Calandrino: “A Sciacca anni importanti di lavoro in piena sintonia con la marineria”

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E’ fissata per domani, alle 9,30, nella sede del Circomare di Sciacca, la cerimonia di passaggio di consegne tra il capitano di corvetta Salvatore Calandrino, che ha guidato l’ufficio negli ultimi tre anni e mezzo, e il tenente di vascello Sebastiano Sgroi, nuovo comandante. Sgroi, di 32 anni, originario di Gaeta, è stato vice capo del Nucleo Operatori Subacquei di Cagliari, ma ha una buona conoscenza della realtà agrigentina perchè, per quattro anni, è stato impegnato alla Capitaneria di Porto Empedocle. Calandrino, che si trasferirà a Palermo, alla Direzione Marittima, è stato apprezzato anche dal mondo dell’associazionismo, dalle scuole. Ha partecipato, negli anni,  a numerose iniziative e stimolato, soprattutto nei più giovani, un grande interesse per il rispetto del mare. Ha condotto anche diverse inchieste su scarichi illegali nel mare di Sciacca.

Finge una rapina per non pagare il mutuo, denunciata

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Una vicenda che ha dell’incredibile quella venuta alla luce a Palermo e che ha come protagonista una donna di 69 anni la quale avrebbe simulato di essere stata vittima di una rapina con aggressione per non pagare una rata del mutuo. E’ stata denunciata per simulazione di reato. Finge di essere stata rapinata della sua pensione e denuncia ai carabinieri un’aggressione. Una palermitana di 69 anni avrebbe inventato tutto per rinviare pagamento di una rata della finanziaria a cui non riusciva più a far fronte. Ora la donna dovrà rispondere di simulazione di reato. I carabinieri, suulla base della denuncia della donna, hanno avviato le indagini e verificato, soprattutto, i filmati nella zona indicata dai quali sarebbero emersi dubbi su quella ricostruzione. E la donna, quel giorno, non avrebbe effettuato alcun prelievo bancario.

Cinquanta migranti in fuga nelle campagne di Ribera

Sbarco di migranti nella tarda mattinata di oggi a Piana Grande di Ribera. Sono una sessantina, partiti dalla Tunisia, ma appena dieci sono stati bloccati da Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza giunti sul posto. Gli altri sono in fuga nelle campagne di Ribera. Ricevuta la segnalazione dello sbarco a Seccagrande sono arrivate anche motovedette della Capitaneria di Porto Empedocle e del Circomare di Sciacca. Nelle ultime settimane sono numerosi gli sbarchi avvenuti nella zona compresa tra Eraclea e Seccagrande. Probabilmente, questa viene indicata come una rotta che comporta minori rischi. Le Forze dell’ordine, comunque, sono prontamente intervenute e gli uomini fuggiti vengono attivamente ricercati. Gli altri sono già in viaggio per la Questura di Agrigento.

Terme, Cgil preoccupata: “Sbagliato ricominciare daccapo, o si vuole fare una municipalizzata dove sistemare amici e parenti?”

“La notizia della convocazione da parte dell’Assessore Baccei del Sindaco di Sciacca per il prossimo 12 Settembre sulla questione Terme paradossalmente finisce col provocarci più inquietudine che gioia”. È l’opinione di Massimo Raso e Franco Zammuto, rispettivamente segretario provinciale e cittadino della Cgil. A loro giudizio su questa vicenda continuerebbe a regnare parecchia confusione. “Ci saremmo aspettati ed abbiamo sollecitato anche altre volte l’avvio di un confronto ed un coinvolgimento ampio, reale e pubblico sulla vicenda”, osservano i sindacalisti. Ricordando che “le Terme sono ferme da 3 anni, e gravi sono le responsabilità politiche del Governo della Regione e gestionali di chi avrebbe dovuto lavorare per dare concreta attuazione a quanto deliberato nel 1999. Colpe che, ovviamente – ragionano Raso e Zammuto – nessuno paga e sulle quali abbiamo presentato un corposo esposto alla Magistratura ordinaria e contabile”. Temono, i dirigenti sindacali, che dopo aver sperimentato 18 anni di errori e tentativi “ a vuoto” da parte della Regione, si debba inaugurare adesso la stagione dei tentativi comunali ugualmente fallimentari! “Davvero – si domandano – siamo convinti che il Comune avrà maggiore capacità e fortuna della Regione nella ricerca, selezione e scelta di un partner privato per gestire questo immenso patrimonio? Si è davvero concluso il processo di riacquisizione di tutti i beni e la liquidazione dei creditori”? Raso e Zammuto dichiarano di non conoscere nel dettaglio la posizione della nuova Amministrazione Comunale di Sciacca. Ritengono, tuttavia, che prima di sottoscrivere impegni così vincolanti per il Comune (e che, invece, finiscono col liberare la Regione del problema) sarebbe necessaria la massima chiarezza, a partire dai costi dell’intera operazione, che potrebbero essere a carico del Comune. “A noi – aggiungono i rappresentanti della Cgil – non sembra affatto utile questo ricominciare daccapo, visto che ci sono esperienze precedenti, tra cui quella di Sviluppo Italia Sicilia, che avevano indicato alla perfezione l’iter da seguire”. Dunque, per la Cgil il problema non è affatto tecnico (la predisposizione del bando) ma politico: occorrerebbe avere la capacità di parlare e “mettere attorno ad un tavolo” gli operatori nazionali ed esteri del mercato del turismo termale cui “offrire” questo pacchetto Terme (nella sua unicità), suscitare “manifestazioni di interesse” per poter scegliere tra quelle che presentano un “piano industriale” che maggiormente contempera le esigenze di lavoro e di sviluppo per questa nostra zona e comprendere quale livello di turismo si vuole intercettare. “A meno che – concludono Raso e Zammuto – qualcuno non pensi che le Terme possano diventare una municipalizzata carrozzone dove sistemare amici e parenti; una occasione per foraggiare le terze file della politica in incarichi e consulenze!

Una nuova emergenza rifiuti all’orizzonte: la ditta annuncia la sospensione delle attività. “Gli enti non ci pagano, siamo sull’orlo del baratro”

Nel bel mezzo delle polemiche politiche sul funzionamento (o meno) del piano ARO, le ditte Bono Sea e SAM oggi annunciano la sospensione, a partire da lunedì 11 settembre, del servizio di selezione e recupero dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata, prelievo, trasporto ed avvio al recupero dei rifiuti ingombranti nei comuni dell’Ato Ag1, nonché il servizio di tritovagliatura presso la discarica. La ragione è sempre quella: la mancata corresponsione dei pagamenti, che ha generato una situazione definita, dall’impresa, ingestibile, intollerabile e catastrofica. Azienda che dichiara di essere sull’orlo del baratro della propria attività, con una situazione di vero e proprio collasso economico/finanziario (mancati pagamenti di imposte, tasse, stipendi, e contributi previdenziali ed assistenziali, etc). Ditta che confida naturalmente di ottenere risposte urgenti, sia da Sogeir che dai comuni. “Non sappiamo più chi sia il nostro interlocutore”, ha detto Enzo Bono, tra i titolari della ditta. “Chiediamo misure urgenti ed improcrastinabili per evitare il blocco delle attività ed emergenze igienico sanitarie, ma ci riserviamo anche di valutare l’adozione di urgenti azioni giudiziali preordinate alla tutela delle proprie ragioni”. Sulle polemiche politiche Bono preferisce non replicare, pur dicendosi disponibile nei confronti del consigliere comunale Fabio Termine a tutti i chiarimenti necessari in merito ai dubbi manifestati ieri nel corso della conferenza stampa di Mizzica.

Migrante investito sulla 115, caccia all’auto pirata che non ha prestato soccorso

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Un trentasettenne tunisino è stato investito lungo la statale 115, nei pressi di Realmonte, probabilmente mentre cercava di raggiungere Agrigento centro dopo esser sbarcato martedì pomeriggio in contrada Foce a Siculiana. Il migrante è stato notato da qualcuno sul selciato e ha allertato i soccorsi, ma l’auto che l’ha investito non si è fermata a prestare soccorso lasciando l’uomo a terra. L’uomo è stato trasportato in ambulanza al San Giovanni di Dio dove gli sono stati riscontrati lesioni, fratture e traumi. Per fortuna, non è in pericolo di vita. Dall’ospedale è stata avvisata la polizia di Stato ed è adesso, caccia all’auto pirata, mentre l’ufficio Immigrazione della Questura si sta, adesso, occupando della ricostruzione dell’accaduto.

La Guida ai vini del Gambero Rosso premia anche due etichette di Planeta e Settesoli

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Il massimo riconoscimento dalla Guida ai vini d’Italia 2018 del Gambero Rosso anche per due etichette delle cantine menfitane.  Si tratta del Mandrarossa Cavadiserpe 2016 di Settesoli e dell’Etna Bianco 2016 di Planeta. I “tre bicchieri” sono stati assegnati inoltre, dalla giuria anche ad altre venti etichette isolane che sono:  Astolfo 2015 di Assuli; Cerasuolo di Vittoria Giambattista Valli Paris 2015 di Feudi del Pisciotto; Contrada Sciaranuova 2015 di Passopisciaro; Etna Bianco Alta Mora 2016 di Cusumano; Etna Bianco Fondo Filara Contrada Monte Gorna ’16 di Nicosia; Etna Rosso 2015 di Tornatore; Etna Rosso ‘A Rina 2015 di Russo; Etna Rosso V. Barbagalli 2014 di Pietradolce; Etna Rosso Zottorinoto Ris. 2013 di Cottanera; Faro 2015 di Casematte; Malvasia delle Lipari Passito 2016 di Caravaglio; Passito di Pantelleria Ben Ryé 2015 di Donnafugata; Quater Vitis Rosso 2014 di Firriato; Rosso del Soprano 2015 di Palari; Shymer 2014 di Baglio di Pianetto; Sicilia Bianco Maggiore 2016 di Rallo; Sicilia Catarratto V. di Mandranova 2016 di Alessandro di Camporeale; Sicilia Nerello Mascalese Tascante 2014 di Tasca d’Almerita; Sicilia Saia 2015 di Feudo Maccari; Sicilia Syrah 2015 di Feudo Principi di Butera.  

Ente morale Amato Vetrano, il sindaco Valenti nomina i componenti per il triennio 2017-2020

Il sindaco di Sciacca, Francesca Valenti, ha nominato i componenti del consiglio di amministrazione dell’ente morale istituto agrario “Calogero Amato Vetrano” di Sciacca per il triennio 2017-2020. Si tratta di Sergio Panunzio, ex preside dell’istituto agrario “Amato Vetrano”, di Santo Bono, ex consigliere comunale, e del professore Antonino Maglienti, nella qualità di parente più stretto del benemerito testatore. L’ente è stato costituito il 7 aprile del 1889 per volontà del benemerito saccense avvocato Calogero Amato Vetrano che ha destinato quasi tutti i suoi beni per la costituzione e il mantenimento di una scuola agraria in città. È gestito da un consiglio di amministrazione al cui vertice è posto, per statuto, il sindaco protempore della città.

Cresce la cultura dell’ospitalità, ma la strada è ancora (molto) lunga

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Gli albergatori presenti ieri al Comune all’incontro promosso da Filippo Bellanca e Francesca Valenti hanno fatto emergere una cultura dell’accoglienza e dell’ospitalità che a Sciacca, per fortuna, esiste, e probabilmente sta anche crescendo. Chi ha partecipato all’incontro non ha invocato contributi economici. No, ha dato la propria disponibilità a collaborare, ma ha anche chiesto un’attenzione specifica a chi amministra. Un’attenzione sul territorio che, tuttavia, non può provenire solo ed esclusivamente dall’ente locale. L’eliminazione delle erbacce, certo, tanto per fare un esempio, è un compito del Comune. Ma se la città è sporca, evidentemente c’è qualcuno che la sporca. Da questo punto di vista Sciacca è ancora mentalmente indietro. E si potrebbe parlare a lungo del tema della raccolta dei rifiuti, ma non è questo il punto. C’è ancora molta gente che scarta il pacchetto di sigarette e, incurante del danno che sta arrecando, non esita a disfarsi del nylon e della carta argentata direttamente per terra. C’è pure che si disfa del chewing-gum, o del bicchiere di carta, o del tovagliolo. Eppure nel salotto di casa propria si guarda bene dal fare tutto questo. Quando si guarda ad altri territori dove le cose vanno diversamente, non è solo perché le amministrazioni di quei comuni sono brave, ma perché il cittadino è più attento al bene comune. Perché altrimenti è facile, a Ginevra si sta attenti a non sporcare, ma a Sciacca non è importante. E cultura dell’accoglienza significa anche non svenare il cliente solo perché turista. Perché l’obiettivo non può essere fargli pagare il conto più salato che ci sia, perché anche se si tratta di un ospite di riguardo, magari sarà pure ricco, ma di certo non è fesso. Ieri con le loro proposte i titolari di hotel e b&b hanno fornito indicazioni significative in favore di un senso dell’ospitalità sicuramente migliore rispetto al passato. Ma, purtroppo, ahimè, la strada da percorrere per chiudere il cerchio è ancora piuttosto lunga. E, piuttosto che dare sempre la colpa agli altri, il cittadino che pensa che Sciacca potrebbe vivere di turismo, dovrebbe cominciare a farsi un’esame di coscienza.

La testimonial del Carnevale saccense, Valeria Altobelli nel cast di Tale e Quale Show

 Valeria Altobelli è nel cast di “Tale e Quale Show”, la modella, cantante, attrice e conduttrice, ha un legame particolare con Sciacca perché è stata la presentatrice di diverse edizioni del Carnevale, un ruolo di testimonial che ha accettato più volte distinguendosi per grinta ed allegria. Presente anche in due serate della scorsa edizione ha saputo coinvolgere il pubblico cantando gli inni delle edizioni passate, mostrando così di avere il Carnevale saccense nel cuore. La fortunata trasmissione Rai torna con la vecchia formula delle imitazioni dei cantanti che tanto successo ha avuto nelle scorse edizioni, ma con un nuovo gruppo di famosi, pronti ad imitare e trasformarsi nelle star della musica nazionale ed internazionale. Oltre alla Altobelli nel cast anche Mauro Coruzzi , l’attrice Edy Angelillo, Donatella Rettore, Marco Carta, Annalisa Minetti, il tenore Piero Mazzocchetti e le conduttrici Benedetta Mazza,  Alessia Macari, Filippo Bisciglia e Federico Angelucci e  Claudio Lippi.  La sfida tra le imitazioni meglio riuscite si disputerà al televoto e dunque, anche da Sciacca, saranno in molti a ricambiare lo speciale legame con la conduttrice facendo il tifo per lei.