Importante ristorante torinese serve in tavola le acciughe di Sciacca, e “La Stampa” lo esalta

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È sempre curioso imbattersi nelle lodi in favore della tradizione gastronomica di Sciacca sui giornali nazionali. Accade così che sul sito de La Stampa di Torino, mentre si parla di un celebre ristorante, che si chiama “Le Cantine Meccaniche”, si parli anche del pesce azzurro saccense. Di quel ristorante si loda la capacità di servire avventori particolarmente ritardatari. Cosa che non fanno tutti. E così il piatto principe di quel luogo sono le acciughe di Sciacca. Servite in tre modi: verde (chiaro il riferimento all’uso di qualche erba aromatica), rosso (pomodoro) e burro. Il giornale storico di Torino tesse le lodi del ristorante e, nell’articolo firmato da Paolo Brusorio, cita le acciughe saccensi come portata d’élite. Insomma: in questo caso la città di Sciacca è annoverata per la sua produzione tipica del mare. Una pubblicità importante per il territorio e per la sua storia. Talvolta sono i saccensi a non rendersi conto del tesoro su cui hanno la fortuna di camminare. Ma questa è un’altra storia.

Un nuovo parcheggio nel centro storico di Sciacca, ma riservato a pochi

Le auto parcheggiate nell’atrio inferiore del palazzo municipale di Sciacca, ormai da diversi anni, sono state sempre poche, in particolare quelle di proprietà dell’ente. All’inizio della nuova consiliatura abbiamo notato uno strano aumento, una crescita, quasi giornaliera, che, questa mattina, ha toccato una punta altissima. Come dimostra la foto che pubblichiamo sono una ventina le auto parcheggiate nell’atrio inferiore e così proprio non va perchè vorremmo capire se si tratta di un parcheggio autorizzato, chi può accedere. Se ci sono delle autorizzazioni è giusto che si sappia anche perchè, ogni giorno, tante persone si recano in municipio e magari dopo aver girato tanto per trovare un parcheggio.

Lavoratori in nero nell’Agrigentino, denunce e attività imprenditoriali sospese

I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Agrigento, supportati dai militari del Comando Provinciale di Agrigento, nelle ultime due settimane hanno eseguito una serie di ispezioni a Bivona, Menfi, Campobello di Licata, Sambuca di Sicilia, Santa Margherita Belice e Cammarata.

All’interno di 10 aziende ispezionate sono stati individuati 37 lavoratori in nero, conseguentemente due attività imprenditoriali sono state sospese mentre altre cinque non sono state sospese per non arrecare danni al raccolto. Quattro imprenditori sono stati denunciati a piede libero per aver istallato un sistema di videosorveglianza senza l’autorizzazione e per non aver sottoposto alla prescritta visita medica un lavoratore minorenne e, nel complesso, sono state contestate sanzioni amministrative e ammende per 110.000 euro in danno dei titolari.

Venuti al Comune di Sciacca: “Medici di altri reparti al pronto soccorso”

Il commissario dell’Asp di Agrigento, Gervasio Venuti, è stato questa mattina al Comune di Sciacca dove ha incontrato il sindaco, Francesca Valenti. Dopo la conferenza stampa sulla carta di identità elettronica il sindaco, sulle questioni della sanità, ha ritenuto di non favorire la partecipazione di altri all’incontro su un tema “un filino” più importante. Niente comitato sanità e solo operatori dell’informazione che hanno appreso, magari casualmente, dell’incontro e si sono presentati a palazzo di città. La settimana scorsa il sindaco aveva annunciato con un comunicato stampa che avrebbe convocato i vertici dell’Asp. Oggi ha preferito riceverlo non dando alcuna notizia dell’incontro. Per quanto riguarda il pronto soccorso, che adesso ha soltanto sei medici e il primario, l’impegno del commissario, secondo quanto si è appreso, è quello di fare una rotazione tra i medici delle altre unità operative che hanno la specializzazione in chirurgia d’urgenza e ce ne sarebbero tanti, che verrebbero applicati al pronto soccorso. Questo in attesa delle assunzioni a tempo indeterminato alle quali nell’Asp di Agrigento non si è potuto procedere perchè le ultime graduatorie risalgono al 2005, a 11 anni fa. L’Asp di Trapani, invece, ha graduatorie relative ad anni successivi ed ha potuto procedere alle assunzioni. Venuti ammette che da quando Sciacca non è più azienda ospedaliera è più difficile governare la sanità in un territorio così importante e aggiunge che sono giustificate le lamentale per le attese al Pronto soccorso. (Nella foto, il commissario dell’Asp di Agrigento, Gervasio Venuti)

Violentata e aggredita dottoressa in servizio alla guardia medica ad Acireale

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Si è rivolto alla guardia medica una dottoressa di turno alla guardia medica di Trecastagni è stata aggredita e violentata da un 26enne. Il giovane, un italiano di 26 anni residente nello stesso paese etneo, è stato arrestato da carabinieri della compagnia di Acireale. Secondo una prima ricostruzione, il giovane sarebbe entrato nella guardia medica di Trecastagni con la scusa di farsi curare. Sarebbe invece andato in escandescenze, danneggiando arredi della stanza, e poi sequestrato e violentato la dottoressa che era in servizio. Un passante sentendo urla di donna provenire dalla guardia medica ha avvisato i carabinieri che sono subiti intervenuti. La dottoressa, che sarebbe riuscita a fuggire, è stata soccorsa da militari dell’Arma che hanno fatto irruzione nella guardia medica e arrestato il 26enne. Sull’accaduto ha aperto un’inchiesta la Procura di Catania.

Aumento imposta di soggiorno, l’ex assessore Monte: “A Sciacca, stessa tariffa alta di Taormina”

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Nel dibattito sulla recente determinazione dell’aumento della tassa di soggiorno, interviene oggi con una nota l’ex assessore Salvatore Monte che confronta allegando le tariffe applicate in altre località turistiche siciliane, l’importo della tassa saccense che, dopo il rincaro deciso dalla Giunta Valenti, eguaglia soltanto quello di Taormina. “Nei cinque anni appena trascorsi – scrive Monte oggi consigliere comunale di opposizione –  i saccensi hanno potuto assistere a continue e pesanti critiche nei confronti dell’amministrazione uscente sia al momento della istituzione, che soprattutto per la utilizzazione dell’imposta di soggiorno. Allo stesso modo polemiche ed interventi negativi hanno riguardato la presunta mancata concertazione in sede di utilizzazione di risorse, nella evidente prospettiva che chi criticava e polemizzava avrebbe saputo fare di meglio. Il tutto addirittura con plateali dimissioni dell’attuale assessore al turismo dal tavolo tecnico, proprio perché le relative riunioni, a suo dire, non avevano più nessun significato”. Secondo Monte, coerenza e correttezza politica avrebbero dovuto imporre all’attuale amministrazione di essere conseguente e sapere dimostrare alla cittadinanza, ma soprattutto agli operatori turistici ed ai turisti di essere davvero più bravi e capaci con le stesse risorse a disposizione della compagine politico-amministrativa uscente. “Oggi invece scopriamo – continua nella nota –  che il Sindaco e la sua Giunta non hanno saputo fare di meglio che incrementare in maniera consistente le tariffe dell’imposta di soggiorno e per giunta senza alcuna concertazione, né con le parti politiche e neppure – aspetto molto più grave – con gli operatori del settore. Persino uno dei maggiori supporter della campagna elettorale del Sindaco Valenti, ha ieri candidamente dichiarato di avere appreso dell’aumento solo dalla stampa quando invece in una intervista, andata in onda ieri, avevamo appreso che “chi versa circa il 70% dell’imposta di soggiorno è abbondantemente avvisato”.Ma c’è di più! Il regolamento disciplinante l’imposta prevedeva la istituzione di un tavolo tecnico, del quale fanno parte rappresentanti delle commissioni consiliari, del consiglio comunale e degli operatori del settore, ma quest’ultimo non è stato neppure rinnovato, come era d’obbligo dopo la consultazione elettorale e va da se che non si è potuto riunire”. ” Si va avanti – conclude –  incuranti di ciò che si è detto agli elettori ed in perfetto contrasto con gli impegni assunti, a questo punto di qualificare esclusivamente come millanterie”.    

Terme, l’AltraSciacca: “Questa fretta sospetta sta producendo lo spezzatino. Perché”?

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Maggiore trasparenza. È quella che l’associazione di promozione sociale “L’Altra Sciacca” invoca nell’ambito del dibattito riguardante le Terme di Sciacca, e la vicenda del conferimento del patrimonio, sotto forma di “spezzatino”, dalla Regione al Comune. Il presidente de “L’Altra Sciacca” Pietro Mistretta ne parla a Risoluto.it. “Troppe incertezze, troviamo sbagliato, alla vigilia delle elezioni, la Regione abbia voluto accelerare un processo complicato. Ancora una volta l’opportunismo politico prevale”, dice Mistretta.

Bruciati a Burgio 40 ettari di bosco, in azione tre canadair

Un incendio ha bruciato a Burgio 40 ettari di bosco. Le fiamme si sono levate in contrada Campello, all’esterno dell’area demaniale, e poi hanno raggiunto il bosco. E’ stato necessario l’intervento di tre canadair e di un elicottero della Protezione civile che prima dei lanci si rifornivano di acqua nel Lago Arancio di Sambuca. Soltanto dopo diverse ore e grazie anche al lavoro del personale del Corpo Forestale di Burgio l’incendio è stato domato. Si indaga, adesso, per verificarne l’origine anche se non si può escludere che si sia trattato di un fatto doloso. A Burgio il 30 agosto scorso era scoppiato un altro incendio, ma quella volta era rimasto nella zona esterna all’area boschiva.

Domenica Sala nuovo coordinatore di “Sciacca al Centro”

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Un nuovo assetto per l’associazione politico-culturale “Sciacca al centro”. A succedere al coordinatore uscente Giuseppe Caruana sarà Domenica Sala, mentre il nuovo consiglio direttivo sarà composto da Salvatore Ciaccio, nominato vice coordinatore, Gigi Marino, Lilly Ciaccio, Ignazio Cusumano, Silvana Bono, Loredana Vaianella e Daniele Ciaravella. Domenica Sala si è candidata alle scorse elezioni amministrative, ottenendo un buon risultando, seconda dei non eletti.  L’ex sindaco Fabrizio Di Paola ha introdotto i lavori ringraziando tutti i soci, tracciando poi un breve profilo dell’associazione attiva da anni nel territorio saccense. Presenti all’incontro il consigliere Salvatore Monte, parte attiva del direttivo, Ignazio Bivona e Michelangelo Graffeo. “Sciacca al centro” si prefigge di promuovere “attraverso un corretto e sereno dibattito ed un continuo confronto con tutte le istituzioni e le componenti della società civile, ogni attività utile al coinvolgimento ed alla partecipazione attiva dei cittadini alla vita politica e culturale del territorio, in attuazione dei valori di democrazia, partecipazione, trasparenza, solidarietà”.

Tre mesi e 60 mila euro per riaprire il viadotto Cansalamone

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Ci vorranno quattro step, singoli accertamenti per verificare se il viadotto Cansalamone può essere riaperto alle auto ed ai mezzi leggeri, e 60 mila euro. L’assessore comunale alle Infrastrutture, Giuseppe Neri, è fiducioso ed entro tre mesi vuole raggiungere l’obiettivo. Il viadotto è chiuso ormai da cinque anni. Il progetto, finanziato, per la sistemazione definitiva, tra tempi per la definizione dell’iter, gara d’appalto ed esecuzione dei lavori, potrà portare alla riapertura fra tre anni. Intanto, si segue questa strada che Neri spiega in un’intervista a Risoluto.it