Mafia, blitz dei carabinieri a Licata e Campobello di Licata e tra i fermati, per concorso esterno, anche un consigliere comunale

I Carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento hanno eseguito sette fermi di indiziato di delitto emessi nei confronti di presunti vertici ed affiliati delle famiglie mafiose di “Cosa Nostra” di Licata e Campobello di Licata. L’imponente blitz, ordinato nella notte dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo con il nome in codice Assedio, è stato eseguito da oltre 100 militari, supportati da un elicottero e da unità cinofile.

L’operazione ha di fatto disarticolato le famiglie mafiose di Licata e Campobello di Licata. Arrestato per concorso esterno in associazione mafiosa un consigliere comunale in carica di Licata. Filmati summit ed incontri segreti fra gli elementi di vertice e gli affiliati della consorteria mafiosa. Sarebbe stata accertata persino un’estorsione per lavori edili realizzati in Germania. Documentati gli interessi del sodalizio nel settore delle slot machines, attraverso una compiacente società di distribuzione di apparati elettronici da gioco.

I particolari dell’operazione saranno resi noti  nel corso di una conferenza stampa presso il Comando Provinciale CC Agrigento.

Biagio Conte a Sciacca ringrazia per il sostegno alla Missione Speranza e Carità

Biagio Conte è stato ieri pomeriggio a Sciacca, nella Basilica di San Calogero, dove ha ricevuto i tappi raccolti, su iniziativa della Caritas Diocesana di Sciacca, per sostenere la Missione Speranza e Carità.

La Caritas parrocchiale di San Calogero ha collaborato attivamente. I tappi raccolti vengono venduti a una ditta specializzata nel riciclo della plastica e il ricavato della vendita devoluto alla missione Speranza e Carità di Biagio Conte.  Anche la Fidapa in primo piano nell’iniziativa. Un apporto all’iniziativa è arrivato anche da insegnanti, da attività commerciali e da cittadini di Sciacca.

Nella foto, Biagio Conte, accanto a Toni Montalbano, mentre regge il reliquiario che contiene tre ossa, il centrale e’ di Calogero e gli altri due di Demetrio e di Gregorio.

Mezzo milione di euro di finanziamento a Menfi per ristrutturare l’ex stazione ferroviaria di Porto Palo

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Rientra nel Psr Sicilia 2014/2020 il finanziamento, da mezzo milione di euro, destinato al Comune di Menfi, per ristrutturazione e recupero dell’ex stazione ferroviaria di Porto Paolo e del passaggio rurale.

L’intervento riguarda il bando pubblico relativo alla sottomisura 7.6 “Sostegno per studi/investimenti relativi alla manutenzione, al restauro e alla riqualificazione del patrimonio culturale e naturale dei villaggi, del paesaggio rurale e dei siti ad alto valore naturalistico, compresi gli aspetti socioeconomici di tali attività, nonché azioni di sensibilizzazione in materia di ambiente”.

Scopo dell’intervento è quello della promozione del paesaggio rurale e della valorizzazione naturalistica dei luoghi con l’obiettivo di incentivare ed esaltare il territorio anche per fini turistici.

Bilancio di previsione del Comune di Ribera, proposta non ancora trasmessa ai consiglieri

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I consiglieri di opposizione al Comune di Ribera si sono rivolti al responsabile del dipartimento Economico Finanziario del Comune. E per conoscenza anche al sindaco, al prefetto, alla Regione e alla Corte dei Conti. Vogliono sapere perché non hanno ancora ricevuto la proposta del bilancio di previsione 2019/21.

Maria Angileri, Davide Caico, Fabio D’Azzo, Rossella Failla, Margherita Farruggia, Emanuele Li Voti, Claudia Lupo, Federica Mulè e Giuseppe Tramuta evidenziano che “il bilancio di previsione è da considerare non solo un importante atto di contabilità, ma anche un documento di elevato valore politico ed amministrativo, rappresentando uno strumento di programmazione annuale, nel quale l’ente individua, in un contesto organico e complessivo, le attività che intende promuovere a favore dei cittadini, nonchè le fonti di finanziamento a cui attingere”.

E poi che “secondo la normativa vigente il bilancio di previsione, con tutti i suoi allegati (individuazione di aree e fabbricati che possono essere ceduti con definizione del prezzo di cessione, individuazione delle tariffe e la percentuale di copertura finanziaria dei costi di gestione per i servizi a domanda individuale, etc), deve essere approvato dal Consiglio Comunale entro il 31 dicembre dell’anno precedente a quello cui il bilancio si riferisce”.

Aggiungono che “che nella seduta del 15 maggio 2019 nonostante la totale e manifesta inesistenza di un bilancio di previsione, il consiglio comunale di Ribera ha approvato una variazione al bilancio 2019/21 non ancora approvato. Premesso che entro il corrente anno potrebbero intervenire sentenze giudiziarie con eventuali ripercussioni sull’assetto economico e patrimoniale del Comune di Ribera” e che “l’annunciata stabilizzazione dei lavoratori precari del Comune di Ribera potrà passare alla fase realizzativa solo a bilancio di previsione approvato” e “considerato che la predisposizione della bozza di bilancio e dei suoi allegati da proporre alla giunta municipale rientra nelle competenze del responsabile della Ragioneria”.

I consiglieri chiedono “quale sia il motivo per il quale non è stato ancora trasmesso ai consiglieri comunali la proposta del bilancio di previsione 2019/21 del Comune di Ribera, nonché il livello di redazione nel quale si trova il documento”.

Processo “Opuntia” in abbreviato, assolti dall’accusa di mafia imputati di Menfi e Sciacca

Assolti quattro dei sei imputati nel processo di mafia “Opuntia”. Per un quinto, condanna, ma per favoreggiamento. Condannato con il riconoscimento delle attenuanti per la collaborazione il menfitano Vito Bucceri.

Assolti il medico di Menfi Pellegrino Scirica, difeso dagli avvocati Flavio Moccia, Nicola Madia e Angelo Polo; i fratelli Giuseppe e Cosimo Alesi, anche loro menfitani, assistiti dagli avvocati Luigi La Placa, Sandro La Placa e Nenà Alagna. Assoluzione anche per il saccense Domenico Friscia, assistito dagli avvocati Teo Calderano e Francesco Graffeo.

Per il menfitano Vito Riggio è stato riqualificato il reato di associazione mafiosa in favoreggiamento. E’ stato condannato a 2 anni e 6 mesi. Riggio è difeso dall’avvocato Calogero Lanzarone.

Per il collaboratore di giustizia Vito Bucceri condanna a 2 anni e 8 mesi con i benefici della collaborazione.

Il Pm aveva chiesto 12 anni di reclusione per Friscia, 10 anni e 8 mesi per Scirica, 10 anni per Riggio, 8 anni per Giuseppe Alesi e 6 anni per Cosimo Alesi.

Due anni in continuazione con una precedente sentenza e con i benefici della collaborazione erano stati chiesti dal pm per Bucceri.

Il processo è stato celebrato, con il rito abbreviato, davanti al giudice del Tribunale di Palermo, Ermelinda Marfia. Due imputati vengono giudicati, con il rito ordinario, dal Tribunale di Sciacca. Dopo la sentenza per Riggio è stata disposta la scarcerazione.

Inaugurata la targa in memoria di Impastato, vandalizzata in meno di 24

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A dare l’allarme la consigliera del M5S Daniela Tumbarello. La targa intestata a Peppino Impastato in via Filippo Paladini al Cep è stata vandalizzata in meno di 24 ore dall’installazione.
Di conseguenza, questa mattina è stato convocato un consiglio straordinario di circoscrizione nella villetta. A quanto pare l’intenzione è di acquistare e reinstallare la targa accanto a quella vecchia, così da far capire che non importa quante volte la distruggano, la targa verrà rimessa ogni volta.
La gente del quartiere aveva dimenticato da tempo che quella villetta portasse il nome di Peppino Impastato e la targa non esisteva più da anni. I consiglieri di circoscrizione hanno avviato una bonifica di quell’area verde, che era stata abbandonata.
Notizia triste per Palermo, a distanza di poco più di un mese dalla ricorrenza della morte di Peppino Impastato, vittima della mafia, in cui evidentemente c’è ancora molta strada da fare, per sconfiggere realmente la mafia.

Luigi Chiarello

Mozione sfiducia alla sindaca Valenti, il consigliere Curreri: “Io pronto a votarla”

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“Resterò in aula e voterò la sfiducia”. Così il consigliere grillino Alessandro Curreri commenta la proposta della corrente maggioritaria del suo partito di voler portare in consiglio comunale la mozione di sfiducia alla sindaca in carica Francesca Valenti. Insomma, chi aveva letto la mossa del deputato Matteo Mangiacavallo come un modo per far uscire l’altro consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle, da sempre in rotta di collisione con la base del gruppo locale, rimarrà deluso. Curreri annuncia di essere pronto perfino a votare per porre fine al mandato dicendosi allo stesso tempo, pronto per andare ad amministrare la città.

“Non ci sono i numeri al momento, afferma lo stesso e il deputato Magiacavallo non ha cercato neanche una concertazione o condivisione con le forze di opposizione- Quindi potrebbe anche trattarsi di una mozione di sfiduciache serve solo a capire chi sta in maggioranza e chi in opposizione? Perchè no? Si risponde da solo.

“Non ho mai perso la voglia di dialogare con i miei colleghi purché il dialogo sia costruttivo e non rappresenti solo una lite condominiale. Non c’è altro posto per me se non in Movimento e spero che stavolta non si sprechino le energie consumate alle scorse amministrative. Abbiamo perso tre candidati a sindaco come Calogero Termine, Ivana Dimino e Domenico Mistretta per la gestione condominiale del Meetup. Stavolta non si potrà fare lo stesso”.

Villini abusivi a Lampedusa, demoliti questa mattina alla presenza del procuratore Patronaggio

Questa mattina, a Lampedusa, alla presenza del Procuratore della Repubblica di Agrigento, Luigi Patronaggio, hanno avuto inizio le attività di demolizione di alcuni villini abusivi realizzati all’interno della riserva naturale dell’isola dei conigli, ad assoluta inedificabilità. Le demolizioni, fanno sapere i carabinieri, fanno seguito ad una attività di mappatura a tappeto del territorio dell’isola da parte dei militari della locale stazione i quali, sin dal 2018, hanno fornito all’autorità giudiziaria tutti gli accertamenti necessari ad evidenziare la natura abusiva di decine di immobili costruiti a ridosso della costa. Le attività di abbattimento, iniziate oggi in una cornice di sicurezza garantita da carabinieri, polizia e guardia di finanza, proseguiranno nei prossimi mesi allo scopo di restituire le aree interessate alla loro totale inedificabilità.

Combattere lo spreco alimentare, il secondo circolo di Sciacca si aggiudica il concorso del distretto Rotary Sicilia-Malta

Il secondo circolo didattico di Sciacca si è aggiudicato, a pari merito con l’istituto comprensivo “Verga” di Canicattì, il concorso del Rotary “Lo spreco alimentare se lo conosci lo eviti”. Il concorso, a Sciacca, ha impegnato docenti e ragazzi delle classi IV  e V  delle scuole primarie e classi prime della scuola secondaria di primo grado. E’ stato organizzato dal Distretto Rotary 2110 per diffondere tra i giovani un comportamento che preveda un consapevole “recupero” di alimenti spesso considerati rifiuti. 

Sono stati distribuiti oltre 65.000 opuscoli didattici, ideati per sensibilizzare e stimolare la creatività degli alunni e le loro famiglie, invitandoli a confrontarsi sui temi dell’anti spreco. Inoltre, sono state predisposte delle lezioni frontali con tutti i docenti, referenti e alunni delle scuole coinvolte con un power point facilitato e personalizzato alla realtà locale. Soci del Rotary Club di Sciacca, presieduto da Giovanna Maria Craparo, hanno coinvolto 397 alunni delle classi quarta, quinta e prima media del 1° e 2 ° circolo e dell’istituto comprensivo Dante Alighieri.

Il secondo circolo ha impegnato, oltre al dirigente scolastico, Emanuele Giordano, le docenti Vita Dimino, Angela Russo, Giulia Friscia, Caterina Farruggia e Maria Bono. La regia dello spot realizzato è stata curata da Nino Sabella.

Visita assessore Falcone a Sciacca per il ponte Cansalamone, il M5S:”Amministrazione interessata ai consensi e ai meriti”

La visita ieri con cotanto di sopralluogo sotto il ponte Cansalamone a Sciacca, accompagnato dal deputato Michele Catanzaro e dalla sindaca Francesca Valenti, ha suscitato la reazione del Movimento Cinque Stelle che oggi interviene sull’argomento con due note: una a firma del parlamentare Matteo Mangiacavallo e uno della consigliera Teresa Bilello.

Per il deputato Ars, l’assessore regionale alle infrastrutture Marco Falcone,
è intervenuto ieri, in soccorso dell’amministrazione comunale, che esprimendosi sul Ponte Cansalamone ha dichiarato che “stanno valutando la possibilità dell’apertura temporanea”. Tale evenienza sarebbe sganciata dall’iter messo in atto dal commissario Maurizio Croce e dunque dai lavori in via definitiva. Pertanto, richiederebbe nuovi fondi, una nuova progettazione e un diverso appalto dei lavori. “Non sono interessato – ribadisce – Mangiacavallo – al gioco dell’amministrazione comunale palesemente alla ricerca di consensi e di un “merito finale” sulla questione Ponte Cansalamone. Se vogliono, possono intestarsi tutti i meriti, anche perchè io di politica non ci devo vivere, ma facciano gli interessi dei cittadini che non guardano a chi fa le cose ma guardano solo a che le cose vengano fatte. Se l’amministrazione comunale non si fosse incaponita, quasi un anno fa, nella ricerca di questa apertura temporanea, di cui continua ancora a parlare, oggi l’iter per i lavori definitivi sul Ponte sarebbe a buon punto”.

“Ho ascoltato l’intervista all’assessore Falcone – commenta Matteo Mangiacavallo – che poverino è stato portato sotto il ponte, e quindi ha rischiato la sua incolumità perché se il ponte cade non cade soltanto per chi sta sopra ma anche per chi sta sotto, e lo ha fatto per dire qualcosa di cui era stato informato qualche minuto prima. Fra l’altro è arrivato sotto il ponte percorrendo una strada diventata, a dir poco, impraticabile, come la strada Cansalamone”.

“Ecco – conclude Mangiacavallo – ripartiamo da quella strada, se è così facile trovare nuovi fondi per le infrastrutture primarie, che vengano utilizzati per mettere in sesto la strada Cansalamone e con essa, man mano, anche tutte le altre prima che Sciacca venga ricordata come “città delle transenne”. Visto che l’iter per i lavori in via definitiva sono ripartiti, e i meriti, se vuole, ripeto, noi del Movimento 5 Stelle li lasciamo a Segreto, Catanzaro, a tutto il PD, e a chi li vuole purché le cose si facciano, non si sprechino soldi pubblichi per raggiungere lo scopo di dire “l’ho detto e l’ho fatto prima io”. Per me la politica è altro, è servizio ai cittadini”.

Intervento oggi anche della consigliera Bilello che giudica l’intervista a Falcone come un volersi difendere dal caldo dell’estate quando ci si trova sull’ultima spiaggia.

“Quando ci hanno informato non volevamo crederci, poi abbiamo guardato l’intervista e siamo rimasti allibiti” – afferma Teresa Bilello – “L’amministrazione Valenti accompagnata dal deputato Michele Catanzaro ha portato a Sciacca l’assessore regionale Falcone e per dimostrare la perfetta integrità del viadotto lo hanno anche convinto ad esprimere parole rassicuranti proprio sotto l’impalcato del viadotto Cansalamone.

L’assessore Falcone, secondo la Bilello, ha confermato che l’iter per la soluzione di riapertura definitiva del viadotto è stato avviato e tra giugno e luglio verrà emanato il bando per la progettazione definitiva ed esecutiva, a cui faranno seguito i lavori per la restituzione alla città di questa importante infrastruttura. I tempi non saranno brevi,
ma la città di Sciacca si potrà dotare, finalmente, di un’infrastruttura
sicura ed efficiente. Queste affermazioni confermano quanto anticipatovi lo
scorso mese dal deputato Matteo Mangiacavallo e siamo lieti che il percorso
da noi indicato procede celermente e senza interruzioni.

Il Genio Civile di Agrigento è stato incaricato dall’assessore Falcone per la
redazione di un progetto di riapertura temporanea del viadotto Cansalamone, da realizzare con nuovi fondi di somma urgenza (non prelevati dai 2.9 Mln di euro nella disponibilità del Commissario), e questo sarà portato a conoscenza della cittadinanza entro “…4 giorni o una settimana…”. Questa notizia, ovviamente, da un lato ci riempie di speranze e di aspettative dall’altro ci pone degli interrogativi. Le speranze sono quelle di rivedere presto riaperto quel viadotto e siamo certi che il Genio Civile di Agrigento nella proposta non cercherà “scorciatoie”, né tantomeno si limiterà a proporre cavilli normativi per superare le oggettive
vulnerabilità statiche e sismiche del viadotto. Gli interrogativi devono,
invece, essere rivolti a questa amministrazione, la quale per un anno ha
provato a convincere tutti quanti che la soluzione proposta dai loro
tecnici incaricati (per i quali sono stati investiti circa 40.000,00 € di
soldi comunali) era una soluzione tecnicamente, economicamente e
amministrativamente percorribile, salvo poi abbandonarla per ri-affidare
una nuova progettazione al Genio Civile di Agrigento. Appare, inoltre, poco
chiaro come possano coniugarsi gli eventuali interventi che proporranno i
tecnici del Genio Civile per la soluzione di riapertura temporanea con il
progetto definitivo ed esecutivo ancora da bandire e redigere. “Comprendiamo – conclude la Bilello – le difficoltà politiche di questa disastrosa amministrazione che tenta maldestramente di porre rimedio all’assenza di un’azione efficace e programmata, ma suggeriamo, come richiesto con forza da tutta la città, di garantire almeno l’ordinaria viabilità”