Ritardi e inadempienze per la disabilità, l’associazione Crescere Insieme: “Ora serve una scelta politica”
Un piano di zona a favore della disabilità che la Regione considera un buon piano, ma che è fermo al 2015. Su undici azioni previste soltanto, due sono state portate avanti. E’ questo lo scenario descritto oggi da Daniela Campione e Marta Russo, in rappresentanza dell’associazione “Crescere Insieme” che da anni raggruppa i genitori dei disabili di Sciacca e che oggi lanciano un appello all’amministrazione affinché quanto spetta ai disabili venga riconosciuto con azioni concrete.
“I genitori – dice Daniela Campione – ci chiedono il rimborso per il carburante per accompagnare i disabili nelle relative strutture specialistiche riabilitative, ma è tutto fermo”.
“La creazione di un centro diurno era una delle priorità – le fa eco Marta Russo – ma fino adesso, lo abbiamo portato avanti grazie al volontariato che però, non può sostituirsi a quello che dovrebbe essere un servizio”.
La potatura degli alberi delle Giummare lascia a desiderare, suor Clotilde: “Ringraziamo, ma le cose vanno fatte per bene”
Sono state le stesse suore che abitano il convento delle Giummare e che si prendono cura dell’adiacente chiesa a sollecitare più volte l’intervento degli operai del Comune di Sciacca per effettuare la pulizia del piazzale e degli alberi dove sorge l’antica chiesetta e il santuario dedicato alla Madonna di Lourdes.
Dopo le continue richieste, finalmente gli operai che hanno effettuato la potatura sono arrivati, ma lasciando comunque scontente le suore per aver effettuato a metà e parzialmente la potatura degli alberi che vi si trovano.
Ecco il commento di suor Clotilde, la superiora delle Giummare, dopo l’intervento al verde alle Giummare che definisce uno scempio
Controllavano con il binocolo le case di San Giorgio e Timpi Russi, due arresti per furto della polizia
Due palermitani, Roberto Billetta, di 50 anni, e Francesco Torricelli, di 43, sono stati arrestati per furto dagli agenti del commissariato di polizia di Sciacca. L’operazione è stata svolta con estrema professionalità dagli agenti di Sciacca che, dopo avere ricevuto diverse denunce per furti in quella zona, hanno attivato un servizio di controllo del territorio, beneficiando della preziosa collaborazione dei residenti. In pratica, hanno beneficiato di una serie di indicazioni e in particolare di quella che riguardava un’auto, una Fiat Uno di colore vedere, vista più volte da residenti. Ricevuta una segnalazione ancora sulla presenza di quell’auto, gli agenti hanno fatto scattare un servizio di controllo nella zona e fermato quella vettura. A bordo, oltre a Billetta e Torricelli, anche un televisore che era stato rubato da poco in una casa di San Giorgio e un binocolo. Il particolare del binocolo non è irrilevanti perchè il modus operandi dei due sarebbe stato quello di verificare, da lontano, i movimenti degli abitanti delle case della zona e poi di intervenire durante la loro assenza, mentre si recavano al mare. Al momento ai due, che sono stati posti ai domiciliari, viene contestato il furto nell’abitazione in cui è stato prelevato il televisore. Sono in corso, però, ulteriori indagini per verificare l’eventuale coinvolgimento dei palermitani in altri furti messi a segno nella zona, anche ai danni di turisti.
Nuovo spettacolo di cabaret dei “Ridi ke ti passa”
La coppia comica saccense formata da Luca La Barbera e Massimo Napoli, andranno in scena domani sera con il nuovo spettacolo di cabaret:”Per te carrierei pure bombole!!”.
Dopo una stagione piena di soddisfazioni, dalla partecipazione alla nota trasmissione “Insieme” su Antenna Sicilia e poi con diversi spettacoli in giro per la Sicilia, con la formazione “Ridi ke ti passa” che sui social ha raggiunto ottimi consensi di like e visualizzazioni, l’uno e il due settembre, i comici aspettano il loro pubblico al complesso monumentale della Badia Grande con un nuovo spettacolo che i due promettono sarà scandito da tante risate.
I biglietti si possono acquistare presso l’agenzia “Le muse viaggi” oppure telefonando al numero 331 4 777 888.
Scoppia il caso nella maggioranza: Carmela Santangelo lascia i lavori e sceglie di non votare un punto dell’ordine del giorno
“Non c’è alcun caso, sono andata via per impegni personali”. È così che stamattina a Risoluto.it l’avvocato Carmela Santangelo liquida la sua decisione di ieri sera di abbandonare i lavori consiliari, poco prima che si approvasse il punto dell’ordine del giorno riguardante l’affidamento del servizio di riscossione all’Agenzia delle Entrate Riscossione Spa. L’esponente della lista “Nostra Sciacca” si sarebbe lamentata per il mancato coinvolgimento da parte dell’Amministrazione, giudicando insufficiente la riunione di maggioranza convocata alle 17,30, appena un paio d’ore prima dell’inizio dei lavori. Sono stati diversi i consiglieri che l’hanno sentita. Ma oggi Carmela Santangelo, che forse ha sbollito la rabbia, preferisce gettare acqua sul fuoco. Era già successo nei mesi scorsi, quando erano in corso le trattative per la presidenza del Consiglio comunale, che l’avvocato Santangelo si lasciasse trasportare dalla foga. Accadde quando pubblicò su Facebook uno sfogo piuttosto critico nei confronti della coalizione di centrosinistra. Sfogo che poi, a bocce ferme, rivolgendosi all’Opposizione, invitò a non strumentalizzare più di tanto. Ieri intanto il Consiglio comunale ha approvato anche un debito fuori bilancio riguardante gli impegni di somma urgenza sostenuti dal Comune in occasione delle alluvioni dei mesi scorsi.
I carabinieri arrestano un giovane menfitano per droga
Nell’ambito di un vasto servizio di controllo del territorio effettuato a Menfi i carabinieri hanno arrestato B.S., di 19 anni, incensurato, per detenzione di 70 grammi di hashish. I militari hanno effettuato alcune perquisizioni domiciliari nel centro belicino. B.S. è stato posto ai domiciliari su disposizione della Procura della Repubblica di Sciacca e nelle prossime ore si svolgerà l’udienza di convalida al palazzo di giustizia di Sciacca. Durante i controlli portati avanti negli ultimi giorni a Menfi i carabinieri hanno verificato anche il rispetto delle ordinanze sindacali sulla musica che sarebbe stata ad alto volume, superiore al consentito. Sono state elevate sanzioni. I controlli si sono concentrati in particolare nella zona di Porto Palo. Maggiori informazioni in proposito si conosceranno nelle prossime ore.
Sistemato l’impianto di illuminazione dell’elisuperficie di Sambuca, si torna a volare anche in notturna
E’ stato riparato l’impianto di illuminazione dell’elisuperficie di Sambuca di Sicilia che era stato inspiegabilmente danneggiato dai vandali qualche giorno fa e che non permetteva più di poter effettuare più i voli di emergenza in notturna.
Un disservizio grave per la comunità al quale celermente si è posto rimedio potendo così tornare ad assicurare i trasferimenti in urgenza nei nosocomi specializzati anche nelle ore serali e di notte.
Proprio questa mattina, tramite il servizio di elisoccorso per un cinquantenne del posto che si era ferito, all’interno della propria abitazione, si era reso necessario il trasferimento alla Neurochirurgia di Caltanissetta dove adesso le sue condizioni sono migliorate.
Caltabellotta al top tra i dieci borghi della Sicilia dove passare un weekend secondo Vanity Fair
Un servizio della versione online del noto Vanity Fair, colloca Caltabellotta, il comune montano agrigentino, tra i dieci borghi della Sicilia dove passare un weekend.
Se l’esaltazione del posto arriva da una rivista così glamour come Vanity Fair, non può che fare ancor di più piacere.
Nell’articolo a firma di Devis Belluci, vi è anche una nota esplicativa con la quale il giornalista specifica anche i criteri utilizzati per la cernita: “È difficile – si legge nella nota – (o più propriamente impossibile) selezionare i «borghi più belli». Data la grande ricchezza italiana ogni scelta diventa inevitabilmente soggettiva e parziale. Per tentare però di dare una «mappa ragionata», abbiamo cercato di considerare vari aspetti: in primo luogo, la ricchezza artistica e architettonica del borgo, con un occhio di riguardo verso quelle realtà che l’amministrazione pubblica ha cercato di preservare. Abbiamo dunque privilegiato i borghi incontaminati da evidenti brutture architettoniche. Altri criteri non meno importanti nel guidare la scelta sono stati la bellezza della natura circostante, la posizione scenografica del borgo e l’aver mantenuto un’atmosfera autentica e viva, al di là di quegli artefatti a uso e consumo dei turisti. Tutto questo basta? No. Perché spesso ciò che fa la differenza è la magia che si respira in un luogo, frutto di quell’inspiegabile alchimia di colori, luci, suoni e suggestioni. Da qui nascono i ricordi e soprattutto quella nostalgia che, vestendo luoghi e tempi nel cuore, li rende davvero unici. Percepire quella magia, sta a ognuno di noi”.
Nella lista dei borghi siciliani nella guida ragionata del giornale oltre a Caltabellotta vi trovano posto anche Scopello, Marzamemi, Calascibetta, Caccamo, Levanzo, Cefalù, Savoca, Sperlinga e Castelmola.
Così la rivista, nello specifico descrive Caltabellotta: “Circondata da tre picchi – il Monte S. Pellegrino, il Monte Castello e la Rupe Gogàla – Caltabellotta sorge in una posizione di grande impatto scenografico. La località ha origini antichissime, testimoniate dalle quattro necropoli che circondano l’abitato e che risalgono all’età del bronzo. Tutta l’area è ricca di fascino, con le sue rupi rocciose, le grotte, la chiesa rupestre di S. Maria della Pietà, l’altare sacrificale al dio Kronos – utilizzato in età greca e romana per riti sacrificali – le rovine del castello e l’eremo di S. Pellegrino. Attorno, panorami strepitosi”.
Lavoro nero, duro monito della Cgil: “Dove sono finite le task-force contro il fenomeno?”
“Si stima che in provincia di Agrigento il 40% dei 140.000 disoccupati ufficiali lavori in maniera irregolare, che il lavoro nero in Sicilia coinvolga circa 400.000 persone, pari al 25% delle unità di lavoro totali”. All’indomani della denuncia scattata nei confronti di un imprenditore per sfruttamento del lavoro nero, oggi in una nota la Cgil di Agrigento plaude all’attività svolta dal Nucleo Ispettorato del Lavoro e dalle Stazioni dei Carabinieri nel territorio. “Tuttavia – dice Massimo Raso – questa attività di contrasto al lavoro nero, irregolare, grigio non può essere delegata solo a loro, dovrebbe costituire una parte importante dell’attività di uno Stato che vuole, non solo a parole, ripristinare il rispetto delle regole ed aiutare chi, trovandosi in condizione di bisogno si trova costretto ad accettare condizioni di sfruttamento e di venire privato dei più elementari diritti”. Non esiste, secondo la Cgil di Agrigento, una reale forza disponibile a contrastare il fenomeno. Tanto più che non sono stati fatti gli annunciati controlli o le cosiddette task-force volte al potenziamento degli Ispettorati Provinciali del Lavoro. “Che cosa verrà messo in campo in vista delle prossima campagna della vendemmia e della raccolta delle olive?”, si domanda Massimo Raso. Il quale poi denuncia: “Spesso raccogliamo insieme agli sfoghi dei lavoratori anche la loro paura, il terrore di perdere persino quel poco che hanno; verifichiamo dai loro racconti come talune Imprese si siano specializzate nella elusione delle regole contrattuali praticando sofisticate forme di estorsione”. La Cgi chiede un’intensificazione dei controlli, partendo da quelle che il segretario Raso definisce “realtà economiche più significative”. Un percorso che serve anche alle imprese sane, eliminando forme di dumping sociale che vanno a scapito della reale concorrenza. Questione esplosiva, che incrocia anche la questione immigrazione e la schizofrenia di quanti continuano, a parole, a disprezzare la presenza di immigrati nei nostri paesi salvo poi servirsene come manodopera a basso costo. E i numeri sono impietosi: la percentuale del lavoro nero in Italia, è del 16%, nel settore agricolo è pari al 41%, nelle costruzioni al 35,6%, nell’industria al 21,3% e nei servizi oltre il 30%.
Intervista del Tgcom24 a Diego Chiarello, il pasticcere saccense salvato a Houston dalla furia di Harvey
Ha raccontato anche ai microfoni di Tgcom24 la terribile storia vissuta ieri quando insieme alla sua famiglia, erano intrappolati al secondo piano della sua villetta a Houston, la cittadina texana colpita dall’uragano Harvey che ha portato inondazioni e morte nello stato americano.
Diego Chiarello, il pasticcere trentaduenne, ha spiegato i momenti in cui sono arrivati i soccorsi e il momento in cui hanno dovuto abbandonare la loro casa sommersa dall’acqua.
Ieri sera Diego e la sua famiglia, hanno trovato rifugio a casa di una zia che abita in una zona collinare e che non è interessata dalle inondazioni dopo due giorni passati tra il fango e l’acqua, hanno potuto sciogliere la tensione anche se nella devastazione delle acque hanno perso tutto la casa, le auto e ancora non hanno contezza dei danni subiti dalla loro pasticceria.
A Houston la situazione meteorologica sta lentamente migliorando: “Grazie a Dio stamattina – ha detto Diego – abbiamo visto i primi timidi raggi di sole. Per noi questi raggi rappresentano una piccola speranza di poter passare il resto della settimana in asciutto dopo aver vissuto 4 giorni in acqua e fango. Un disagio mai visto e provato in vita mia”.
Ecco il link all’intervista del Tgcom24:
http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/harvey-pasticcere-siciliano-evacuato-a-houston-sono-venuti-a-salvarci-con-le-barche-_3091710-201702a.shtml