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Dissequestrate a Menfi 40 barche, per le altre in corso attività per l’identificazione dei proprietari

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Sono in corso le procedure per il dissequestro di una quarantine delle 101 barche sequestrate la settimana scorsa Porto Palo di Menfi dalla Guardia Costiera e dai Carabinieri della locale stazione. Con il dissequestro si evita la reiterazione del reato da parte del proprietario e si agevola lo sgombero dello specchio acqueo dove si interverrà per liberarlo dai corpi morti che sono stati depositati per l’ormeggio dei natanti.

Sono in corso attività per procedere all’identificazione dei proprietari dei natanti non ancora identificati per la restituzione agli stessi delle barche. Anche attraverso elementi, che si trovano a bordo dei natanti, su chi ha realizzato la barca si può riuscire a risalire ai proprietari.

Oltre alle 101 barche sequestrati anche un intero tratto della banchina di ponente dove insistono le bitte per l’ormeggio dei natanti, parte dello specchio acqueo antistante la banchina dove sono collocati i cosiddetti corpi morti. Ed i relativi corpi morti. Il tutto in un’area di circa mille metri quadrati. La struttura portuale di Porto Palo, comprese le banchine e il relativo specchio acqueo interno del porto, ricadono tra i beni demaniali marittimi e qualsiasi uso esclusivo o occupazione da cui scaturisca una limitazione al pubblico uso delle aree demaniali, compreso lo specchio acqueo, devono necessariamente essere autorizzati o concessi, tramite il rilascio di un apposito titolo concessorio.

L’indagine, coordinata dai sostituti procuratori Michele Marrone e Christian Del Turco, mirerebbe ad accertare anche eventuali pagamenti non dovuti per l’ormeggio dei natanti. Alcuni proprietari di barche, assistiti dall’avvocato Flavio Moccia, hanno presentato istanza di annullamento del sequestro al Tribunale della Libertà di di Agrigento.

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