Nuova possibile soppressione del Centro Medico Inps, Tribunale dei Diritti del Malato” Ipotesi da scartare”

Il Tribunale dei Diritti del Malato di Sciacca interviene nuovamente sulla possibile ipotesi del rischio soppressione della sede medico legale dell’ I.N.P.S. di Sciacca. “Abbiamo appresso – scrive il Tdm- che nel nuovo progetto di riorganizzazione dell’Area Medica sarebbe stata ripresa l’ipotesi, che speravamo scongiurata, della soppressione del Centro Medico legale di Sciacca. Ritorniamo a ribadire che tale decisione non tiene conto dei bisogni e delle difficoltà dei cittadini che, in stato di necessità, chiedono quelle prestazioni previste per legge utili a migliorare la loro condizione di salute ed il loro benessere personale. Il Tdm con una nota nel gennaio del 2017,  indirizzata a tutti gli organi istituzionali, aveva già evidenziato la necessità di salvaguardare la sede di Sciacca per i disagi che la soppressione avrebbe inevitabilmente causato all’utenza.  

Complesso della Badia Grande verso la chiusura, Bono e Milioti ne temono il degrado

I consiglieri comunali Calogero Bono e Giuseppe Milioti, in una lettera firmata anche da altri cittadini, hanno scritto al sindaco Francesca Valenti in merito alla vicenda che scaturisce dalla decisione dell’Istituto delle Figlie della Misericordia e della Croce di chiudere la scuola dell’infanzia presso il complesso monumentale della Badia Grande non venga chiusa. “È auspicabile – scrive Bono – che le suore continuino il loro egregio lavoro di educazione. Tuttavia – aggiunge – non ci risulta, allo stato attuale, alcuna azione intrapresa da questa amministrazione sull’uso futuro dei locali (che lo ricordiamo sono di proprietà comunale) nel caso in cui, a fine anno scolastico, la decisione dovesse essere messa in pratica”. Bono teme che la possibile chiusura dei locali della Badia Grande possa determinarne il degrado. “Per scongiurare questa evenienza – osserva – crediamo che sarebbe oltremodo opportuno iniziare una interlocuzione non solo con le forze politiche, ma anche con le associazioni culturali presenti in città al fine di individuare quale potrebbe essere l’uso più idoneo”. Diverse le opzioni possibili: dall’istituzione di un asilo comunale a un centro di aggregazione per giovani o, magari, utilizzare gli ampi locali ed adibirli a sale espositive dove allocare una serie di opere che allo stato attuale non sono valorizzate o peggio ancora, pur essendo di proprietà della città di Sciacca, sono disseminate in altre città.

Cantieri di servizio, Francesca Valenti: “Anche Sciacca ha presentato per tempo la manifestazione d’interesse”

“Su cantieri di servizio e cantieri di lavoro abbiamo fatto il nostro dovere”. Lo ha spiegato oggi Francesca Valenti, rispondendo così alla nota di ieri dell’opposizione di centrodestra, che aveva lanciato un allarme in ordine ad una informativa proveniente dall’Assessorato alla Famiglia contenente l’elenco dei comuni siciliani che non avevano avanzato la necessaria manifestazione d’interesse per poter ambire all’ammissione a finanziamento. “Noi abbiamo spedito la documentazione necessaria il 12 marzo, tre giorni prima della scadenza dei termini. Abbiamo già chiesto spiegazioni, dimostrando (ricevute PEC alla mano) la trasparenza del nostro agire, e i funzionari ci hanno già fatto sapere che è tutto risolto”. Oggi a Palermo si è precipitata di persona l’assessore Annalisa Alongi, per verificare il buon esito di questa vicenda. Vicenda su cui il centrodestra ieri sembrava pronto ad attaccare. “Vedo solo accuse e giudizi sommari, secondo me non è così che si fa la contrapposizione politica”, ha detto il sindaco di Sciacca.

Porta a porta, Mandracchia: “Alla Perriera e al Ferraro si partirà il 17, l’amministrazione su questo è inflessibile”

Mentre a nome del Comitato per la trasparenza dei costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti Stefano Scaduto oggi invita il sindaco Valenti a pretendere dalle ditte Sea- Bono, la bozza della carta dei servizi, prevista dal piano Aro, nell’ottica di rilevare il grado di soddisfazione dell’utenza rispetto alla qualità del piano ARO, oggi l’assessore Paolo Mandracchia ha rinnovato l’appello ai cittadini a una superiore collaborazione nell’interesse del funzionamento del “porta a porta”, giunto appena al suo secondo giorno. “Al momento – ha detto l’assessore – la Polizia Municipale riscontrerà eventuali disfunzioni e le segnalerà ai cittadini. Ma passata la fase iniziale, in presenza di ulteriori comportamenti sbagliati si procederà alle sanzioni”. Mandracchia ha poi spiegato le ragioni per le quali si è preferito distribuire i mastelli direttamente presso i centri di raccolta (Mattatoio compreso), e non con un servizio a domicilio. “Volevamo essere più spediti, ma è evidente che non ci siamo riusciti, anche perché l’utenza si è concentrata per ritirare i mastelli negli ultimi giorni. In ogni caso – ha concluso – abbiamo già chiesto alla ditta di aumentare i punti di distribuzione, e stiamo aspettando che questo accada”. Intanto Mandracchia conferma: “Il porta a porta nelle zone tuttora scoperte, dalla Perriera al Ferraro, deve partire necessariamente il 17 aprile. È vero, le ditte ci hanno chiesto di rinviare, ma su questo l’amministrazione è inflessibile”.

Danni maltempo novembre 2016: la Protezione civile dichiara ammissibili le somme richieste dai privati

La dichiarazione dello stato di emergenza culminò con una quantificazione dei danni subiti dal territorio di Sciacca in 30 milioni di euro. Stiamo parlando dell’alluvione del 25 novembre del 2016. Solo oggi il sindaco Francesca Valenti ha reso noto che il Dipartimento regionale della Protezione Civile ha accolto, dichiarandole ammissibili, le istanze di ristoro presentate da oltre un centinaio tra proprietari di edifici privati e attività produttive a suo tempo danneggiate. Richieste, quelle presentate, che superano i 9 milioni di euro. Bisognerà capire se nel via libera al relativo finanziamento non sarà adottata la solita scure dei tagli. Ammonta a poco più di un milione di euro, invece, l’importo delle opere pubbliche presentate all’interno di un listone dall’amministrazione comunale. Si tratta, in particolare, di sistemazioni e pulizia dei torrenti Bagni e Cansalamone, dei ponticelli Raganella-Baiata e e Foce di Mezzo, della strada del pellegrinaggio Sciacca-San Calogero, del ripristino della viabilità a San Giorgio e della messa in sicurezza della via al Lido. Vedremo come andrà a finire. Nel frattempo, però, il sindaco ha appreso che in merito all’altra alluvione, quella del gennaio del 2017, la Regione non ha accordato alcun ristoro. “Chiederemo notizie sia sui tempi riguardanti l’accreditamento delle somme approvate, sia sulle ragioni per le quali i danni causati dal maltempo del 2017 non sono stati riconosciuti”, ha riferito Francesca Valenti.

Tentata rapina ad un bar di Grotte, in manette un uomo di Racalmuto

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Erano passate da poco le 19, ieri sera a Grotte, quando un malvivente era entrato in un bar del centro in quel momento affollato di persone. Incurante della situazione, il soggetto si è avvicinato alla cassiera mostrandole una pistola che teneva nella cinta dei pantaloni, con l’intento di farsi consegnare l’incasso del bar. Ma alcuni avventori si sono accorti di quanto stava accadendo inducendo l’uomo a scappare via. Immediatamente i Carabinieri della Stazione di Grotte, allertati telefonicamente, sono intervenuti sul posto, riuscendo attraverso le prime descrizioni dei testimoni a delineare un identikit del soggetto. Tra le prime ipotesi al vaglio, vi era anche quella che portava ad un individuo racalmutese, Vincenzo Milioto. La tempestiva sinergia investigativa tra la Stazione Carabinieri di Grotte e quella di Racalmuto , ha fatto scattare subito le ricerche. E proprio durante un posto di blocco attuato lungo corso Garibaldi di Racalmuto, i Carabinieri della locale Stazione hanno sorpreso il sospettato  Vincenzo Milioto, il quale nell’immediatezza ha tentato la fuga, opponendo resistenza, venendo subito bloccato dai militari. Durante la perquisizione, è stata rinvenuta una pistola, fissata alla cinta dei suoi pantaloni, una Beretta calibro 9, con relative cartucce, risultata avere la matricola abrasa, ancora con il colpo in canna e dunque pronta a sparare. Per Vincenzo Milioto, 38 enne, sono scattate le manette per “Tentata Rapina aggravata”, “Porto e detenzione abusiva di pistola” e “Resistenza a Pubblico Ufficiale”. L’uomo avrebbe eluso anche l’obbligo di “sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno” nel comune di Racalmuto. Milioto è stato tradotto al carcere di Agrigento.

Festeggiata all’Amato Vetrano la Giornata del Mare e della Cultura Marinara

Si è svolto questa mattina all’Auditorium dell’Istituto Amato Vetrano di Sciacca l’incontro/convegno sulla “Giornata del Mare e della Cultura Marinara” organizzata dall’Ufficio Circondariale Marittimo di Sciacca.

Alla presenza di istituzioni, personalità, rappresentanze di studenti e docenti e di altre istituzioni scolastiche, hanno partecipato le classi dell’istituto saccense mentre tra i relatori  il Comandante guardia Costiera di Sciacca, tenente di vascello, Sebastiano Sgroi, l’avvocato Aldo Rossi, Presidente della Lega Navale di Sciacca e gli esperti Mimmo Macaluso e  Salvatore Mugnai, responsabile del WWF – Sicilia.

Aggressione ad dipendente dell’ Asp di Agrigento, Venuti chiede sostegno

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Nel pomeriggio di ieri si è verificato un gravissimo episodio di aggressione occorso all’interno del perimetro della cittadella della salute del viale della Vittoria, ai danni di un dipendente dell’Azienda. A diffondere la notizia è l’ufficio stampa dell’Asp di Agrigento che riporta l’increscioso fatto avvenuto ieri ai danni del proprio dipendente. “Con efferata e imprevedibile violenza – si legge nel comunicato – un soggetto si è scagliato contro un operatore amministrativo in servizio presso gli uffici sede delle commissioni per il riconoscimento dei benefici di invalidità civile provocandogli gravi traumi e ferite. Il lavoratore, prontamente soccorso, è stato immediatamente trasferito presso il pronto soccorso del“San Giovanni di Dio” di Agrigento dove si trova adesso ricoverato e, pur trovandosi in stato di coscienza, è in prognosi riservata a causa di una frattura al cranio”. Il commissario Asp Gervasio Venuti nell’esprimere prioritariamente vicinanza e sostegno al malcapitato dipendente, ha dichiarato: “Non è accettabile che il personale delle aziende sanitarie debba essere sottoposto a gravi rischi nell’adempimento del proprio dovere, sia esso un’attività assistenziale o un servizio amministrativo a favore dell’utenza. Un’aggressione violenta e totalmente ingiustificata come quella subita dal nostro funzionario del servizio invalidi civili, esempio di professionalità e qualità umane, sconcerta e mette in uno stato di grave preoccupazione tutti i dipendenti dell’Azienda che, per la natura e la diffusione capillare dei servizi resi, operano su centinaia di postazioni a contatto diretto dell’utenza. Non possiamo accettare che lavorare per i nostri cittadini, cui ci lega un senso di profondo senso di servizio e vicinanza per la tipologia dei problemi che giornalmente affrontano i nostri dipendenti, possa essere condizionato da episodi irrazionali e imprevedibili, oltre che gravissimi e inaccettabili come quello di ieri. Lavorare in sanità non può rappresentare un rischio per la propria incolumità fisica. Già si stanno adottando numerosi provvedimenti volti ad aumentare la sicurezza dei nostri operatori e dei cittadini nelle sedi più a rischio, quali i pronto soccorso, le guardie mediche, gli uffici a diretto contatto con il pubblico, attraverso l’installazione di telecamere e altri sistemi di rilevazione elettronica, modifiche strutturali finalizzate alla predisposizione di barriere fisiche e alla razionalizzazione dei percorsi assistenziali, l’introduzione di dispositivi individuali di tracciatura della posizione degli operatori e dei mezzi e di attivazione di segnali di allarme, l’aumento dei servizi di sorveglianza armata. Tuttavia serve del tempo per la completa riorganizzazione delle strutture e dei servizi e, peraltro, la quantità delle sedi operative, oltre che l’imprevedibilità deicomportamenti di un’utenza talora difficile non consentono di eliminare totalmente il rischio. E’ per questo che è necessario il supporto di tutti gli operatori pubblici che possono efficacemente sostenere la nostra azione, dei cittadini e di tutto il personale a cui va il mio ringraziamento per il difficile lavoro svolto, spesso in condizioni di disagio”. “Ritengo necessario – aggiunge Venuti –  in alcuni casi riprogettare i percorsi organizzativi che riguardano sia le attività assistenziali che le attività amministrative e di supporto (prenotazioni, scelta e revoca dei MMG e PLS, certificazioni, commissioni mediche, attività ispettive e di verifica, etc.), dando priorità alla presa in carico e all’accoglienza degli utenti, per ottenere vantaggi in termini di semplificazione, efficienza e trasparenza, ma anche, non secondariamente, di sicurezza dei nostri operatori. La mia gratitudine va oggi alle autorità di Polizia che sono intervenute immediatamente ricostruendo i fatti. L’evento ha avuto dell’imponderabile e non sono state sufficienti a scongiurarlo le crescenti migliorie nel campo della sicurezza di cui si sta dotando l’Asp di Agrigento. Fra queste anche la riattivazione di un presidio di sicurezza presso il pronto soccorso dell’ospedale di Agrigento ottenuta anche grazie alla proficua collaborazione con il questore Maurizio Auriemma”.

Il 19 agosto a Sciacca Gianna Nannini, primi appuntamenti per l’estate saccense 2018

La data e’ stata gia’ confermata. Gianna Nannini, la rockstar italiana si esibira’ in concerto in piazza Angelo Scandaliato il prossimo diciannove agosto. E’ l’evento musicale sul quale, l’assessore allo spettacolo Filippo Bellanca lavora ormai da mesi e sul quale ci si aspetta un grande momento di richiamo. Il concerto sarà con biglietto a prezzo popolare grazie alla compartecipazione del Comune. Non sara’ l’unico grande concerto dell’estate saccense. In questi giorni si sta lavorando anche ad un altra guest star per il quindici agosto. L’intenzione e’ quella di portare a Sciacca un dj internazionale che possa richiamare sopratutto il pubblico piu’ giovane. Le due comunicazioni sono state rese direttamente dall’amministratore nel corso di un incontro con i commercianti di Sciacca che si e’ svolta questa mattina nella sala Giunta. Si è trattato di uno degli incontri propedeutici al fine di organizzare e definire gli appuntamenti dell’estate saccense. L’assessore Bellanca presentera’ il cartellone dell’ estate entro fine mese. Intanto, si sa gia’ che ci saranno nuovamente due appuntamenti fissi lo Street Food e l’Azzurro Food. Mentre si sta ancora lavorando ad una ipotesi di Carnevale estivo. I dubbi rimangono sulla fattibilita’ di riusare alcuni pezzi dei carri allegorici dell’edizione di febbraio danneggiati dalla pioggia durante la fase di smontaggio.  

Estorsione: fratelli licatesi arrestati in Germania. Devono scontare 6 anni di carcere

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Erano ricercati da oltre un anno, ma gli investigatori del Reparto Operativo del Comando Provinciale gli stavano col fiato sul collo sin dal primo momento ed al termine di una intensa attività di info-investigativa li hanno localizzati, segnalando la loro posizione alle autorità di polizia tedesche. È finita così, in Germania, nel Land della Renania, la fuga dei fratelli Francesco e Salvatore Sortino, rispettivamente di 30 e 29 anni, catturati in esecuzione di un mandato d’arresto europeo emesso dal Tribunale di Agrigento il 25 Maggio 2017. I militari dell’Arma di fatto non li avevano mai persi d’occhio sin dal mese di Aprile dello scorso anno, quando i due fratelli si erano sottratti ad un Ordine di carcerazione, dovendo scontare la pena di sei anni di reclusione per “Estorsione”. Sono stati ricostruiti tutti i loro contatti e gli ultimi spostamenti, che dalla Sicilia hanno portato i militari del Reparto Operativo alla loro localizzazione in Germania, a Grolsheim, piccolo paesino di circa 1.000 abitanti situato nel circondario di Magonza-Bingen. A carico dei due, i Carabinieri della Compagnia di Licata, nel corso di complessa attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Agrigento, avevano acquisito gravi indizi di colpevolezza per il reato di estorsione, commesso nei confronti di un imprenditore agricolo narese, accertando che la vittima era stata costretta in più occasioni ad elargire ai due fratelli cospicue somme di danaro, con la minaccia che, in caso contrario, gli avrebbero danneggiato le sue proprietà.  Al termine del relativo processo, conclusosi nell’Aprile 2017, è stata confermata la responsabilità penale dei due fratelli, i quali sono stati condannati a sei anni di reclusione. Nelle prossime ore, i due licatesi saranno estradati in Italia e ristretti in carcere.