Altro randagio avvelenato a Tre Fontane, bonifica già in corso

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Un altro randagio avvelenato, questa volta il caso si è registrato a Tre Fontan, frazione balneare di Campobello di Mazara. Si tratta di un cane randagio meticcio, che era stato già sterilizzato e microchippato dal comune che è stato, invece eitrovato morto avvelenato vicino la strada 11sima est. Sul posto sono intervenuti un veterinario dell’Asp di Trapani e la polizia municipale che ha presentato una denuncia contro ignoti alla Procura di Marsala e che oggi stesso avvierà la bonifica del territorio comunale. Nella stessa zona, la scorsa settimana, un altro randagio era stato trovato impiccato dopo aver subito diverse sevizie. Il sindaco di Campobello, Giuseppe Castiglione ha condannato duramente il gesto e sollecitato i cittadini a segnalare alle istituzioni “eventuali comportamenti sospetti”. (Nella foto, il cane trovato impiccato ad un albero qualche settimana fa sempre a Campobello di Mazara)

Manifestazione animalista a Sciacca, domenica tutti in piazza

Sì sono dati appuntamento a Sciacca, il luogo dove si e’ verificata l’ultima strage di randagi in contrada Muzzarelli. La CAA Sicilia, Confederazione associazioni animaliste siciliane, ha deciso di darsi appuntamento per una manifestazione di protesta per chiedere maggiore attenzione da parte delle istituzioni, considerate dal sodalizio, “latitanti” sul fenomeno del randagismo specie in Sicilia. All’iniziativa hanno gia’ aderito diverse sIgle animaliste che con diversi esponenti saranno a Sciacca per il raduno di domenica.

E’ morto l’uomo salvato dal nubifragio di Castelvetrano

Tredici giorni fa, si era ritrovato a fronteggiare la furia delle acque che lo aveva investito mentre si trovava in macchina sulla statale 76 proprio quando la zona tra Castelvetrano e Partanna veniva  colpita dal nubifragio che lo scorso 6 febbraio ha provocato danni e paura. Giuseppe Burgio, di 67 anni, e’ deceduto ieri all’ospedale di Castelvetrano dove si trovava ricoverato da quando era stato tratto in salvo dalle forze dell’ordine che lo avevano recuperato nelle vicinanze del fiume Medione dove si era aggrappato ai rami degli alberi dopo aver lasciato la sua automobile che nel frattempo era stata trascinata dalle acque. Nonostante le cure mediche, l’uomo che aveva riportato delle lesioni, e’ morto a seguito di alcune complicazioni che hanno aggravato il suo stato di salute  

Anche la stilista Elisabetta Franchi interviene sul caso randagi:”E’ inaccettabile”

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Si registrano ancora reazioni e prese di posizioni rispetto la vicenda della strage di cani avvelenati in contrada Muciare a Sciacca. Dopo l’onorevole Michela Brambilla, e’ la rinomata stilista dal suo profilo Facebook a dire la sua sulla vicenda. “Dall’inizio del mese ad Agrigento – scrive sul social – e’ vietato soccorrere cani randagi: i volontari delle associazioni animaliste si sentono impotenti al minimo intervento. Prelevando un randagio rischiano una segnalazione e sopratutto, una multa. Non ci sono derighe a questa disposizione. E’ inaccettabile”

Raffaella Daino: “La cultura dell’odio non può offuscare le meraviglie per cui Sciacca dovrebbe brillare”

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Riceviamo, e molto volentieri pubblichiamo, la lettera aperta firmata da Raffaella Daino, giornalista e musicista, componente della giuria dell’ultima edizione del Carnevale di Sciacca.

Vorrei invitare ad una riflessione. La settimana è cominciata con le bellissime immagini di uno dei più spettacolari momenti artistici che Sciacca sa creare. I carri allegorici con i loro eccezionali colori, movenze e sembianze, l’estro dei suoi costumi, l’originalità delle  musiche e dei copioni. Ma la bellezza del Carnevale con il passare dei giorni ha lasciato il posto, su giornali, agenzie di stampa e siti web, alla gazzarra scoppiata al momento del voto e poi alla strage dei cani che ha giustamente fatto indignare moltissime persone in tutta Italia. Mi chiedo: perché tanto odio? Qual è l’interesse nel professare la cultura dell’odio?

A pochi giorni dalla conclusione del Carnevale apprendo con rammarico ed enorme dispiacere di essere stata anche io sotto attacco, in quanto componente della giuria, e oggetto di accuse  assolutamente prive di fondamento. Non sono bastati gli insulti e attacchi omofobi rivolti nei giorni scorsi ad altri giurati, attacchi che non fanno certo onore ad una città così ricca di arte, cultura e talento come Sciacca. Ora qualcuno, spulciando i miei post sui social, con malafede insinua che io abbia pubblicato prima del verdetto i risultati che nessuno conosceva né poteva conoscere, perché le schede sono state compilate e consegnate tra martedi sera e mercoledi. Ma l’equivoco, alimentato dalla malafede, sarebbe stato presto spiegato se solo qualcuno avesse provato, semplicemente a chiedermi. Come già ho pubblicamente scritto sulla mia pagina facebook, è accaduto che giovedì sera, il 15, dopo aver appreso i risultati dello spoglio dei voti ho postato i risultati utilizzando – ingenuamente – le foto dei carri precedentemente pubblicate, e che per questo riportano la data del 12 febbraio. Ho cioè modificato le didascalie di alcune delle tante immagini dei carri che avevo pubblicato nei giorni del Carnevale mentre ero a Sciacca. In questi casi resta la vecchia data. E’ offensivo che si mettano in dubbio in questo modo onestà e professionalità di qualcuno che ha sempre lavorato e vissuto all’insegna della verità e della libertà.

Da sempre appassionata del Carnevale, che vivo da quando ero bambina, e innamorata della città in cui affondano le mie origini, e in cui trascorro moltissimo tempo, sono stata onorata di vivere questa festa facendo parte, quest’anno, di una giuria composta da persone oneste e limpide, che ha ricevuto complimenti per il suo operato da ogni parte, per la sua correttezza e l’indipendenza con cui sono stati valutati i carri, seguendo esclusivamente criteri obiettivi e incontestabili. Spiace molto che da pochi, aggressivi soggetti, arrivino attacchi vigliacchi e ingiustificati che creano un clima di veleni e odio incompatibili con una festa bella come questa.

Chi – tra i partecipanti al concorso – ha commesso errori che hanno pregiudicato l’esito della propria gara e non accetta il verdetto dovrebbe riflettere, per migliorarsi, e congratularsi piuttosto con chi ha conquistato punteggi più alti grazie al merito del proprio lavoro, dell’impegno e della fatica. Credo che questi atteggiamenti non facciano onore a chi è capace di dar vita con le proprie mani e la propria creatività ad opere d’arte che tutti ci invidiano.  E credo che l’atrocità commessa da chi ha sterminato decine di animali dovrebbe essere confessata dagli autori e punita, perché nulla del genere si possa ripetere in futuro. Mi fa male vedere il nome di Sciacca associato ad avvelenati messaggi di sdegno e critica da ogni parte d’Italia.

Eccola, la riflessione. La cultura dell’odio non porta a nulla di buono.  Qualcuno potrebbe pensare che io sia come Alice nel paese delle meraviglie. Non è così. Credo che il nostro sia il paese delle meraviglie, non ci manca nulla, ma a volte non ce ne accorgiamo, e le deturpiamo, anche con semplici gesti, purtroppo frequenti, come gettare una cicca di sigaretta sulla spiaggia, che si smaltirà dopo decenni, inquinando il nostro splendido mare. Credo che la nostra città abbia molte meraviglie da offrire e per cui far parlare di sé.  E non dovremmo mai dimenticarlo.

                                                                                                 Raffaella Daino

Valenti ai consiglieri e agli assessori comunali: “Domani andrò in Procura a denunciare chi mi ha minacciata”

Domenica sera a palazzo di citta’ per il sindaco, Francesca Valenti, per gli assessori Bellanca, Mandracchia, Alongi e Settecasi e per numerosi consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione. L’amministrazione ha voluto riferire sulle iniziative intraprese per fronteggiare il randagismo, ma principalmente, sulla risposta che vuole dare a seguito delle pesanti intimidazioni ricevute sui social dal sindaco. Domani il sindaco si recherà in Procura per presentare per le minacce subite. A quanto pare Francesca Valenti avrebbe già preso contatti con l’ufficio giudiziario anticipando l’intenzione di recarsi domani al palazzo di giustizia. Il sindaco questa sera durante la riunione, che si e’ svolta nell’aula consiliare, ha sottolineato anche il danno d’immagine che alcuni hanno arrecato alla citta’.

Operazione di soccorso e salvataggio di 7 cani a Muciare da parte del Comune

Sono stati soccorsi e affidati a un’associazione animalista sette cani randagi vaganti in contrada Muciare dove qualche giorno fa ignoti hanno ucciso diversi esemplari, disseminando il sito con esche avvelenate. È quanto rendono noto il sindaco Francesca Valenti e l’assessore all’Ecologia Paolo Mandracchia, anche oggi al Comune, in contatto con l’Ufficio Ecologia del Comune, la Polizia Municipale e  l’Ufficio Veterinario dell’Asp che informa e indica gli interventi da eseguire. I cani, accalappiati in contrada Muciare, sono stati affidati temporaneamente all’Anta (Associazione Nazionale Tutela Animali). Si trovano adesso in un rifugio per animali a Santa Margherita. Il personale dell’Ufficio Ecologia ha provato ad accalappiare altri quattro-cinque esemplari, ma sono fuggiti. Domani si riprenderanno le ricerche. Intanto il sito – rendono ancora noto il sindaco Valenti e l’assessore Mandracchia – è stato più volte oggetto di interventi di bonifica, da venerdì a questa mattina. Personale comunale, coadiuvato da volontari, ha rimosso le esche avvelenate trovate in località Muciare, così come disposto dall’ordinanza sindacale emessa lo scorso venerdì 16 febbraio a seguito della informativa trasmessa al Comune, lo stesso giorno, dall’Asp di Agrigento sull’orribile crimine perpetrato in contrada Muciare. Le carcasse dei cani brutalmente uccisi sono state prelevate e trasferite in un centro specializzato di Carini.  Mentre l’Asp di Agrigento ha dato disponibilità per potenziare le risorse veterinarie per aumentare il numero delle sterilizzazioni – concludono il sindaco Valenti e l’assessore Mandracchia –, l’Ufficio Ecologia del Comune di Sciacca effettuerà un’attenta verifica di altri siti dove si segnala la presenza di branchi di cani randagi, al fine di scongiurare il ripetersi di quanto accaduto in questi giorni.

La delegata del Ministero per la Salute a Sciacca incontra la sindaca: solidarietà e soluzioni per il randagismo

Il sindaco Francesca Valenti e l’assessore all’Ecologia Paolo Mandracchia hanno incontrato la delegata per i rapporti istituzionali del Ministero della Salute e testimone di giustizia Valeria Grasso. A chiedere l’incontro la stessa Grasso per discutere su quanto accaduto nel territorio comunale nei giorni scorsi, con la crudele uccisione di diversi cani e per affrontare il fenomeno randagismo a 360 gradi con relative nuove soluzioni.

L’incontro è avvenuto questo pomeriggio nell’Ufficio di Gabinetto del Sindaco, nel Palazzo Municipale. Valeria Grasso ha anche espresso la propria vicinanza e solidarietà al sindaco Francesca Valenti oggetto di minacce di morte e di ogni sorta di ingiurie sul proprio profilo social che confluiranno in una denuncia circostanziata alla Procura della Repubblica, a cui l’Asp e la Polizia Municipale hanno inviato una relazione su quanto accaduto in contrada Muciare.  Valeria Grasso ha anche espresso solidarietà alla città di Sciacca e alla Sicilia per le offese indiscriminate, alcune dall’acre sapore razzista, che continuano a proliferare in maniera incontrollata da ogni parte d’Italia. La delegata del Ministero della Salute ha auspicato che al più presto le autorità competenti individuino i responsabili, punendoli con le severe pene già previste dalla norma.

Nel condannare ancora, fermamente, l’episodio criminale, opera probabilmente di una mente disturbata, il sindaco Francesca Valenti e l’assessore Paolo Mandracchia hanno illustrato quanto fatto finora dal Comune di Sciacca per debellare il fenomeno del randagismo con propri fondi. Sono circa 270 mila euro le risorse economiche che annualmente il Comune di Sciacca impegna per la cattura e la custodia in strutture idonee private di animali pericolosi. L’ultimo qualche giorno fa in contrada Foggia. C’è anche l’ipotesi di realizzare un rifugio da gestire assieme a associazioni animaliste. E nell’incontro di oggi, con Valeria Grasso, si è anche ipotizzata la realizzazione di un ricovero in una struttura comunale, sfruttando la disponibilità espressa da veterinari volontari, per affrontare in modo ancora più efficace il problema del randagismo. A tal proposito, l’Asp ha annunciato dalla prossima settimana l’impiego di ben quattro veterinari per tre giorni alla settimana.

Danno d’immagine? Solo nell’immaginario di persone prive di cultura e dignità. Sciacca non ha alcun bisogno di “riabilitarsi” di fronte a loro

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Collocando per un momento sullo sfondo il triste fatto che ha generato un dibattito che ormai ha del grottesco, quello che sta venendo fuori in queste ore è il “timore” di un pesante danno d’immagine che la città di Sciacca starebbe subendo. Ma è, secondo noi, una strada sbagliata, quella che anche le stesse autorità civiche hanno deciso di percorrere. Cosa significa danno d’immagine? Come è possibile scongiurarlo? Ma, soprattutto: nei confronti di chi il buon nome della nostra città deve essere “riabilitato”? Vi invitiamo a ragionarci sopra. Chi, di buonsenso, può percepire un presunto “danno d’immagine” di Sciacca? Chi può essersi fatto un’idea addirittura antropologicamente scorretta dell’essenza stessa di questa città, di chi ci è nato, di chi ci vive? Il danno d’immagine, in questa vicenda, si sta configurando nell’immaginario di persone che agiscono d’impulso, che non conoscono storia, cultura e dignità di un territorio, arrivando addirittura ad estendere la responsabilità di un fatto increscioso ad un’intera popolazione. Ma ad agire così sono soggetti prevenuti, privi del dono della conoscenza, indotti da un odio che, probabilmente, scaturisce da problemi di natura personale, non certo (nella fattispecie) dall’amore per gli animali. Sono queste le categorie di persone nei confronti delle quali Sciacca dovrebbe riabilitarsi? Non è assurdo tutto questo? Tutti i cittadini di Sciacca, rappresentati dal Comune, dovrebbero quasi “scusarsi” con chi li accusa di essere degli uccisori di cani (assassini significa un’altra cosa)? Sciacca non ha bisogno di rifarsi alcuna verginità nei confronti di alcuno. Ad uccidere i cani randagi di Muciare avvelenandoli non sono stati certo gli oltre 40mila abitanti del suo comune. È chi sostiene l’opposto che dovrebbe scusarsi, non il contrario. Le persone perbene, quelle che possiedono capacità di discernimento, rimangono in maggioranza. Anche all’interno dei gruppi animalisti. Ed è ammirevole, in tale direzione, il senso di responsabilità di Anna Maria Friscia. Nei confronti di queste persone Sciacca non ha subito alcun danno d’immagine. Ecco perché non occorre alcun processo di riabilitazione della storia e della cultura di questa città.

Michela Brambilla sul caso randagi a Sciacca: “Precise responsabilita’ di Sindaci, Asp e Prefetti”

Si registra nelle ultime ore l’intervento anche dell’onorevole Michela Brambilla sul caso dell’avvelenamento dei randagi a Sciacca che con un post su Facebook ha annunciato come presidente della Lega italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente di aver presentato una denuncia contro ignoti sul grave episodio verificatosi a Muciare e di  aver scritto al sindaco di Sciacca per chiedere l’immediata e rigorosa applicazione di tutte le norme vigenti sui bocconi avvelenati e per la lotta al randagismo. “L’uso del veleno –  ha  affermato l’ex ministro – per risolvere, con un macabro e inaccettabile fai-da-te, l’emergenza randagismo è purtroppo cosa di tutti i giorni, in Sicilia e in altre Regioni del Paese. Ma le dimensioni del massacro dicono che in alcuni territori, e l’agrigentino è certamente uno di questi, si è ormai passato ogni limite, sia per quanto riguarda le sofferenze inflitte ad animali colpevoli solo di esistere, sia per il pericolo, dI sicurezza e sanitario, al quale sono esposte le persone, sia per l’immagine di un territorio dove, tra l’altro, quest’anno tornerà anche il Giro d’Italia (passando proprio per Sciacca)”. Parole durissime quelle dell’onorevole Brambilla che così ha poi proseguito: “Il massacro che si va scoprendo in queste ore desta giustamente l’indignazione non solo dei siciliani che amano gli animali, ma delle persone sensibili di tutto il Paese. A questi livelli di degrado non si arriva in un giorno: ci sono precise responsabilità che devono essere individuate e istituzioni che vanno richiamate al loro dovere”.