85 quintali di prodotti ittici sono stati sequestrati nell’ambito dell’operazione denominata “Dirty market” l’operazione condotta dalla Capitaneria di Porto Empedocle e dagli Uffici Circondariali Marittimi di Sciacca, Licata e Lampedusa. Un intervento coordinato a livello regionale dalla Direzione marittima di Palermo, culminata anche col sequestro di numerosi attrezzi da pesca non consentiti. Sullo sfondo: una capillare attività di controllo della filiera del pescato, effettuata durante le appena trascorse festività natalizie e di fine anno su tutto il litorale di giurisdizione, con numerosi controlli effettuati sia a terra sia a mare sull’attività di pesca, la tracciabilità e l’etichettatura dei prodotti presso pescherie, ristoranti, venditori ambulanti, supermercati e mercati ittici. Nello specifico, sono stati sequestrati poiché non consentiti 16 tubi in pvc annessi a due attrezzi da pesca, una rete di tipo “palangaro” di 500 metri circa con 250 ami collegati, una rete di tipo “tremaglio” di circa 150 metri e una rete da posta di 200 metri. In totale, durante l’operazione “Dirty market”, sono stati sequestrati, come si diceva, 850 kilogrammi di prodotti ittici privi di tracciabilità attestante il riconoscimento in particolare dal momento della cattura alla prima vendita, attraverso la produzione e il trasferimento di dati tra i diversi attori della filiera al fine di definire un valido sistema di rintracciabilità che consenta di seguire il prodotto fino alla vendita al dettaglio. Elevate, inoltre sanzioni per un importo pari a 45 mila euro. L’operazione rientra nelle programmate attività di controllo della Guardia Costiera sulla filiera della pesca, finalizzate alla repressione delle attività illecite sia all’interno delle aree portuali sia lungo il litorale, al fine di tutelare la salute dei consumatori finali delle specie ittiche poste in commercio.
Class action contro Girgenti Acque: la sindaca Valenti medita l’azione collettiva a spese dei cittadini
Potrebbe essere la soluzione più semplice e indolore per le casse del Comune di Sciacca e pare che proprio negli ultimi giorni, la sindaca Francesca Valenti stia valutando sempre più, la possibilità di promuovere un’azione di classe risarcitoria contro Girgenti Acque.
Non solo quindi la via perseguita in seno all’Assemblea idrica territoriale, dalla scorsa estate, di percorrere le vie legali per una risoluzione per inadempimento contro il gestore idrico. Insomma, quella grande battaglia legale che da anni molti comuni agrigentini invocano per la liberazione della privatizzazione del servizio idrico, percorso solo all’inizio e intrapreso dopo la consulenza tecnica del professore Giuseppe Mazzarella consegnata lo scorso trentuno luglio, alla quale ci si sta preparando con una raccolta probatoria che procede per le lunghe e che si preannuncia dagli esiti quantomai controversi soprattutto in termini di fattibilità economica per gli stessi comuni che la porteranno avanti. Ma una class action dove saranno ad agire direttamente i cittadini/consumatori per il danno già subito con l’indubbio beneficio di riunire le pretese degli utenti in un unico processo contro lo stesso soggetto ottenendo anche il vantaggio di accelerare lo stesso iter giudiziario.
Così la sindaca, che già nei primi mesi del suo mandato ha ingranato la marcia contro il gestore: dapprima le diffide a go-go’, poi l’esposto-denuncia in Procura e i continui tavoli con i vertici che hanno portato a rapporti sempre più tesi e ora, dopo l’ennesima crisi idrica di novembre e dicembre a scambi al vetriolo tra prima cittadina e dirigenza aziendale, segno della rottura totale tra le parti; adesso medita anche per l’opzione giuridica che comunque assicurerebbe una certa tranquillità alle casse dell’ente locale. La class action, infatti, sarebbe a spese dei cittadini che intenterebbero l’azione legale e chi non è pronto a scommettere che non si trovi un bel numero di saccensi disposti a metter anche le mani in tasca pur di far causa alla Girgenti Acque?
Giovane e brava studentessa saccense finalista in un “contest” per disegnare una nuova confezione Faber-Castell
Si chiama Suela Niosi, è saccense di adozione (è figlia di Michele Niosi, stimato ufficiale della Marina militare) e studia Giurisprudenza all’Università di Messina. Suela, che possiede un non indifferente talento artistico, è tra i quattro finalisti della “Albrecht Dürer Cup”, contest creativo internazionale indetto dalla Faber-Castell, antichissima azienda tedesca produttrice di matite e altro materiale di cancelleria. L’obiettivo della competizione era di realizzare un design per la nuova confezione di matite acquarellabili in edizione limitata. Il tema del contest era “underwater” il disegno doveva essere interamente realizzato con le matite acquarellabili Faber-Castell Albrecht Dürer e mostrare la versatilità delle matite. Suela ha deciso di raffigurare due pesci pagliaccio e due anemoni, giocando sugli aspetti cromatici. Considerato che il logo del Brand è verde scuro, ha voluto accostare sfumature di arancione, rosa, viola ed evitare il classico blu che rimanda immediatamente al tema mare. L’elaborato di Suela è stato selezionato fra più di 400 opere ed ora è l’unica italiana fra quattro finalisti. Il vincitore ora verrà scelto da una giuria “popolare” o meglio da un “mi piace” sul post di Facebook nella pagina di Faber-Castell si ha tempo fino alle 2 del pomeriggio di giorno 12 gennaio.
Palermo. Il volto di “Scarface” sulla droga confezionata. Squestrati 10 kg di cocaina proveniente da Napoli
La polizia di Stato ha sequestrato 10 kg di cocaina imballata con le foto di Tony Montana, il protagonista di Scarface con Al Pacino, che tiene in mano mazzette di dollari. La droga era su un van per il trasporto di cavalli guidato da Luigi Alcamo, 39 anni, residente a Bagheria, che è stato arrestato per traffico di sostanze stupefacenti, dopo lo sbarco dal traghetto giunto a Palermo da Napoli. L’automezzo che trasportava un pony è stato portato alla caserma Lungaro dagli agenti della sezione “antidroga” della squadra mobile che hanno trovato un vano nel tetto del furgone con la cocaina.
Catania. Fornitura di cemento scadente alle ditte impegnate nei lavori della fibra ottica: sequestrata società di calcestruzzi
Fornire in maniera esclusiva ad alcuni imprenditori impegnati nei lavori di posa in opera della fibra ottica a Catania il cemento occorrente di qualità scadente a condizioni non convenienti rispetto a quelle praticate sul libero mercato. E’ l’accusa contestata alla cosca Santapaola-Ercolano dalla Procura catanese che ha chiesto e ottenuto dal Gip un provvedimento restrittivo in carcere per cinque indagati. Sono Antonio Tomaselli, 52 anni, reggente della cosca, già detenuto nell’ambito dell’inchiesta Chaos, Rocco Biancoviso, di 51 anni, Giuseppe Conti Pasquarello, di 57, Angelo Di Benedetto, di 32, e Alessandro Caruso, di 31. Nel contempo, si è proceduto al sequestro della Conti Calcestruzzi S.r.l.s. di Misterbianco. Il provvedimento, eseguito da carabinieri del Ros e del comando provinciale di Catania, nasce da un approfondimento di segmenti investigativi dell’indagine Chaos, eseguita nella notte tra il 10 e l’11 novembre del 2017.
Ottima prestazione oggi al quiz “Zero e lode” di Rai 1 di due concorrenti saccensi. Sconfitte solo per colpa della sfortuna
Chi segue il quiz di Rai 1 “Zero e Lode”, condotto da Alessandro Greco, sa bene che con risultati assai peggiori di quelli di Elisabetta Napoli e Maria Chiara Tacci, rispettivamente madre e figlia, concorrenti saccensi in gara nella puntata andata in onda oggi, altri partecipanti sono arrivati fino in fondo alla puntata. Questo per dire che coloro che, come nome di battaglia, hanno scelto quello di “Cucchitelle” (dolce tipico sciacchitano), pur essendo state sconfitte sono uscite a testa alta. Hanno incontrato, sulla loro strada, una coppia che, alla fine, è riuscita a dare una risposta (Educazione Tecnica, tra le materie di insegnamento delle scuole medie, anche se la denominazione corretta odierna sarebbe Tecnologia) che era stata data appena dal 20% del campione prescelto, mentre Arte e Immagine (che è poi la materia che insegna Elisabetta Napoli) data dalle “Cucchitelle” si era era stata data dal 22%. Errore (si fa per dire) decisivo che ha determinato l’eliminazione delle due saccensi.
La Valle dei Templi stilizzata sulla lattina della Coca Cola
Ulteriore occasione di promozione per la Valle dei Templi di Agrigento. Dopo la vetrina nazionale offerta dal programma “Meraviglie – La Penisola dei tesori” di Alberto Angela, nella quale la Valle dei Templi è stata mostrata in tutto il suo splendore, l’azienda della Coca Cola ha utilizzato l’immagine stilizzata del Tempio della Concordia di Agrigento in una lattina dell’omonima bevanda.
Un buon inizio anno, dunque, per il noto Parco Archeologico siciliano che, dopo il boom di visite dello scorso anno (855 mila visitatori), già maggiore di 150 mila visitatori rispetto al 2016, mira a superare decisamente il suo record turistico.
Carnevale: l’assessore Bellanca al lavoro per l’imminente edizione, ma ci sarà anche quella estiva
L’assessore allo spettacolo, Filippo Bellanca risponde alla provocazione del suo predecessore Salvatore Monte che ieri ha chiesto conto e ragione all’amministratore sulla partecipazione di Sciacca alle più grandi fiere internazionali del turismo da Tokyo a Pechino.
“Il consigliere Monte – ribatte – cerca di fare spettacolo anche quando scrive le interrogazioni. Se un impegno in questo senso ci sarà, lo manterremo senz’altro. Ma non a Pechino e Tokyo, come auspica il consigliere Monte, pensando forse con deformazione professionale a una tournée artistica più che a una reale opportunità di visibilità promozionale della città”.
Ma è soprattutto l’imminente edizione della manifestazione carnascialesca tra le priorità dell’assessore che sta definendo l’attività promozionale per la kermesse che si svolgerà dall’otto al tredici febbraio.
Ci sarà con ogni probabilità anche un testimonial. Potrebbe trattarsi di un personaggio già legato a Sciacca che potrebbe salire sul palco della manifestazione con l’intento di un ritorno di visibilità per la festa. Ma le trattative sono ancora in corso.
Tra le altre novità, nuove disposizioni anche per ragioni di sicurezza nell’ambito del circuito mascherato.
Bellanca sa che proprio la festa sarà un banco di prova per il suo operato, ma già prospetta anche un’edizione estiva della manifestazione.
Violenza sessuale sulla figlia davanti i nipoti, arrestato favarese
Una storia dell’orrore quella che i carabinieri di Agrigento grazie alla denuncia della vittima, sono riusciti a risalire fatta di violenze e soprusi. Un’ordinanza di custodia Cautelare in carcere, è stata emessa dal gip del locale Tribunale di Agrigento, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di un favarese ritenuto responsabile di violenza sessuale e maltrattamenti commessi ai danni della figlia.
Le violenze sarebbero state consumate tra gennaio 2016 e settembre 2017 quando la vittima, a seguito della sua separazione coniugale, aveva deciso di fare ritorno nella casa paterna.
Il padre secondo gli inquirenti avrebbe persino abusato di lei alla presenza dei suoi tre figli, tutti in tenera età. Le indagini hanno poi evidenziato anche un inquietante clima di omertà tra i parenti stessi della donna, i quali, in una malintesa ed arcaica concezione patriarcale degli assetti familiari, hanno tentato di minimizzare l’accaduto e di sviare le indagini degli inquirenti. La vittima è stata subito trasferita, assieme ai figli, in una località protetta.Il padre, invece è stato condotto nel carcere di “Petrusa”.
Sistema rifiuti al collasso in Sicilia, sette-otto mesi di autonomia delle discariche, poi il caos
Hanno il timer le discariche siciliane sia pubbliche che private, circa sette o otto mesi di autonomia. Lo ha detto il neo governatore Nello Musumeci ieri all’Assemblea regionale siciliana dove e’ tornato a parlare dell’emergenza rifiuti in Sicilia.
Una situazione catastrofica che rischia di creare il caos nell’isola tra pochissimi mesi. Per poter avere piu’ tempo a disposizione, ha previsto il presidente, nelle discariche siciliane dovrebbe arrivare meno della meta’ delle cinque mila tonnellate di pattume che al momento, annualmente viene inviato.
” Il ministero – ha detto Musumeci – ci ha detto di inviare il pattume all’estero, ma ci sono problemi logistici”.