Debiti fuori bilancio: il comune di Sciacca rischia di sborsare 15 milioni di euro

È una lista lunga, troppo lunga quella che riguarda le cause intentate nei confronti del comune di Sciacca. Se la giustizia dovesse dare ragione a tutti i ricorrenti, l’esborso per le casse pubbliche sarebbe devastante: almeno 12 milioni di euro. Ai quali vanno aggiunti i tre milioni di euro scaturiti da sentenze passate in giudicato. Fare causa al comune è, dunque, una delle tendenze privilegiate nella città di Sciacca. Lo dimostrano le tante decisioni che hanno visto soccombere l’ente pubblico. Incidenti stradali causati da buche sull’asfalto restano la causa primaria di ricorso al giudice. Ma recentemente si sono aggiunge delle cause più sostanziose. Una di queste vede protagonisti gli Lsu, che hanno chiesto il riconoscimento di rimborsi per oltre 2 milioni e mezzo di euro. Un altro ricorso è stato presentato dalla Swimming, la ditta nissena che aveva partecipato al project financing per la gestione delle piscine comunali di contrada Perriera. Poi ci sono gli incidenti.

Mafia, per la Cassazione è da rifare il processo d’appello per concorso esterno a carico di Raffaele Lombardo

La corte di Cassazione ha annullato, con rinvio, la sentenza emessa il 31 marzo del 2017 dalla corte d’appello di Catania che aveva assolto, dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, l’ex presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo e lo aveva condannato a due anni, pena sospesa, per corruzione elettorale aggravata dal metodo mafioso, ma senza intimidazione e violenza. Ora si terrà un nuovo processo. Nel dispositivo la Cassazione scrive che “in accoglimento del ricorso della Procura generale di Catania annulla la sentenza impugnata con rinvio ad altra sezione di Corte d’appello di Catania” e che “per l’effetto dichiara precluso l’esame del ricorso dell’imputato”. Il Pg della Cassazione, Stefano Rocci, aveva chiesto la conferma dell’assoluzione dall’accusa di concorso esterno all’associazione mafiosa e l’annullamento con rinvio della condanna a due anni. Aveva sollecitato anche il non accoglimento del ricorso della Procura generale di Catania perché depositato in ritardo, ma con una successiva memoria, alla luce di un controllo, aveva segnalato alla Corte di Cassazione che era stato presentato in tempo utile. Erano due i ricorsi pendenti davanti alla Suprema Corte: quello della difesa, con gli avvocati Alessandro Benedetti e Filippo Dinacci, e quello presentato dalla Procura generale. In primo grado, il 19 febbraio 2014, col rito abbreviato, Lombardo era stato condannato dal Gup Marina Rizza a sei anni e otto mesi  

Sospeso ostetrico, palpeggiava le sue pazienti

Un ostetrico che lavora nell’ospedale di Sant’Agata Militello è stato sospeso per un anno dall’attività medica perché avrebbe commesso una serie di violenze sessuali nei confronti di ben 14 pazienti. Palpeggiamenti a mani nude nelle zone erogene delle pazienti, che venivano descritti come procedure necessarie da attuare prima del parto. A rendere nota l’esecuzione del provvedimento cautelare sono stati i carabinieri di Santo Stefano di Camastra che hanno eseguito l’ordinanza del gip del Tribunale di Patti su richiesta della locale Procura. Ricostruiti numerosi episodi di violenza nei confronti di giovani donne, anche minorenni, di cui il medico approfittava nelle fasi antecedenti al parto.  Le vittime, quasi sempre al primo parto e non conoscendo le procedure, benché imbarazzate subivano quelle violenze preferendo non reagire, sicure del fatto che “dopo il parto sarebbe finito tutto”. L’ostetrico pretendeva l’assenza di familiari durante le visite.

Il Movimento Cinque Stelle fuori dall’aula al momento del voto al bilancio: “Noi bocciati da un’amministrazione chiusa”

La sindaca Francesca Valenti definisce “concreto” il bilancio di previsione 2018 mentre per i pentastellati in consiglio è un un bilancio che non tiene conto delle criticità espresse dalla corte dei conti e dal collegio dei revisori.
All’interno, secondo le osservazioni che sono arrivate dal M5S dopo l’ok del consiglio comunale con i voti della maggioranza, vi è  una somma enorme di imposta di soggiorno che è stato chiesta di accettare a scatola chiusa.
“Inoltre, il bilancio – si legge nella nota – è stato discusso in aula a notte fonda, con consiglieri della maggioranza che venivano svegliati appositamente al momento del voto  e una finta apertura da parte della maggioranza che approva solamente 1 tra i 12 emendamenti presentati dal M5S e i 5 presentati da Mizzica e controfirmati anche da noi”.
I due consiglieri comunali del Movimento, Teresa Bilello e Alessandro Curreri hanno abbandonato l’aula in segno di portesta.
“Dei 12 emendamenti presentati dal M5S – scrivono –  solo uno ha trovato approvazione: quello sul baratto amministrativo che permetterà ai cittadini che non riescono a pagare i tributi locali di saldare il debito lavorando per il Comune che ci guadagna in forza lavoro fornendo, al contempo, uno strumento realmente utile per risolvere problemi che altrimenti porterebbero all’indebitamento nei confronti dell’ente pubblico.
Precisiamo che grazie al nostro lavoro preciso e puntuale, tutti i nostri emendamenti hanno avuto il parere favorevole di regolarità finanziaria espresso dagli uffici e dai revisori.
Nonostante ciò l’amministrazione ha voluto bocciarci politicamente ritenendo di non potere destinare le contenute e ragionate somme che il M5S aveva chiesto per la cultura, la ceramica, al recupero dell’asilo nido della Badia Grande, al noleggio di mezzi a costi contenuti, per la sicurezza dando forza alla polizia municipale, sulle pari opportunità, sulla promozione del turismo e ad altri piccoli ma realmente utili interventi adducendo motivazioni che come al solito rinviano vagamente gli interventi al futuro.Ma fino a quando quest’amministrazione intende rinviare non è dato saperlo. Ancora una volta ne esce fuori una totale assenza di programmazione”.
I pentastellati si dicono non convinti dalle argomentazioni espresse dall’amministrazione in merito alle criticità manifestate, non solo dallo stesso gruppo di opposizione ma anche e soprattutto dai revisori dei conti, su di un bilancio che si basa troppo su entrate incerte alle quali sono collegati investimenti  altrettanto incerti.
“Eppure il M5S – ribadiscono – si è dimostrato particolarmente aperto nei confronti dell’amministrazione con idee e progetti per il bene della città e da ultimo fornendo i numeri necessari all’immediata esecutività del piano triennale, numeri dei quali la maggioranza era drammaticamente sprovvista, per un senso di responsabilità verso la città che non può ulteriormente attendere. E a tal proposito ribadiamo il nostro fermo disaccordo anche sulla gestione della imposta di soggiorno che deve servire a finanziare interventi a sostegno delle strutture ricettive, fruizione e valorizzazione beni monumentali, miglioramenti della fruizione delle spiagge ed efficientemente dei collegamenti alle zone balneari, programmazione di rassegne teatrali, mentre dal quanto presentato dall’amministrazione con questo bilancio non si vede minimamente la possibilità di raggiungere concretamente alcuno di questi obiettivi. Non vogliamo essere solo la città delle sfilate. Vogliamo soprattutto essere la città della cultura e dei servizi”.
I due consiglieri spiegano poi le ragioni del loro abbandono dell’aula: “Non potevamo pertanto sostenere questa impostazione specie dinnanzi ad una amministrazione che prima si dichiara aperta e poi non accoglie le proposte di un’opposizione che ha dimostrato coi fatti concretezza e vicinanza alle esigenze dei cittadini. Se la stessa amministrazione non intende ascoltarci, usciamo dall’aula perché la nostra opinione, così come l’opinione dei migliaia di cittadini che rappresentiamo, evidentemente per il Sindaco Valenti non conta.Ma è certo  – affermano infine – che continueremo a vigilare per garantire una trasparenza verso la città e partecipazione alla cosa pubblica che l’amministrazione del “con me il sindaco sei tu” non riesce proprio a fornire”.
 

Il Tar accoglie il ricorso e conferma il finanziamento di 2 milioni di euro per il Gac a Sciacca ed altri Comuni della fascia costiera

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia ha accolto, con sentenza depositata oggi, il ricorso proposto dal GAC “Il sole e l’azzurro – tra Selinunte, Sciacca e Vigata” contro l’assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea. È stato, dunque, confermato il finanziamento di 2 milioni e 121 mila euro destinato alla realizzazione di interventi infrastrutturali e servizi per il supporto della pesca e lo sviluppo di tutta la fascia costiera nei comuni di Sciacca, Castelvetrano, Menfi, Ribera, Cattolica Eraclea, Montallegro, Siculiana, Realmonte, Porto Empedocle e Campobello di Mazara. Lo ha reso noto questa sera il sindaco di Sciacca, Francesca Valenti.

Estorsione al Verdura Golf Resort, sarà ascoltato anche l’ex direttore

Il processo è scaturito da un’indagine svolta dai carabinieri della compagnia di Sciacca in seguito alla quale, l’imprenditore riberese Ignazio Tavormina di 52 anni, è stato accusato di estorsione ai danni di dirigenti e dipendenti del complesso alberghiero Verdura Golf Resort oltre che atti di sabotaggio ai mezzi della stessa struttura turistica. Il giudice del Tribunale di Sciacca, Alberto Davico, che celebra il processo con rito abbreviato, ha disposto d’ufficio di sentire l’ex direttore del Resort che si è costituito parte civile già nella prossima udienza fissata per il prossimo 19 ottobre. Tavormina a Ribera, è titolare di una ditta di vivai appaltatrice per la gestione delle aree verdi ornamentali e agricole del complesso  Rocco Forte. La società Mediterranea Golf & Resort, ha avanzato una richiesta di risarcimento di circa 400 mila euro Mentre le sei persone offese, difese dagli avvocati Giovanni e Sergio Vaccaro, hanno richiesto 50 mila euro ciascuno costituendosi parte civile. L’imputato, difeso dagli avvocati Nicola Puma e Accursio Piro, si è dichiarato totalmente estraneo ai fatto che gli vengono contestati.
 
 

Via libera al bilancio dell’amministrazione, la sindaca Valenti: “Adesso per la prima volta possiamo prevedere come spendere i soldi”

Ci sono volute più di nove ore di consiglio comunale per approvare il bilancio di  previsione 2018.

Diciassette i consiglieri comunali presenti in Sala Falcone Borsellino con i componenti di opposizione che si sono autotassati per permettere la ripresa integrale in diretta televisiva dell’assemblea di ieri terminata soltanto all’alba di questa mattina.

Bilancio passato all’esame del consiglio con quattordici voti a favore, tre contrari e un solo emendamento presentato dai consiglieri di opposizione Teresa Bilello, Alessandro Curreri e Fabio Termine sul baratto amministrativo. Mentre sono stati stoppati tutti gli altri emendamenti presentati dalle file dell’opposizione. Situazione che ha sollevato le proteste specie dei grillini, che hanno abbandonato l’aula al momento del voto finale.

La sindaca Francesca Valenti ha commentato soddisfatta l’approvazione dello strumento finanziario: “Per la prima volta possiamo prevedere e programmare come spendere  – ha affermato – è un bilancio che guarda ad assicurare i servizi essenziali importanti per la città e che allo stesso tempo guarda allo sviluppo turistico”.

Passerelle in legno nelle spiagge di Sciacca, l’amministrazione corre ai ripari per consentire l’accesso a tutti

L’Amministrazione comunale sta facendo collocare delle passerelle in legno nei lidi più frequentati dai bagnanti per consentire anche ai diversamente abili, e alle persone con difficoltà di movimento, di entrare nell’arenile senza ostacoli.

È quanto rendono noto il sindaco Francesca Valenti e l’assessore alle Politiche Sociali Annalisa Alongi.

Al lavoro il personale della Squadra di Pronto Intervento del Comune. Già collocate passerelle nelle spiagge di contrada Sovareto e Foggia, ma si continuerà in altri tratti di litorale come San Giorgio, Maragani e San Marco con la collocazione di scivoli o scalette.

Via le zanzare dall’ospedale di Sciacca, l’Asp darà risposte in Prefettura

“Rinviare su questioni legate alla salute pubblica di un intero territorio non è più possibile, preme risolvere, fattivamente e nel minor tempo possibile, un insieme di problematiche che vertono sulla sanità Agrigentina, lasciate in sospeso ormai da troppi mesi”. Lo ha detto il senatore del Movimento 5 Stelle Rino Marinello a margine dell’incontro, in Prefettura, ad Agrigento, con il Prefetto Caputo, il questore di Polizia Auriemma, il commissario dell’Asp Venuti, il direttore sanitario della stessa Asp Lo Bosco, il tenente colonnello Micucci del reparto operativo dei Carabinieri di Agrigento, il colonnello della Guardia di Finanza Maggio e il dottore Spoto dell’Asp.

 Numerosi i punti all’ordine del giorno sui quali il senatore Cinquestelle ha voluto puntare l’attenzione, attraverso una approfondita analisi delle soluzioni, perlopiù condivise dagli interlocutori. Tra i temi più scottanti, quello igienico-sanitario legato alla presenza massiccia di zanzare nel Presidio ospedaliero di Sciacca. Secondo le testimonianze del personale, a Sciacca le zanzare sono dappertutto ed escono persino dai termosifoni. “Bisogna intervenire con urgenza – afferma Marinello – evitando che nelle fondamenta del PO ristagni l’acqua”. “Inoltre, – aggiunge – bisogna provvedere alla bonifica degli ambienti e alla disinfestazione, intervenendo anche fuori dall’ospedale, coinvolgendo l’amministrazione comunale, per la bonifica di piccoli ruscelli. E quindi, attraverso la scerbatura e la potatura di alberi”. “È un intervento – spiega il senatore – che deve essere programmato ed effettuato in tempo opportuno per il potenziale rischio di incendi e la proliferazione di zecche”.

 Si è passati, quindi, al tema della rimodulazione del servizio di continuità assistenziale, attraverso l’accorpamento dei presidi di guardia medica in quei centri distanti fra loro solo pochi chilometri (stiamo parlando di centri che distano tra loro tre, quattro chilometri, comunque sempre entro i dieci chilometri di percorrenza). “Oggi – chiarisce Marinello – le guardie mediche, attive dalle ore 20 alle ore 8 del mattino seguente e h 24 in tutti i giorni festivi, contano un solo medico che, di fatto, opera senza tutela fisica, né tutela assicurativa e legale”. “Ma soprattutto, – continua – è da considerare la grave problematica rappresentata delle precarie condizioni nelle quali i medici svolgono tale servizio, essendo frequentemente oggetto di intemperanze verbali, di minacce e violenze fisiche, non ultime i fatti di cronaca accaduti in Sicilia lo scorso anno”.

 “Accorpare, – sostiene Marinello – vorrebbe dire maggiori garanzie per gli stessi cittadini, facendo confluire più medici in strutture con automedicalizzate; rafforzando così le dotazioni di personale medico; garantendo la presenza di due medici nel posto di guardia; unitamente ad assunzione di personale infermieristico per il potenziamento del servizio. Tale situazione permetterebbe ai due sanitari di collaborare e confrontarsi”.  Un nuovo incontro è previsto sabato  7 luglio, alle ore 9.30, sempre in Prefettura, e sono attese le prime risposte a cominciare dalla questione zanzare al Giovanni Paolo II copme sottolinea il senatore Marinello in un’intervista a Risoluto.it.

Indagine dei carabinieri su sei auto a fuoco nel 2017 a Ribera, disposti tre rinvii a giudizio

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L’indagine svolta lo scorso anno a Ribera dai carabinieri della locale tenenza su tentativi di incendio e su un incendio di auto, sei complessivamente, è approdata a un primo risultato, il rinvio a giudizio di tre riberesi, disposto dal giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Sciacca, Rosario Di Gioia. Per i tentativi di incendio sono stati rinviati a giudizio Gaetano Clemente, di 51 anni, ed Eduardo Bordonaro, di 52, difesi dall’avvocato Giovanni Di Caro.  Maurizio Carbone, di 44 anni, invece è stato rinviato a giudizio per l’incendio di un autocarro con fiamme che hanno un’abitazione vicina. Carbone è difeso dall’avvocato Giovanni Forte. L’inchiesta è stata coordinata dal sostituto procuratore Christian Del Turco. Le auto erano di proprietà di anziani e di casalinghe. Secondo l’ipotesi investigativa le azioni sarebbero state poste in essere senza alcuna motivazione, solo per danneggiare.