Altro randagio avvelenato a Tre Fontane, bonifica già in corso
Manifestazione animalista a Sciacca, domenica tutti in piazza
E’ morto l’uomo salvato dal nubifragio di Castelvetrano
Anche la stilista Elisabetta Franchi interviene sul caso randagi:”E’ inaccettabile”
Raffaella Daino: “La cultura dell’odio non può offuscare le meraviglie per cui Sciacca dovrebbe brillare”
Vorrei invitare ad una riflessione. La settimana è cominciata con le bellissime immagini di uno dei più spettacolari momenti artistici che Sciacca sa creare. I carri allegorici con i loro eccezionali colori, movenze e sembianze, l’estro dei suoi costumi, l’originalità delle musiche e dei copioni. Ma la bellezza del Carnevale con il passare dei giorni ha lasciato il posto, su giornali, agenzie di stampa e siti web, alla gazzarra scoppiata al momento del voto e poi alla strage dei cani che ha giustamente fatto indignare moltissime persone in tutta Italia. Mi chiedo: perché tanto odio? Qual è l’interesse nel professare la cultura dell’odio?
A pochi giorni dalla conclusione del Carnevale apprendo con rammarico ed enorme dispiacere di essere stata anche io sotto attacco, in quanto componente della giuria, e oggetto di accuse assolutamente prive di fondamento. Non sono bastati gli insulti e attacchi omofobi rivolti nei giorni scorsi ad altri giurati, attacchi che non fanno certo onore ad una città così ricca di arte, cultura e talento come Sciacca. Ora qualcuno, spulciando i miei post sui social, con malafede insinua che io abbia pubblicato prima del verdetto i risultati che nessuno conosceva né poteva conoscere, perché le schede sono state compilate e consegnate tra martedi sera e mercoledi. Ma l’equivoco, alimentato dalla malafede, sarebbe stato presto spiegato se solo qualcuno avesse provato, semplicemente a chiedermi. Come già ho pubblicamente scritto sulla mia pagina facebook, è accaduto che giovedì sera, il 15, dopo aver appreso i risultati dello spoglio dei voti ho postato i risultati utilizzando – ingenuamente – le foto dei carri precedentemente pubblicate, e che per questo riportano la data del 12 febbraio. Ho cioè modificato le didascalie di alcune delle tante immagini dei carri che avevo pubblicato nei giorni del Carnevale mentre ero a Sciacca. In questi casi resta la vecchia data. E’ offensivo che si mettano in dubbio in questo modo onestà e professionalità di qualcuno che ha sempre lavorato e vissuto all’insegna della verità e della libertà.
Da sempre appassionata del Carnevale, che vivo da quando ero bambina, e innamorata della città in cui affondano le mie origini, e in cui trascorro moltissimo tempo, sono stata onorata di vivere questa festa facendo parte, quest’anno, di una giuria composta da persone oneste e limpide, che ha ricevuto complimenti per il suo operato da ogni parte, per la sua correttezza e l’indipendenza con cui sono stati valutati i carri, seguendo esclusivamente criteri obiettivi e incontestabili. Spiace molto che da pochi, aggressivi soggetti, arrivino attacchi vigliacchi e ingiustificati che creano un clima di veleni e odio incompatibili con una festa bella come questa.
Chi – tra i partecipanti al concorso – ha commesso errori che hanno pregiudicato l’esito della propria gara e non accetta il verdetto dovrebbe riflettere, per migliorarsi, e congratularsi piuttosto con chi ha conquistato punteggi più alti grazie al merito del proprio lavoro, dell’impegno e della fatica. Credo che questi atteggiamenti non facciano onore a chi è capace di dar vita con le proprie mani e la propria creatività ad opere d’arte che tutti ci invidiano. E credo che l’atrocità commessa da chi ha sterminato decine di animali dovrebbe essere confessata dagli autori e punita, perché nulla del genere si possa ripetere in futuro. Mi fa male vedere il nome di Sciacca associato ad avvelenati messaggi di sdegno e critica da ogni parte d’Italia.
Eccola, la riflessione. La cultura dell’odio non porta a nulla di buono. Qualcuno potrebbe pensare che io sia come Alice nel paese delle meraviglie. Non è così. Credo che il nostro sia il paese delle meraviglie, non ci manca nulla, ma a volte non ce ne accorgiamo, e le deturpiamo, anche con semplici gesti, purtroppo frequenti, come gettare una cicca di sigaretta sulla spiaggia, che si smaltirà dopo decenni, inquinando il nostro splendido mare. Credo che la nostra città abbia molte meraviglie da offrire e per cui far parlare di sé. E non dovremmo mai dimenticarlo.
Raffaella DainoValenti ai consiglieri e agli assessori comunali: “Domani andrò in Procura a denunciare chi mi ha minacciata”
Operazione di soccorso e salvataggio di 7 cani a Muciare da parte del Comune
Sono stati soccorsi e affidati a un’associazione animalista sette cani randagi vaganti in contrada Muciare dove qualche giorno fa ignoti hanno ucciso diversi esemplari, disseminando il sito con esche avvelenate. È quanto rendono noto il sindaco Francesca Valenti e l’assessore all’Ecologia Paolo Mandracchia, anche oggi al Comune, in contatto con l’Ufficio Ecologia del Comune, la Polizia Municipale e l’Ufficio Veterinario dell’Asp che informa e indica gli interventi da eseguire. I cani, accalappiati in contrada Muciare, sono stati affidati temporaneamente all’Anta (Associazione Nazionale Tutela Animali). Si trovano adesso in un rifugio per animali a Santa Margherita. Il personale dell’Ufficio Ecologia ha provato ad accalappiare altri quattro-cinque esemplari, ma sono fuggiti. Domani si riprenderanno le ricerche. Intanto il sito – rendono ancora noto il sindaco Valenti e l’assessore Mandracchia – è stato più volte oggetto di interventi di bonifica, da venerdì a questa mattina. Personale comunale, coadiuvato da volontari, ha rimosso le esche avvelenate trovate in località Muciare, così come disposto dall’ordinanza sindacale emessa lo scorso venerdì 16 febbraio a seguito della informativa trasmessa al Comune, lo stesso giorno, dall’Asp di Agrigento sull’orribile crimine perpetrato in contrada Muciare. Le carcasse dei cani brutalmente uccisi sono state prelevate e trasferite in un centro specializzato di Carini. Mentre l’Asp di Agrigento ha dato disponibilità per potenziare le risorse veterinarie per aumentare il numero delle sterilizzazioni – concludono il sindaco Valenti e l’assessore Mandracchia –, l’Ufficio Ecologia del Comune di Sciacca effettuerà un’attenta verifica di altri siti dove si segnala la presenza di branchi di cani randagi, al fine di scongiurare il ripetersi di quanto accaduto in questi giorni.
La delegata del Ministero per la Salute a Sciacca incontra la sindaca: solidarietà e soluzioni per il randagismo
Il sindaco Francesca Valenti e l’assessore all’Ecologia Paolo Mandracchia hanno incontrato la delegata per i rapporti istituzionali del Ministero della Salute e testimone di giustizia Valeria Grasso. A chiedere l’incontro la stessa Grasso per discutere su quanto accaduto nel territorio comunale nei giorni scorsi, con la crudele uccisione di diversi cani e per affrontare il fenomeno randagismo a 360 gradi con relative nuove soluzioni.
L’incontro è avvenuto questo pomeriggio nell’Ufficio di Gabinetto del Sindaco, nel Palazzo Municipale. Valeria Grasso ha anche espresso la propria vicinanza e solidarietà al sindaco Francesca Valenti oggetto di minacce di morte e di ogni sorta di ingiurie sul proprio profilo social che confluiranno in una denuncia circostanziata alla Procura della Repubblica, a cui l’Asp e la Polizia Municipale hanno inviato una relazione su quanto accaduto in contrada Muciare. Valeria Grasso ha anche espresso solidarietà alla città di Sciacca e alla Sicilia per le offese indiscriminate, alcune dall’acre sapore razzista, che continuano a proliferare in maniera incontrollata da ogni parte d’Italia. La delegata del Ministero della Salute ha auspicato che al più presto le autorità competenti individuino i responsabili, punendoli con le severe pene già previste dalla norma.
Nel condannare ancora, fermamente, l’episodio criminale, opera probabilmente di una mente disturbata, il sindaco Francesca Valenti e l’assessore Paolo Mandracchia hanno illustrato quanto fatto finora dal Comune di Sciacca per debellare il fenomeno del randagismo con propri fondi. Sono circa 270 mila euro le risorse economiche che annualmente il Comune di Sciacca impegna per la cattura e la custodia in strutture idonee private di animali pericolosi. L’ultimo qualche giorno fa in contrada Foggia. C’è anche l’ipotesi di realizzare un rifugio da gestire assieme a associazioni animaliste. E nell’incontro di oggi, con Valeria Grasso, si è anche ipotizzata la realizzazione di un ricovero in una struttura comunale, sfruttando la disponibilità espressa da veterinari volontari, per affrontare in modo ancora più efficace il problema del randagismo. A tal proposito, l’Asp ha annunciato dalla prossima settimana l’impiego di ben quattro veterinari per tre giorni alla settimana.