Il Sindaco di Menfi Marilena Mauceri assente all’Assemblea Territoriale Idrica

I Consiglieri Comunali di Menfi Ignazio Ferraro, Santo La Placa, Vito Antonio Clemente, Andrea Alcuri e Rossella Sanzone del Gruppo Consiliare “Idea Menfi” hanno espresso il loro disappunto, attraverso un comunicato stampa, sull’assenza del Sindaco Marilena Mauceri o di un suo delegato all’Assemblea Territoriale Idrica di Agrigento svolta il 23 novembre scorso. L’Assemblea ha avuto come obiettivo la dichiarazione alla Girgenti Acque della risoluzione del contratto di gestione del Servizio Idrico Integrato di cui, i consiglieri comunali in oggetto, hanno espresso il loro apprezzamento. <<Come è noto – scrivono i consiglieri  –  Menfi e tutti i suoi cittadini sono stati sempre un baluardo contro la gestione privata del Servizio Idrico e i Sindaci Nino Buscemi, Michele Botta ed Enzo Lotà, in perfetta sintonia con la volontà popolare, hanno sempre resistito ad ogni diffida della Regione, finalizzata alla consegna delle reti>>. Inoltre, le procedure per la risoluzione del contratto con Girgenti Acque avviate dall’ex Presidente dell’Ati, Enzo Lotà, sono state portate avanti proprio con l’atto deliberativo del 23 Novembre dall’attuale Presidente, il Sindaco di Sciacca Francesca Valenti. <<Nei fatti – concludono– il Sindaco Mauceri dimostra ancora di continuare a voltare pagina>>.

Sciacca a misura di visitatore? La guida turistica Vitalba Craparo: “Purtroppo, sono stati fatti dei passi indietro”

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E’ una delle pochissime guide turistiche saccensi. Si chiama Vitalba Craparo e opera tra Palermo e Sciacca. L’abbiamo incontrata a margine di un’iniziativa culturale al Museo Scaglione.  A lei, dal suo qualificato punto di vista, abbiamo chiesto un commento sul livello di accoglienza turistica raggiunto dalla città di Sciacca.

Il Comune ottiene fondi per riaprire l’ex mercato ittico, ma la Regione vuole affidarlo a privati. Calogero Bono: “L’amministrazione deve far presto”

Il paradosso si è materializzato scorrendo gli immobili del demanio marittimo che ieri il presidente Musumeci accompagnato dall’assessore regionale ha presentato alla stampa. Il bando concederà ai privati torrette di avvistamento, edifici risalenti al Seicento e Settecento, ex caserme e fabbricati tra i quali appunto l’ex mercato ittico, sito nel Porto di Sciacca.  Peccato che per l’ex mercato ittico di Sciacca esiste già un decreto di finanziamento della stessa Regione che prevede la somma di 626 mila euro per la riqualificazione, decreto adesso che attende l’esecutività del progetto per poi procedere alla gara d’appalto così come spiega Calogero Bono che conosce bene quell’intervento di riqualificazione dell’immobile che ha curato nello scorso mandato di Fabrizio Di Paola e che secondo lo stesso consigliere, sarebbe comunque di proprietà comunale. Non evidentemente a Palermo dove l’immobile è finito tra i censiti per essere affidato e concesso a privati per la riqualificazione.  Secondo le intenzioni di Musumeci e così come previsto nel bando regionale riutilizzati per attività turistiche e commerciali.

Operazione “Galassia” su scommesse online, concessi i domiciliari al riberese D’Anna

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Concessi i domiciliari senza braccialetto elettronico a Vincenzo Gino D’Anna, di 51 anni, di Ribera, coinvolto nell’operazione “Galassia”, su scommesse online e una presunta associazione a delinquere che ha portato a una serie di fermi poi convalidati. D’Anna coinvolto nella vicenda assieme a Pietro Salvaggio, di 55 anni, altro riberese, per il quale il Gip di Catania, Maria Ivana Cardillo, deve ancora pronunciarsi. Il giudice di Catania ha ritenuto non sussistere per D’Anna l’aggravante mafiosa, come sostenuto dalla difesa, e disposto una misura meno afflittiva. L’indagato, pertanto, ha lasciato il carcere e raggiunto la propria abitazione di Ribera. D’Anna è difeso dagli avvocati Giovanni Di Caro e Calogero Vella. 

L’associazione “Posso” promuove a Menfi la prevenzione oncologica

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Si è svolto presso il Centro Civico Polifunzionale di Menfi un incontro, organizzato dall’associazione Posso, sulla prevenzione oncologica. Un incontro che è stato anche un momento di riflessione e confronto con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini e diffondere la cultura della prevenzione in un paese dove la diagnosi di un tumore non è più, purtroppo, un evento raro. All’incontro sono intervenuti il Sindaco di Menfi, Marilena Mauceri, la responsabile di “Ufa” di Sciacca Stefania Terrazzino, l’assessore alla Sanità, Saverio Ardizzone, l’oncologo Domenico Santangelo, la psicologa Italia Cappello, il dottore Vincenzo Battaglia, la biologa nutrizionista Teresa Billera e il presidente dell’associazione “Posso”, Ignazio Venezia.

Le scuole al palazzo di giustizia di Sciacca per la mostra “Gli invisibili” che può essere visitata da tutti

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E’ aperta tutti i giorni e può essere visitata la mostra della fotografa palermitana Lavinia Caminiti “Gli invisibili”, gli ammazzati dalla mafia e dall’indifferenza, al palazzo di giustizia di Sciacca, e le scuole del territorio stanno già rispondendo con incontri che si svolgono al palazzo di giustizia.

La mostra testimonia quale memoria l’Italia conservi dei delitti di mafia, illustrando, in momenti di normale quotidianità, luoghi teatro di fatti efferati. Ne emerge uno spaccato desolante anche con cassonetti dei rifiuti collocati sotto lapidi che ricordano servitori dello Stato uccisi dalla mafia.

Oggi Risoluto.it è tornato al palazzo di giustizia di Sciacca dove ha assistito a un incontro tra magistrati e alunni dell’istituto comprensivo “Rossi” che hanno visitato la mostra. I magistrati hanno anche simulato un processo.

Personale medico precario per oltre 36 mesi, Asp di Agrigento condannata in appello

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I giudici della Corte di Appello di Palermo hanno condannato l’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento che nell’assunzione del personale medico, ha fatto ricorso a continui contratti a termine per oltre 36 mesi.  Il tribunale di Agrigento ha dato ragione in primo grado a una dipendente dell’Asp, ma l’Asp ha poi presentato ricorso alla Corte d’Appello che ha adesso respinto le tesi dell’azienda e affermato le ragioni dei tre dipendenti, assistiti dal Codacons, l’associazione dei consumatori. Il dispositivo della sentenza ha riportato tra le motivazioni della decisione del giudice come il contratto lavorativo ha superato abbondantemente per durata complessiva il limite massimo dei 36 mesi concordando come ha fatto il Tribunale il risarcimento per il danno subito dalla lavoratrice. Ai medici è stato riconosciuto un risarcimento per danno da lavoro precario, di oltre 60 mila euro, gli scatti di anzianità e le spese legali. Il Codacons dopo la sentenza della Corte d’appello annuncia che potranno scattare a favore dei dipendenti precari delle Asp una seria di altri ricorsi. L’Asp, adesso ora può solo ricorrere in Cassazione.
 

A Burgio contributi del Comune alle nuove attività imprenditoriali, tutto in tempi molto rapidi

Anche quest’anno a Burgio saranno erogati contributi a fondo perduto per ciascuna nuova attività imprenditoriale costituita da cittadini di Burgio nei modi e termini previsti da un apposito bando. L’iniziativa è del Comune e regolata attraverso un bando pubblico. Le domande possono essere presentate da oggi, 28 novembre, fino al 28 dicembre prossimo. Lo scorso anno tra i beneficiari Vito Miceli che li ha impiegati per la sua parrucchieria,  Davide Pendola per una macelleria, Paolo Carlino per una salumeria, Fabio Giovenco per un panificio e Federico Palermo per  un’attività commerciale per la vendita di bevande all’ingrosso. Sono tutti giovani di Burgio e il Comune, nell’ambito del progetto “Fiducia ai giovani”, ha assegnato, a ognuno di loro, mille euro a fondo perduto. Nel bilancio di previsione, infatti, era stata inserita una somma maggiore, 10 mila euro, destinata alle nuove attività dai giovani di Burgio nel 2017. Un’attenzione verso l’economia locale con un sostegno anche da parte del Comune che continua anche nel 2018. Tutto in tempi rapidi: un mese per la domanda, poi la verifica e l’assegnazione delle somme.

“Tentativo di indebita induzione a dare o promettere denaro”, ai domiciliari l’assessore all’Urbanistica di Naro

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I carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento hanno sottoposto agli arresti domiciliari l’assessore con delega all’Urbanistica, all’Edilizia Pubblica e Privata, ai Rifiuti e al Servizio Idrico Integrato del Comune di Naro. L’accusa è di tentativo di indebita induzione a dare o promettere somme di denaro. Il provvedimento, emesso a seguito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Agrigento, fa riferimento a pressioni che sarebbero state esercitate dall’amministratore pubblico nei confronti del titolare della ditta concessionaria del servizio di raccolta dei rifiuti, al fine di ottenerne la promessa di stipula di un contratto di guardiania, per oltre 65 mila euro annui, a favore di un istituto di vigilanza privata del palermitano. “Velate minacce di provvedimenti sanzionatori, a fronte di generiche e fantomatiche mancanze nell’assolvimento del servizio di raccolta, nonchè allusioni a possibili danneggiamenti dei mastelli destinati alla raccolta differenziata. Queste le armi utilizzate per ottenere la firma del contratto”. Così hanno reso noto i carabinieri annunciando una conferenza stampa per la mattinata di oggi presso la sede della Procura della Repubblica di Agrigento.                                                                               

 

L’ex mercato ittico di Sciacca messo a bando dalla Regione, i privati potranno ottenere la concessione

Ci sono anche due fabbricati siti nel Porto di Sciacca tra i cinquantadue immobili del demanio marittimo messi a bando dalla Regione Siciliana.  Ieri il governatore Nello Musumeci e l’assessore al Territorio Totò Cordaro hanno esposto il bando per la concessione illustrando tutti i cinquantadue beni sparsi per le province siciliane che sarà possibile ristrutturare e riqualificare. Per ragioni di sicurezza sarà possibile  anche ricostruire gli edifici con le stesse cubature e vi si potranno, infine sviluppare attività turistiche, lidi, ma anche centri sportivi, ristoranti o punti di ormeggio. Si tratta di beni demaniali in stato d’abbandono di proprietà della Regione Siciliana che verranno concessi a titolo oneroso ai privati che parteciperanno al bando che verrà reso noto nelle prossime settimane. La concessione dei beni avrà durata variabile dai 6 ai 50 anni, mentre tra i 60 e i 90 giorni i tempi di partecipazione alla gara a evidenza pubblica, a seguito della quale gli assegnatari dei beni potranno dare il via alla valorizzazione degli immobili. I due beni messi a bando a Sciacca sono il fabbricato dell’ex Mercato del Pesce nella zona del Porto che al momento, si trova in totale stato di abbandono che ricade in parte in area demaniale per circa settanta metri quadrati e l’area retrostante lo stesso fabbricato che viene spesso utilizzata come una discarica a cielo aperto. [pdf-embedder url=”https://www.risoluto.it/wp-content/uploads/2018/11/bando-2-3.pdf” title=”bando 2-3″]