Divieto di dimora in provincia di Agrigento per il Gambiano fermato a Sciacca dai carabinieri con mezzo chilo di droga

Il gip del Tribunale di Sciacca ha convalidato l’arresto di Kemo Gassama, di 36 anni, della Repubblica del Gambia, fermato in città dai carabinieri con mezzo chilo di droga, e disposto nei suoi confronti il divieto di dimora in provincia di Agrigento.

Nell’udienza di convalida, che si è svolta con la presenza di un addetto alla traduzione e del difensore dell’indagato, l’avvocato Enrico Di Benedetto, il trentaseienne avrebbe fatto delle ammissioni dicendo che avrebbe voluto cedere la droga a Sciacca.

Quando l’uomo è stato fermato, appena arrivato in città in pullman da Palermo, i carabinieri hanno effettuato la perquisizione e dai suoi slip sono usciti fuori 5 panetti di hashish del peso di circa mezzo chilo, subito sequestrati.

Petizione popolare, raccolta di firme contro il progetto Moncada per salvaguardare Sciacca

L’intervento di oggi della professoressa Patrizia Livreri ha dato tutte quelle conferme che da mesi si cercavano. Il progetto della “My Ethanol” rappresenta un pericolo non solo per la contrada Chiana- Scunchipani, ma per l’intero territorio.

Ecco nella nostra intervista come la consulente ha sintetizzato il pericolo:

Intanto, la sindaca Francesca Valenti ha richiesto il riesame al Libero Consorzio Comunale che ha rilasciato la prima Autorizzazione Unica Ambientale. Libero Consorzio che ha rimandato all’UTA.

Nel frattempo, al termine dell’incontro di oggi, la sindaca Francesca Valenti insieme ai rappresentanti del Comitato Scunchipani, ha avviato una petizione popolare.

E’ necessario scendere in campo per salvaguardare il territorio.

La consulente Livreri incontra il Comitato Scunchipani:”Rischio per la sicurezza di tutta la popolazione prima ancora che ambientale”

E’ in corso l’incontro tra la consulente Patrizia Livreri e il Comitato Scunchipani per il caso del progetto della “My Ethanol” in fase di realizzazione in contrada Scunchipani nella sede della distilleria Kronion.

La consulente incaricata dall’amministrazione comunale di redigere un parere sul progetto di un impianto biometano del sottogruppo Moncada, questo pomeriggio dopo aver depositato sia un parere che una relazione tecnica, ha spiegato ai componenti del direttivo del Comitato, sorto spontaneamente per difendere il territorio, la sua analisi tecnica alla presenza anche dei due consulenti del Comitato, l’ingegnere Mario Di Giovanna e il legale, Leonardo Palagonia.

” Questo progetto – ha esordito la docente universitaria – ancor prima che un problema ambientale, rappresenta un rischio per la sicurezza dei cittadini”.

La docente ha inoltre, affermato che per il tipo di impianto sarebbe stata necessaria una Via e una Vas e non e’ corretta la procedura intrapresa dal gruppo di una semplice AUA richiesta all’Ufficio Tecnico del Comune di Sciacca.

Il cimitero di Sciacca in stato di abbandono e c’è anche il rischio incendi per la sterpaglia (Video)

Il cimitero di Sciacca versa in condizioni di particolare degrado. Si dice da tempo, ma questa mattina Risoluto.it ha avuto la possibilità di verificare alcune criticità, una delle quali, la presenza di sterpaglia, costituisce anche rischio per eventuali incendi.

Abbiamo effettuato il giro del cimitero assieme all’ex assessore Daniela Campione, verificando diverse criticità: i contenitori per i rifiuti sono in numero insufficiente oppure non vengono svuotati costantemente visto che a metà mattinata erano già stracolmi. Bisognerebbe procedere a una potatura degli alberi, a una maggiore pulizia, soprattutto nelle zone più distanti dall’area centrale.

Il personale che opera al cimitero, poche unità, non può fare tutto questo e allora occorrono interventi straordinari. Il cimitero merita almeno la stessa attenzione dei quartieri o delle località balneari dove si sta procedendo, in questi giorni, ad interventi straordinari.

Lite tra due extracomunitari in pieno centro a Ribera, arrivano i carabinieri e uno viene trasferito in ospedale per le ferite riportate

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Ennesima lite in pieno centro a Ribera e questa volta tra due giovani di origine marocchina. E’ accaduto intorno alle 20, nel centralissimo corso Umberto. Tanti riberesi avrebbero assistito ai fatti e qualcuno ha avvisato i carabinieri. Quando sono giunti i militari uno dei due giovani si è dato alla fuga.

Per l’altro è stato necessario il trasferimento all’ospedale “Fratelli Parlapiano” di Ribera per le ferite riportate.

Nello scorso mese di gennaio l’accoltellamento di due romeni, a Ribera, con l’arresto di due egiziani, presunti autori del fatto, sempre in pieno centro. 

Cognata: “Disponibili i fondi per un altro centro comunale di raccolta a Sciacca”

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“Il Comune di Sciacca ha la possibilità di realizzare un altro centro comunale di raccolta grazie ai finanziamenti previsti dal bando pubblicato dalla Regione, mi auguro che si attiverà”.

È quanto afferma, in un’intervista a Risoluto.it, Gaetano Cognata, a proposito del bando del PO Fesr Sicilia 14-20 Azione 6.1.2 finalizzato alla realizzazione dei migliori sistemi di raccolta differenziata e di un’adeguata rete di centri di raccolta. I Comuni possono partecipare da soli o associati in Aro già costituiti. Ogni progetto potrà ricevere un massimo di 800 mila euro per gli impianti da costruire ex novo e fino a 300 mila euro per gli interventi di ristrutturazione. Complessivamente sono disponibili 21 milioni di euro.

Eventi estivi in contrada Ferraro, il Comitato organizza manifestazioni nel quartiere



Diversi momenti religiosi, iniziative per bambini e poi cinema all’aperto: sono queste le iniziative pensate ed ideate dal Comitato del quartiere Ferraro per i residenti della contrada durante l’estate. Il Comitato, costituitosi la scorsa estate, quest’anno ha deciso di essere parte attiva nel rito religioso Giugno si potrà assistere alla processione dalle ore 18,15, in occasione della festa del Sacro Cuore, che partirà dalla chiesa omonima, percorrerà via Mazzini e salirà per via Alcide de Gasperi, sino ad arrivare alla Cavea per le ore 20. Arrivati lì ci sarà un momento di preghiera e di riflessione, finito anch’esso la processione farà il percorso inverso per ritornare alla Chiesa del Sacro Cuore.
Il 20 Luglio assisteremo invece alla serata conclusiva dello Shazam Grest, della Parrocchia dei Cappuccini, presso la Cavea.

Il Grest prende spunto dal film della Marvel “Shazam”. Durante la serata verranno presentati i lavori che avranno realizzato i bambini durante il grest, che inizierà il 7 Luglio. Inoltre si potrà assistere a spettacoli di musica, danza, teatro, pittura e molto altro.

Sono oltre 150 i bambini che parteciperanno al Grest, a cui si aggiungono un centinaio di animatori.
Il 28 Luglio avrà luogo una proiezione di un lungometraggio del regista Paolo Santangelo, dal quale avremo maggiori dettagli nei prossimi giorni, sempre nei pressi della Cavea.
Il comitato Ferraro, formatosi da poco tempo, si impegna a sfruttare le risorse della contrada per dar luogo a eventi ricreativi oltre che a cercare di risolvere i problemi che si possono incontrare nel territorio.
Il comitato aveva già organizzato una tombolata di beneficienza, che ha avuto molto successo, durante il periodo natalizio e si augura di ricevere gli stessi risultati, se non migliori.

Dissequestrate a Menfi 40 barche, per le altre in corso attività per l’identificazione dei proprietari

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Sono in corso le procedure per il dissequestro di una quarantine delle 101 barche sequestrate la settimana scorsa Porto Palo di Menfi dalla Guardia Costiera e dai Carabinieri della locale stazione. Con il dissequestro si evita la reiterazione del reato da parte del proprietario e si agevola lo sgombero dello specchio acqueo dove si interverrà per liberarlo dai corpi morti che sono stati depositati per l’ormeggio dei natanti.

Sono in corso attività per procedere all’identificazione dei proprietari dei natanti non ancora identificati per la restituzione agli stessi delle barche. Anche attraverso elementi, che si trovano a bordo dei natanti, su chi ha realizzato la barca si può riuscire a risalire ai proprietari.

Oltre alle 101 barche sequestrati anche un intero tratto della banchina di ponente dove insistono le bitte per l’ormeggio dei natanti, parte dello specchio acqueo antistante la banchina dove sono collocati i cosiddetti corpi morti. Ed i relativi corpi morti. Il tutto in un’area di circa mille metri quadrati. La struttura portuale di Porto Palo, comprese le banchine e il relativo specchio acqueo interno del porto, ricadono tra i beni demaniali marittimi e qualsiasi uso esclusivo o occupazione da cui scaturisca una limitazione al pubblico uso delle aree demaniali, compreso lo specchio acqueo, devono necessariamente essere autorizzati o concessi, tramite il rilascio di un apposito titolo concessorio.

L’indagine, coordinata dai sostituti procuratori Michele Marrone e Christian Del Turco, mirerebbe ad accertare anche eventuali pagamenti non dovuti per l’ormeggio dei natanti. Alcuni proprietari di barche, assistiti dall’avvocato Flavio Moccia, hanno presentato istanza di annullamento del sequestro al Tribunale della Libertà di di Agrigento.

Arrestato a Sciacca gambiano di ritorno da Palermo su un bus di linea, aveva mezzo chilo di Hashish

“Hashish”.“Perché volete i miei documenti.. cosa ho fatto..?”. Sono state queste le prime parole che si sono sentiti dire i Carabinieri della Compagnia di Sciacca da un cittadino del Gambia, fermato in orario serale nel centro storico della cittadina marinara, il quale voleva giustificare il suo atteggiamento sospetto, ovvero il fatto che avesse accelerato il passo, alla vista di una pattuglia dei Carabinieri, quasi come per voler eludere un possibile controllo.
Il suo nervosismo e la circostanza che era anche appena sceso da un pullman proveniente da Palermo, hanno ulteriormente insospettito i militari dell’Arma. Sono state effettuate così più approfondite verifiche e durante la successiva perquisizione dello straniero,  dal suo slip sono usciti fuori 5 panetti di “Hashish” del peso di circa mezzo chilo, subito sequestrati.
Nei confronti del gambiano, che in quel momento non ha saputo fornire alcuna giustificazione sul possesso della “roba”, sono pertanto scattate le manette ai polsi con l’accusa di “Detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti”.La sostanza stupefacente, probabilmente destinata ad essere smerciata sulle piazze della cittadina saccense, se ceduta al dettaglio, avrebbe potuto fruttare alcune migliaia di euro.Terminati gli accertamenti, il gambiano, 35 enne e senza fissa dimora, è stato subito trasferito in carcere, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
L’attività svolta rientra in una forte intensificazione delle attività di contrasto al fenomeno del consumo e spaccio di sostanze stupefacenti su tutto il territorio di competenza, disposta dal Comando Provinciale dei Carabinieri. Negli ultimi mesi, infatti, sono stati frequenti i blitz effettuati dai militari dell’Arma in vari centri dell’agrigentino, con numerosi pusher finiti in manette ed un ingente e vario quantitativo di droghe  sequestrate.    

Caccia ai fiancheggiatori di Messina Denaro: 19 indagati tra Castelvetrano e Mazara

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Scovare tracce del passaggio di Matteo Messina Denaro e fare pressione su esso. Questo è l’obiettivo delle perquisizioni nel feudo mafioso del latitante.
Sono impegnati decine di poliziotti a controllare case, magazzini e ruderi di campagna. Stanno impiegando l’utilizzo di elicotteri e georadar: uno spiegamento di forze imponente quello delle squadre mobile di Palermo e Trapani con il Servizio centrale operativo.

Nella nuova indagine della Dda di Palermo sono coinvolti diciannove presunti fiancheggiatori del capomafia di Castelvetrano. Tutte persone, che potrebbero aver avuto a che fare con Messina Denaro.
Sono sotto assedio quindi Castelvetrano, Partanna, Mazara del Vallo e Campobello di Mazara, come accaduto in precedenza. I luoghi perquisiti sono una cinquantina. Luoghi dove si spera di trovare almeno delle tracce che alimentano la latitanza del capomafia.
Nel frattempo i suoi uomini più fidati, parenti compresi, sono stati arrestati e indagati. Qualcuno nel frattempo è tornato libero
In carcere, ad aprile, sono finiti anche due insospettabili carabinieri e l’ex sindaco di Castelvetrano Antonino Vaccarino, accusati di aver passato notizie riservate sulle indagini che avrebbero dovuto portare alla cattura del boss.

DI LUIGI CHIARELLO