Catania. Indagine della Finanza sul Consorzio ASI

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La magistratura indaga per abuso d’ufficio e falsità in atti pubblici nell’assegnazione di terreni ad imprese industriali a Catania e Paternò da parte del consorzio per l’Area di sviluppo industriale (Asi) dal 2010 al 2014. Il provvedimento eseguito dal nucleo di polizia tributaria delle Fiamme gialle dispone la «sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio» nei confronti di 2 pubblici ufficiali: Daniele Tricomi, 56 anni, dirigente dell’area tecnica dell’Asi di Catania, e di un suo collaboratore, Carlo Caruso, 48 anni. L’inchiesta, denominata ‘Family Business’, ha preso avvio dopo una denuncia in Procura del presidente dell’Istituto regionale per lo sviluppo delle attività produttive (Irsap). Dalle indagini della guardia di finanza è emersa quella che la Procura di Catania definisce una gestione «domestica” dell’ufficio dell’Irsap etneo, «caratterizzata da manifeste e ripetute violazioni della normativa di riferimento unite a situazioni di palese conflitto d’interesse fra pubblici ufficiali e titolari delle aziende assegnatarie».

Villabate. Rapinatore fermato mentre tentava colpo in banca: arrestato

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L’allarme è scattato intorno alle dieci di stamani. I carabinieri hanno sventato una rapina ai danni dell’agenzia Unicredit di Corso Vittorio Emanuele a Villabate. In manette è finito Giovanni Polonia, 43 anni, palermitano, residente in via Tudisco, nel quartiere Uditore. Pluripregiudicato, ha anche precedenti per rapina. I militari della stazione di Villabate, guidata dal maresciallo Antonino Farinella, lo hanno bloccato all’interno dell’istituto di credito.

Sarà rimessa in mare la geostazione arenata a Seccagrande e riparata dal WWF Sicilia

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La geostazione scientifica dell’università di Marsiglia e di Aix en Provence, arenatasi sulla spiaggia di Seccagrande e recuperata da Giuseppe Mazzotta, responsabile del WWF Sicilia Area Mediterranea e da Domenico Macaluso, responsabile scientifico del settore mare del WWF. Riprenderà nuovamente il mare la geostazione scientifica arenata di fronte la spiaggia di Seccagrande e ritrovata da Giuseppe Mazzotta, responsabile del WWF Sicilia Area Mediterranea che insieme a Domenico Macaluso si è occupato di sistemarla e che nei prossimi giorni sarà  rimessa in mare . Giuseppe Mazzotta, contattato telefonicamente dal professore Andrea Doglioli, un italiano che lavora al progetto dell’università di Marsiglia e di Aix en Provence,  è stato informato del recupero effettuato dopo che la geostazione si era spiaggiata nel tratto di mare antistante Seccagrande e sul quale sono stati rilevati lievi danni al cilindro definito “holey sock drogue”, ancora galleggiante in forma di calza bucata. Macaluso e Mazzotta lo hanno riparato con accurate cuciture e durante la prossima settimana la “boa lagrangiana” potrà essere rilasciata in mare al fine di far proseguire il lavoro di monitoraggio scientifico al progetto “PEACETIME” che mette insieme osservazioni sia dell’atmosfera che del mare con misurazioni effettuate sia nella colonna d’acqua che durante gli esperimenti di incubazione di Climate Reactors per studiare gli impatti atmosferici nelle condizioni climatiche presenti e future.

Palermo. Agguato allo Zen 2, colpi di pistola ad un ventisettenne pregiudicato

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Quattro colpi di pistola, uno al torace, uno al braccio e due alle gambe hanno ferito gravemente questa notte Vincenzo Selvaggio, 27 anni pregiudicato per reati di droga. Il tentato omicidio è avvenuto in via Coppi, nel quartiere Zen 2. Sono stati proprio i familiari a trasportarlo al pronto soccorso di Villa Sofia. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della compagnia di San Lorenzo che indagano sull’episodio, il giovane è stato trovato dai parenti disteso a terra davanti alla chiesa. Appena arrivato in ospedale il 27enne è stato subito operato per estrarre i proiettili, poi è stato trasferito nell’unità di terapia intensiva del trauma center. La sua prognosi è riservata ma non sarebbe in pericolo di vita. Intubata e sedata, la vittima non è ancora stata sentita dagli investigatori che invece hanno ascoltato i due cugini che lo hanno trasportato in ospedale.

A Sciacca nasce il Comitato Liberi e Uguali. Che sul caso Micciché dice: “Trasformismo nel Pd, lo avevamo detto”

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“Siamo stati facili profeti nella recente campagna elettorale a denunciare il pontenziale trasformismo che si sarebbe potuto insinuare nel gruppo parlamentare del PD. La realtà è stata più veloce del nostro timore”. È così che oggi il raggruppamento Liberi e Uguali che, sotto forma di comitato, si è costituito a Sciacca, commenta la vicenda riguardante il voto di 4 parlamentari del PD al forzista Miccichè. Vicenda che viene definita “il segno di una deriva politica inarrestabile”. Liberi e Uguali con Piero Grasso (lo stesso gruppo che alle ultime Regionali ha sostenuto la candidatura di Tiziana Russo) che parlano di “dilettantismo di un voto, peraltro ininfluente, che ha messo allo scoperto la sostanza di un inciucio politico in Sicilia che può ripetersi a livello nazionale”. Poco importa, ai componenti del comitato, che nel gruppo dei franchi tiratori ci sia o no Michele Catanzaro. “Il PD – dicono i componenti del comitato – ancora una volta ha perso la grande occasione di lanciare anche in Sicilia  un segnale di coerenza rispetto alla sua natura di partito di Centrosinistra, il cui compito non è quello di cercare alleanze con Berlusconi ma al contrario quello di costituire le condizioni per opporsi al ritorno del Centrodestra e alle sue politiche anti popolari”. Comitato, quello dei Liberi e Uguali, che è nato anche a Sciacca dopo che una nutrita delegazione saccense ha partecipato il 3 dicembre a Roma alla grande assemblea popolare  costitutiva. “Abbiamo apprezzato che Pietro Grasso ha fondato l’inizio di questo percorso richiamando la Costituzione Italiana, dalla cui difesa è nato spontaneamente il nostro gruppo di Sciacca”. I Liberi e Uguali di Sciacca ritengono che ci sia “l’occasione giusta per presentare al Paese una proposta politica e programmatica riformista che cercherà di mettere insieme di nuovo il popolo della sinistra, che, sconcertato dai contenuti dei provvedimenti e delle proposte degli ultimi governi in materia di lavoro, scuola, sanità e legge elettorale, o non va più a votare o rischia di diventare terreno di conquista della destra. C’è un vuoto politico e programmatico a sinistra e nel centrosinistra che Liberi e uguali può provare a coprire senza bisogno di inutili massimalismi”.

Manifestazione di Libera a Lucca Sicula per ricordare vittima di mafia, il sindaco Puccio: “L’albero non si poteva piantumare”

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“Non si poteva piantumare l’albero in piazza così di punto in bianco”. Così il sindaco di Lucca Sicula dove ieri si è svolta la manifestazione organizzata dall’associazione Libera e dalla Pro Loco per ricordare la figura di Giuseppe Borsellino, assassinato nello stesso comune agrigentino perché ricercava la verità sull’uccisione del figlio Paolo, giustifica il suo diniego per la piantumazione di un albero di ulivo nella piazza principale di Lucca Sicula così come la famiglia Borsellino, Libera e Pro Loco, avrebbero voluto simbolicamente collocare. “La richiesta è pervenuta – dice il sindaco Puccio, intervistato da Risoluto.it – ieri mattina  ed è impossibile per l’amministrazione comunale dar seguito a questa autorizzazione. Occorreva farlo dieci giorni prima”. Marco Mosca, componente della Pro Loco di Lucca, invece oggi spiega che la richiesta al Comune per la piantumazione è stata consegnata giovedì scorso e oggi si scusa con la famiglia Borsellino per quanto accaduto ieri e sopratutto giudica inadeguato e fuori contesto l’intervento di ieri dello stesso primo cittadino alla manifestazione: ” E’ stato – dice Mosca riferendosi al sindaco – un discorso campato in aria senza se e senza ma. Voglio chiedere scusa alla famiglia Borsellino e a tutti i familiari vittime di mafia per il messaggio passato da Lucca Sicula. Questa non è Lucca Sicula, il nostro paese è stato sempre solidale. Chiedo scusa perché ieri si è andato oltre negando la piantumazione di un albero, in altre città d’Italia questo momento sarebbe stato una festa”. Ma il primo cittadino continua a difendersi annoverando chissà quali complessi adempimenti burocratici  per un paesino di appena 2000 abitanti e poi rilancia: “Collocheremo una lapide per tutte le vittime di mafia nel nostro paese non solo ricordando Borsellino, ma anche le altre come  Bongiorno”. Intanto, a Lucca Sicula una lapide di tal genere esiste già, mentre il mandato del sindaco Puccio si esaurirà tra sei mesi e se in quattro giorni non è riuscito ad autorizzare la piantumazione di un alberello di ulivo chissà quanto tempo gli occorrerà per la collocazione di una lapide in marmo…  

Guasto alla condotta di Cattolica Eraclea, Girgenti Acque ripara quello a Sambuca

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Girgenti Acque S.p.A. comunica che, in data odierna, gli operatori della Società, hanno riscontrato un guasto alla condotta di distribuzione idrica ricadente in via Aranci, nel Comune di Cattolica Eraclea. Pertanto, la distribuzione idrica prevista per oggi nella zona servita dal Serbatoio Alto, è stata momentaneamente sospesa per consentire gli interventi, e sarà ripristinata dopo la riparazione del suddetto guasto, regolarizzandosi nel rispetto dei necessari tempi tecnici. Si comunica inoltre che il guasto elettrico all’impianto di sollevamento idrico ‘Conserva’, che approvvigiona il Comune di Sambuca di Sicilia, è stato riparato. Pertanto è stata ripristinata la normale erogazione idrica alle zone interessate, ovvero: Contrada Cicala, Via Nenni, Contrada Orto Marchese, nonché la Contrada Trasferimento ‘alto’, alimentata dal serbatoio ‘Salvato’ che nella stessa giornata di ieri, sono già state regolarmente approvvigionate.

Festeggiati i trent’anni di vita dell’AUSER Ribera

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Sono stati festeggiati a Ribera i trent’anni di vita dell’associazione di volontariato “Amici della Terza età – AUSER Ribera” con un incontro tenuto nella sede sociale di Corso Regina Margherita 266 e alla presenza tra gli altri del presidente regionale dell’Auser Pippo Di Natale, del presidente provinciale Piero Mangione e della referente territoriale del Centro servizi per il Volontariato di Palermo (CeSVOP).   All’affollato incontro hanno partecipato anche delegazioni dell’Auser di Naro, Agrigento e Canicattì,

Nel corso della manifestazione, che è stata coordinata dal giornalista Totò Castelli, vice presidente dell’Auser Ribera, e che è stata aperta dal saluto dell’Auser Ribera Giovanna Valenti, sono stati proposti alcuni momenti artistici a cura del riberese  Roberto Piparo, attore, scrittore e regista e del favarese  Antonio Zarcone, cultore ed esecutore di canti popolari siciliani. Nel corso della manifestazione, denominata “Auser Ribera – Trent’anni insieme” e che ha visto anche gli interventi del sindaco di Ribera Carmelo Pace e di Paolo Ganduscio, erede del pacifista riberese Giuseppe Ganduscio,  sono stati consegnati i premi del concorso nazionale di poesia “Giuseppe Ganduscio, una poesia per la pace”, che la giuria formata da Giovanna Valenti, Enza Indelicato, Maria Vento e Elvira Manca, ha assegnato  a Salvatore Amico di Caltanissetta, a Lorenzo Peritore di Licata a Federico Guastella di Ragusa e a Giuseppe Cannata di Ribera, rispettivamente , vincitori delle sezioni poesia in lingua a tema libero, in dialetto a tema libero, in lingua sul tema della pace e in dialetto sul tema della pace. Altri riconoscimenti sono andati a : Rosa Garrisi di Palermo, Ignazio e Mangiaracina di Santa Margherita Belice,  Rosa Vindigni di Palermo, Pietro Catalano di Roma, Giuseppe Sammartano di Paternò, Giuseppe Tamburello di Ribera, Salvatore D’Aprano di Castelfiore. La manifestazione è stata chiusa da un momento conviviale.

Due sponsor per il Carnevale di Sciacca 2018

Due sponsor per la prossima edizione del Carnevale di Sciaca. Uno, un operatore della grande distribuzione nel settore alimentare, interverrà con un contributo in denaro, mentre l’altro, gli aeroporti di Palermo, favorirà una promozione della festa anche attraverso l’esibizione di gruppi della festa all’interno del Falcone-Borsellino. Lo ha annunciato il vice sindaco e assessore allo Spettacolo, Filippo Bellanca. L’operatore della grande distribuzione effettuerà un primo intervento per l’edizione 2018 della festa, ma impiegherà maggiori risorse in quella dell’anno successivo. Gli importi ancora non si conoscono. Intanto, il dirigente del commissariato di polizia di Sciacca, Giuseppe Ruggiero, ha già riunito i rappresentanti di tutte le forze dell’ordine e della Protezione civile per un primo confronto sulle questioni che riguardano l’ordine pubblico in occasione della festa. Non ci saranno blocchi in cemento  ad impedire l’accesso nelle vie della sfilata, ma verranno posizionate  auto delle forze dell’ordine. Senza i giochi d’artificio a fine manifestazione sarà più agevole il compito delle forze dell’ordine che effettueranno la recinzione dell’area di piazza Scandaliato dove verrà effettuato il rogo di Peppe Nappa.  Niente auto e bancarelle in via Roma.  Un centinaio gli appartenenti alle forze dell’ordine che sorveglieranno sulla manifestazione. A metà gennaio 2018,  prima riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica sulle misure riguardanti il Carnevale di Sciacca.

Cantine Settesoli, non rieletto nel Cda il presidente Varvaro: “Vado via col cuore pugnalato”

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Si è riunita stasera l’assemblea dei soci delle Cantine Settesoli che ha eletto il nuovo Consiglio di Amministrazione. La seduta è stata caratterizzata dalla mancata rielezione, a sorpresa, nel direttivo della cooperativa agricola di Vito Varvaro, il presidente uscente che così ha lasciato la presidenza dopo sei anni delle Cantine menfitane. Il manager palermitano che era stato eletto il diciotto dicembre del 2012 con grande entusiasmo per le riconosciute qualità ed esperienze professionali, infatti, Varvaro è stato alla direzione della Procter&Gamble e di numerose società quotate quali Bulgari, Tods, Marcolin, Bialetti, nell’assemblea di stasera si è fermato a quota 517 voti risultando tra altri sei non eletti. Mentre faranno parte del Consiglio di amministrazione  Pietro Mangiaracina, Antonino Scirica, Antonino Antonino, Liborio Marrone, Giuseppe Piazza, Salvatore Lombardo, Giuseppe Pumilia, Vincenzo Vetrano e Giuseppe Bursi. Quest’ultimo funzionario regionale è stato suggerito proprio da Varvaro, nel discorso di saluto di stasera, come possibile successore. Il cda si riunirà nuovamente domani pomeriggio alle sedici per eleggere il nuovo presidente. Intanto, l’addio di Varvaro, stasera, al quale da presidente uscente è toccato presiedere alle operazioni di voto che hanno sancito la sua mancata riconferma, è stato particolarmente forte e amaro: “Ringrazio tutti – ha detto il manager alla fine ai soci – sono stati degli anni molto belli, è stata una bella esperienza. Ma questa è una fine che mi ha dato molto dispiacere, sarebbe stupido non dire che sono dispiaciuto, ma non sono dispiaciuto per me. Ho la mia famiglia che vive a Roma, mia moglie sarà contenta e mi aspettano nuove sfide professionali. Ma sono dispiaciuto perché sono sceso in Sicilia col cuore e me ne vado col cuore pugnalato”. “Purtroppo – ha ribadito l’ex presidente –  questa comunità non ha capito il progetto, io avrò fatto tanti errori, vi ringrazio tutti ma non ringrazio coloro che hanno tramato alle mie spalle perché qualche trama c’è stata perché ad un presidente al quale non si dà neanche la possibilità di una transizione serena, è un presidente che viene pugnalato e al quale vengono tolti tanti voti con dei giochi di potere, è una cosa che mi dispiace e mi dispiace per la Cantina Settesoli perché tutte quelle relazioni e quei rapporti che io avevo non posso passarli a nessuno. La Cantina Settesoli riparte da zero. Spero che la squadra che avevo rimanga unita, faccio un grande augurio a tutti voi”.