Polemiche sulla mancata iscrizione dello Sciacca calcio al campionato, la sindaca: “Lo sport non risponde a logiche commerciali”
L’opposizione contro il si della Valenti al passaggio monco del patrimonio termale dalla Regione
I gruppi di opposizione, oggi con una nota stampa, attaccano il sindaco di Sciacca, Francesca Valenti poichè sulla vicenda Terme di Sciacca e in merito, al loro passaggio al Comune di Sciacca, la stessa avrebbe cambiato idea in soli venti giorni .
“Non più tardi di venti giorni fa – scrivono i consiglieri di opposizione – il sindaco Francesca Valenti, intervistata nel tg di una tv locale, affermava e confermava, in merito alla questione Terme di Sciacca, di non volere alcuno spezzatino e di voler affidare, tramite bando, l’intero pacchetto dei beni. Oggi scopriamo, invece, che la realtà non è questa e che il Sindaco ha subito cambiato idea, costretta dalla politica regionale e dalle prossime elezioni, a subire uno spezzatino, messo sul piatto dall’assessore regionale amico Alessandro Baccei. Baccei ordina e Valenti esegue, con buona pace delle terme e del suo precedente no allo spezzatino”.
“Oggi invece – prosegue la nota – il solito cambio di rotta in negativo perchè si annuncia che la Regione Siciliana e la Società Terme di Sciacca in liquidazione si vedranno per sottoscrivere un atto in cui non saranno inclusi il Motel Agip e i due alberghi di San Calogero con annesse stufe. Questi ultimi beni, dunque, non potranno transitare in convenzione al Comune di Sciacca. Viva la coerenza. Perchè non aspettare un mese per definire gli accatastamenti, far transitare tutto il pacchetto dei beni e procedere al bando unico?”
Secondo l’opposizione è chiaro che: “a comandare siano le elezioni regionali e che la Valenti sia stata costretta volente o nolente a piegarsi ai voleri del Pd regionale e di Baccei”.
“Perché – spiegano i consiglieri – non vogliamo pensare che questa operazione voglia giovare esclusivamente qualche piccolo imprenditore turistico interessato magari solo alla gestione dell’albergo. Se accadesse questo sarebbe molto grave in quanto nessun altro imprenditore sarebbe intenzionato a rivitalizzare lo stabilimento senza la gestione dell’albergo. Per quanto ci riguarda noi ci opporremo con tutte le nostre forze, fuori da ogni logica di partito, sposando qualsiasi proposta che possa risultare utile alla nostra causa, eventualmente rafforzandola e aggiungendo alla stessa il chiaro indirizzo nei confronti del Sindaco, ossia quello di non accettare assolutamente questo spezzatino che non gioverebbe a nessuno e che rischia di portarci ad un altro fallimento”.
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Concussione, un arresto e un fermo dei carabinieri a Campobello di Licata
I carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Agrigento, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno arrestato in flagranza del reato di concussione un dipendente dell’ufficio Tecnico del Comune di Campobello di Licata, Francesco Gioacchino La Mendola, e sottoposto al provvedimento di fermo di indiziato di delitto per concussione in concorso un dirigente dello stesso comune, Giuseppe Nigro. Sono state anche effettuate delle perquisizioni presso alcuni uffici del Comune di Campobello di Licata. I particolari dell’intera operazione verranno illustrati nel corso di una conferenza stampa, che si terrà oggi, presso la Procura della Repubblica di Agrigento.