Guide scout del gruppo Agesci Ribera 1 in visita alla redazione di Risoluto.it

Il giornalismo come argomento di una specifica “missione” per il gruppo scout Agesci Ribera 1, in visita stamattina nella sede della Blue Owl, dove si trova la redazione di Risoluto.it. Una “squadriglia” composta da cinque ragazze, di età compresa tra i 12 e i 15 anni, ha potuto apprendere le basi della comunicazione giornalistica, nella fattispecie, di una testata on-line, come la nostra. La delegazione scout (capo squadriglia Flavia Russo, la vice Stefania Ragusa e le altre scout Carla Messina, Anna Moscato e Alessia Messina) hanno ascoltato le spiegazioni del giornalista Massimo D’Antoni in ordine al funzionamento di un giornale, alle procedure di impaginazione, alle tecniche di scrittura e al rispetto di tutte le norme deontologiche nell’attività giornalistica. Un momento che è stato particolarmente apprezzato dalle nostre giovani  ospiti, alcune delle quali non escludono di poter fare questo lavoro in futuro. Abbiamo immortalato la partecipazione delle giovani guide scout nelle foto che pubblichiamo, complimentandoci con loro per la sensibilità nelle attività svolte. I capi del gruppo scout Agesci Ribera 1, composto da una quarantina di ragazzi, sono Leonardo Scuderi e Sara Rossello. Il loro parroco è don Giuseppe Maniscalco, della Chiesa della Pietà di Ribera.

Avvio della differenziata a Sciacca nell’era Aro, primi problemi: il mastello dove lo metto?

Entro il nove aprile i cassonetti della spazzatura, quelli generalisti, definiamoli così, quelli dove la stragrande maggioranza dei saccensi è abituata a conferire tutto cio’ che produce come scarto, saranno rimossi in quei quartieri che saranno serviti dal “porta a porta”. Da quel momento, partira’ l’avvio della nuova raccolta differenziata nell’era del piano Aro a Sciacca. Una corsa contro il tempo quella in atto per riuscire a raddoppiare i livelli di differenziata cittadini. Intanto, la  distribuzione dei nuovi contenitori, avviata da lunedi’ scorso per i residenti del centro storico, ha sollevato gia’ le prime perplessita’. Ieri, infatti, in fretta e furia,  sono stati convocati in Comune gli amministratori di condominio della citta’. Durante l’incontro l’assessore comunale  Paolo Mandracchia e la ditta Bono-Sea, la ditta aggiudicataria del piano Aro, hanno richiesto la collaborazione degli stessi amministratori per poter adottare un metodo di raccolta comune con cestelli cumulativi nelle abitazioni con piu’ condomini. Possibilita’ al momento rigettata dagli amministratori che non hanno accettato la proposta di far gravare sull’intero condomininio l’errato conferimento della singola utenza.  Mastelli comuni e cumulativi, secondo gli amministratori, vorrebbe dire  che la trasgressione della singola utenza ricadrebbe sull’intero condominio con il rischio di sanzioni collettive che decongestionerebbero l’attivita’ degli stessi. A parte la mancanza di aree e spazi condominiali interni nei quali collocare i mastelli comuni. Cosi’, secondo le disposizioni del momento, ogni singola abitazione dovra’ esporre il proprio contenitore esternamente secondo le disposizioni del nuovo eco-calendario. Il rischio adesso e’ che dinnanzi le porte delle abitazioni, basti pensare ai numerosi palazzi del centro, ci si possa ritrovare con un dispiegamento tale di contenitori e mastelli da creare un grosso problema di decoro urbano. Con la reale possibilita’ che la nuova differenziata si possa dissolvere nell’ennesima bolla di sapone tra scarse informazioni, debole senso civico e come al solito, sempre troppa  e tanta confusione.      

Terme. Valenti: “Passo indietro di Armao? Non mi risulta, ma chiediamo il rispetto dei patti”. CGIL: “Battaglia sia per riaprirle”

Teme un inutile “braccio di ferro” con la Regione Massimo Raso, segretario provinciale della CGIL, in merito alla questione riguardante l’ipotesi, paventata in queste ore, di una possibile “marcia indietro” da parte del Governo Musumeci rispetto agli impegni, formalizzati lo scorso ottobre dall’allora assessore Baccei, volti alla concessione del patrimonio termale al Comune di Sciacca. “A noi deve interessare la riapertura delle Terme, credo sarebbe meglio guardare a questo obiettivo”, dichiara oggi Raso. L’amministrazione Valenti, dal canto suo, intende però pretendere il rispetto dei patti. “A noi non risulta che l’attuale assessore all’Economia Armao voglia azzerare il percorso già intrapreso”, ha detto stamattina Francesca Valenti. Aggiungendo, tuttavia, che se questo dovesse essere l’orientamento dell’Esecutivo Musumeci, il Comune insisterà nell’invocare il completamento delle procedure già avviate. C’è il timore che questo ripensamento possa allungare ulteriormente i tempi, e che le Terme rimangano ancora chiuse per qualche altro anno.

Siglata convenzione tra il Comune di Santa Margherita e Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale per la cura del verde

È stata firmata tra il Comune di Santa Margherita di Belìce e il Dipartimento regionale dello sviluppo Rurale e Territoriale della Regione Siciliana, una convenzione che, ai sensi dell’art. 25 della legge regionale 15 maggio 2015 per il contenimento della spesa e la valorizzazione delle risorse umane nel settore forestale, prevede che il Dipartimento regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale si occupi della cura, pulizia e scerbatura meccanica e manuale dei parchi, dei siti archeologici, del verde pubblico di proprietà dei comuni, del verde presente nelle scuole pubbliche, musei, ospedali e stabili nella disponibilità delle Forze dell’Ordine, la pulizia delle proprietà del demanio marittimo e di fiumi, torrenti e laghi. “Auspichiamo – dichiara il vicesindaco Giacomo Abruzzo, firmatario della convenzione per conto del Comune belicino, che la Regione garantisca le coperture finanziarie delle azioni previste nella convenzione che potrebbero avere ricadute positive non solo per il decoro della città ma anche in termini di risparmio di spesa per le casse comunali a fronte di servizi offerti dalla Regione che altrimenti sarebbero a carico del bilancio comunale le cui risorse, com’è noto, sono sempre più esigue.”

Sequestro da 150 mila euro all’ex magistrato Ingroia

Il sequestro è stato operato per equivalente su disposizione del gip su richiesta della Procura del capoluogo a Antonio Ingroia, amministratore unico di Sicilia e Servizi, società a capitale pubblico che gestisce i servizi informatici della Regione siciliana. Ingroia avrebbe percepito indebitamente rimborsi di viaggio per 34 mila euro e si sarebbe liquidato un’indennità di risultato sproporzionata rispetto agli utili realizzati dalla società: 117 mila euro. Nella vicenda è coinvolto anche Antonio Chisari, all’epoca dei fatti revisore contabile della società partecipata regionale Sicilia e Servizi s.p.a. Anche lui come Ingroia è accusato di peculato. Le contestazioni mosse agli indagati nascono dalla natura riconosciuta alla Sicilia e-Servizi s.p.a. di società in house della Regione da cui deriva che entrambi abbiano rivestito la qualifica di incaricato di pubblico servizio. Ingroia, prima liquidatore della società (dal 23 settembre 2013), è stato successivamente nominato amministratore unico dall’assemblea dei soci, carica che ha ricoperto dall’8 aprile 2014 al 4 febbraio 2018.

Salvo l’assegno di cura per i disabili gravi in Sicilia, soddisfazione dal Movimento “Noi Liberi”

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Resta in piedi l’impianto della norma del decreto Presidenziale 545 che garantisce la possibilità di ricevere l’assegno di cura per i disabili gravi nell’isola. L’assessore regionale alla famiglia, Ippolito  durante un incontro che si è svolto presso lo stesso assessorato, ha preso precisi impegni sul mantenimento della misura di sostegno alla disabilità Nell’ultimo mese all’assessorato alla famiglia, erano pervenute centinaia di richieste da parte di persone disabili, aventi ad oggetto la  “richiesta di mantenimento dell’assegno di cura secondo i criteri e le modalità previste dal decreto Presidenziale 545”. Dinnanzi a tale istanze, ieri l’assessore Mariella Ippolito ha dato una risposta certa: “L’assegno di cura – ha detto – non si tocca”. Alla riunione di ieri era presente anche la presidente della Federazione Movimento “Noi Liberi”, Angela Zicari che oggi esprime soddisfazione per il risultato raggiunto: “Ci auguriamo – afferma oggi Angela Zicari –  che sia uno dei interventi cardini del progetto di vita di ogni persona disabile e ringrazia l’assessore Ippolito per l’impegno e la dedizione che rivolge a questo delicato argomento”.

John Peter Sloan domani al teatro Nicolaj di Calamonaci, riceverà il premio “Giovanni Raffiti”

“Culture Shock”: è il titolo dello spettacolo che John Peter Sloan porterà domani sera al l teatro Nicolaj di Calamonaci, l’attore e comico inglese, noto anche per i suoi innovativi corsi d’inglese, nell’ambito della rassegna teatrale che si avvia a conclusione nel teatro del comune agrigentino, riceverà al termine del suo spettacolo anche il premio “Giovanni Raffiti”, riconoscimento dedicato alla memoria del calamonacese scomparso prematuramente e grande appassionato di teatro.  Il premio, giunto quest’anno alla sua ottava edizione, è stato istituito per gratificare le migliori compagnie teatrali che partecipano ogni anno alla rassegna. A John Peter Sloan, andrà il premio speciale. Lo spettacolo avrà inizio alle ore 21.

Dance Music Awards, il deejay Stefano Gallo in attesa del responso della finalissima all’Alcatraz di Milano

La cerimonia di premiazione dei Dance Music Award, il più prestigioso riconoscimento italiano nella musica dance si svolgerà il prossimo sedici aprile nella storica discoteca Alcatraz di Milano. Soltanto allora si conoscerà  il verdetto tra i dieci finalisti per le ventidue categorie in concorso. Tra  questi anche il deejay e arrangiatore saccense Stefano Gallo, in arte Esteban Galo che ha superato i vari step della selezione fino ad aggiudicarsi un posto per la finalissima nella categoria “miglior bootleg” La cerimonia sarà trasmessa in diretta TV su Match Music, canale 248 del digitale terrestre e sarà presentata da Francesco Facchinetti e Veronica Bagnoli. Il pezzo remixato da Stefano concorrerà insieme alle hit dei grandi nomi della musica dance come Don Diablo, Benny Benassi, Merk & Kremont, Marnik, Vinai, Bob Sinclar, Cristian Marchi e Lush & Simon solo per citarne alcuni. Una grande emozione per il saccense che coltiva la sua passione da quando aveva quattordici anni e che a sua insaputa è stato selezionato dalla giuria tecnica per la sua riproposizione di “We Don’t Talk Anymore”, brano super ballato del 2017 di Charlie Puth e Selena Gomez. C’è ancora tempo per ascoltare il remixe e per votare e sostenere il deejay con un sms, come ha spiegato oggi lo stesso musicista ai microfoni di Risoluto.it.  

Proposto Vella come vice di Luigi Patronaggio ad Agrigento, Csm deciderà entro fine mese

Tra una decina di giorni il magistrato, Salvatore Vella dovrebbe esser formalmente nominato vice di Luigi Patronaggio. E’ stata la quinta commissione del Csm a proporre il magistrato come procuratore aggiunto  della Procura della Repubblica di Agrigento. Sarà il plenum del Consiglio Superiore della Magistratura a pronunciarsi.  Salvatore Vella, 48 anni, è stato in passato già sostituto procuratore a Sciacca e Marsala e presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo. Vella ad Agrigento ha condotto le indagini sulla “Cricca di Lampedusa” e si occupato di immigrazione oltre ad essere nel pool di magistrati che sta conducendo la maxi inchiesta su Girgenti Acque.

Operazione antidroga “Shrek”, assolto Simone Chifari

Non si è raggiunta la prova dei fatti  contestati e il giudice monocratico del Tribunale di Sciacca, Antonino Cucinella ha assolto ieri dall’accusa di detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti, Simone Chifari, 46 anni di Palermo, ma residente a Sciacca e coinvolto nel 2015 nell’ambito dell’operazione antidroga denominata “Shrek” su un giro di spaccio di cocaina e hashish, droga comprata dal mercato palermitano e destinata alla piazza di Sciacca e Ribera. Chifari è stato assistito dal legale  del foro saccense, Antonello Palagonia. Il pubblico ministero, Cristian Del Turco, aveva chiesto per Chifari la condanna a due anni e sei mesi di reclusione e al pagamento della multa di dieci mila euro.