BPCO (Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva): sintomi, cause, trattamenti e prevenzione

Articolo realizzato in collaborazione con il dott. Francesco Nucera, specialista in Malattie dell’Apparato Respiratorio


Tosse persistente con catarro, affanno anche per salire una rampa di scale o per svolgere le proprie attività quotidiane, bronchiti che tornano spesso. Per molti sono fastidi comuni, spesso vengono confusi con una bronchite trascurata o scambiati per un semplice affaticamento legato all’età. In realtà, potrebbero essere i segnali di una malattia respiratoria seria, poco conosciuta e spesso sottovalutata: la BPCO, acronimo di Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva.

In Italia colpisce milioni di persone, ma in tanti non sanno nemmeno di averla. La BPCO è una malattia cronica, progressiva e irreversibile che colpisce i polmoni e le vie aeree inferiori, rendendo sempre più difficile respirare e portando anche a conseguenze gravi se non viene diagnosticata e trattata correttamente.

Questo articolo, redatto con il contributo del dott. Francesco Nucera, pneumologo, ha lo scopo di informare, chiarire i dubbi più comuni e aiutare i lettori a riconoscere i sintomi precoci, guidare alla prevenzione e successivamente a un adeguato percorso diagnostico-terapeutico.

Cos’è la BPCO

BPCO è l’acronimo di Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva, una malattia che colpisce i polmoni e le vie aeree inferiori in misura variabile da soggetto a soggetto. Determina un’alterazione del normale passaggio dell’aria fino agli alveoli polmonari, le strutture più profonde dei polmoni dove avviene lo scambio tra ossigeno e anidride carbonica.

È chiamata “cronica” perché, seppur curabile e trattabile, non è guaribile. Viene definita “ostruttiva” perché provoca in modo permanente un’ostruzione al flusso dell’aria nelle vie aeree inferiori. A differenza dell’asma, la BPCO non è reversibile, anche se si può controllare, limitandone il peggioramento.

La BPCO comprende due principali manifestazioni cliniche:

Componente bronchitica cronica

È tipica dei pazienti che presentano tosse cronica con catarro (espettorazione), episodi frequenti di peggioramento (riacutizzazioni bronchiali) e cianosi, ovvero una colorazione blu delle labbra e delle estremità, causata dalla riduzione dell’ossigeno nel sangue.

Da non confondere con la bronchite cronica semplice, che pur presentando tosse con catarro per almeno tre mesi all’anno in due anni consecutivi, non comporta un’ostruzione permanente del flusso aereo.

Componente enfisematosa polmonare

Tipica di pazienti che manifestano soprattutto dispnea da sforzo (affanno), è caratterizzata dalla distruzione irreversibile degli alveoli polmonari, spesso chiamati “bollicine d’aria” nei polmoni.

In genere, i pazienti presentano entrambe le componenti.

Sintomi e diagnosi

La BPCO si sviluppa lentamente, ma i sintomi diventano evidenti col tempo:

  • Tosse frequente, soprattutto al mattino
  • Catarro, che tende a diventare più denso e giallastro durante le riacutizzazioni
  • Affanno anche con sforzi leggeri
  • Sensazione di peso al petto
  • Bronchiti ricorrenti
  • Risvegli notturni per tosse o difficoltà respiratorie

Molti pazienti attribuiscono questi sintomi all’età o al freddo, o li ritengono normali per chi ha fumato per anni. Tuttavia, possono essere segnali importanti da non sottovalutare.

Come si diagnostica la BPCO?

Il medico deve richiedere alcuni esami fondamentali:

  • Spirometria semplice o globale: indispensabile per misurare la capacità respiratoria e rileva eventuali ostruzioni del flusso aereo e quindi porre corretta diagnosi.
  • Test di broncodilatazione: valuta se l’ostruzione è reversibile o meno.
  • Emogasanalisi: un esame del sangue arterioso che misura l’ossigeno e l’anidride carbonica, necessario per valutare l’eventuale necessità di ossigenoterapia o ventilazione.
  • TC Torace: permette di osservare l’eventuale presenza di enfisema o noduli polmonari che non possono essere riscontrati con una semplice radiografia.

Una diagnosi precoce può cambiare la storia naturale della malattia e prevenire complicanze gravi.

Cause e fattori di rischio

Il fumo di sigaretta è la causa principale della BPCO. Circa il 95% dei pazienti è o è stato un forte fumatore. Si parla di almeno 20 pacchetti/anno (pack-years), un’unità che misura l’esposizione al fumo: chiunque può calcolare i propri pack-years basta moltiplicare il numero di sigarette che mediamente vengono fumate giornalmente e il numero di anni di durante i quali si è fumato e dividere il risultato per 20.

Altri fattori di rischio includono:

  • Fattori genetici (raro), come il deficit di alfa-1 antitripsina per il quale esiste un trattamento specifico
  • Esposizione professionale a polveri e fumi chimici, Inquinamento atmosferico, Fumo passivo, Infezioni respiratorie ricorrenti, seppur siano stati studiati come fattori favorenti l’insorgenza della BPCO, il loro ruolo è ancora dibattuto.

Se non hai mai fumato o hai fumato poco, è poco probabile che tu abbia la BPCO, ma se hai una lunga storia di fumo e sintomi respiratori, è fondamentale parlarne con il tuo medico.

Trattamenti e gestione della BPCO

La BPCO non si può guarire, ma si può controllare efficacemente con terapie mirate:

1. Terapie inalatorie

  • Broncodilatatori (LAMA e LABA): aiutano ad aprire le vie respiratorie.
  • Glucocorticoidi inalatori: antinfiammatori specifici per le vie aeree.
  • Associazioni combinate: più efficaci e pratiche quando contenute in un unico inalatore.

Questi farmaci agiscono localmente con basse dosi e minimi effetti collaterali.

2. Ossigenoterapia e ventilazione meccanica

Prescritte solo in presenza di ossigenazione bassa nel sangue, misurata tramite emogasanalisi e non in base all’”affanno”. Un uso scorretto dell’ossigeno può aumentare l’anidride carbonica nel sangue (che già può essere alta nei soggetti con BPCO), richiedendo l’intervento di ventilazione meccanica.

3. Riabilitazione polmonare

Un programma di esercizi personalizzato e educazione respiratoria che:

  • Migliora l’autonomia
  • Riduce le riacutizzazioni
  • Aumenta la tolleranza allo sforzo

Prevenzione: meglio prevenire che curare

Smettere di fumare è il primo passo

Smettere di fumare è la misura più efficace sia per prevenire che per rallentare la BPCO. Anche nei pazienti già diagnosticati, smettere migliora i sintomi e riduce la mortalità.

Altri consigli utili:

  • Vaccinarsi (antinfluenzale, antipneumococcico, anti-Herpes Zoster)
  • Fare attività fisica regolare e moderata
  • Seguire una dieta equilibrata

Quando consultare uno specialista

Se sei un forte fumatore o ex-fumatore e presenti:

  • Tosse cronica con catarro
  • Fiato corto anche a riposo
  • Bronchiti frequenti
  • Stanchezza immotivata

Potrebbe trattarsi di BPCO. Un consulto specialistico può fare la differenza.

Vuoi un consulto personalizzato?

Il dott. Francesco Nucera, specialista in Malattie dell’Apparato Respiratorio, riceve su appuntamento presso ASP di Agrigento o privatamente a Sciacca.

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La prevenzione inizia da una visita.

Sezione Salute Risoluto – Responsabile Partnership Strategiche Dino Capraro

La protesta delle “volanti a coppia”, incontro con l’eurodeputato Falcone

Nei prossimi giorni una delegazione della marineria di Sciacca, rappresentativa della tipologia di pesca della volante a coppia, incontrerà l’europarlamentare Marco Falcone per illustrare le problematiche che hanno portato la categoria a lanciare un grave allarme per la drammatica assenza di sarde e alici nel mar Mediterraneo e a fermare le proprie attività di pesca.

L’incontro sarà organizzato dall’ex sindaco di Sciacca Fabrizio Di Paola che ha già avuto modo di recepire, nel corso di un’apposita riunione, le istanze e le esigenze del comparto.

Servono aiuti economici ed iniziative politiche e normative immediate per salvaguardare l’attività economica, garantire un futuro alla marineria locale e proteggere l’ecosistema.

“Rispetto a 10 anni fa il pescato è diminuito del 90%, con grave danno anche per altri settori produttivi come la ristorazione”.

Nell’occasione Falcone illustrerà alla delegazione i numerosi emendamenti del quale è autore, quale esponente del Partito Popolare Europeo in commissione Pesca al Parlamento Europeo, nell’ambito della legge di bilancio dell’Unione.

Nelle variazioni al bilancio della Regione Siciliana per l’esercizio finanziario 2025 e per il triennio 2025-2027, il gruppo Pd all’Ars ha presentato un emendamento aggiuntivo che prevede ristori alle imprese di pesca della marineria di Sciacca sottoposte a misure restrittive nella pratica della pesca volante a coppia nelle acque di competenza  del Co.Ge.Pa. di Mazara del Vallo. Lo ha annunciato il capogruppo, Michele Catanzaro.

Stipendi più trasparenti: i lavoratori potranno conoscere la retribuzione media dei colleghi e agire in caso di disparità

Con l’entrata in vigore della Direttiva UE 2023/970, approvata per contrastare le discriminazioni salariali, cambia radicalmente il concetto di segreto retributivo. Le nuove norme impongono agli Stati membri, Italia compresa, l’obbligo di adottare entro il 7 giugno 2026 misure concrete per garantire trasparenza nei salari, pari trattamento tra lavoratori e nuove tutele in caso di retribuzioni ingiustificate.


Addio al silenzio sui salari: cosa cambia

La direttiva europea segna un cambio di paradigma nel mondo del lavoro. Le aziende non potranno più vietare ai dipendenti di parlare del proprio stipendio, né inserire clausole contrattuali che impongano il silenzio sulle retribuzioni.

Inoltre, i datori di lavoro saranno tenuti a fornire informazioni sul livello retributivo medio dei dipendenti che svolgono mansioni equivalenti o di pari valore, suddivise per genere. Questo strumento servirà a contrastare disuguaglianze spesso invisibili e difficili da dimostrare, come quelle che colpiscono donne, giovani e lavoratori con contratti meno tutelati.


Diritto d’informazione: come conoscere le retribuzioni medie

Ogni lavoratore potrà richiedere al proprio datore di lavoro, anche tramite avvocati, sindacati o organismi per la parità, l’importo medio delle retribuzioni relative alla propria qualifica. La privacy individuale resta comunque tutelata: non sarà possibile accedere alle buste paga personali dei colleghi.

La richiesta dovrà essere evasa entro 60 giorni e preferibilmente trasmessa via PEC o raccomandata A/R, per garantirne la tracciabilità. In caso di risposte incomplete o evasive, sarà possibile inoltrare una nuova istanza, sollecitando chiarimenti puntuali.


Colloqui di lavoro: più chiarezza fin dall’inizio

Le nuove regole si applicano anche in fase di selezione del personale. I candidati avranno diritto a conoscere il range retributivo previsto per il ruolo offerto e il datore di lavoro non potrà chiedere quanto si guadagnava prima. L’obiettivo è impedire che lo stipendio venga definito in base al passato e non in base al valore effettivo della posizione proposta.


Disparità retributiva? Ora si può agire

In caso di differenze salariali ingiustificate tra lavoratori con le stesse mansioni, sarà l’azienda a dover dimostrare di avere motivazioni oggettive. Se la differenza di stipendio supera il 5% e non viene adeguatamente spiegata, il datore sarà tenuto ad avviare, entro sei mesi, una valutazione congiunta con i rappresentanti dei lavoratori per correggere la situazione.

In caso di violazioni accertate, il risarcimento per il lavoratore discriminato potrà comprendere:

  • pagamento delle retribuzioni arretrate;
  • bonus o benefit non riconosciuti;
  • danni morali e materiali;
  • compensazione per opportunità perse;
  • interessi di mora per i ritardi nei pagamenti.

È previsto anche il riconoscimento delle discriminazioni intersezionali, che combinano più fattori (come genere, età, etnia o disabilità).


Una svolta culturale oltre che normativa

La fine del segreto salariale rappresenta una rivoluzione culturale. In Italia parlare di stipendio è sempre stato considerato un tabù, contribuendo a mantenere squilibri retributivi nascosti. Le nuove norme puntano a rafforzare la posizione dei lavoratori, favorendo una cultura della trasparenza e dell’equità.

Il cambiamento non è solo giuridico: si aprono nuove opportunità per negoziare consapevolmente, difendere i propri diritti e contribuire a un sistema di relazioni lavorative più giusto, fondato sulla parità di trattamento e sull’oggettività delle scelte aziendali.


Nuovo Cda di Aica, alla guida la commercialista Danila Nobile

Sara’ Danila Nobile a guidare l’azienda idrica consortile agrigentina. La decisione e’ arrivata oggi pomeriggio nel corso della seduta dei soci di Aica.

I sindaci agrigentini hanno scelto la sua figura di amministratrice per la competenza tecnica. Una decisione all’unanimità presa dai primi cittadini.

Il nuovo consiglio di amministrazione di Aica e’ poi composto da Francesco Puma, ingegnere e dirigente comunale in pensione e il saccense Giovanni Borsellino, attuale direttore del gruppo Azione Costiera Flag.Gac.

Nobile, neo presidente, è dottore commercialista e revisore legale, esercita la libera professione dal 2009 con specializzazione in contabilità pubblica, controllo contabile, organizzazione aziendale e assistenza tecnica alla pubblica amministrazione.

Ha ricoperto ruoli di consulente, formatrice, revisore e project manager in molti ambiti: dall’intercettazione alla rendicontazione di progetti europei, al monitoraggio tecnico e finanziario e la cooperazione internazionale.

Ha esperienza anche nel settore idrico integrato, ambito in cui ha offerto consulenza tecnica e amministrativa per progetti di sviluppo, piani strategici e controllo gestionale.

Il sindaco di San Biagio Platani, Salvatore Di Bennardo e’ stato invece, eletto alla presidenza dei sindaci di AICA.

Oltre a votare per il nuovo Cda, i sindaci agrigentini hanno anche presentato una importante mozione di indirizzo nella quale hanno chiesto a tutti i sindaci il pagamento immediato di tutti i debiti relativi alle utenze, la delibera relativa al prestito della Regione, il pagamento quote sociali e copertura perdite 2021 e 2022. E poi ancora l’attivazione recuperi verso comuni.

E ancora l’impegno formale dei comuni di Agrigento, Licata, Sciacca e Canicattì alla costituzione dell’Ufficio del controllo analogo entro 30 giorni, l’immediata predisposizione del piano di manutenzioni ordinarie e piano di pagamento per i piccoli fornitori, la verifica di tutte le gare in essere, la verifica dei finanziamenti persi, la collocazione di contatori su tutti i comuni di Aica e l’attualizzazione del piano di rientro con Siciliacque.

A proposito di quest’ultimo aspetto, il sindaco Ruvolo ha commentato: “Si tratta di professionisti competenti, preparati che avranno il gravoso compito di rilanciare una società che e’ in serie difficoltà per varie ragioni. Una tragedia queste è il recupero delle somme dovute da comuni e utenti. Questa e’ la prima mission alla quale devono assolvere e a tal proposito e’ stato votato all’unanimità un atto condiviso dai sindaci presenti all’assemblea affinché il consiglio di amministrazione si muovi in tal senso oltre che si muova per un confronto serio e immediato con SiciliAcque, società di sovrambito che vanta crediti e che ha notificato atti di pignoramento per eventualmente contestare se non tutte, parte delle somme richieste laddove ci fossero i presupposti”.

L’incidente in via Roma a Sciacca, auto sequestrata e indagine per lesioni

E’ stata posta sotto sequestro l’auto d’epoca, una Honda, finita ieri pomeriggio su due turiste in via Roma. E’ un atto dovuto per effettuare gli accertamenti necessari così come il procedimento per lesioni che è stato avviato con indagato il conducente della vettura.

Una delle due turiste rimaste ferite nell’incidente è stata trasferita, in prognosi riservata, al policlinico di Palermo. L’altra, presa di striscio dall’auto d’epoca, è ricoverata presso il Giovanni Paolo II di Sciacca.

Le due donne, che si trovavano in vacanza a Sciacca, una della Bielorussia e un’altra tedesca, stavano passeggiando in via Roma quando sono state colpite dall’auto che il conducente non è riuscito a frenare.

E’ nel momento in cui il conducente ha avviato l’auto che la vettura si è diretta verso via Roma dall’intersezione con via Licata.

In ospedale per le ferite riportate anche il conducente dell’auto d’epoca, un settantasettenne di Sciacca.

“Sono profondamente addolorato per quanto accaduto in via Roma. Esprimo la mia vicinanza ai feriti e alle loro famiglie. Un avvenimento che mi ha sconvolto e che ha lasciato sgomenta l’intera nostra comunità, molto dispiaciuta e in apprensione per i nostri ospiti”.  E’ quanto dichiarato dal sindaco di Sciacca, Fabio Termine.

Marsala, anziano muore mentre insegue il ladro che gli ha rubato la bici

Sarebbe stato colto da un malore l’ottantenne morto a Marsala mentre a piedi inseguiva l’uomo che gli aveva rubato la bicicletta.

E’ accaduto nel centro storico di Marsala, in via Vincenzo Pipitone, a circa 500 metri di distanza dal luogo in cui era avvenuto il furto.

L’ottantenne aveva lasciato lasciato la bici fuori dal bar dove a quanto pare era entrato per fare colazione.

Sul posto sono giunti l’ambulanza del 118 e la polizia che ha avviato le indagini. I soccorritori non hanno potuto fare altro che accertare il decesso.

Al vaglio degli investigatori, anche le immagini registrate dalle telecamere degli impianti di video-sorveglianza della zona per ricostruire con certezza la dinamica dell’accaduto e identificare il ladro.

Rottamazione Quinquies: la nuova sanatoria fiscale nella Manovra 2026. Tutte le novità, vantaggi e requisiti

Con l’avvicinarsi della Legge di Bilancio 2026, prende forma una nuova misura di definizione agevolata dei debiti fiscali: la rottamazione quinquies, attualmente in discussione presso il Senato della Repubblica. Il provvedimento, promosso da iniziativa parlamentare, punta a offrire ai contribuenti uno strumento sostenibile per regolarizzare la propria posizione con il Fisco, soprattutto in caso di comprovate difficoltà economiche.

Il disegno di legge (n. 1375) è stato presentato il 27 novembre 2024 ed è entrato in discussione in Commissione Finanze del Senato a partire dal 25 febbraio 2025. L’obiettivo dichiarato è quello di superare i limiti delle precedenti “rottamazioni” e introdurre un meccanismo più equo, dilazionato e tollerante, rivolto ai contribuenti che si trovano in reali condizioni di fragilità finanziaria.


Le principali novità della nuova Rottamazione

Rispetto alle edizioni precedenti, la proposta attualmente in esame introduce diverse novità:

  • Rateizzazione fino a 10 anni: possibilità di pagare i debiti fiscali in 120 rate mensili, con una durata estesa rispetto alle precedenti versioni (che variavano da 2 a 5 anni).
  • Eliminazione della maxi-rata iniziale: non sarà più richiesto un anticipo consistente al momento dell’adesione.
  • Maggior tolleranza nei ritardi di pagamento: la decadenza dal beneficio scatterà solo in caso di mancato pagamento di almeno otto rate, anche non consecutive, e non più dopo una o due rate non saldate.
  • Ambito temporale più ampio: la sanatoria riguarderà i debiti affidati alla riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2023.

Resteranno comunque esclusi alcuni debiti di natura particolarmente sensibile, come:

  • somme legate ad aiuti di Stato dichiarati illegittimi dall’Unione Europea;
  • sanzioni penali;
  • decisioni definitive della Corte dei Conti.

Accesso alla misura e possibili requisiti

La nuova rottamazione sarà probabilmente selettiva, destinata solo a chi dimostri difficoltà economiche. L’accesso potrebbe essere vincolato alla presentazione dell’attestazione ISEE, al fine di modulare i criteri di ammissione e personalizzare i piani di pagamento.

La misura è pensata per coniugare sostenibilità fiscale e inclusione sociale, riducendo il rischio di default tra famiglie e imprese già gravate da altri oneri economici. Tuttavia, i criteri ufficiali di ammissibilità non sono ancora definitivi e potrebbero essere oggetto di revisione durante l’iter parlamentare.


Impatto economico e criticità del provvedimento

Dal punto di vista delle finanze pubbliche, la rottamazione quinquies rappresenta un intervento economicamente rilevante, il cui impatto dipenderà dalla platea dei beneficiari e dalla reale capacità di recupero del gettito. Non mancano, però, osservazioni critiche:

  • il ricorso frequente a strumenti di sanatoria può indebolire il principio di certezza del diritto e disincentivare la regolarità nei pagamenti;
  • la percezione pubblica del sistema fiscale potrebbe risentirne, alimentando l’idea che chi non paga subito possa comunque rientrare successivamente con agevolazioni.

Tempistiche e prossimi passi

L’inserimento della rottamazione quinquies nella Legge di Bilancio 2026 è stato confermato in più occasioni da esponenti governativi. Se il testo verrà approvato senza modifiche sostanziali, la misura potrebbe entrare in vigore già nel corso del 2025, consentendo ai contribuenti di aderire e regolarizzare i debiti accumulati negli ultimi ventitré anni.

Il percorso legislativo è ancora in corso e il testo definitivo potrebbe essere oggetto di emendamenti o revisione tecnica prima dell’approvazione finale.

Estate saccense, la Dc attacca: “Troppe lacune, nessuna regia”

Questa stranissima estate saccense continua a non riscuotere alcun successo. Nonostante la presenza di un cartellone composto, per la grande maggioranza, da eventi a sbigliettamento non patrocinati economicamente dal Comune di Sciacca, ciò che più colpisce è la

Totale assenza di promozione istituzionale delle attività in programma. E’ la principale critica che il gruppo della Democrazia Cristiana di Sciacca muove nei confronti dell’amministrazione comunale.

“Questa stranissima estate saccense – scrive il gruppo politico nella nota – continua a non riscuotere alcun successo. Il cartellone è composto, per la grande maggioranza, da eventi a sbigliettamento non patrocinati economicamente dal Comune di Sciacca.

Concittadini e turisti si trovano quotidianamente disorientati: non sanno cosa accade in città, quali siano gli eventi serali, né dove e quando si svolgano. Manca una regia pubblica capace di coordinare, valorizzare e comunicare in maniera chiara e tempestiva quanto avviene sul territorio, generando così un vuoto che si riflette sulla vivibilità del centro storico e sull’attrattività turistica della nostra città”.

Poi la Dc si focalizza in particolare sulla promozione: “Non riusciamo inoltre a comprendere – e lo diciamo con la responsabilità che il nostro ruolo impone – dove siano state effettivamente destinate le somme previste per la voce “promozione” all’interno dei costi dell’estate saccense. Né ci è chiaro quali azioni concrete l’Amministrazione comunale stia mettendo in campo per promuovere gli eventi. A oggi, il centro storico continua a presentarsi vuoto, e la tanto annunciata linea di bus navetta che collega le periferie al cuore della città registra una scarsissima affluenza. È evidente che qualcosa non sta funzionando, e più di qualcosa”.

A tutto questo si aggiunge un fatto che riteniamo grave e imbarazzante:

La Dc inoltre, segnala che l’ufficio turistico è sprovvisto di qualsiasi brochure informativa ufficiale con il programma delle attività estive.

“Si procede – evidenzia la nota – alla meno peggio con fotocopie in bianco e nero, pur di dare qualche informazione a turisti e cittadini. Siamo ormai a fine luglio, e che ancora non esista un programma estivo stampato e distribuito in maniera decorosa è semplicemente vergognoso”.

La Dc denuncia le gravi carenze nella gestione degli spazi pubblici concessi per eventi, come ad esempio l’atrio inferiore del Palazzo Comunale, che il gruppo politico saccense dice essere “lasciato senza alcun reale controllo o supervisione da parte dell’Amministrazione o di chi ne abbia la delega”.

“È sempre più frequente – aggiungono – che i bagni risultino sporchi, che manchino camerini o spazi di supporto per le compagnie e gli artisti, che regni un’improvvisazione assoluta. Anche da questo punto di vista, assistiamo a un fallimento gestionale che penalizza non solo le realtà che organizzano eventi con passione e sacrificio, ma anche l’immagine complessiva della nostra città”.

Poi la Dc si intesta la realizzazione della mostra di Caravaggio: “Dobbiamo inoltre dirlo con un pizzico di orgoglio – afferma – se oggi Sciacca può ospitare la prestigiosa mostra dedicata a Caravaggio, il merito va attribuito al nostro collega, il consigliere Alberto Sabella, che si è speso in prima persona per rendere possibile questo importante appuntamento culturale. Anche in questo caso, non si tratta di un risultato riconducibile all’attività dell’Amministrazione”.

Infine, pongono l’attenzione sulla gestione della ZTL.

“Una misura – si legge nella nota – se ben attuata, che dovrebbe valorizzare il centro storico, ma che oggi sembra aver prodotto l’effetto contrario, disincentivando persino la frequentazione serale di piazze e vie un tempo animate. È un danno grave quanto evidente. Siamo certi che in occasione del concerto di Noemi – per il quale ci aspettiamo una grande partecipazione di pubblico – arriverà puntuale la consueta foto dell’Amministrazione con la piazza gremita. Ma sia chiaro: promuovere un nome nazionale come Noemi è cosa ben diversa dal valorizzare e sostenere con convinzione le iniziative realizzate dai nostri concittadini o dalle realtà culturali del territorio. È proprio lì che si misura la capacità di un’Amministrazione di fare comunità e cultura, non nella gestione dei grandi nomi”.

Problemi idrici a Sovareto, Sant’Antonio e Stancapadrone, il Comitato: “Non garantito più il minimo”

C’è molta preoccupazione nelle parole del Comitato Sovareto, Sant’Antonio e Stanca padrone che in una nota descrivono le ultime settimane dal punto di vista idrico nei quartieri.

Disservizi che i residenti ormai registrano crescere in modo esponenziale.

“I problemi che segnaliamo – scrive il presidente di Comitato Filippo Claudio Alongi – da tempo non solo non si attenuano ma addirittura si aggravano. La gestione idrica manca di una corretta
programmazione. Il serbatoio Rocche Rosse fornisce il settore 4, 5 6A e 6B. Non abbiamo
nemmeno avuto il tempo di gioire per un’adeguata erogazione nel settore 6A che abbiamo
scoperto dello slittamento del turno previsto per il settore 5 a venerdì per livello non ottimale del
serbatoio.
Non è accettabile che non si riesca a garantire il rispetto del turni di erogazione e il rispetto di
un minimo di un’erogazione settimanale”.
Secondo i residenti, il serbatoio Rocche Rosse e’ o sottodimensionato rispetto alle utenze attuale
o la linea troppo estesa oppure il flusso di acqua destinato al suo riempimento non è
adeguato.
“Non si può immaginare – sottolineano – il proseguo della stagione estiva senza un intervento immediato che porti o un potenziamento dei quantitativi di acqua destinati al sebatoio Rocche Rosse o all’allaccio di una parte del settore 6A alla linea dalla quale si riforniscono le autobotte o ad
interventi immediati sulle perdite copiose che si trovano lungo la condotta”.
Il Comitato pertanto, ribadisce l’invito a tutti i operatori politici locali e regionali e al Presidente della Regione di unirsi e dare un segnale immediato”.

Sopralluogo di Schifani ai dissalatori di Porto Empedocle: “Da agosto acqua nelle condutture grazie investimento Regione”

L’acqua trattata dai tre dissalatori mobili finanziati dalla Regione Siciliana con 100 milioni di euro sarà presto immessa nelle reti idriche. Lo ha affermato stamane il presidente della Regione Renato Schifani, accompagnato dall’assessore all’Energia Francesco Colianni, dal prefetto di Agrigento Salvatore Caccamo e dal capo della Protezione civile regionale Salvo Cocina effettuando a sorpresa, un sopralluogo nell’impianto di Porto Empedocle per verificare lo stato dei lavori.

Nella struttura dell’Agrigentino sono stati completati il riempimento delle condotte di adduzione e scarico a mare, i test elettrici, idraulici e l’osmosi inversa.

«Sono soddisfatto – ha dichiarato Schifani – dei progressi raggiunti a Porto Empedocle. L’obiettivo che ci eravamo prefissati si avvicina e i tempi sono stati rispettati. Dai primi di agosto entreranno in rete fino a 120 litri di acqua al secondo che aumenteranno la dotazione idrica per un bacino di circa duecentomila persone. Una risposta concreta alle popolazioni più colpite dalla crisi idrica. Quando i tre impianti saranno pienamente operativi, insieme ad altre fonti attivate in questi mesi, sarà possibile alleviare le difficoltà nelle province di Agrigento, Trapani e Caltanissetta, tra le più colpite dalla siccità».

I tre impianti di dissalazione sono realizzati da Acciona, azienda leader del settore del trattamento delle acque, e saranno gestiti da Sicilacque, società del gruppo Italgas.

La Regione ha finanziato non solo i dissalatori mobili di Gela, Porto Empedocle e Trapani, ma anche il revamping dell’impianto fisso di Porto Empedocle coinvolgendo la struttura commissariale nazionale e Italgas, tramite la controllata Sicilacque, responsabile della gestione

Per la gestione, la manovra finanziaria in esame all’Ars prevede uno stanziamento di quasi 10 milioni di euro da parte della Regione, a cui si aggiungeranno 21 milioni erogati dallo Stato.