Nuova rete ospedaliera, La Rocca Ruvolo soddisfatta per l’ospedale di Castelvetrano

“Esprimo grande soddisfazione per la soluzione trovata per l’ospedale di Castelvetrano in sede di confronto con il governo sulla nuova rete ospedaliera. Dopo aver ascoltato sindaci e associazioni del territorio, l’assessore Razza, così come suggerito dalla commissione Salute dell’Ars, ha rimodulato i servizi e i posti letto portandoli a 116 e non più a 86. Una soluzione che ritengo soddisfacente e per la quale mi sono impegnata come sindaco di Montevago e parlamentare del territorio della Valle del Belìce”.

Lo afferma la presidente della commissione Salute dell’Ars, Margherita La Rocca Ruvolo, a proposito della rimodulazione della nuova rete ospedaliera.

Complessivamente sono 116 i posti letto programmati per l’ospedale “Vittorio Emanuele II” di Castelvetrano, 30 in più rispetto alla precedente versione della rete. Tra le novità si segnalano: Pediatria 6 posti letto; Ematologia 4; Ostetricia 8; Neonatologia 2, Riabilitazione 12; Chirurgia generale 14.

A Ribera il consiglio comunale tra approvazioni e mancanza del numero legale

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Consiglio comunale di Ribera senza numero legale. E’ andata così ieri sera nella seduta del civico consesso ribere e Forza Italia, uscendo dall’aula,  ha fatto cadere il numero. “Ma prima – osserva il consigliere Fabio D’Azzo – abbiamo contribuito ad  approvare alcuni punti importanti per la cittadinanza. La giunta non ha una maggioranza”. Anche nei mesi scorsi si era evidenziato un problema di questo tipo. Stasera seconda convocazione.

Agosto di lavoro per Francesca Valenti, rimpasto o azzeramento subito: “Non intendo piu’ stare a subire le critiche”

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Ha affidato a poche righe il suo commento dopo la riunione di maggioranza che si e’ svolta stasera la sindaca Francesca Valenti, rientrata in citta’ dopo qualche giorno di lontananza. Scelta quella di una vacanza in questo momento che le ha attirato perfino qualche attacco satirico da parte dei suoi oppositori. D’altronde tutti ormai avevano capito che al ritorno la sindaca avrebbe fatto le sue considerazioni e comunicazioni e che il momento di stasi presagiva l’inizio di un giro di boa per l’amministrazione. La Valenti lontana mentre in tanti si interrogavano in citta’ su cosa avrebbe deciso,  se e quale assessore avrebbe potuto avere il ben servito. E le riflessioni della Valenti non sono tardate ad arrivare, a partire proprio da quelle fatte questa sera alla sua maggioranza durante una riunione fissata in agenda con tutte quelle forze politiche che solo tredici mesi fa l’avevano portata alla vittoria. “Ho convocato – ha scritto alla stampa la prima cittadina –  una riunione di maggioranza per discutere dell’attuale momento politico e dell’esigenza di rispondere con forza alle legittime istanze provenienti dai cittadini. La riunione di maggioranza si è appena conclusa: incondizionato sostegno al sindaco e condivisione sulla necessità di rilanciare con determinazione il progetto politico e amministrativo”. Poche parole per annunciare che per la sindaca da domani prende avvio la fase delle “consultazioni”, quella che la portera’ a scegliere anche i futuri assetti di quella che, a questo punto, pare essere proiettata  come una Giunta Valenti bis al di la’ del fatto che la formula vagliata sia quella di un rimpasto, di un turn over solo di qualche assessore oppure la completa silurazione  degli attuali. Sull’ultimo punto la Valenti anche nelle brevi dichiarazioni affidate ai cronisti, volutamente lascia ogni modalita’ aperta riservandosi la possibilita’ di poter optare per qualsiasi ipotesi dopo aver accuratamente valutato su come tornare in campo con un’azione piu’ dinamica e attenta ai cittadini come ha accuratamente ribadito piu’ volte ai suoi. “Non intendo piu’ – ha fatto sapere – continuare a subire attacchi e critiche; intendo dare risposte concrete in tempi chiari”. Nessun congelamento d’ agosto, dunque, la Valenti intende far presto.

Ultimatum di Francesca Valenti: Noi lontani dai cittadini, occorre una terapia d’urto

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Che non fosse contenta di come vanno le cose lo si sapeva. Ma stasera, nel corso dell’attesa riunione di maggioranza utile a fare il punto della situazione politica, Francesca Valenti non ha nascosto il suo avviso. “Occorre una terapia d’urto”. Sarebbero state queste le sue parole nel corso dell’incontro con assessori, consiglieri e segretari di partito. Una riflessione a voce alta che naturalmente, negli intenti del sindaco di Sciacca, deve indurre i protagonisti di questa coalizione a rendersi conto che bisogna andare oltre la concezione dell’attività amministrativa basata esclusivamente sul presunto prestigio politico o sul semplicistico esercizio del potere. Terapia d’urto può anche essere tradotta con “azzeramento”, quella soluzione che appare sempre più come la strada preferita dal sindaco rispetto ad un “rimpasto” che, pare di capire, sa troppo di stantio per rappresentare, anche dal punto di vista del messaggio politico, un programma di cambiamento reale dell’attuale andazzo. Sulla base delle indiscrezioni provenienti dall’incontro di stasera, Francesca Valenti ha manifestato la necessità di registrare un riavvicinamento dell’amministrazione nei confronti dei cittadini, non negando evidentemente che dal punto di vista della popolarità, dopo appena un anno dalla sua elezione, questa amministrazione sta faticando oltremisura, un po’ per le contingenze, un po’ per precise responsabilità dei singoli. Non ha nascosto, infine, il sindaco, la propria delusione rispetto ad una giunta i cui protagonisti, sempre più spesso, agirebbero come battitori liberi, senza quell’idea di squadra che, sulla base della stessa cultura sportiva dell’avvocato Valenti, avrebbe dovuto essere più coesa, maggiormente collegata nei singoli reparti. Sembra mancare ormai poco, dunque, all’approdo di qualche novità sostanziale. Il sindaco stasera è stata chiara: o si cambia o si muore. E la professoressa Valenti ha voluto far capire ai suoi amici che lei non intende venire trascinata giù dalle beghe interne ai partiti e alle correnti e che se sarà costretta deciderà da sola.

Foggia, ore 19,30: la Polizia municipale multa un automobilista che stava abbandonando i propri rifiuti

Tanto tuonò che piovve. Stavolta gli agenti del comando di Polizia municipale “Giovanni Fazio” hanno sorpreso un automobilista mentre si accingeva ad abbandonare i rifiuti nell’area dove, fino a pochi giorni fa, si trovavano i cassonetti di prossimità. Una pattuglia è intervenuta registrando la violazione ed elevando una sanzione amministrativa. Un episodio che potrebbe, finalmente, far scattare l’inversione di marcia rispetto ad un andazzo che per qualcuno è normale, ma che evidentemente normale non è. Dopo la rimozione dei cassonetti quest’area era stata invasa da altra spazzatura. Poi ci fu la pulizia. Ma ora ci risiamo. La zona è stata nuovamente invasa dai sacchetti di spazzatura. Una nuova bonifica si impone ma, perlomeno, si dimostra che non c’è più alcuna tolleranza in ordine al fenomeno. Zona dove sono stati conferiti, peraltro, anche dei detriti da materiale di risulta. Essendo area coperta dal porta a porta, i residenti della Foggia non hanno più bisogno dei cassonetti di prossimità. La discarica, evidentemente, viene generata da chi raggiunge questa zona da altre aree di Sciacca. Tra questi ci sono sicuramente coloro che non si sono ancora rassegnati all’avvio del nuovo servizio, ma ci sono anche quelli (e tra loro non mancano i turisti) che risiedono in case vacanza magari situate in zone non più coperte dal servizio dei cassonetti di prossimità

Ancora cantieri in citta’, transennata via Amendola domani iniziano i lavori di ripristino

Nuovi cantieri in citta’ e nuovi problemi alla viabilita’ cittadina. Da domani mattina in via Amendola, Girgenti Acque iniziera’ i lavori di ripristino nel punto gia’ interessato in precedenza da altri lavori. Il tratto e’ stato transennato e la viabilita’ nella salita e’ stato interrotto. Alcune settimane fa,  si era creata una voragine sull’asfalto. Buca che era stata delimitata, ma che non aveva imposto l’interdizione del traffico veicolare. Da domani l’inizio dei lavori di ripristino della condotta fognaria. Non si sa ancora quanto dureranno i lavori. Mentre l’altro cantiere al momento in corso nel tratto tra via Incisa e Corso Vittorio Emanuele dovrebbe essere chiuso nel volgere di pochi giorni. Infatti, domani si procedera’ a ripristinare l’asfalto e dopo l’osservanza dei tempi tecnici, il traffico del centro storico tornera’ regolare  

Incendio a Lido Fiori di Menfi, evacuati alcuni residenti.

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Sono in azione da alcune ore diverse squadre dei vigili del fuoco nella zona di Lido Fiori a Menfi dove nel primissimo pomeriggio di oggi è scoppiato un vasto incendio che ha coinvolto un canneto e lambito alcune case. Soltanto adesso l’incendio ancora attivo, è sotto il controllo dei vigili del fuoco di Santa Margherita e Cianciana e anche quella di Sciacca giunta a supporto. Sul posto anche le squadra dei volontari della Protezione Civile. Per precauzione molti residenti sono stati fatti evacuare. Le fiamme hanno interessato anche le condutture del gas e pertanto, l’erogazione del combustibile è stata interrotta. Le fiamme avrebbero danneggiato anche una casa e un deposito di materiale agricolo.

Lo scrittore Accursio Soldano apre la settimana gattopardiana con “La maledizione dell’abbazia di Thelema”

Ancora un appuntamento letterario a S. Margherita Belice nell’ambito della settimana gattopardiana che precede la consegna del Premio Tomasi di Lampedusa allo scrittore spagnolo Fernando Aramburu. Domani sera 31 luglio, presso la villa comunale della cittadina belicina con inizio alle ore 19.00, sarà presentato il romanzo “La maledizione dell’abbazia di Thelema” dello scrittore siciliano Accursio Soldano. Il libro prende spunto da un fatto di cronaca realmente accaduto a Cefalù. Nel 1920 il paese viene sconvolto dall’arrivo di uno straniero che prende in affitto una villa in contrada S. Barbara, appena fuori città. E’ proprio lì che il satanista inglese Aleister Crowley decise di creare la sua Abbazia di Thelema, ovvero il “tempio” dove mettere in pratica le sue idee e accogliere i suoi discepoli. La storia narra che alcuni anni dopo, nell’aprile del 1923, Crowley e i suoi seguaci fuorno cacciati su ordine di Benito Mussolini preoccupato dall’influsso negativo che esercitava sugli abitanti e da una inchiesta della Scotland Yard nata sull’onda di alcuni articoli pubblicati dal giornale inglese Sunday Express che definiva Crowley con l’appellativo di “La bestia 666” . Ma il tempo non sminuisce la paura e coloro che erano presenti alla “cacciata” della setta a distanza di cinquant’anni ancora incolpano quegli influssi malefici per ciò che accade nelle loro vite. Sono in balia de “La maledizione dell’abbazia di Thelema”. Ma arriva un momento in cui bisogna far i conti con il senso di colpa e confessare ciò che si è sempre tenuto nascosto per paura del giudizio degli altri e delle conseguenze che ne sarebbero derivate. E in questo clima di paure e superstizioni anche la confessione di un omidicio troverà giustificazione nell’influsso negativo che l’abbazia di Thelema continua a trasmettere sulla popolazione. Perché siamo sempre alla ricerca di “altri” colpevoli”