Il Comune di Ribera brucia tutti sul tempo e già paga gli scrutatori delle Regionali di domenica scorsa
Girgenti acque impugna dinanzi al TAR il piano tariffario approvato dall’ATI
Girgenti Acque ha impugnato il nuovo piano tariffario approvato lo scorso luglio dall’Assemblea Territoriale Idrica. Piano con il quale i sindaci avevano ridotto la tariffa del 2,5%, anche se solo per il 2017. La società di Aragona si è rivolta al TAR della Lombardia. Decisione inevitabile, visto che a ratificare le nuove tariffe, lo scorso mese di settembre, è stata l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico, organismo che ha sede a Milano. “L’ATI – riferisce oggi il sindaco di Sciacca Francesca Valenti – si costituirà in giudizio dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale, per difendere il provvedimento che abbiamo adottato”. Una vicenda che è solo l’ultima tra le vertenze che confermano una tensione sempre più palpabile forte tra Girgenti acque e l’Ati. E dire che questo contestato piano tariffario non impedirà certo, in prospettiva, un ritorno all’aumento del costo dell’acqua sin dal 2018. L’ATI aveva deciso una riduzione per l’anno in corso sulla base di un momento di crisi economica che ha messo in ginocchio le famiglie. Ati, organismo presieduto da Enzo Lotà, che a differenza della precedente Autorità d’ambito ha assunto un ruolo ben diverso, di effettivo controllo. Questione che si inserisce anche nella difficoltà di rapporti tra comuni e Girgenti acque, sopratutto dopo che l’ATI ha deciso di dare seguito al progetto di risoluzione del contratto sulla base delle inadempienze dell’ente gestore. Ente gestore che, però, contesta apertamente queste contestazioni. Nel corso dell’ultima riunione l’Assemblea Territoriale Idrica ha licenziato tutta la documentazione raccolta dai comuni in ordine alle inadempienze di Girgenti Acque consegnandola all’avvocato Giuseppe Mazzarella, a cui si è dato mandato per rappresentare l’ATI nella prospettiva di potere ottenere l’uscita di scena di Girgenti Acque.
Ordine degli architetti e Inbar insieme per incentivare l’edilizia sostenibile
La promozione di una riqualificazione sostenibile dell’edilizia passa attraverso il protocollo d’intesa firmato questa mattina, tra i responsabili dell’ordine degli Architetti e della sezione provinciale dell’Istituto nazionale di Bioarchitettura (Inbar). Obiettivo: far nascere uno strumento utile al miglioramento della qualità ambientale, attraverso azioni mirate all’aumento dell’efficienza energetica e del comfort degli ambienti a uso abitativo e non, alla promozione di iniziative e pratiche a favore della sostenibilità urbana. Prossimo passo: la costituzione della Commissione per l’edilizia sostenibile. Sarà composta da architetti, e agirà verso lo sviluppo di linee guida e norme regolamentari sull’edilizia sostenibile, su richiesta delle amministrazioni comunali interessate ad adeguare i loro regolamenti. Ordine e Inbar proporranno nuove attività, un nuovo modo di costruire e recuperare. Il concetto di edificio sostenibile fu sviluppato la prima volta nel 1970 in risposta alla crisi energetica e alle crescenti preoccupazioni dei cittadini riguardo l’ambiente: dalla necessità di risparmiare energia a quella di ridurre i problemi ambientali. Nasce da qui l’ondata di innovazione nella bioedilizia che si è protratta fino ad oggi. Gli edifici sostenibili sono strutture progettate, costruite, ristrutturate e gestite in accordo con linee guida per l’alta efficienza energetica dall’impatto positivo sull’ambiente, sull’economia e sul sociale sulla base dell’utilizzo di materiali naturali ottenuti mediante l’utilizzo di fonti rinnovabili, gestiti e raccolti in modo sostenibile o reperiti a livello locale per ridurre i costi del trasporto, oppure ancora riciclati da materiali di recupero presso siti nelle vicinanze. Interventi che puntano sull’utilizzo di impianti di alimentazione ad energia solare, con elevati livelli di isolamento e risparmio energetico riducendo il fabbisogno di energia elettrica, incorporando l’illuminazione artificiale, utilizzando elettrodomestici a basso consumo energetico e tecnologie ad energia rinnovabile, come turbine eoliche e pannelli solari con dispositivi per ridurre al minimo il consumo di acqua.