2 a Caltagirone.

Ezia Certa: “Ce la faremo tutti, la mia attività nel 2016 era distrutta, chiusa per 20 mesi e oggi sono al lavoro” (Intervista)

Un messaggio di grande fiducia arriva oggi da Ezia Certa, commerciante di Sciacca, che nel 2016 ha visto la sua pescheria completamente distrutta dall’alluvione che si è abbattuto sulla città. Danni per 200 mila euro riferisce oggi Ezia Certa in un’intervista a Risoluto.it “per i quali – afferma – non ho ancora ricevuto alcun risarcimento”.

Questa mattina Ezia Certa, fresca di laurea in Lingue, era nella sua pescheria a lavorare. “Riscopriamo il significato vero di solidarietà – dice – perchè non devono essere soltanto Berlusconi o Agnelli a fare qualcosa. Anche a Sciacca c’è chi potrebbe aiutare in un momento difficile come questo”.

Raffica di denunce anche a Menfi, i carabinieri trovano persone in strada senza valide motivazioni

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I carabinieri della stazione di Menfi hanno fatto scattare nelle ultime ore diverse denunce a carico di più persone trovate in strada senza alcuna valida motivazione. I posti di blocco vengono eseguiti in diverse zone del territorio, sia in centro che nelle aree periferiche. L’attività, da parte dei militati, guidati dal luogotenente Emanuele La Tona, andrà avanti senza sosta anche nelle prossime ore.

Confermato anche il terzo caso a Licata, e’ il marito della prima donna contagiata

Il terzo caso a Licata registrato in pochissimi giorni.

Prima una donna, una 55enne che riferi’ di essere ritornata da una crociera, poi un uomo di 52 anni (che nulla a che vedere con la donna), e adesso un altro uomo, di mezza età.

Si tratta del marito della donna per prima contagiata. L’uomo, un impiegato del Comune di Licata, si trova in quarantena domiciliare sotto sorveglianza telefonica da parte del medico curante. Le sue condizioni di salute non sono gravi.

Primo caso ad Agrigento, 400 soggetti in quarantena

“Ieri, la notizia del contagio di una cittadina non agrigentina. Adesso invece la notizia della presenza, sul territorio di Agrigento, di una persona che è risultata positiva al Covid. Mi è stata data la comunicazione formale da parte dell’Asp di Agrigento per le conseguenti attività”.  Lo ha detto in un video messaggio il sindaco Lillo Firetto.

“L’agrigentino, affetto da Coronavirus – ha aggiunto – si trova al proprio domicilio. Seguendo le procedure di protocollo seguirà una serie di rigide attività comportamentali. 

“Il dato complessivo dei soggetti che si trovano in quarantena fiduciaria – ha spiegato il sindaco di Agrigento – passa dai 201 ai 204. In realtà, sommando questo dato a quelli registrati dall’Asp di Agrigento, il dato complessivo sul territorio cittadino va ben oltre i 400 soggetti che in questo momento si trovano a casa loro in quarantena fiduciaria. Manteniamo una rigidità comportamentale perché è l’unico vero argine che, in questo momento, possiamo fare all’espansione del contagio”.

Nuovo caso positivo all’ospedale di Sciacca, e’ il ventesimo in dodici giorni

C’e’ la conferma di un nuovo caso di positività al Giovanni Paolo II di Sciacca a comunicarlo ancora la prima cittadina Francesca Valenti.

Tampone positivo arrivato nella tarda serata di oggi e che fa parte dei 27 ultimi inviati ieri. Sarebbe positivo ancora una volta un operatore sanitario. Torna alta la tensione in citta’ dopo i sessantasei tamponi negativi di ieri.

Pace sull’intervento di Marinello:”Non ha contezza della situazione reale dell’ospedale”

Il sindaco di Ribera, Carmelo Pace, è intervenuto in merito alle dichiarazioni del senatore Marinello del M5S sull’emergenza Coronavirus che riguarda gli ospedali di Sciacca e Ribera. ” Molte volte – ha affermato Pace – continuare a stare in silenzio aiuta a non sbagliare”.

“Volere intervenire ad ogni costo, come ha fatto oggi il senatore Marinello del M5S, sull’emergenza Coronavirus, costituisce un di più che non solo contiene false attribuzioni di dichiarazioni mai pronunciate dal Sindaco di Ribera, ma genera confusione e preoccupazione alla popolazione, al personale sanitario e a strutture sanitarie di eccellenza presenti nel nostro territorio”. E’ quanto afferma il primo cittadino del Comune crispino, Carmelo Pace, in merito alle dichiarazioni del senatore Marinello sulla situazione degli ospedali riuniti di Sciacca e Ribera che stanno fronteggiando l’emergenza Coronavirus. Il senatore Marinello – continua Pace – assente e silente fino ad oggi sull’ emergenza Coronavirus nel nostro territorio, ha dichiarato che sarebbe emersa la proposta, da me avanzata, di destinare i locali dell’ospedale di Ribera, che recentemente ha cessato la sua operatività, a struttura dedicata all’emergenza COVID-19. Tutto ciò, invece, – scrive Pace – è falso. Se fosse stato presente – continua – accanto ai Sindaci del territorio, ed attento alle dichiarazioni rilasciate ad organi di stampa dal sottoscritto avrebbe avuto chiaro che veniva richiesta e tutt’ora sollecitata, anche da altri parlamentari del territorio, la utilizzazione, per la terapia intensiva, delle sale operatorie dell’ospedale di Ribera, dove ci sarebbe la possibilità di allocare fino a 10 posti di terapia intensiva.
Marinello – conclude Pace – dimostra di non conoscere sia la situazione attuale dell’ospedale crispino quando afferma che recentemente ha cessato la propria attività, sia il contenuto della rete ospedaliera degli ospedali Riuniti di Sciacca e Ribera, che prevede la permanenza operativa, presso l’ospedale Parlapiano , dei reparti di Medicina, Geriatria, Chirurgia oltre ai servizi di Radiologia, Laboratorio analisi etc. nonchè il potenziamento della riabilitazione”.

Il Coronavirus blocca anche l’ambulatorio solidale della Perriera, mentre i pacchi spesa verranno portati a casa

L’ambulatorio solidale della contrada Perriera di Sciacca, il progetto della Caritas parrocchiale guidata da Luciano Sciortino, gestito dall’associazione Orizzonti, si è dovuto fermare a causa del Coronavirus. I medici sono pronti, superata l’emergenza, a tornare in azione. Adesso, però, si sono dovuti fermare. Nel pomeriggio, invece, Sciortino ha comunicato che le circa 80 famiglie che ricevono gli alimenti non saranno lasciate sole.

Riceveranno a casa, una volta al mese, il pacco spesa dai volontari dell’associazione Vigili del Fuoco in Congedo. La consegna verrà effettuata all’inizio della prossima settimana.

I volontari guidati da Calogero Catanzaro beneficiano della collaborazione della Guardia Costiera Ausiliaria. Hanno già preso in carico anche tutte le famiglie assistite dalla parrocchia dei Cappuccini.

Coronavirus, Marinello e Mangiacavallo del M5S: “Le notizie saranno rassicuranti se tutti collaboriamo facendo la nostra parte, restiamo a casa”

Sulla nomina di Alberto Firenze, in qualità di commissario ad acta per la gestione dell’emergenza Coronavirus per gli ospedali di Sciacca e Ribera da parte dell’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza, sono intervenuti, oggi, il senatore Rino Marinello e il deputato regionale Matteo Mangiacavallo del M5S.

“I cittadini stanno facendo e devono continuare a fare la loro parte stando a casa e non uscendo, se non per ragioni davvero improcrastinabili, fino a quando non sarà terminata questa esigenza”. Lo affermano i due parlamentari saccensi Rino Marinello e Matteo Mangiacavallo del M5S. “È il momento di non mollare – aggiungono – e di tenere alta la guardia. Adesso ci auguriamo un cambio di passo anche nella gestione dell’ospedale di Sciacca che sia di conforto per gli operatori sanitari e per i nostri concittadini. È il momento di stare uniti, di evitare polemiche, inutili passerelle e strumentalizzazioni politiche”.

“Siamo costantemente in contatto e in stretta collaborazione coi vertici dell’ASP di Agrigento – dichiara Matteo Mangiacavallo – e stiamo seguendo il lavoro portato avanti in questi giorni. Oggi sentiremo il commissario neo insediato al quale abbiamo voluto inviare una nota sia per augurargli un proficuo lavoro sia per inoltrargli una serie di richieste. Abbiamo fatto nostre anche quelle degli operatori sanitari dell’ospedale di Sciacca, da giorni in trincea per fronteggiare il problema e senza una guida sicura, almeno da quanto emergerebbe dalle motivazioni che hanno spinto l’assessore Razza a nominare il commissario”.

Per far luce sulle iniziative messe in atto dalla direzione sanitaria dell’ospedale di Sciacca, i parlamentari del M5S hanno richiesto copia degli atti prodotti dall’inizio dell’emergenza ai giorni d’oggi.

“Con la nota che oggi è stata inviata al commissario Firenze abbiamo chiesto, tra l’altro, se non ritiene opportuno convocare i direttori delle unità operative per stabilire l’applicazione di protocolli comuni per fronteggiare la diffusione del virus all’interno del presidio, – continua Mangiacavallo –  di individuare percorsi intraospedalieri precisi per pazienti sospetti o per COVID conclamato, prevedere l’esecuzione di tamponi, anche ripetuti, per tutto il personale ospedaliero, prevedere corsi di formazione rapida per l’assistenza e il supporto respiratorio ai pazienti COVID”.

Il senatore e il deputato Cinquestelle chiedono, inoltre, di sapere se, di concerto con la direzione dell’ASP, sarà pianificato un programma di turnazioni e/o ridistribuzione del personale sanitario di altri presidi ospedalieri per l’assistenza ai pazienti COVID, se è prevista la distribuzione prioritaria di DIP, maschere FFP3, calzari, guanti che oggi a Sciacca risultano carenti, e se, e quale, presidio ospedaliero in provincia, con quali strumentazioni e con quanti posti letto, sarà convertito in P.O. COVID. A tal proposito in questi giorni si discute l’ipotesi di convertire il nosocomio di Ribera in ospedale COVID.

“Da servizi di organi di stampa, è emersa la proposta di destinare i locali dell’ospedale di Ribera, a struttura dedicata all’emergenza COVID-19. – dichiara il senatore Rino Marinello – Devo rilevare però, con grande allarme, la totale incompatibilità di tale ipotesi con la presenza attuale nella struttura di Ribera, dell’U.O. di Riabilitazione della Maugeri che ospita 30 posti letto. Tale servizio gestito dall’Istituto Maugeri, prevede infatti ogni giorno la gestione di decine di soggetti in condizioni di estrema fragilità”.

“È quindi facilmente comprensibile – conclude Marinello – come la eventuale contemporanea presenza nella medesima struttura di pazienti affetti da COVID-19 potrebbe causare un gravissimo rischio di contagio per gli utenti in riabilitazione. Si suggerisce così il trasferimento di tutti i suddetti utenti presso l’ospedale di Sciacca, struttura che già ospita un centro di riabilitazione sempre gestito dallo stesso Istituto Maugeri. Adottando questa misura si potrebbe destinare l’intero ospedale di Ribera all’emergenza Covid-19, evitando così ulteriori e possibili gravi rischi di contagio”.

Coronavirus a Menfi, giovedì e venerdì in programma la disinfezione della città

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Anche a Menfi verrà effettuata la sanificazione e la disinfezione per le vie del paese. E’ in programma nelle serate di giovedi 19 e venerdì 20 marzo mentre domani, annuncia il Sindaco Marilena Mauceri, verranno forniti tutti i dettagli. Si tratta di prodotti non nocivi per l ambiente e per le persone.

Nel consueto aggiornamento di oggi il Sindaco ha comunicato che i positivi al Covid-19 rimangono 2 mentre aumentano a 56 i cittadini che sono rientrati a Menfi e che si sono registrati