Randagismo: convegno oggi a Sciacca
Si è parlato di randagismo oggi pomeriggio a Sciacca, all’interno della sala Blasco. L’iniziativa rientrava nell’ambito di un convegno organizzato dall’ Anta, alla presenza del presidente nazionale Bruno Mei Tommasi. Sotto i riflettori il problema del randagismo e le possibili soluzioni. L’orientamento dell’Anta è quello di realizzare un rifugio sanitario che organizzi anche il piano delle sterilizzazioni degli animali. Soltanto la sterilizzazione e la microcippatura, infatti, possono contribuire a debellare il fenomeno.
Biblioteca comunale, la sindaca rilancia: “Non restera’ chiusa a lungo”. Monte contesta ancora l’apertura di stamane.
La sindaca definisce “triste” la polemica politica sull’apertura lampo di oggi della Biblioteca comunale mentre l’ex assessore Salvatore Monte continua a dirsi stupido e allibito di come sia stata possibile questa apertura della sala per permettere l’iniziativa in programma oggi.
In mezzo ci passa l’interrogazione che lo stesso consigliere comunale ha presentato nei giorni scorsi chiedendo conto delle autorizzazioni tecniche degli uffici che hanno consentito lo svolgersi dell’iniziativa, interrogazione non gradita dalla sindaca nei toni utilizzati dallo stesso consigliere definiti “irriguardosi e irrispettosi” dell’istituzione.
Intanto, la sindaca Francesca Valenti al termine della manifestazione svoltasi oggi all’interno di una delle sale della Biblioteca “Cassar”, chiusa al pubblico da circa un anno, quando Monte era allora l’amministratore, oggi rilancia la volontà politica della Giunta di voler riaprire questo luogo simbolico per la storia di Sciacca: “Non rimarrà troppo tempo chiusa, abbiamo un progetto e l’amministrazione farà di tutto per riconsegnarla alla città”. Monte, invece continua chiedersi meravigliato dell’apertura limitata che oggi gli uffici tecnici del Comune hanno autorizzato: “Non capisco come – ha ribadito – un’apertura possa essere consentita per l’accesso di 25 persone mentre diventi pericolosa alla ventiseiesima persona all’interno?”.
Giornata della memoria, iniziativa di testimonianza sull’orrore della guerra
Si è svolta questa mattina una delle iniziative in programma in occasione della Giornata della Memoria. Un momento di testimonianza che si è svolto all’interno della Biblioteca comunale di Sciacca con il patrocinio del Comune di Sciacca e che ha visto la presenza di Raimondo Moncada, figlio di Gildo partigiano e fautore della Resistenza, di Betty Scaglione, nipote di Angelina e Iolanda Scaglione, due figure femminili schierate contro il fascismo e Ina e Rosario Ingrando, figli di Salvatore Ingrando, saccense deportato in un campo di lavoro durante la guerra.
Le testimonianze dei presenti sono stata alternate con le letture di alcuni testi sul tema interpretati dagli alunni del Liceo Classico di Sciacca con l’accompagnamento delle musiche dei maestri Nicola Lipari ed Eleonora Ardizzone.
Maxi controllo della provincia: 20 posti di blocco, 32 multe e due arresti
E’ scattato con le prime luci della sera il maxi controllo a tappeto dell’intera provincia agrigentina, un’operazione di coordinamento dei cinque Comandi della provincia: Sciacca, Cammarata, Agrigento, Canicattì e Licata più le 43 Stazioni dell’Arma disseminate in tutta la provincia.
Oltre 200 persone, controllando ben 180 veicoli. Tra le 32 sanzioni, spiccano quelle per guida pericolosa, uso del cellulare alla guida, mancata copertura assicurativa e mancata revisione. Sono state, inoltre, ritirate sette carte di circolazione ed altrettanti i mezzi sequestrati.
Nel corso dei controlli,un 20enne straniero è stato sorpreso ed arrestato ad Aragona, poiché sarebbe stato trovato “a spasso” nonostante fosse sottoposto agli arresti domiciliari. Inoltre, durante i controlli, è finito in manette un 36enne di Sambuca di Sicilia. È accusato di lesioni personali, che sarebbero state commesse durante una violenta lite in famiglia. A Bivona, infine, dopo una perquisizione, i militari hanno fermato un giovane di Santo Stefano di Quisquina con un coltello a serramanico lungo circa 16 centimetri. Anche per lui è scattata la denuncia all’autorità giudiziaria, con il sequestro della lama. Mentre un 22enne è stato trovato in possesso di due grammi di hashish ed è stato segnalato alla Prefettura di Agrigento, come assuntore di sostanze stupefacenti.
Anche Favara in piazza contro la gestione Girgenti Acque
Dopo Raffadali, oggi e’ giornata di manifestazione a Favara dove e’ in programma una iniziativa per evidenziare la necessita’ di un servizio migliore nella distribuzione idrica. Lo scorso sabato un’analoga protesta molto partecipata si era svolta a Raffadali dove comitati e gruppi guidati dal sindaco Silvio Cuffaro si erano dati appuntamento in corteo per manifestare contro Girgenti Acque.
Anche il comune agrigentino di Favara richiede una gestione pubblica dell’acqua e durante il corteo in piazza previsto per oggi, continuera’ ad opporsi all’installazione dei contatori idrometrici che il gestore idrico cerca di installare da mesi in molte utenze favaresi.
Su “Striscia la notizia” la vicenda degli alloggi popolari di via Fani a Ribera
E’ andato in onda questa sera durante il consueto appuntamento quotidiano col tg satirico “Striscia la notizia” il servizio riguardante la vicenda degli alloggi popolari di via Fani e Largo Martiri di Ribera che l’inviata Stefania Petyx ha girato la scorsa settimana nella cittadina crispina.
“Vittime della burocrazia”: così la giornalista ha definito gli ex residenti delle palazzine che da sei anni sono stati sfrattati dalle proprie abitazioni a causa dei problemi strutturali dovuti al cemento depotenziato utilizzato nella costruzione, così come “vittima” ha continuato a spiegare la popolare cronista col tipico bassotto, è il Comune di Ribera che in questi sei anni ha speso più di un milione di euro per garantire un posto dove vivere alle famiglie sfrattate.
Il servizio si è poi concluso con l’impegno da parte della dirigente dello Iacp di Agrigento, la dottoressa Antonella Siragusa a porre la firma sulla consegna dei lavori dopo l’attesa di due lunghi anni per il relativo bando regionale per la realizzazione dei nuovi alloggi.
Cateno De Luca, candidato a sindaco a Messina annuncia di voler spostare la sede del Comune: “Farò di Palazzo Zanca un casino'”
E’ l’ultima proposta del candidato a sindaco nonché deputato regionale, Cateno De Luca che oggi ha annunciato alla stampa la volontà di voler spostare la sede del Comune di Messina, per farne dell’attuale un casinò.
“Vogliamo costruire a palazzo Zanca un casinò per le migliaia di croceristi che arrivano ogni giorno in città e per i siciliani che sono costretti ad andare a Malta o in altri luoghi per giocare. Se dobbiamo essere una città turistica dobbiamo cominciare ad investire in questo settore, valorizzando i tanti beni culturali, artistici e storici, ma puntando anche su strutture che siano attrattiva per i visitatori. “.
Durante la conferenza stampa di oggi, De Luca ha presentato anche le deleghe degli assessori designati.
Chiude lo zio ottantenne in auto per giocargli parte della pensione al videopoker, denunciato un catanese
Ha lasciato chiuso in auto per ore lo zio di 88 anni, portando con sè per giocare 400 euro che aveva prelevato proprio dal conto dell’anziano che gestiva con una delega recandosi a giocare con i videopoker abusivi di un circolo abusivo di piazza Lincoln. Lo ha scoperto personale della squadra mobile della Questura e del commissariato Borgo Ognina della polizia di Stato che ha denunciato un uomo di 45 anni per aver abbandonato una persona anziana di cui doveva aver cura.
L’auto è stata trovata dagli agenti con i finestrini alzati. L’anziano era senza scarpe ed in palese stato confusionale.
Il circolo, dove gli agenti hanno trovato numerosi avventori e sequestrato 10 videopoker, è stato controllato nell’ambito di un’operazione di contrasto al gioco d’azzardo nei quartieri Picanello, Borgo – Sanzio, Barriera, San Cristoforo e San Giorgio-Librino, conclusasi con la denuncia di 29 persone per gioco d’azzardo aggravato e raccolta abusiva di scommesse e sanzioni per 100 mila euro. Alcune persone sono state denunciate per sfruttamento del lavoro mediante lo sfruttamento dello stato di bisogno. Dodici i giocatori denunciati per aver partecipato a a giochi d’azzardo. Sono state inoltre sequestrate 72 apparecchiature video-giochi manomesse circa 1.000 gettoni usati per l’attivazione dei giochi d’azzardo e stampanti termiche. Sono anche stati sequestrati un intero locale dove si giocava d’azzardo, sei computer e vario materiale elettrico.
Mangiacavallo punta su Rino Marinello e non su Antonella Di Prima. Polemiche nel M5S. L’ingegnere: “Nonostante tutto io resto più agguerrita di prima”
Lo staff del Movimento 5 Stelle aveva dato a Matteo Mangiacavallo la facoltà di indicare il candidato grillino da designare per l’uninominale, potendo perfino scegliere tra il collegio della Camera o quello del Senato. Da qui la decisione del parlamentare regionale grillino di puntare sul medico Rino Marinello, notizia che il nostro giornale vi ha dato in anteprima stamane. È quanto viene fuori nelle ultime ore, sempre a livello di indiscrezioni non confermate. Se le cose sono andate davvero così siamo di fronte ad una decisione, quella di Mangiacavallo, che non poteva non aprire un nuovo dibattito all’interno del mondo pentastellato. Si apprende, infatti, che anche l’ingegnere Antonella Di Prima aveva dato la propria disponibilità ad una candidatura nell’uninominale. Trattandosi di un’under 40, la predetta disponibilità avrebbe dunque potuto riguardare la Camera. Insomma: pare di capire che se solo Mangiacavallo avesse voluto, sarebbe stata lei la candidata grillina del territorio per un seggio nell’uninominale. “Nonostante tutto io resto e sempre più agguerrita di prima!”, ha scritto oggi Antonella Di Prima in un post su Facebook, confermando la propria fedele militanza. Di Prima che è stata l’unica saccense che ha superato lo scoglio delle Parlamentarie per il Proporzionale, pur classificandosi tra le candidature “supplenti”, non utili cioè alla collocazione tra i primi quattro posti della lista del Movimento 5 Stelle.
Rifiuti. L’impresa appaltatrice: “Non siamo noi in ritardo, paghiamo gli stipendi quando il Comune ci paga le spettanze”.
L’accordo che circa un anno fa preludeva al distacco dei lavoratori della SRR all’Ati Bono Sea, sottoscritto dalle stesse organizzazioni sindacali, prevedeva che i pagamenti agli operai venissero effettuati dopo i versamenti del Comune. È una precisazione, quella dell’impresa appaltatrice dei servizi contenuti all’interno del piano Aro, che è una sorta di replica alle dichiarazioni di oggi del sindaco Valenti, che ha annunciato diffida formale nei confronti della ditta a onorare i suoi impegni con le spettanze dei lavoratori. Insomma: la Bono Sea probabilmente vuol far passare il messaggio che il ritardo nel pagamento degli stipendi ai lavoratori scaturisce da quello col quale il comune onora i suoi impegni con l’impresa.



