La troupe della trasmissione “I viaggi del cuore” a Sciacca per raccontare la devozione alla Madonna del Soccorso
E’ arrivata a Sciacca ieri mattina la troupe della trasmissione “I viaggi del Cuore” di Rete Quattro, il programma tv che si occupa di approfondimento culturale e religioso.
La troupe formata dall’autrice Martina Polimeni e dal regista Luca Silvagni più altri operatori, è stata Sciacca per raccontare la devozione dei saccensi verso la Madonna del Soccorso. La trasmissione è condotta da don Davide Banzato e quanto registrato ieri andrà in onda nel mese di aprile con la nuova stagione, la settima, del programma.
La troupe ieri ha seguito la processione, intervistato i tanti fedeli presenti e raccontato del tesoro della Madonna e della grande tradizione del corallo a Sciacca.
Il rotocalco di informazione relativa a viaggi in luoghi speciali, unici ed emozionanti, ha già raccontato di altri grandi santuari e altre feste religiose di tutta Italia. È stato il produttore del programma, Elio Bonsignore, nativo di Sciacca, a segnalare il caratteristico culto della Madonna del Soccorso e a voler raccontare un pezzo così importante di storia di questa città.
Il programma, inoltre, va in onda anche all’estero, su Mediaset Italia, canale satellitare,
che conta 9 milioni di abbonati in tutto il mondo.
Abbiamo incontrato ieri la troupe all’interno della chiesa Madre dove si trovava al lavoro per la realizzazione del servizio.
Lillo Firetto a Caltanissetta guida i sindaci contro il blocco dei cantieri della S.S. 640: “Non vogliamo restare isolati” (Video)
Una marcia organizzata a Caltanissetta contro l’isolamento dei territori interni della Sicilia a causa della mancanza di strade e autostrade.
A guidarla il primo cittadino di Agrigento, Lillo Firetto seguito da tutti i sindaci del nisseno e dell’agrigentino interessati ai lavori della statale 640 che collega Caltanissetta ad Agrigento.
La protesta dei sindaci è scattata quando la Cmc, la ditta che si occupava dei cantieri, ha sospeso i lavori del raddoppio della statale 640 che collega Caltanissetta ad Agrigento. Il corteo è partito dalla galleria Sant’Elia fino al centro storico di Caltanissetta.
“Ci sono due milioni di siciliani – ha detto Lillo Firetto – che vengono tagliati fuori da fondamentali linee di comunicazione. Bisogna creare delle condizioni migliori per un territorio gravemente compromesso”.
Artigiano di Sambuca parte civile nel processo contro il presunto autore dell’incendio delle sue auto
Si è costituito parte civile con una richiesta di risarcimento di 150 mila euro l’artigiano di Sambuca al quale Fabio Pullara, di 42 anni, di Palermo, avrebbe bruciato 3 macchine e un furgone e danneggiato il prospetto della casa.
Nell’incendio sono andate a fuoco 5 vetture. Pullara, che è stato arrestato alcuni mesi dopo i fatti, adesso è stato ammesso al rito abbreviato e per lui il processo inizierà l’8 marzo prossimo. Le indagini, svolte dai carabinieri, sono state coordinate dal sostituto procuratore Michele Marrone. L’artigiano che si è costituito parte civile è assistito dall’avvocato Valeria Maggio.
Nella foto, Fabio Pullara
Droga a Ribera tra il 2014 e il 2015, raffica di rinvii a giudizio disposti dal Gup del Tribunale di Sciacca
Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Sciacca, Alberto Davico, ha disposto 20 rinvii a giudizio, gran parte dei quali per droga, accogliendo la richiesta del sostituto procuratore Michele Marrone, riguardanti una vicenda giudiziaria incentrata su Ribera nel periodo compreso tra il 2014 e il 2015.
Stralciate su richiesta della difesa le posizioni dei riberesi Rosario Failla, di 35 anni; Giuseppe Fallea, di 57; Rosalia Bono, di 34. Il loro difensore, l’avvocato Ninni Giardina, ha chiesto lo stralcio per una richiesta di riti alternativi.
Rinviati a giudizio, per droga, Giuseppe Di Giorgi, di 41 anni, di Ribera; Vito Corrao, di 55 anni, di Burgio; Salvatore Cannella, di 43 anni, di Villafranca Sicula; Giangregory Volpe, di 34 anni, di Ribera; Luigi Porroni, di 63 anni, di Ribera; Simone Garufo, di 39 anni, di Belmonte Mezzagno; Agostino Giocondo, di 47 anni, di Belmonte Mezzagno; Nejib Ben Kahala, di 37 anni, tunisino, residente a Ribera; Antonino Caronia, di 50 anni, di Ribera; Antonino Adelfio, di 48 anni, di Palermo; Gaetano Adelfio, di 26 anni, di Palermo; Giuseppe Adelfio, di 39 anni, di Palermo; Giovanni Mazzara, di 48 anni, di Palermo; Ecaterina Elena David, di 33 anni, romena, residente a Ribera; Daniela Raluca Frentescu, di 30 anni, romena, residente a Ribera; Luigi Montana, di 53 anni, di Caltabellotta.
Rinviati a giudizio anche Giuseppe Triassi, di 35 anni, e Francesco Cavalcante, di 37, entrambi di Ribera, che avrebbero detenuto illegalmente una pistola calibro 22.
Steve Giovinco, di 27 anni, di Ribera, è stato rinviato a giudizio per detenzione illegale di un fucile con munizionamento.
Maria Lo Bianco, di 36 anni, di Belmonte Mezzagno, a giudizio per favoreggiamento.
Dichiarati inutilizzabili dal giudice alcuni atti a seguito di un’eccezione dell’avvocato Giovanni Forte che è stata parzialmente accolta.
Deve scontare 6 mesi in detenzione domiciliare per droga, fermato dai carabinieri il menfitano Calogero Maggiore
Calogero Maggiore, di 27 anni, di Menfi, è stato arrestato, ieri sera, dai carabinieri. E’ stato fermato a un posto di controllo da parte dai militari i quali hanno verificato che a suo carico c’era un provvedimento da eseguire. Maggiore deve scontare sei mesi di reclusione per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti per fatti del 2016.
I militari della stazione di Menfi hanno eseguito un provvedimento del tribunale di Sorveglianza di Palermo e Maggiore è stato posto in detenzione domiciliare.
Lascia i domiciliari e torna in libertà il riberese Gino D’Anna, indagato per nell’operazione “Galassia” su scommesse online
Il Gip del Tribunale di Catania, Maria Ivana Cardillo, ha accolto la richiesta dell’avvocato Giovanni Di Caro e revocato i domiciliari per Gino D’Anna, di 51 anni, di Ribera, disponendo nei suoi confronti l’obbligo di presentazione, una volta al giorno, alla polizia giudiziaria.
D’Anna è indagato nell’operazione “Galassia”, su scommesse online. La Procura della Repubblica di Catania ha già disposto l’avviso di conclusione indagini e presto deciderà sulla richiesta di rinvio a giudizio.
Tanti fedeli per la processione della Madonna del Soccorso, la soprano Francesca Adamo commuove piazza Duomo con la sua “Ave Maria”
I saccensi non sono di certo mancati per la propria Patrona. Migliaia di fedeli per le strade di Sciacca hanno atteso il passaggio del simulacro della Madonna del Soccorso, tanti altri hanno invece accompagnato il fercolo.
Processione che si è svolta senza problemi di ordine pubblico e con regolarità. Alle 18,45 il simulacro e’ stato posizionato al centro di piazza Duomo per l’ultimo stazionamento prima del rientro in Basilica. Durante i minuti prima del posizionamento in chiesa, e’ stata la soprana Francesca Adamo ad intonare l’Ave Maria accompagnata dal maestro Accursio Sclafani dal balcone del museo Scaglione di Sciacca.La devozione secolare di Sciacca per la sua Madonna in diretta tv su Tele Radio Sciacca e Facebook su Risoluto.it
Avrà inizio alle 16.45 la diretta della Processione della Madonna del Soccorso che sarà possibile vedere sui canali social di Risoluto.it, ma anche in tv su Tele Radio Sciacca. Una diretta di oltre due ore in occasione del particolare rito religioso con il quale il popolo saccense nel solco di un rito secolare rinnova la propria fede e devozione verso la città.
Per permettere che la Processione possa essere visibile a tutti, eccezionalmente Risoluto.it, e Tele Radio Sciacca, storica emittente del territorio, insieme trasmetteranno le immagini in diretta tv e tramite internet dei momenti più salienti della processione del simulacro della Vergine.
Durante la diretta Facebook sarà possibile interagire e commentare. Insieme ai giornalisti della redazione di Risoluto.it anche tanti ospiti che arricchiranno il racconto con cenni storici e gli usi legati al culto della Madonna.
La diretta si concluderà soltanto alle ore 19 con il rientro nella Basilica della vara.
Incertezza lavorativa per i dipendenti della società controllata da Girgenti Acque, si teme un maxi licenziamento
Sono centocinquanta i lavoratori della Hydrotecne che temono di essere licenziati in tronco. L’incubo per loro, dipendenti della società controllata da Girgenti Acque, è iniziato da quando il gestore idrico della provincia di Agrigento è stato raggiunta dall’interdittiva antimafia della Prefettura. Ad oggi la Girgenti Acque, è invece commissariata.
Ieri si è tenuta una nuova assemblea dei lavoratori alla presenza anche delle diverse sigle sindacali che sono tornate a chiedere al prefetto Dario Caputo “l’istituzione di un tavolo prefettizio, alla presenza dei commissari straordinari di Girgenti Acque e dell’Ati Ag9″. Quello che si teme è un maxi licenziamento di tutti i lavoratori della partecipata. Intanto, non si annunciano ancora azioni sindacali collettive di protesta. Nello stesso stato d’ansia sono anche i lavoratori della stessa Girgenti Acque.
Via Giummare al buio da cinque mesi a Sciacca, interrogazione della consigliera Carmela Santangelo
“Nonostante le ripetute sollecitazioni comunicate – scrive nella nota di oggi la consigliera di opposizione Carmela Santangelo – con riferimento alle molteplici segnalazioni pervenutemi mi corre l’obbligo, in qualità di Consigliere comunale, evidenziare l’inerzia della Pubblica Amministrazione per omessa manutenzione dell’ impianto di illuminazione di via Giummare”.
La consigliera nell’interrogazione chiede al sindaco e l’assessore al ramo di conoscere i motivi che hanno determinato l’interruzione protratta del servizio di illuminazione.
“È doveroso sottolineare – aggiunge – che ciò determina una mancata sicurezza ai residenti della zona. Mi permetto di segnalare al Sindaco e all’Assessore il grave disagio che ormai da mesi vivono i residenti. Infatti, oramai da oltre 5 mesi, i residenti sono costretti a vivere al buio senza che nessuno provveda alla riparazione del danno, nonostante le numerose segnalazioni che a volte, a causa dell’esasperazione, diventano accesi reclami.
La cosa che mi preme di più evidenziare non è tanto la natura del servizio che, in ogni
caso, essendo un servizio pubblico locale per la normativa che lo regolamenta non può
essere interrotto per non incorrere nel reato di “interruzione di pubblico servizio”, ma è
l’interesse proprio dei cittadini di essere tutelati e garantiti dal Comune nella sicurezza
personale”.
La consigliera, infine polemicamente accenna anche alle mancate risposte delle interrogazioni dei consiglieri da parte dell’amministrazione: “Bisogna garantire – conclude – la sicurezza dei residenti e non costringerli a percorrere intere strade, soprattutto, isolate, nel buio più totale sperando di essere accompagnati dal chiaro di luna. Non più fiduciosa di una risposta scritta o orale, rimango lo stesso in attesa”.