Esibizione ieri sera della TeleRicordi Band a Sciacca

Si è esibita ieri sera sul palco di Piazza Angelo Scandaliato la Tele Ricordi Band, gruppo musicale di Catania che si caratterizza per la proposta musicale interamente dedicata a cover di sigle tv. Durante il concerto, la band ha proposto dalle sigle dei cartoni a famosi jingle pubblicitari, ma anche di famosi programmi televisive e di serie tv. Un excursus brioso e divertente tra la colonna sonora che ha accompagnato negli anni la vita del tubo catodico. La band è formata da Claudia Scirè alla voce,  Alba Donsì e  Giulia Calicetto, le due vocalist,  Federico Giannotta alla voce e chitarra,  Fabio Spampinato alle tastiere e  cori, Danilo Montagnino al Basso e  Valerio Pellegrino alla batteria. 
Un momento di spettacolo, scanzonato e divertente, tra i ricordi musicali di ognuno di noi.

Vigili del fuoco ancora al lavoro per stabilire le cause dell’incendio di ieri pomeriggio a Sciacca

E’ stata aperta un’indagine per fare luce sulle cause del rogo di ieri pomeriggio a Sciacca che ha bruciato due camion e un furgone di proprietà di un’azienda agricola, danneggiato recinzioni, reso necessaria l’evacuazione di abitazioni durante gli interventi con fiamme che si sono estesi per decine di ettari tra la via Sant’Agata dei Goti e la contrada Ferraro. Sono intervenute squadre dei vigili del fuoco di Sciacca, Agrigento, Santa Margherita Belice e Cianciana oltre agli uomini ed ai mezzi del Corpo Forestale. Le fiamme sono partite dalla via Acerra e poi si sono estese rapidamente, favorite dal forte vento. I vigili del fuoco di Sciacca sono al lavoro per stabilire l’origine del rogo che avrebbe potuto avere conseguenze peggiori. La zona, infatti, è densamente abitata. Nella foto, i vigili del fuoco mentre spengono le fiamme che hanno bruciato i mezzi di un’azienda agricola

Un uomo ucciso a Naro, vecchi rancori tra due famiglie alla base del delitto

Dopo le fulminee indagini che la scorsa settimana hanno portato i carabinieri di Agrigento a far scattare le manette ai polsi di un anziano che aveva poco prima ucciso un suo coetaneo a Favara,  i militari di Naro, con l’ausilio di quelli della Compagnia di Licata e dei colleghi di Caltanissetta, hanno risolto un altro gravissimo omicidio. Erano circa le 7 del mattino, quando è giunta al “112” la segnalazione di una grave lite fra più persone in pieno centro a Naro. Giunti immediatamente sul posto con numerose pattuglie, i carabinieri della locale stazione e del nucleo operativo della compagnia di Licata, si sono subito resi conto di trovarsi davanti alla scena di un efferato crimine. Bastoni e armi da taglio, sangue ovunque. Questa la scena alla quale si sono trovati davanti gli specialisti della sezione Rilievi del reparto operativo del comando provinciale, subito accorsi sul posto per i repertamenti del caso. La vittima, Constantin Pinau, agricoltore, 37 enne, romeno, con una grossa ferita alla testa, provocata da un violento colpo infertogli con un corpo contundente, è stato subito portato all’ospedale di Canicattì, dove è deceduto nella mattinata. I rilievi eseguiti sul luogo del delitto dai militari del reparto operativo hanno subito consentito di trovare tracce importanti e varie macchie di sangue. I carabinieri, dopo aver identificato la vittima, hanno in breve tempo ricostruito il suo passato, sentendo parenti, amici e familiari, appurando che recentemente l’agricoltore romeno aveva avuto dei dissapori con un connazionale 44 enne, domiciliato a Naro.             A quel punto, in tutta la provincia, è scattata una vera e propria caccia all’uomo, con posti di blocco lungo le principali arterie stradali, che hanno letteralmente blindato la provincia di Agrigento, fino ad estendere il filtraggio nelle altre province confinanti. Nel corso delle incessanti ricerche, l’autore del delitto è stato intercettato nei pressi dell’ospedale di Caltanissetta, dove i carabinieri lo hanno bloccato mentre era in compagnia del figlio. L’uomo, identificato in Lupascu Vasile, bracciante agricolo, 44 enne, è stato subito condotto in caserma assieme al figlio 18 enne, per essere ascoltato dagli inquirenti. Il sospettato ed anche il figlio, da un più approfondito esame, sono risultati avere tracce di sangue sui loro vestiti, subito sequestrati dai carabinieri. I militari dell’Arma, inoltre, hanno successivamente effettuato un’ispezione nel parcheggio dell’ospedale di Caltanissetta, scovando l’auto in uso al figlio di Lupascu e nel corso dell’immediata perquisizione dell’auto, è saltata fuori una grossa spranga ancora intrisa di sangue, subito sequestrata. A distanza di solo tre ore dall’omicidio, sulla base degli elementi di prova acquisiti durante la fulminea indagine e dopo aver ascoltato alcuni testimoni, i carabinieri hanno stretto le manette ai polsi del 44 enne Lupascu Vasile, del figlio 18 enne e della moglie 38 enne del Lupascu, con l’accusa di “omicidio volontario in concorso”, accertando che i tre si sarebbero appostati insieme, vicino l’abitazione di Pinau, aggredendolo congiuntamente e provocando ferite ad un braccio anche alla moglie della vittima. Per i tre arrestati, si sono subito aperte le porte del carcere, su disposizione della Procura della Repubblica di Agrigento. Resta, in parte, ancora da chiarire, il movente del violento e grave delitto, scaturito verosimilmente da vecchi rancori fra i due nuclei familiari.

Appalti nei rifiuti e nell’edilizia, operazione a San Cataldo

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A conclusione di complesse indagini nei settori del contrasto alla criminalità organizzata e reati contro la pubblica amministrazione, coordinate dalla DDA di Caltanissetta, Guardia di Finanza e carabinieri di Caltanissetta stanno eseguendo un’ordinanza di misure cautelari personali nei confronti di  16 soggetti, emessa dal Gip del Tribunale di Caltanissetta. Le indagini avrebbero permesso di far luce su un presunto “comitato d’affari” che avrebbe condizionato illecitamente appalti pubblici gestiti dal Comune di San Cataldo nei settori dei rifiuti e dell’edilizia. 

Evacuate alcune case lambite dall’incendio di oggi pomeriggio, lambito anche l’oleificio “La Madre Terra”

Le fiamme di oggi pomeriggio, nel primo vero incendio consistente dell’estate 2018, hanno interessato le località Cannaceci e Ferraro. I carabinieri e la protezione civile a Ferraro hanno dovuto lavorare per evacuare alcune abitazioni, che erano state lambite dalle fiamme che si erano levate producendo del fumo nero che ha mandato in fiamme anche due mezzi agricoli e addirittura una stalla. Si stanno ancora contando i danni. Lambito dal fuoco anche l’oleificio “La Madre Terra”. Situazione per fortuna tornata alla normalità, anche se il fumo scuro è stato visibile anche a diversi km di distanza, inducendo, ad esempio, i bagnanti del litorale del Sovareto, a ritenere che il si fosse generato nei loro paraggi.

Incendio in contrada Cannaceci, a Sciacca. Bruciano mezzi e una casa. Rinforzi da Santa Margherita.

Un pomeriggio di apprensione e paura nella contrada Cannaceci e nelle vicinanze di via Sant’Agata dei Goti. Un incendio, scoppiato poco prima delle 16 ha interessato la zona lambendo diverse case. A fuoco anche due grossi mezzi di un deposito agricolo.  Vigili del fuoco impegnati in un intervento importante e difficile complicato dal vento. Anche una squadra di Santa Margherita è giunta a Sciacca per aiutare i colleghi. In azione anche i vigili volontari di Cianciana. Anche i residenti delle varie abitazioni si sono dati da fare cercando di domare il fuoco. Soltanto dopo due ore, le fiamme sono state spente.

Erogazione idrica normalizzata? Macché! Ancora lamentele tra Isabella e S.Antonio

Il presunto atteso ritorno alla normalità, dopo la riparazione dei guasti ai pozzi Carboj e Grattavoli, pare, in molti casi, non avere fornito ancora alcun beneficio. Succede così, che soprattutto in alcune zone, tra Isabella e la periferia est della città, gli utenti continuino a trovarsi in gravissime condizioni rispetto ad una penuria di acqua che adesso continua da diversi giorni. E così, dopo ben 11 giorni, in via Teora (zona S.Antonio) stamattina l’acqua è stata erogata solo  dalle 10:30 alle 12:15, senza alcuna pressione e frammista ad aria. Ma non è tutto. In contrada Isabella viene riferito di zone in cui, fino al pomeriggio, l’acqua non è ancora arrivata, fatta eccezione per pochissimi isolati. In tutto questo, nel calendario per la cosiddetta Zona 5 il gestore sostiene di avere erogato acqua regolarmente da ieri alle 12 e di avere proseguito per le 24 ore odierne, annunciando per domani giorno di sospensione. La gente si sente letteralmente presa in giro.

Incendio a Sciacca, fiamme nella zona di via Sant’Agata dei Goti lambiscono abitazioni

Fumo nero ben visibile in lontananza nella zona di via Sant’Agata dei Goti, a Sciacca. In questo momento i vigili del fuoco sono in azione per cercare di spegnere le fiamme generate dapprima da un piccolo focolaio. Lambite alcune abitazioni, alcuni residenti stanno collaborando per cercare di limitare i danni.   Il vento di questo pomeriggio sta creando apprensione perché alimenta le fiamme e l’incendio si sta estendendo man mano. (Aggiornamenti in corso)

Il personalissimo omaggio dei Dorè al Carnevale di Sciacca durante l’ultimo concerto “Reunion”

A Sciacca sarà nuovamente Carnevale sebbene nella nuova inedita formula estiva, il prossimo sette settembre. In attesa, vi proponiamo una chicca registrata durante l’ultimo concerto della band saccense “I Dorè”, si tratta di un vecchio brano del gruppo tornato a suonare dopo vent’anni insieme che racconta a suo modo il Carnevale di Sciacca. I Dorè che venerdì sera hanno entusiasmato il pubblico che nell’ambito degli spettacoli promossi dal Circolo di Cultura di Sciacca “Incanto Mediteranneo” svoltosi al Castello Incantato, sono tornati a suonare dal vivo, come ci riferisce Giuseppe Gulino, componente storico del gruppo, sono già al lavoro per un nuovo progetto musicale. Intanto, vi proponiamo questo brano che dimostra come nonostante il trascorrere del tempo, i Dorè non abbiano perso la loro verve e il loro sound particolare.

Un uomo ucciso a colpi di zappa questa mattina a Naro

A Naro un uomo è stato ucciso questa mattina a colpi di zappa sulla testa. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri l’uomo, di mezza età, di origine romena, sarebbe stato colpito da un connazionale che lo aspettava fuori dalla sua abitazione. Le indagini sono in corso, ma i carabinieri sarebbero già sulle tracce del presunto assassino.