Caso Becchina: altri controlli della DIA in un magazzino del mercante d’arte
Altri controlli, ulteriori perquisizioni. I funzionari della Direzione Investigativa Antimafia sono tornati a scartabellare tra i documenti contenuti all’interno di un magazzino di proprietà di Giovanni Franco Becchina, l’imprenditore e mercante d’arte di Castelvetrano a cui la magistratura ha sequestrato i beni, compresa la rinomata azienda produttrice dell’Olio Verde. Becchina è accusato di avere avuto contatti con il superboss latitante Matteo Messina Denaro. È ancora mistero, intanto, sull’incendio che lo stesso giorno del sequestro dei beni è divampato nell’ala privata ha subito questa settimana tutto il sequestro dei beni perché lo si ritiene in contatto con la famiglia mafiosa dei Messina Denaro. Il giorno del sequestro dei beni, tra cui un castello e l’azienda Olio Verde, c’era stato un incendio di documenti nell’ala di Palazzo Pignatelli abitata dal ricco mercante di opere d’arte.
Visita ginecologica: come, quando e perche’
La visita ginecologica serve per valutare lo stato di normalità dell’apparato genitale femminile ed escludere la presenza di patologie.
È utile sottoporsi periodicamente alla visita ginecologica e al (meglio ogni 1 o 2 anni). La diagnosi precoce di patologie come i tumori dell’utero, l’endometriosi, migliora la possibilità di cura.
La visita ginecologica consiste nella valutazione dell’apparato genitale femminile. E come spiega a Miomedico.info la ginecologa, Dina Ciancimino consta di tre fasi.
Niente atrio per la festa dello studente e Mizzica chiede la riattivazione della Consulta giovanile
Non è arrivata l’autorizzazione per la concessione dell’atrio superiore comunale di Sciacca per lo svolgimento della giornata mondiale dello studente.
L’amministrazione ha concesso soltanto piazza Angelo Scandaliato, non l’antico chiostro dei gesuiti che ormai negli ultimi anni era diventato il luogo deputato per questa manifestazione. Una mancata autorizzazione che sta trovando le lamentele dei rappresentanti studenteschi che avevano avanzato la richiesta. Un fatto che ha perfino, sollecitato l’interrogazione del consigliere comunale Salvatore Monte che invece, in passato ha concesso lo spazio per lo svolgimento della manifestazione.
Oggi l’associazione politica Mizzica in concomitanza con la giornata, sollecita l’Amministrazione con una nota stampa ad attivarsi per le politiche giovanili e in particolare, per la riattivazione della Consulta Giovanile, organo di rappresentanza e consultiva dell’azione amministrativa che si è sciolto ormai da alcuni anni.
“È tempo di puntare – scrive Mizzica – i riflettori sulle politiche giovanili che l’organo comunale può e deve mettere in campo in una città fortemente arida di spazi di inclusione e di partecipazione, specie per le nuove generazioni.Al primo punto del programma amministrativo in ambito sociale del sindaco Francesca Valenti – punto e priorità che ci sentiamo di condividere – c’è l’istituzione, o meglio sarebbe dire la riattivazione, della consulta giovanile: ecco, che si riparta da qui. E che lo si faccia subito, anche grazie ai nuovi locali ora a disposizione dell’organo all’interno della casa del volontariato”.
Secondo Mizzica stavolta l’organo deve andare oltre i limiti palesati nel recente passato: limiti che hanno prodotto l’interruzione delle sue attività.
“Una consulta innovativa – chiede Mizzica – con un regolamento nuovo, condiviso anche con le rappresentanze studentesche, con l’obbiettivo di includere e non escludere, e che serva davvero a coinvolgere e responsabilizzare le nuove generazioni nelle scelte programmatiche che li riguardano.Proprio per questo, nella proposta di rimodulazione dell’imposta di soggiorno, Mizzica aveva suggerito una minima ma valida somma da destinare alla consulta, vincolata ad attività ed eventi legati alla promozionale culturale e turistica della città”.
Intanto, la manifestazione studentesca che si festeggia a livello internazionale e che si tiene ogni anno per rivendicare il diritto allo studio e il diritto degli studenti a esprimersi, in programma oggi a Sciacca alle 16 si svolgerà in Piazza Angelo Scandaliato.
Al via il campionato interprovinciale Asi, otto squadre in gara
Inizia oggi per il quinto anno consecutivo il campionato InterProvinciale ASI di Calcio a 11 per la Categoria Esordienti anno 2005/06.
Sono otto le squadre divise in due gironi da quattro ciascuno che si contenderanno il titolo.
Il girone “A” è formato dalla scuola calcio Ginnic Club Stadium di Pippo Montalbano,dal Città di Ribera di Francesco Talluto, Sciacca Soccer 2014 di Carlo Ianuario e Biscacqua Sport di Bisacquino di Frank Venezia.
Nel girone “B” ci sono Scuola calcio Fair Play Castelvetrano del direttore sportivo Filippo Foscari, l’Anpiemar Torino Academy di Menfi di Baldo Clemente, Fair Play Sciacca di Giuseppe Geraldi e Belice Sport Partanna di Nino Daì.
La fase a gironi si chiuderà nel mese di marzo, poi tutte le squadre accederanno alla seconda fase che consentirà alle prime due di ogni girone di disputare le semifinali. La finale è prevista il 5 maggio 2018. La squadra campione accederà alla fase regionale, dove troverà le vincenti dei Comitati Provinciali ASI della Sicilia. Le finaliste si sfideranno per l’assegnazione del titolo di Campione Regionale che poi permetterà la partecipazione alla fase nazionale.
Arriva la fibra veloce, prima linea telefonica trasformata a Sciacca
Arriva la fibra veloce, prima linea telefonica trasformata a Sciacca
E’ stata attivata questa mattina a Sciacca la prima linea con fibra ottica F.T.T. Cab. Si tratta di una vera novità a Sciacca dove nell’ultimo anno si è fatto un intervento per il passaggio dei servizi per la nuova rete.
Sono circa 34 le zone di Sciacca che sono state cablate e stamattina è stato effettuato dai tecnici di un operatore telefonico nazionale il primo passaggio da una linea adsl a fibra che permetterà una velocità di navigazione di 100 mega in download e 20 in upload con la possibilità e disponibilità di raggiungere anche i 200 mega in download.
Tutela dell’Ambiente, controlli a discariche, depuratori ed oleifici
Proseguono i controlli effettuati dal Gruppo Tutela Ambientale del Libero Consorzio Comunale di Agrigento in materia di controllo e tutela ambientale. Gli ultimi controlli eseguiti dai tecnici del settore Ambiente hanno riguardato la discarica di Siculiana e altre discariche private nelle quali vengono conferiti rifiuti non pericolosi, come fanghi, inerti e altro materiale non biodegradabile. In particolare sono state controllate le discariche Soa e Sicedil di contrada Zunica e la A&G di Camastra, ove sono state riscontrate lievi irregolarità amministrative e nessuna situazione di pericolo per l’ambiente. Proseguono anche i controlli sui depuratori dell’intero territorio provinciale. Ad oggi i controlli hanno interessato i depuratori di Siculiana, Porto Empedocle, Roccoforte Resort, Campobello di Licata, Caltabellotta, Menfi, Sciacca, Castrofilippo, Villafranca Sicula e Ribera. “In quasi tutti – informa il Libero Consorzio di Agrigento – è stata riscontrata la mancanza di autorizzazione allo scarico che deve essere rilasciata dalla Regione, e questo nonostante i gestori dei relativi impianti abbiano regolarmente presentato l’istanza di rinnovo della stessa autorizzazione. Controllati anche alcuni oleifici, in particolare a Realmonte e Aragona, e in questo senso sono stati programmati ulteriori controlli su altri oleifici in varie zone della provincia in seguito a segnalazioni di presunte irregolarità nello smaltimento delle acque di vegetazione. Le attività di controllo sono state eseguite congiuntamente dai tecnici del settore Ambiente e dalla Polizia Provinciale.
Totò Riina e il suo capodanno da latitante a Torre Macauda ad applaudire il suo idolo Rocky Roberts
La morte “di vecchiaia” del boss mafioso Totò Riina, il sanguinario organizzatore dell’avvicendamento corleonese al vertice di Cosa nostra a colpi di pallottole e autobombe, richiama alla memoria fatti che riguardano anche lo stesso nostro territorio. Si sa per certo, anche per essere stato acclarato a livello processuale, che durante gli anni della sua lunga latitanza “Totò ‘u curtu” più volte fu ospite dell’Hotel Torre Macauda, il cui patron allora era l’imprenditore sambucese Giuseppe Montalbano. Sì, proprio lui: il proprietario dell’ultimo alloggio conosciuto di Riina prima dell’arresto, la villa di via Bernini, poi confiscata e poi affidata all’Ordine dei giornalisti. Figlio di un deputato comunista, il soprannome di Montalbano era “l’ingegnere rosso”. Fu lo stesso Tribunale di Sciacca ad approvare le rivelazioni di alcuni pentiti, a partire da quelle di Angelo Siino, il celebre “Ministro dei lavori pubblici” della mafia. Pare che a Torre Macauda si svolgessero gli incontri tra i boss: dal saccense Salvatore Di Gangi a Giovanni Brusca, da Riina a a Matteo Messina Denaro. Destò curiosità il particolare riguardante un veglione di capodanno proprio a Torre Macauda. Riina era tra il pubblico ad applaudire il concerto di Rocky Roberts, quello di “Stasera mi butto”, di cui il boss era un grande ammiratore.
E’ morto Toto’ Riina, autore di stragi e omicidi non si era mai pentito
E’ morto nella notte nel reparto detenuti dell’ospedale di Parma il boss Totò Riina. Era stato operato due volte nelle scorse settimane e dopo l’ultimo intervento era entrato in coma.
Riina era malato da anni, ma negli ultimi tempi le sue condizioni erano peggiorate tanto da indurre i legali a chiedere un differimento di pena per motivi di salute. Istanza che il tribunale di Sorveglianza di Bologna aveva respinto.
E’ stato ieri il Ministro della Giustizia, a concedere ai familiari un incontro straordinario. Era stato condannato a 26 ergastoli per le stragi del ’92 dove persero la vita i magistrati Falcone e Borsellino.
Non ha mai avuto un segno di pentimento e nonostante il regime di carcere duro, gli inquirenti lo consideravano ancora il Capo di Cosa Nostra.
Maltrattamenti nei confronti di insegnanti e personale amministrativo, il pm chiede la condanna per Evelina Maffey
La condanna a 2 anni e 6 mesi di reclusione è stata chiesta dal pubblico ministero Carlo Boranga nel processo per maltrattamenti, comportamenti persecutori e prevaricatori nei confronti di tre insegnanti e due componenti del personale amministrativo della Sant’Agostino di Sciacca, per la dirigente scolastica Evelina Maffey. Il pm ha chiesto il non doversi procedere con riferimento ai fatti contestati alla Maffey per una delle insegnanti per intervenuta prescrizione. Ricostruiti, nella requisitoria, i fatti riguardanti le singole vicende che hanno portato al processo nel quale le cinque tra insegnanti e amministrative si sono costituite parte civile. La difesa, che ha sempre sostenuto l’estraneità della Maffey ai fatti contestati, discuterà il 24 novembre, nel corso dell’ultima udienza. Il 21 toccherà ai legali di parte civile. Al termine dell’udienza del 24 novembre è prevista la sentenza da parte del giudice monocratico del Tribunale di Sciacca Antonino Cucinella.
Si insedia l’11 dicembre la nuova ARS. Sabato mattina Nello Musumeci assume i poteri di Governatore
Inizia sabato mattina l’avventura di Nello Musumeci alla carica di Presidente della Regione Siciliana. La proclamazione in Corte d’Appello è in programma alle 9,30. Alle 11, a Palazzo d’Orleans, ci sarà il tradizionale cambio delle consegne con il suo predecessore Rosario Crocetta. Si insedia il prossimo 11 dicembre, invece, la nuova Assemblea Regionale Siciliana, quella uscita fuori dalle urne lo scorso 5 novembre. Nella stessa giornata di insediamento dei neo eletti deputati si procederà alla elezione del nuovo Presidente dell’Assemblea regionale. Pochi i dubbi che a succedere a Giovanni Ardizzone sarà il leader siciliano di Forza Italia Gianfranco Micciché. Un’Assemblea Regionale Siciliana che si insedia con una situazione che vede, al momento, un deputato agli arresti (Cateno De Luca) e due indagati (Edy Tamajo e Tony Rizzotto). Una condizione che sta facendo discutere, più della riduzione del numero di parlamentari, scesi da 90 a 70. 62 quelli che sono stati eletti col sistema proporzionale, due scranni sono stati attribuiti al Governatore eletto Nello Musumeci e al miglior sconfitto Giancarlo Cancelleri. Gli ultimi sei posti sono finiti ai componenti del listino del candidato vincitore. Tra questi ci sono gli agrigentini Roberto Di Mauro e Giusy Savarino, che non sono stati eletti nelle rispettive liste. Saranno in tutto otto gli agrigentini che entreranno a Palazzo dei Normanni: Michele Catanzaro (PD), Giovanni Di Caro (M5S), Riccardo Gallo (Forza Italia), Margherita La Rocca Ruvolo (UDC), Matteo Mangiacavallo (M5S) e Carmelo Pullara (Idea Sicilia).