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Gli Sciarabba’ apriranno l’intrattenimento musicale di Azzurro Food
Degrado nella via Molinari a Sciacca: ratti morti, rifiuti ingombranti e niente civilta’
Contrasto al fenomeno della violenza di genere, protocollo d’intesa su iniziativa della Procura della Repubblica di Sciacca
Firmato questa mattina presso gli uffici della Procura della Repubblica di Sciacca un protocollo di intesa a tutela delle donne vittime di violenza.
Il protocollo, promosso dalla Procura della Repubblica di Sciacca, è stato firmato con la Azienda Sanitaria di Agrigento, l’Ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca, il Sindaco di Sciacca, la Compagnia Carabinieri di Sciacca, la Compagnia Carabinieri di Castelvetrano, la Compagnia Carabinieri di Cammarata il Commissariato della Polizia di Stato di Sciacca.
Finalità del protocollo è quella di costituire una rete interistituzionale in grado di intervenire con tempestività ed efficacia nei casi di cd. violenza di genere e, inoltre, di definire un percorso di accoglienza protetta alla vittima che accede al pronto soccorso nonché di favorire l’emersione del fenomeno della violenza di genere.
Nel protocollo sono state definite le procedure operative e d’intervento, comprese quelle di assistenza e sostegno, per mezzo delle quali si dovrà agire nell’ottica della piena collaborazione e fattiva sinergia tra tutti gli operatori coinvolti.
E’ stata prevista una ulteriore “codificazione” (che si aggiungerà al cd. triage) riservata alle donne vittime di violenza che si rivolgeranno spontaneamente al pronto soccorso dell’ospedale e a quelle che saranno accompagnate dal 118 o dalle Forze dell’Ordine o ancora dagli operatori dei centri antiviolenza.
Sarà, inoltre, istituita, all’interno del pronto soccorso, un’area denominata “stanza rosa” che oltre ad assicurare privacy e protezione alle vittime, rappresenterà il punto di partenza di un percorso (“Percorso per le donne che subiscono violenza”) che consentirà l’eventuale loro inserimento in una struttura dedicata nel caso in cui non sarà possibile il ritorno a casa.
La vittima sarà quindi informata dagli operatori sanitaria che l’hanno presa in carico della presenza sul territorio dei centri antiviolenza, avviando, se richiesto, le procedure di contatto.
La Rete interistituzionale “Codice Rosa” è costituita da tutti gli attori della rete antiviolenza territoriale – Ospedale di Sciacca, Procura della Repubblica di Sciacca, Forze dell’Ordine, centri antiviolenza – che, agendo secondo le rispettive competenze e con un approccio condiviso ed integrato a vantaggio delle vittime di violenza, concorrono alla erogazione di risposte sanitarie in emergenza e anche all’immediata presa in carico per le successive adozioni di percorsi specifici dedicati nonché ad attuare iniziative idonee a facilitare la raccolta delle denunce (in condizioni di rispetto della riservatezza) e ad assicurare adeguata assistenza e sostegno alle vittime in tutte le fasi susseguenti al verificarsi di un episodio di violenza di genere.
Pietro Virgadamo docente universitario e animatore del Grest della Chiesa Madre di Sciacca
Sta per concludersi al Boccone del Povero il Grest, organizzato dalla Chiesa Madre – Basilica Maria Santissima del Soccorso, insieme al Centro studi musicali e arti dello spettacolo Skenè, all’Azione Cattolica Parrocchiale, alla Comunità Gesù Ama, con la direzione artistica di Olga Galluzzo e la direzione musicale del maestro Ignazio Catanzaro. Il Grest rappresenta un momento ricreativo e al tempo stesso educativo per i ragazzi impegnati nell’animazione e per i bambini. L’attività è coordinata da Pietro Virgadamo, docente universitario, che in un’intervista a Risoluto.it parla anche dei giovani impegnati nel Grest come animatori.
Piazza Scandaliato si trasformerà in un teatro in occasione del concerto di Gianna Nannini il prossimo 19 agosto
Circonvenzione d’incapace, al via il processo a una trentenne di Lucca Sicula
Blitz dei carabinieri nelle sale gioco, sequestri e denunce
Maxi blitz dei carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento nelle sale giochi e nei circoli di tutta la provincia. I carabinieri hanno avviato una serie di controlli in tutto il territorio della provincia, dal paesino più piccolo fino al capoluogo Agrigento per contrastare il fenomeno delle scommesse dei minorenni, nonché dell’abuso della pratica dei giochi e delle scommesse, che a volte porta a veri e propri casi di ludopatia. Una settantina i circoli, i centri scommesse, le sale giochi controllate. Dieci titolari, gestori e/o presidenti di circoli sono stati, a vario titolo, denunciati. Di questi, uno è stato denunciato perché all’interno della sala scommesse i militari hanno identificato due minori, intenti ad effettuare attività da gioco non consentite; ben sei sono risultati sprovvisti della prevista licenza di Pubblica Sicurezza; cinque dei dieci soggetti, infine, non hanno esposto all’interno dei propri locali la tabella dei giochi proibiti. Non sono mancate, poi, le infrazioni di natura amministrativa. Nel complesso, in tutta la provincia sono state elevate sanzioni per un ammontare complessivo di circa 250.000 euro. Sequestrate, infine, 2 intere sale scommesse, nonché 18 computer, terminali ed apparecchi da intrattenimento illeciti. |
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Sciacca e le frane: da piazza Libertà a via Gerardi, una città che sprofonda
