La vecchia caldaia nei rifiuti urbani, l’ultima beffa tra il pattume

Mentre in queste ore è in corso una riunione al centro di compostaggio di contrada Santa Maria per cercare una soluzione per l’ennesimo guasto all’impianto di compost e dopo il sopralluogo tecnico nelle primissime ore del pomeriggio, alla discarica Saraceno Salinella per la possibile creazione di un’area di abbancamento: ecco l’ultimo “regalo”, si fa per dire, direttamente dai cassonetti di Sciacca. Pensavamo di aver visto davvero di tutto, un’ampia tipologia di rifiuti ingombranti, ma questo mancava alla parata della categoria degli “abbandonati”. Così c’è chi oggi, in piena emergenza rifiuti, ha pensato bene di relegare in questo cassonetto, posto nella via Sacro Cuore, traversa di via Mazzini, anche ciò che resta della vecchia caldaia piuttosto che conferire il rifiuto nell’isola ecologica di contrada Perriera dove si possono portare gli ingombranti. Il sito della Perriera al momento, osserva l’apertura nei feriali dalle 7 alle 14, ma è intendimento dell’amministrazione, fa sapere l’assessore Mandracchia, quello di estendere gli orari di apertura anche nei festivi.

Rifiuti: si cerca soluzione per area di abbancamento. Intanto, però, chiude di nuovo il centro di compostaggio

Un sopralluogo tecnico è in corso, in questi minuti, presso la discarica di Saraceno Salinella. Si sta cercando di individuare una soluzione rispetto al problema della chiusura dell’impianto per accumulo di sottovaglio. La prospettiva, stando a quanto riferito a risoluto.it dall’assessore all’Ambiente Paolo Mandracchia, potrebbe essere quella di creare quella che in gergo tecnico si definisce area di abbancamento, all’interno della stessa discarica, utile a ricevere un conferimento straordinario di alcune centinaia di tonnellate di rifiuti, nelle more che si risolvano i problemi riguardanti il guasto del tritovagliatore, che ne ha reso obbligatoria chiusura. Nel frattempo, piove sul bagnato, considerato che il centro di compostaggio di contrada Santa Maria è stato nuovamente chiuso a causa di un ulteriore guasto, dopo quello della settimana scorsa che, tuttavia, era stato riparato. “L’amministrazione – riferisce l’assessore Mandracchia – è in stretto contatto con il Dipartimento acqua e rifiuti della Regione Siciliana, con l’obiettivo di trovare una soluzione condivisa”. Nel frattempo, i rifiuti raccolti tra sabato e domenica, si trovano all’interno dei compattatori che, dunque, sono totalmente saturi. Questo, impedisce di pensare che si possa riprendere la raccolta, a meno che la Regione non autorizzi il conferimento straordinario a Saraceno Salinella attraverso l’area di abbancamento.

Intimidazione ad un imprenditore agrigentino, colpi contro la fiancata dell’auto

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Intimidazione ai danni di un imprenditore vitivinicolo Agrigentino, è successo tra sabato e domenica a Giardina Gallotti, ad Agrigento dove cinque colpi di pistola sono stati esplosi contro la fiancata dell’autovettura, una jeep, di proprietà dell’amministratore di dell’ azienda.  La scoperta sarebbe stata fatta all’alba e subito è stato lanciato l’allarme alla centrale operativa dei carabinieri. Nel rione si sono precipitati i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Agrigento. Constatato il danneggiamento, fatto appunto, con un’arma da fuoco, sono state avviate le indagini. Al momento, non è esclusa alcuna ipotesi.

Trenta migranti sbarcati a Torre Salsa in fuga nelle campagne di Siculiana

Migranti sbarcati ieri a Torre Salsa si sono messi in fuga tra le campagne di Siculiana. Due sbarchi “fantasma” ieri nell’Agrigentino. L’altro è stato sull’isola di Linosa. Complessivamente una cinquantina i migranti sbarcati, almeno trenta a Torre Salsa. Secondo quanto ha fatto sapere l’associazione ambientalista “Mare Amico”, nella tarda mattinata di ieri, sono sbarcati una trentina di migranti che, immediatamente, si sono dileguati tra le campagne di Siculiana.  Qualche ora più tardi la Capitaneria ha provveduto a trainare la barca in porto. “Per il futuro sarebbe necessario modificare la legge al fine di permettere il riutilizzo di queste imbarcazioni per fini sociali, – scrive l’associazione ambientalista ‘Mare Amico’ – invece di assistere alla loro demolizione, a spese dello Stato e quindi dei cittadini”. In ogni caso, la situazione resta difficile. L’aspetto più problematico è quello del controllo delle coste. E sono sempre più frequenti, ormai, anche gli sbarchi nella zona occidentale della provincia di Agrigento, da Torre Salsa a Porto Palo di Menfi, passando per le spiagge saccensi. Nella foto di Mare Amico il barcone giunto a Torre Salsa

I primi dati della Procura della Repubblica di Sciacca indicano una drastica riduzione degli incendi nel territorio rispetto all’estate 2016

Il bilancio ufficiale verrà stilato nel prossimo mese di ottobre, ma si rileva già un calo tra il 30 e il 40 per cento degli incendi nel territorio di competenza della Procura della Repubblica di Sciacca durante la stagione estiva. La conferma è arrivata anche dall’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Agrigento, con il direttore, Calogero Crapanzano, che ha dichiarato al Giornale di Sicilia: “Gli incendi sono stati in numero limitato e per i grossi interventi soltanto qualcuno a Sciacca. Rispetto ad altre province della Sicilia nell’Agrigentino è andata meglio. Ad ottobre avremo il quadro ufficiale e definitivo”. Crapanzano ha espresso apprezzamento per il protocollo  di indagini finalizzato a regolare il primo intervento e le attività di susseguenti al verificarsi di incendi che è stato promosso dalla Procura della Repubblica di Sciacca. Il protocollo, fortemente voluto dal Procuratore, Roberta Buzzolani, definisce “linee condivise in materia di indagini per le ipotesi di incendi occorrenti sul territorio di competenza della Procura della Repubblica di Sciacca, procedure omogenee di acquisizione delle notizie di reato e delle successive attività, fino alla redazione della relazione conclusiva”. Per il direttore Crapanzano “quest’attività ha favorito i risultati ottenuti”. Nella foto, il Procuratore della Repubblica di Sciacca, Roberta Buzzolani

Calato il sipario su Azzurro Food, gli organizzatori: “Il bilancio è positivo”

Con la sua quarta serata, si è conclusa ieri la quarta  edizione di Azzurro Food – La cucina al centro del Mediterraneo e per gli organizzatori il bilancio è stato positivo. Anche nell’appuntamento domenicale, si è registrata una foltissima presenza di pubblico per il festival che mette in mostra le migliori eccellenze del territorio. Altra grande serata per il Ristorante A Cielo Aperto gestito da Natale Giunta: in tantissimi hanno gustato le ricette dell’apprezzato chef palermitano che si è spostato dalle sue cucine per diventare il protagonista di uno show cooking sul palco di piazza Rossi.  Il cuoco de La Prova del Cuoco ha mostrato sul palcoscenico della manifestazione, al fianco della Instagram Influencer Roberta Mandalà,  come realizzare alcune delle gustosissime ricette studiate appositamente per Azzurro Food,  svelando inoltre numerosi segreti culinari. A far calare il sipario sulla manifestazione è stato lo spettacolo dei Cantu E Cuntu – I cantastorie di Sicilia che, dopo aver intrattenuto il pubblico di piazza Scandaliato, si sono esibiti in piazza Rossi raccogliendo grandi consensi da parte del pubblico. Bilancio senza dubbio positivo quello della quarta edizione della kermesse per gli organizzatori che affermano: “Azzurro Food si è affermato, sempre di più, come appuntamento di rilievo dell’estate, regalando al suo pubblico 4 giorni di grande cucina, spettacoli e concerti di respiro nazionale. Appuntamento a questo punto al 2018 per la quinta edizione di Azzurro Food”. Nella foto, Antonio Di Marca, durante la conferenza stampa di presentazione di Azzurro Food  

Santa Margherita Belice partecipa a un concorso nazionale per valorizzare il dialetto

“Salva la tua lingua locale, pillole di dialetto”. E’ un concorso nazionale di poesie e prose dialettali ideato dall’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia, al quale la Pro Loco Gattopardo Belìce ha deciso di aderire organizzando una serata in collaborazione con il Comune di Santa Margherita. Si tratta di una recita di poesie in dialetto siciliano di autori locali. La manifestazione, ad ingresso gratuito, si è svolta nel terzo cortile del palazzo Filangeri Cutò di Santa Margherita. Al concorso hanno dato adesione sette autori locali. Recitate poesie di Autilia Bilello, Leonardo Tumminello, Giuseppe Scarpinata, Margherita Avona,  Francesca Bilello, Pippo Monteleone, Giuseppe Giarraputo e Andrea Randazzo, autori che amano scrivere poesie in dialetto siciliano.  La declamazione delle poesie è stata intervallata da canti e balli del gruppo folkloristico “Sicilia bedda” di Salemi – Vita. I testi recitati sono stati video filmati e inviati a Roma, presso la sede centrale dell’Unpli, che provvederà attraverso una giuria qualificata alla selezione e premiazione delle migliori poesie pervenute. L’obiettivo, all’insegna della sicilianità per non dimenticare le nostre origini, è quello di valorizzare il dialetto margheritese. L’iniziativa ha ricevuto il plauso di Nino La Spina, presidente nazionale delle oltre 6 mila Pro loco italiane.

Verso le Regionali: una poltrona per troppi. I grillini rimangono i favoriti. Per ora.

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Sembra strano, eppure la presidenza della regione è una carica più ambita di quanto non si pensi. E dire che si tratta di una poltrona piuttosto scomoda, dove la popolarità accumulata con anni di fatica rischia di sgretolarsi in poco tempo, come d’altronde è successo a Rosario Crocetta. Il quale continua a dichiarare di volersi ricandidare a succedere a se stesso. E questo malgrado il PD gli abbia già dato il benservito. I Democratici, infatti, si sono affidati al sindaco di Palermo Leoluca Orlando, che ha raggruppato movimenti civici e i centristi di Giampiero D’Alia, puntando sul Rettore dell’Università di Palermo Fabrizio Micari. La cui candidatura dovrebbe essere formalizzata nelle prossime ore. Centrosinistra che, però, non sarà unito. Sarebbe stato strano il contrario. Articolo 1 e la Sinistra, infatti, potrebbero puntare su Claudio Fava, anche se scalpita anche l’editore Ottavio Navarra. Un frastagliamento delle proposte possibili che, ovviamente, preoccupa l’area progressista. Ma se Sparta piange, Atene non ride. Nel centrodestra, infatti, i conflitti romani tra Berlusconi da una parte e Salvini (e Meloni) dall’altra, si stanno proiettando anche a Palermo. Il Cavaliere, infatti, ha deciso di puntare tutte le sue fiches su Gaetano Armao, mentre Fratelli d’Italia (e i leghisti) vorrebbero confermare la candidatura di Nello Musumeci. È da cinque anni che il presidente della Commissione regionale antimafia costruisce il suo nuovo tentativo, dopo la sconfitta del 2012. In questo quadro non si capisce che ruolo possa avere Roberto Lagalla, che non si è mai tirato indietro, malgrado il suo progetto Idea Sicilia non sembra proprio avere suscitato grossi interessi, non negli schieramenti tradizionali almeno, e così intende ritagliarsi un ruolo da outsider. Così come sta provando a farlo anche Piera Maria Loiacono, candidata democristiana e autonomista, che sta girando in lungo e in largo la Sicilia, evidenziando che “la classe politica siciliana di destra e di sinistra è assolutamente distratta e tesa soltanto alla ricerca di intese di potere o di poltrone da dividere”. È in questo quadro che, ragionevolmente, al momento si continua a ritenere che siano ben pochi gli ostacoli per la vittoria finale a favore di Giancarlo Cancelleri. Per Palazzo d’Orleans non è previsto alcun ballottaggio. Turno unico, e vince chi arriva primo. Anche se conquistasse solo il 25%. Il Movimento 5 Stelle, dunque, stando così le cose, potrebbe essere chiamato a governare la Regione siciliana. Ma è una sensazione attuale. Chissà cosa potrà accadere da qui ai prossimi due mesi. In questo quadro si cominciano già a ipotizzare i primi movimenti, dalle nostre parti, in vista delle candidature per un seggio all’ARS. Ma, di questo, parleremo tra pochi giorni.

Fiamme domate, torna la tranquillità tra Arenella e San Marco

È stata messa in sicurezza la zona compresa tra le località Arenella e Capo San Marco interessata oggi pomeriggjo da un incendio. I vigili del fuoco, prontamente intervenuti, sono riusciti a domare le fiamme. Non si è reso necessario alcun intervento dall’alto. Tuttora ignote le cause dell’incendio.

Ultim’ora. Incendio tra Arenella e San Marco: Vigili del fuoco all’opera

Un vasto incendio si è propagato negli scorsi minuti in località San Marco, nella zona che si affaccia sulla spiaggia di Arenella. Le fiamme si sono originate da una vasta area di vegetazione che si trova a monte della battigia. Si tratta di un’area interessata anche dalla presenza di alcune abitazioni. Sul posto i vigili del fuoco per lo spegnimento delle fiamme. Sembra che si tratti di un incendio è piuttosto consistente, al momento non è esclusa la necessità di ausilio di mezzi aerei. Continueremo ad aggiornarvi i prossimi minuti.