Avvocato di Menfi: “Cronisti RAI cinici nel rievocare la giovane uccisa dalla mucca pazza, memoria e dolore cose serie”

“I cronisti della Rai nel parlare di Menfi avrebbero potuto solo associarne il nome all’idolo di casa, Salvatore Puccio. E invece non hanno saputo fare altro che parlare della giovane morta nel 2003 per la sindrome della mucca pazza”. È questa la lamentela di Michele Barbera, avvocato e scrittore menfitano (è autore di diversi romanzi gialli, da “Il testamento di Vantò” a “Colpe apparenti”, entrambi pubblicati da Aulino), che sul suo blog “L’altra verità” ha dato sfogo al suo malessere. “Il giro non è passato dal centro di Menfi, ma solo all’esterno. Ma tanti sportivi si sono assiepati a bordo strada con striscioni, cori improvvisati e grida di incitamento ha voluto mostrare il proprio sostegno a Salvatore. Ma i cronisti Rai – aggiunge Barbera – hanno tralasciato ogni altro aspetto di Menfi rimarcando cinicamente la morte della ragazza per la sindrome di Creutzfeldt-Jakob, con tanto di immagini di repertorio del funerale, proprio a far vedere che non si trattava di un’improvvisazione”. A Michele Barbera questo ha fatto male. “Penso alla famiglia – ha detto – che ha sempre cercato ed osservato una stretta privacy sull’evento, mi ha fatto male, perché tutto questo ha il sapore di una ferita non rimarginata, che i cronisti RAI hanno accentuato con la crudezza di una cronaca che rasentava un voyeurismo curioso ed irrispettoso. La memoria del dolore – ha aggiunto il legale – è una cosa seria e va osservata e rinnovata negli opportuni contesti, rispettando la riservatezza della famiglia e di quanti da quell’evento furono sorpresi ed addolorati, specialmente i menfitani che ben conoscevano la ragazza”. Michele Barbera comprende il diritto di cronaca, ma in questo caso secondo il suo giudizio non c’entrava proprio: il sacrificio di una ragazza colpita da un destino atroce non ha nulla a che spartire con un evento sportivo che è un circolo mass-mediatico e gaudente, superficiale quanto basta per fare spettacolo pure dei funerali di una ragazza.
Mi chiedo se i giornalisti RAI fossero a corto di argomenti su Menfi”. Va detto, comunque, che la memoria della giovane, in ogni caso, è stata valorizzata dalla laurea in lettere postuma con 110 e lode. Ma a Barbera è sfuggito il nesso tra la tappa del Giro e questo fatto così drammatico per la gente del luogo.

Giro d’Italia e promozione del territorio: Sicilia sugli scudi, la bellezza e la cultura di Sciacca in primo piano

L’opportunità del Giro d’Italia in Sicilia si è rivelata ancora una volta propizia per offrire all’Italia e al mondo l’immagine migliore di una terra straordinaria, non solo baciata dal sole ma anche aggregato di cultura e tradizione. Da Caltagirone a Sciacca, da Agrigento alla Valle del Belice, la quinta tappa della storica gara ciclistica si è trasformata anche in veicolo di illuminata promozione turistica, permettendo di avvertire l’odore della bellezza. Anche Sciacca, per qualche ora, ha smesso i panni dolenti di chi si sente vittima sacrificale delle ingiustizie planetarie, per gioire e apprezzare i colori e la gioia dello sport autentico, quello che non induce a domandarsi a cosa serva arrivare ultimi ma che, al contrario, commuove per lo spirito di una competizione sana, capace ancora di attrarre tanti praticanti, a Sciacca protagonisti in diverse associazioni amatoriali. Trentadue anni dopo la tappa saccense in viale della Vittoria, Sciacca è tornata sotto i riflettori migliori, quelli che ne hanno fatto apprezzare bellezza e conoscenza. E la gioia dei saccensi è stata tanta, come rivela il video amatoriale che abbiamo ricevuto in redazione e che proponiamo al vostra apprezzamento.

Sambuca prega per la sorte di Leo D’Amico: il motociclista del Giro d’Italia travolto oggi da un’auto lotta tra la vita e la morte

È il procuratore aggiunto di Agrigento Salvatore Vella il magistrato che in queste ore indaga sull’incredibile incidente causato dalla drammatica imprudenza di un anziano che, in località Maddalusa, sulla statale 640, alla guida della sua Fiat Stilo ha forzato il blocco della strada imposto dall’Anas causando lo schianto con la motocicletta guidata da Leonardo D’Amico, 48 anni, di Sambuca di Sicilia, commissario di gara del Giro d’Italia. Lo scontro è stato violentissimo. D’Amico ha subito la frattura di ben dodici costole ma, soprattutto, una grave emorragia cerebrale. Il sambucese è stato trasferito d’urgenza all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta, dove nel pomeriggio è stato sottoposto ad un delicatissimo intervento chirurgico. Nello schianto il casco protettivo è stato divelto. Una vicenda incredibile e assurda, che rileva sotto diversi profili, a partire dalle responsabilità dell’automobilista. La sua posizione giudiziaria sarebbe definita “gravissima” dai magistrati. Il Pm Vella si è recato sul luogo dell’incidente, sentendo i due addetti dell’Anas che vigilavano sull’interruzione del transito su quel tratto di strada. Il loro interrogatorio è poi proseguito nella sezione di Polizia giudiziaria della Procura di Agrigento. L’Anas sta fornendo la massima collaborazione nei confronti degli inquirenti. Il dottor Vella è affiancato, nel lavoro di queste ore, dalla dottoressa Paola Vetro. Anas che, però, nel pomeriggio aveva diramato un comunicato stampa secondo il quale il motociclista dell’organizzazione del Giro d’Italia sarebbe morto. Notizia, poi, per fortuna smentita dalle stesse fonti giudiziarie. Ma durante la diretta di Rai Sport i telecronisti l’avevano già riferita. Una rincorsa di indiscrezioni che naturalmente ha alimentato il tam-tam sui social network. Al momento, malgrado le sue condizioni siano gravissime, Leo D’Amico è ancora in vita.

Commissario di gara travolto da un’auto che non rispetta i divieti

Quinta tappa del Giro d’Italia Agrigento-Santa Ninfa macchiata dal sangue. Un brutto incidente stradale si e’ verificato pochi minuti fa al bivio Maddalusa. Una Fiat Stilo ha travolto un commissario di gara in sella ad una motocicletta, originario di Sambuca che e’ stato immediatamente trasferito al Pronto Soccorso del Sant’Elia di Caltanissetta. Sarebbe in pericolo di vita. Ancora in corso gli accertamenti per delineare la dinamica dell’incidente. A quanto pare l’incidente sarebbe stato causato dal mancato rispetto delle disposizioni eccezionali sulla viabilita’ in occasione del Giro. Un brutto episodio che purtroppo, ha connotato la tappa agrigentina.

La costa agrigentina protagonista del Giro, magnifiche immagini dall’alto

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E’ in corso la quinta tappa del Giro d’Italia, partita alle 13,30 da Agrigento. Alle 15 circa attraversera’ Sciacca. In questa prima parte oltre alla gara, protagonista indiscussa la bellezza della costa agrigentina. Dapprima il passaggio alla Valle dei Templi, poi il percorso verso Porto Empedocle e Realmonte con la straordinaria unicita’ di Scala dei Turchi piu’ volte riprese dalle telecamere Rai che stanno seguendo il Giro con il commento sportivo della competizione. Intanto, attesa a Sciacca per l’arrivo della “carovana rosa”. Palloncini rosa e piccoli tricolori rosa sono stati esposti da molte attivita’ interessate d percorso del Giro.

Fratelli diversi in attesa del Giro

Lui ha indossato la maglia rosa, lei non e’ andata oltre il foulard e un maglioncino.  Diversi in tutto i fratelli Franco e Francesca Valenti, il primo sindaco di Santa Margherita e la seconda a dell’amministrazione comunale di Sciacca. In attesa del passaggio del Giro d’Italia Franco Valenti non ha resistito ad indossare la maglia rosa, proprio quella da ciclista. La sorella con quella maglia sotto la fascia tricolore proprio non riusciamo ad immaginarla. Quello che certamente li accomuna e’ la soddisfazione per il passaggio del Giro sia da Sciacca che da Santa Margherita.

Chiazza di gasolio sull’asfalto del percorso del Giro, intervento immediato per rimuoverla

Del gasolio si e’ riversato sull’asfalto di via Ghezzi da un mezzo in transito. La chiazza di carburante interessa una parte della carreggiata nella quale tra poche ore transiteranno i ciclisti del Giro d’Italia. Immediato l’intervento della polizia municipale che ha chiuso subito la circolazione sul tratto in questione dove al momento, sono all’opera una squadra che sta rimuovendo la chiazza per consentire il passaggio in piena sicurezza.

Commemorata stamattina la memoria di Emilio Ravasio 32 anni dopo la sua morte

È stato padre Albert, parroco della chiesa del Sacro Cuore, grande appassionato di ciclismo, a scendere dalla sua mountain bike e vestire la tonaca stamattina sulla provinciale Sciacca-Menfi, per la breve commemorazione in memoria di Emilio Ravasio, proprio nel luogo dove il pomeriggio del 12 maggio di trentadue anni fa il ciclista dell’Atala nato a Carate Brianza ebbe un incidente. È stato qui che il sindaco Valenti ha deposto una corona di fiori. Un momento quello di stamattina al quale hanno partecipato anche le associazioni ciclistiche del territorio e la Croce Rossa Italiana.  

Menfi aspetta gia’il suo campione

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Tutto pronto ad Agrigento per la partenza del Giro d’Italia. Il village in piazza Vittorio Emanuele intanto ha iniziato le attivita’ di intrattenimento. La partenza e’ prevista per le 13.30. A Sciacca l’attraversamento della “carovana rosa” e’ prevista per le 15. Intanto lungo i cavalcavia vicino Menfi interessati dal passaggio, sono stati esposti degli striscioni per salutare il concittadino Salvatore Puccio, ciclista del team Sky, originario di Menfi.

Rapina a mano armata a Menfi, indagano i carabinieri

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Una rapina è stata messa a segno durante la serata di lunedì scorso a Menfi, ma la notizia è filtrata soltanto adesso. Un uomo, con il volto coperto da casco integrale e una pistola in pugno, è piombato all’interno di un’agenzia di assicurazione. Con estrema velocità ha arraffato il denaro presente in cassa, qualche centinaio di euro, ed è fuggito. Ad attenderlo nella zona, la via Santi Bivona, potrebbe esserci stato un complice per favorirne la fuga. E’ probabile che gli investigatori possano ricavare elementi utili dalle telecamere presenti nella zona. Il malvivente potrebbe essere fuggito in moto. Le indagini sono svolte dai carabinieri.