In pagamento gli onorari per i componenti dei seggi elettorali delle ultime elezioni

Sono in pagamento, gli onorari spettanti ai componenti dei seggi elettorali, presidenti, scrutatori, e segretari, per le attività svolte in occasione delle Elezioni del 4 marzo 2018. I componenti possono recarsi presso qualsiasi sportello banca Unicredit

Alloggi popolari di Ribera, Iacp annuncia i lavori entro maggio. Critiche e contestazioni ai funzionari dell’ente

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Entro maggio inizieranno i lavori di demolizione e ricostruzione degli alloggi popolari di largo Martiri di via Fani. Lo ha detto stamattina nella sala convegni del comune di Ribera, durante il nuovo atteso incontro tra i residenti e il vertice dello IACP di agrigento, Il commissario straordinario dell’ente Gioacchino Pontillo. Non sono mancati momenti di tensione, con alcuni dei rappresentanti delle 60 famiglie interessate che hanno accusato il funzionario di essere a capo di un ente che è stato soltanto protagonista di lungaggini burocratiche, visto che sono trascorsi ormai 6 anni da quando queste famiglie furono costretti ad abbandonare gli alloggi del quartiere San francesco. Presente alla riunione anche l’attuale direttore generale dello Iacp, la riberese Antonella Siracusa. Perfino lei è finita nel mirino delle critiche. Si è appreso che il contratto con la ditta appaltatrice dei lavori sarà firmato la prossima settimana.

Annullata dalla Cassazione una sentenza di condanna per violenza sessuale a Menfi

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La Corte di Cassazione ha annullato con rinvio ad altra sezione della Corte di Appello di Palermo la sentenza che aveva condannato Luigi Giarratano, di 27 anni, di Milano. Il giovane era accusato di avere palpeggiato, nelle parti intime, l’ex fidanzata, nella villa comunale di Menfi. La vicenda si riferisce al 2012. Giarratano era stato condannato per violenza sessuale e lesioni a 5 anni di reclusione dal Tribunale di Sciacca, ridotti a 3 anni e 4 mesi in appello. La Cassazione, accogliendo le richieste della difesa, rappresentata dall’avvocato Luigi La Placa, ha annullato la sentenza con rinvio. La difesa di Giarratano ha sempre escluso ogni ipotesi di violenza sessuale e descritto la vicenda come una lite tra i due giovani. Il processo adesso ripartirà da un altro giudizio d’appello da parte di una diversa sezione della Corte. Nella foto, l’avvocato Luigi La Placa

Ricettazione da 100 mila euro a Ribera, uno dei romeni arrestati resta in carcere, mentre due vanno ai domiciliari

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Rimane in carcere soltanto uno dei tre romeni arrestati a Ribera da carabinieri e polizia per una ricettazione da oltre 100 mila euro tra denaro in contante e oggetti preziosi. Lo ha stabilito il Tribunale del Riesame di Palermo che ha confermato la custodia in carcere per Adrian Florian Muraru, di 32 anni, e concesso i domiciliari a Tudor Dan Nita, di 18, e George Mihaita Paraschiv, di 26. I tre sono difesi dagli avvocati Giovanni Forte, Giuseppe Tramuta e Santo Lucia. Nelle perquisizioni domiciliari effettuate sono stati rinvenuti, all’interno di un vaso contenente del terriccio, un involucro sigillato con 40 mila euro in banconote ed un contenitore pieno di gioielli d’oro. Altri gioielli erano in un frigorifero e dietro un quadro appeso ad una parete 25 mila euro in contanti.

La festa di San Giuseppe rilanciata a Caltabellotta con la collaborazione dell’istituto Alberghiero di Sciacca

La festa di San Giuseppe è una delle feste più antiche e sentite nel meridione, in Sicilia viene venerato in tutti  i paesi e città, viene portato in processione in un centinaio di paesi, in alcuni e anche il patrono  e il protettore. La caratteristica  comune di queste manifestazioni sono le tavole o altari di San Giuseppe, dove l’elemento comune e il pane. Negli altari che si allestiscono, che anticamente avevano un duplice scopo, quella di catechizzare i fedeli e di sfamare i bisognosi, visto che San Giuseppe  è  considerato il Padre della Provvidenza, otre al pane si mette ogni sorta di bene dalle verdure ai dolci, dalle erbe amare alla frutta, dal pesce alla frutta secca, l’unica cosa che non si deve mettere sono i piatti a base di carne. Secondo alcuni si debbono mettere 101 pietanze diverse. Anche Caltabellotta non sfugge a questo fascino  legato alla festa di San Giuseppe. Negli ultimi decenni la festa per cause diverse vuoi per una modernità che avanza, vuoi per un depauperamento demografica, aveva subito una restrizione che se non si interveniva poteva portare alla sua fine. Da circa  sei anni il comitato dei rettori, supportato dal circolo Anspi, dalla Fic dall’ Istituto Alberghiero e Agrario Amato Vetrano, con la partecipazione del professore Giovanni Montemaggiore e di altri docenti e chef, e degli alunni dello stesso istituto,  e dell’ istituto Roncalli, e delle confraternite di Caltabellotta, ha rilanciato la festa riportando alla antica gloria la festa. Quest’anno oltre all’ altare Principale dei Rettori  le confraternite e la  la sezione  di Caltabellotta dell’ Istituto Comprensivo Roncalli di Burgio, hanno allestito altri sette altari con tema “Le sette Gioie e dolori di San Giuseppe”.

“Deposito non autorizzato di rifiuti speciali”, assolti due imprenditori edili di Sciacca

Gli imprenditori edili Giuseppe e Biagio Bono, di 52 e 45 anni, sono stati assolti perché il fatto non sussiste dall’accusa di stoccaggio abusivo di diversi cumuli di rifiuti speciali, derivanti da attività di demolizione, in una vasta area, di loro proprietà, in contrada Carbone, a Sciacca. Gli imprenditori erano già stati assolti dal Tribunale di Sciacca dall’accusa di realizzazione e gestione di discarica non autorizzata di rifiuti speciali e smaltimento illecito.  Con la prima sentenza, emessa nel febbraio del 2015, il Tribunale di Sciacca aveve condannato i Bono al pagamento di un’ammenda per il deposito non autorizzato di rifiuti speciali, ma escludendo l’ipotesi più grave della discarica abusiva. In seguito al ricorso per Cassazione proposto dagli imputati, la Suprema Corte ha annullato con rinvio la sentenza di condanna del Tribunale di Sciacca, sul presupposto che il primo giudice non aveva tenuto conto della nuova nozione di raccolta di rifiuti introdotta in materia ambientale dal legislatore del 2015, e nel nuovo processo il giudice Rosario Di Gioia ha pienamente assolto gli imprenditori anche dall’ipotesi residua, conformandosi al principio di diritto statuito dalla Cassazione.Gli imprenditori erano difesi dagli avvocati Michele Monteleone e Paola Turturici.

Comitato Pro Villa Comunale di Sciacca: “Anche per la nuova amministrazione equivale ad una discarica”

E’ durissimo lo sfogo lanciato dal profilo Facebook del Comitato Pro Villa Comunale di Sciacca che attacca l’amministrazione sullo stato e le condizioni in cui lo storico giardino comunale ancora si trova. Il Comitato, nato spontaneamente dall’unione di associazioni cittadine unitesi qualche anno fa, per denunciare lo stato di degrado nel quale l’unico spazio verde del centro era stato confinato e allo stesso tempo per salvaguardare l’area da alcuni progetti privati.

“La villa comunale – si legge –  per questa nuova amministrazione equivale ad un deposito di roba inutilizzata se non addirittura ad una discarica!!!! Peggio di andar di notte!”. Il Comitato che ammette di esser stato in silenzio nell’ultimo periodo per permettere l’insediamento della nuova amministrazione, denuncia adesso che sono trascorsi nove mesi che la situazione non è in alcun modo cambiata, ma anzi con l’avanzare dell’inverno si è assistito ad un peggioramento generale delle condizioni del luogo tra cani e gatti che lì hanno trovato rifugio, un giardino divenuto terra di nessuno. Nel post il Comitato, fa ancora una volta cenno al lungo contenzioso tra il Comune di Sciacca e il privato che aveva ottenuto l’autorizzazione per l’apertura di un ristorante all’interno del giardino pubblico. “Perchè gestire quel piccolo giardino pubblico – si chiede cinicamente il Comitato –  rappresenta da anni la cosa più difficoltosa che possa essersi mai parata dinnanzi ad un governo locale. Robe da striscia la notizia!”. Secondo il gruppo pro villa l’unica cosa degna di nota registrata all’interno negli ultimi mesi è  “la stessa pratica di cui si era servita l’amministrazione precedente, ossia quella di riutilizzare alcuni arredi urbani che è stata addirittura portata alle estreme conseguenze, ossia oggi addirittura la villa comunale è considerata una specie di discarica di arredi non più utilizzabili”.  Infatti, fanno notare come anni fa, alcuni arredi urbani non collocati per il progetto al quale erano destinati, ossia quello di riqualificazione del borgo marinaro dello Stazzone, sono stati “riciclati” per sostituire le panchine e i pali dell’illuminazione fatiscenti.  “Almeno – commenta il Comitato –  le panchine in similmarmo, anche se fuori contesto, avevano sostituito quelle esistenti in ferro che si trovavano in pessime condizioni, e i pali elettrici, anche se illuminavano solo parzialmente il giardino, (per dirla tutta illuminavano solo la parte interessata a quella specie di baita in legno che soffoca completamente la vista sul mare dell’ingresso est della villa), ma comunque assolvevano in parte alla loro funzione.Questo rientra sempre nell’essere sciacchitani purosangue, ossia adattarci a tutte le brutture dell’esistente!  E ora – conclude cosi il post –  cominciamo a rassegnarci pure a questo: le orripilanti fioriere di cemento circolari che si trovavano nel marciapiede della piazzetta di fronte, sono li’ buttate sparse nella parte del belvedere…..forse perchè l’assessore all’arredo urbano ha voluto far “pandan” con la piattaforma di cemento?”  

Guerra agli incivili a Montevago, il Comune acquista fototrappole per incastrare chi abbandona i rifiuti

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L’amministrazione comunale ha già deliberato l’acquisto di cinque fototrappole, di fatto, marcando stretto chi abbandona i rifiuti nel vecchio centro cittadino, laddove si ergono ancora i ruderi delle case abbattute dal sisma. Si tratta di piccole telecamere, in grado di essere mimetizzate e quindi, nascoste tra alberi e cespugli che permetteranno di individuare chi si sbarazza dei rifiuti creando delle vere discariche a cielo aperto. Nell’ultimo periodo, il comune belicino, ha intensificato i controlli con il supporto dei vigili urbani e degli operatori ecologici. L’attività di controllo serrato, ha permesso anche di rinvenire elementi che hanno ricondotto ai responsabili di tali comportamenti che sono stati già sanzionati a norma di legge. Nelle prossime settimane quando le fototrappole entreranno in funzione, l’attività di individuazione degli autori delle trasgressioni grazie agli scatti, sarà ancora più agevole nel segno di un’intransigenza che l’amministrazione e la sua sindaca, Margherita La Rocca Ruvolo, vogliono mostrare verso i cittadini che non tutelano e salvaguardano l’ambiente.
 

Pagamenti irregolari dei lavoratori dei rifiuti, annunciata giornata di sciopero

E’ stata gia’ annunciata e programmata una giornata di astensione dei lavoratori dei rifiuti. Sono stati i rappresentati delle diverse sigle sindacali a proclamare ed indire lo sciopero dei lavoratori per il prossimo sabato 24 marzo. Il motivo della protesta e’ la regolarita’ delle spettanze retributive. I lavoratori accusano che a causa delle inadempienze da parte della ditta, si tratta della Sea-Bono, non riescono a garantire il soddisfacimento dei bisogni delle proprie famiglie. Lo scorso mese, i lavoratori avevano gia’ annunciato per gli stessi motivi della vertenza che si e’ riproposta nuovamente, altre giornate di sciopero poi evitate dopo una lunga fase di incontri e tavoli di concertazione anche con l’amministrazione comunale.  

John Peter Sloan vince il premio “Giovanni Raffiti”, in scena al Nicolaj con il suo “Culture Shock”

Nell’atto unico “Culture Shock”, John Peter Sloan, in più di cinquanta minuti, ha portato in scena ieri sera nel piccolo teatro “Nicolaj” di Calamonaci, tutte le peripezie, gli aneddoti vissuti in questi anni da inglese che si è trasferito a vivere in quello che considera il paese più “espressivo e comunicativo” del mondo. Così il monologo del rinomato prof d’inglese, comico e attore capace di tenere tutto da solo il palcoscenico e l’attenzione, diverte senza mai cadere nella banalità dei luoghi comuni delle differenze tra gli italiani e gli inglesi. Esperienze di vita tra Milano, Napoli e infine, Menfi dove oggi ha deciso di abitare e che John racconta con la sua innata verve. Al termine dello spettacolo, ieri sera, John Peter Sloan è stato premiato dagli organizzatori della rassegna teatrale “Giovanni Raffiti”, rassegna che si chiuderà con l’ultimo spettacolo in programma il prossimo sette aprile.