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Truffa a Regione e Stato: la Finanza sequestra un noto Hotel di Selinunte
Fiamme Gialle e Procura presso la Corte dei conti ritengono che i titolari di una cooperativa che gestisce una struttura alberghiera di Castelvetrano non abbiano rispettato le regole nell’impiego di finanziamenti pubblici richiesti a Stato e Regione per la ristrutturazione dell’impianto. Ecco perché i tre soci del sodalizio dovranno restituire 4,6 milioni di euro all’Assessorato Regionale al Turismo e 416 mila euro al Ministero dello Sviluppo Economico. È questo il quadro nel quale si inserisce l’inchiesta della Guardia di Finanza del comando provinciale di Trapani e della Tenenza di Castelvetrano, che ha sequestrato un noto albergo di Marinella di Selinunte, conti correnti riconducibili a due dei tre soci della cooperativa proprietaria e un immobile situato a Castelvetrano per un controvalore di oltre 5 milioni di euro. L’accusa per gli indagati è grave: truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche ed emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. Le erogazioni pubbliche oggetto di accusa riguardano contributi pubblici a suo tempo richiesti per l’ampliamento e ristrutturazione dell’hotel. I finanzieri hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro conservativo, nell’ambito dell’attività istituzionale “anticorruzione” e di contrasto alla mala gestione delle risorse pubbliche. Provvedimento richiesto dalla Procura regionale presso la Corte dei conti. Un’indagine complessa, condotta dalla Polizia Giudiziaria dalla quale erano emersi presunti profili di responsabilità. Alla luce delle risultanze emerse, con sentenza dello scorso luglio 2017, i Giudici della Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti siciliana avevano già accertato in primo grado la responsabilità amministrativa solidale in capo alla società beneficiaria del contributo pubblico ed in capo alle persone che avevano concorso in quello che gli investigatori ritengono essere stato “sviamento dei fondi ricevuti dagli Enti Pubblici finanziatori”.
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Milioti: “Questa è l’amministrazione delle cose in sospeso, cosa vogliono fare con lo stadio?”
Dopo la notizia della mancata iscrizione dello Sciacca Calcio al campionato di prima categoria con le accuse mosse dal presidente del sodalizio calcistico, Enrico Mercurio all’amministrazione comunale, oggi il consigliere di opposizione Giuseppe Milioti interviene sulla vicenda con una nota stampa: “Per fare un esempio di cose lasciate in sospeso dall’amministrazione parliamo di sport: altro grande cavallo di battaglia del sindaco. A tal proposito volevo chiedere quali provvedimenti sono stati presi per attivare interventi di manutenzione al Campo sportivo alternativo ed al Gurrera?”
“Migliaia di bambini – continua il consigliere di minoranza – oggi non sanno dove e come iniziare le attività sportive. Per carità giusto chiedere l’affitto a chi utilizza le strutture ma quantomeno bisogna consegnare le stesse in condizioni dignitose. Cosa ha deciso e quali sono le idee che ha il Sindaco visto che detiene la delega e che ama lo sport?”