CREMONA (ITALPRESS) – La Roma batte la Cremonese 3-1 allo ‘Zinì e si tiene stretto il primo posto in classifica. La quinta rete stagionale di Soulè, il primo gol in giallorosso di Ferguson e il sigillo finale di Wesley regalano un’ulteriore iniezione di autostima in vista della sfida di domenica prossima contro il Napoli all’Olimpico, dove Gian Piero Gasperini, espulso oggi per proteste, sarà costretto a rimanere in tribuna. E’ l’unica nota stonata di una Roma che vede sfumare solo nel recupero il settimo clean sheet stagionale. Quello di Folino al 92′ è però solo il sesto gol incassato in campionato da Svilar, che è subito protagonista allo ‘Zinì. Al 15′ doppio scambio tra Vardy e Bonazzoli: l’italiano calcia di prima col sinistro, ma Svilar respinge d’istinto. E’ una parata pesante perchè due minuti dopo la Roma passa in vantaggio: Kone pesca Soulè che si porta la palla sulla mattonella preferita e dal limite dell’area lascia partire un mancino imparabile per Audero. Circa dieci minuti dopo la squadra giallorossa trova anche il raddoppio con Pellegrini, ma il Var cancella la rete per un fuorigioco del numero 7 al momento del tiro precedente di Baldanzi. Superato lo spavento, la Cremonese torna ad affacciarsi dalle parti di Svilar: cross di Floriani dalla destra, Vandeputte calcia a botta sicura ma il portiere giallorosso è bravo a deviare la palla sul palo.
Nel finale di tempo c’è spazio anche per un secondo episodio Var: l’arbitro Ayroldi concede inizialmente un rigore ai grigiorossi per un tocco di mano di Mancini, ma la posizione del braccio del difensore viene giudicata non punibile dopo l’intervento della sala monitor. La scia di casi da moviola innervosisce Gasperini che al 62′ riceve un rosso per delle proteste ritenute eccessive dall’arbitro. E’ sua però l’intuizione dei cambi che porta al raddoppio giallorosso: al 62′ sugli sviluppi di un’azione rocambolesca in area e di un’uscita errata di Audero, il neo entrato El Aynaoui serve l’altro subentrato Ferguson che col destro segna il suo primo gol stagionale con la maglia della Roma. La seconda esultanza dalla tribuna di Gasperini arriva al 69′: triangolo a metà campo velocissimo tra Ferguson, El Shaarawy e Wesley con il brasiliano che si presenta davanti ad Audero e lo supera con uno scavetto. Nel recupero anche il gol del 23enne Folino che di testa anticipa tutti e batte Svilar. Non basta alla Cremonese che resta a 14 punti. Una vittoria che sfata anche un tabù: la Roma, sempre sconfitta in questa Serie A dopo le pause nazionali di settembre e ottobre, trova tre punti pesanti proprio dopo la sosta. Ora l’esame Napoli per continuare a sognare.
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(ITALPRESS).
Tris Roma allo ‘Zinì: Cremonese ko 3-1, i giallorossi restano in vetta
Barca a fuoco a Porto Palo di Menfi (Video)
Un incendio è divampato questa sera a Porto Palo di Menfi a bordo di una barca.
Il natante, di circa dieci metri, è ormeggiato all’interno del porto. Alcuni menfitani presenti nella zona hanno avvisato i vigili del fuoco di Santa Margherita Belice.
Allertato anche il Circomare di Sciacca che ha competenza sulla costa menfitana. Saranno gli accertamenti a stabilire le cause dell’incendio.
IMU 2025, esenzione anche sulla seconda casa presentando una ricevuta: ecco quando è possibile, come fare e quali requisiti servono
La scadenza del 16 dicembre 2025 per il pagamento della seconda rata IMU è ormai vicina. L’imposta resta dovuta per i proprietari di seconde case, abitazioni principali di lusso e terreni agricoli. Ma c’è un caso preciso in cui non si paga l’IMU sulla seconda casa: basta dimostrare, con una specifica documentazione, che l’immobile è in realtà l’abitazione principale.
Ecco come funziona, quando si può ottenere l’esenzione e quali prove servono per ottenerla.
IMU 2025: quando non si paga la seconda casa
L’IMU non è dovuta per l’abitazione principale, cioè l’immobile in cui il contribuente:
- risiede anagraficamente,
- dimora abitualmente.
Questi due requisiti devono essere presenti contemporaneamente (art. 1, comma 741, lett. b, L. 160/2019).
Il problema è sempre stato stabilire quale sia l’abitazione principale quando un nucleo familiare vive in immobili diversi.
La svolta della Corte Costituzionale: esenzione anche con residenze diverse
La sentenza n. 209/2022 della Corte Costituzionale ha cambiato completamente le regole:
👉 ogni coniuge ha diritto all’esenzione IMU per la casa in cui risiede e dimora,
anche se vive in un immobile diverso dall’altro coniuge e anche se le case si trovano in Comuni differenti.
Prima, invece, l’agevolazione era concessa solo se l’intero nucleo familiare viveva nella stessa abitazione.
Nel 2025 questa linea è stata confermata dalla Cassazione, con l’ordinanza n. 4292/2025.
Risultato:
la seconda casa non è più automaticamente soggetta all’IMU, se uno dei coniugi dimostra che quella è la sua vera residenza.
Come dimostrare la dimora abituale
Per ottenere l’esenzione, non basta dichiarare di vivere nell’immobile:
occorre presentare al Comune documenti concreti che provino la presenza stabile.
Documenti accettati dai Comuni
- Ricevute o bollette delle utenze (luce, gas, acqua) con consumi regolari durante l’anno
- Scelta del medico di base con indirizzo corrispondente alla casa dichiarata
- Contratti di servizi domestici attivi nell’immobile
- Dichiarazioni sostitutive sulla residenza
La giurisprudenza ritiene le bollette uno degli elementi più utili, ma non l’unico.
Utenze basse? Non sempre è un problema
La Corte di Giustizia Tributaria Lombardia (sentenza n. 432/2025) ha stabilito che:
👉 consumi bassi non significano automaticamente che la casa non è abitata.
Nel caso esaminato:
- l’immobile aveva riscaldamento centralizzato,
- il contribuente lavorava molto fuori casa,
- usava piani di cottura a induzione.
Quindi i bassi consumi non erano un motivo valido per negare l’esenzione.
Quando puoi non pagare l’IMU sulla seconda casa
L’esenzione si ottiene se:
1️⃣ Hai residenza nell’immobile
2️⃣ Hai dimora abituale (presenza reale, non solo formale)
3️⃣ Riesci a dimostrarlo con documenti, tra cui la famosa ricevuta/bolletta delle utenze
4️⃣ Presenti la richiesta di esenzione al Comune competente, allegando la documentazione
Il Comune potrà effettuare verifiche aggiuntive: consumi idrici, accessi alla rete elettrica, controlli anagrafici.
Come fare la richiesta di esenzione IMU
- Raccogli la documentazione (bollette, medico di base, certificazioni anagrafiche)
- Compila la dichiarazione IMU per richiedere l’esenzione
- Presentala al Comune entro i termini previsti
- Attendi i controlli dell’Ente
Se tutto risulta coerente, la seconda casa diventa abitazione principale ai fini IMU e quindi esente dal pagamento.
Conclusione
L’IMU sulla seconda casa non è sempre dovuta:
se puoi dimostrare che quella è la tua vera abitazione, con documenti concreti come la ricevuta delle utenze, hai diritto all’esenzione completa.
Una novità che, alla luce della più recente giurisprudenza, permette a molte famiglie di evitare il pagamento di una tassa spesso molto pesante.
Crisi idrica ad Agrigento, Siciliacque minaccia il taglio dell’acqua
La crisi idrica ad Agrigento entra in una fase cruciale. Siciliacque, la società che gestisce il servizio idrico sovrambito in gran parte della Sicilia, ha comunicato di essere pronta a ridurre l’erogazione verso la provincia di Agrigento fino a 50 litri al secondo: una diminuzione del 75% rispetto agli attuali 200 litri. Una decisione che metterebbe in ginocchio città e territorio, generando inevitabili tensioni sociali.
Le radici della crisi idrica
L’emergenza affonda le sue origini nel fallimento di Girgenti Acque, avvenuto nel 2021, che ha lasciato a Siciliacque un debito di 33 milioni di euro. Il quadro è poi peggiorato con la persistente insolvenza di Aica, la gestione pubblica subentrata nel servizio idrico dell’Agrigentino. Siciliacque vanta oggi nei confronti di Aica un credito superiore ai 22 milioni di euro, comprensivo di interessi di mora. Per recuperarlo, ha ottenuto un decreto ingiuntivo già esecutivo, ma Aica ha presentato opposizione.
La pressione per procedere al taglio arriva dal socio privato Italgas, che ha spinto il Cda, guidato da Salvatore Castrovinci, a rivolgersi direttamente al presidente della Regione, Renato Schifani. Nessuna risposta ufficiale è finora giunta da Palermo.
I nodi politici e finanziari
Dal suo insediamento a luglio, la presidente di Aica Danila Nobile ha cercato di ricomporre il debito proponendo una transazione da 14,5 milioni di euro. Parallelamente, ha avviato controlli e richieste di pagamento ai Comuni morosi: una manovra che ha generato polemiche anche da parte di sindaci del centrodestra, alcuni dei quali contestano la legittimità dei crediti vantati da Aica. Sul territorio si contano 77 mila utenti non in regola.
Il rischio di una paralisi idrica
Siciliacque ha già inviato il preavviso di taglio e specificato che terrà conto delle perdite idriche dichiarate (in media il 57%). Se la riduzione del 75% dovesse diventare realtà, il sistema idrico agrigentino entrerebbe in una condizione di gravissima emergenza: turnazioni estreme, disservizi diffusi, possibili blocchi dei servizi essenziali.
La Regione, nell’ultimo anno, ha destinato oltre 100 milioni alla realizzazione di tre dissalatori mobili a Gela, Porto Empedocle e Trapani e altri 67 milioni per la gestione triennale. Misure importanti, ma insufficienti per disinnescare una crisi idrica Agrigento che continua a minacciare la stabilità dell’intero sistema idrico siciliano.
Modifiche alla Ztl a Sciacca, il sindaco convoca i consiglieri comunali per domani
La riunione è fissata per domani alle ore 16 nella sala Giunta del Comune di Sciacca. A convocarla così come era venuto fuori dall’ultima seduta del consiglio comunale di Sciacca, e’ stato il sindaco Fabio Termine su sollecitazioni di alcuni consiglieri comunali di opposizione che avevano riportato la necessità di una modifica all’impianto originario della Zona traffico limitato che interessa principalmente Corso Vittorio Emanuele dallo scorso maggio.
Rispetto ai mesi precedenti quando l’atteggiamento da parte dell’ amministrazione era stato di totale chiusura anche dinnanzi le pressioni di diversi commercianti, adesso pare che l’indirizzo è quello di ritoccare le modalità orarie adattandole alle esigenze invernali.
“Un momento di confronto concreto ed importante – ha commentato la convocazione Giuseppe Catanzaro, consigliere DC di opposizione – che servirà a correggere forma e sostanza di una Ztl che, nei mesi invernali, serve poco e sta costringendo molte attività a chiudere o spostarsi in altre zone della città, minando anche la sicurezza delle zone interessate alle chiusure.
Mi auguro – ha concluso – di trovare la bozza della nuova ordinanza sul tavolo, senza ulteriori riunioni o valutazioni perditempo. Sarebbe un primo, piccolo segnale da parte del sindaco di un nuovo modo di porsi nella risoluzione dei tanti problemi che la città deve iniziare ad affrontare, anche e soprattutto insieme al consiglio comunale ed a tutte le forze politiche presenti in città, nessuno escluso.”
Manifestazione per la pace all’Istituto Amato Vetrano
All’Istituto Amato Vetrano si è svolta una manifestazione per la pace nata da un percorso formativo che, nelle ultime settimane, ha coinvolto studenti e docenti in un confronto sulla situazione di Gaza e, più in generale, sui temi della convivenza, del dialogo e del rispetto reciproco. Le attività sono cominciate in aula, dove i ragazzi – guidati dagli insegnanti di Italiano, Storia, Diritto e Religione – hanno analizzato testi, discusso gli avvenimenti internazionali e riflettuto sul valore delle scelte individuali e collettive.
Da questo lavoro sono emersi cartelloni, slogan e messaggi che hanno trovato spazio nella manifestazione per la pace, dando voce alla sensibilità maturata dagli studenti in un clima di responsabilità e consapevolezza.
Il flash mob: un segno collettivo di dialogo
Il momento centrale della mattinata è stato un flash mob curato dalle docenti Marisa Diliberto e Mariarita Caracappa. Gli studenti, riuniti in silenzio, indossavano magliette bianche, rosse, verdi e nere formando la bandiera della Palestina. Al grido di “Pace in tutto il mondo”, hanno rimosso le magliette colorate lasciando solo quella bianca, simbolo universale di pace.
Il gesto ha voluto richiamare l’urgenza di costruire ponti e non barriere, sottolineando quanto il dialogo possa rappresentare l’unico orizzonte possibile nelle situazioni di conflitto.
Le voci degli studenti tra speranze e responsabilità
A seguire, alcuni alunni delle diverse classi hanno letto messaggi di pace scritti da loro stessi: parole semplici, ma dense di significato, che hanno raccontato il desiderio di un futuro privo di violenza, fondato sul rispetto dei diritti umani e sulla possibilità di dialogare anche quando le circostanze sembrano ostili. Le riflessioni hanno mostrato una maturità sorprendente, segno della forte partecipazione emotiva e civile sviluppata lungo il percorso didattico.
L’impegno della scuola e la visione della Dirigente
La manifestazione si è conclusa con un lungo applauso e con l’invito a proseguire questo cammino di consapevolezza nelle attività quotidiane della scuola. L’iniziativa, fortemente sostenuta dalla Dirigente Scolastica Nellina Librici, ha voluto ribadire come i giovani, se messi nelle condizioni di esprimersi e di confrontarsi, possano diventare promotori di cambiamento e riflessione all’interno della comunità.
Il lavoro svolto all’Amato Vetrano dimostra quanto la scuola possa essere un luogo di educazione civica concreta, capace di trasformare la conoscenza in partecipazione e la partecipazione in responsabilità sociale. In questo senso, la manifestazione per la pace non è stata solo un evento, ma un tassello di un percorso più ampio che mette al centro il valore dell’umanità condivisa.
Luminarie e addobbi di Natale per le strade di Sciacca legati al destino della variazione di bilancio
Bisognerà aspettare. Niente luminarie e addobbi di Natale per le strade di Sciacca nell’immediato.
Tutto e’ legato alla variazione di bilancio che l’amministrazione comunale presenterà tra qualche giorno e che bisogna approvare entro il 28 novembre. Dopo che il provvedimento che sbloccherà le somme a disposizione, per le festività sono circa 40 mila euro, sarà votato dal consiglio comunale, infine le somme verranno impegnate.
Al momento, a meno di 15 giorni dall’Immacolata, la festività che apre di fatto il Natale, ancora non vi è nessun programma natalizio. Non una grande novità visto i precedenti degli anni passati quando la programmazione e gli addobbi sono arrivati al fotofinish.
Domano intanto, il sindaco Fabio Termine ha convocato il tavolo di concertazione per la Ztl, argomento trattato nell’ultima seduta del consiglio comunale di Sciacca e che ha portato alla fissazione di un momento di confronto per apportare dei correttivi agli orari della stessa. Sarebbe importante arrivare al tavolo anche con un’idea del cartellone natalizio, ma fino adesso nessuno conosce il programma se c’è o se gli assessori vi stanno già lavorando.
Quel che certo che arriverà il Natale. Alcune cittadine del territorio organizzano ormai veri e propri eventi per l’accensione delle luci della festa in stile americano che regalano la magia della festa. E’ così ad esempio nella vicina Castelvetrano.

A Sciacca, invece gli addobbi natalizi e luminarie arriveranno come al solito in ritardo con molta probabilita’.
Cannabis light, stop del Consiglio di Stato: ora decide l’Europa. In arrivo una possibile svolta sul divieto italiano
Il futuro della cannabis light in Italia è di nuovo nelle mani dell’Europa. Con un’ordinanza del 12 novembre 2025, la Sesta Sezione del Consiglio di Stato ha sospeso il giudizio sul divieto delle infiorescenze a basso THC e ha rimesso la questione alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, aprendo la strada a un possibile ribaltamento delle regole italiane.
Secondo i giudici amministrativi, infatti, potrebbero esserci contrasti evidenti tra la normativa italiana e il diritto europeo, soprattutto in merito alla libera circolazione delle merci e ai regolamenti agricoli che autorizzano la coltivazione delle varietà di canapa certificate.
Perché il Consiglio di Stato si è fermato
L’Italia continua a vietare l’uso di foglie e infiorescenze di cannabis, anche quando il THC è nei limiti stabiliti dall’UE. Una posizione molto più rigida rispetto a quella degli altri Paesi europei, dove la canapa light è ammessa, prodotta e commercializzata senza restrizioni simili.
Per questo motivo Federcanapa, Canapa Sativa Italia, produttori e associazioni del settore hanno fatto ricorso contro i Ministeri dell’Agricoltura, della Salute e dell’Ambiente, contestando il divieto fondato sul Testo Unico Stupefacenti (DPR 309/1990) e sulla legge 242/2016.
Secondo i ricorrenti, la normativa italiana:
- penalizza un comparto agricolo e industriale in forte crescita in Europa,
- ostacola la libera concorrenza,
- impedisce di utilizzare parti della pianta prive di effetti stupefacenti.
Il Consiglio di Stato, valutando questi elementi, ha parlato di possibile incompatibilità tra norme italiane e articoli 34-38 del TFUE (libera circolazione delle merci), e ha deciso di rivolgersi a Lussemburgo.
Cosa dovrà decidere la Corte di Giustizia UE
I giudici europei saranno chiamati a rispondere a una domanda fondamentale:
Il divieto italiano sulla cannabis light viola il diritto dell’Unione Europea?
La Corte dovrà chiarire se:
- la normativa italiana ostacola indebitamente il mercato interno,
- il divieto è sproporzionato rispetto agli obiettivi di tutela della salute,
- la legge italiana è coerente con i regolamenti agricoli UE che autorizzano la coltivazione delle varietà di canapa certificate.
Il Consiglio di Stato ha già adottato la stessa linea in un procedimento parallelo (n. 7267/2023), confermando la delicatezza e la rilevanza sovranazionale del tema.
Cosa potrebbe cambiare in Italia
Una decisione favorevole dell’Europa avrebbe un impatto profondo:
- l’Italia potrebbe essere costretta a riscrivere il divieto sulle infiorescenze,
- le infiorescenze e i derivati a basso THC potrebbero tornare pienamente legali,
- il settore della canapa light — oggi bloccato dalla normativa — potrebbe finalmente operare con regole chiare.
Per migliaia di operatori economici si aprirebbe una nuova fase, con possibilità di investimenti, crescita, occupazione e sviluppo di prodotti oggi impossibili da commercializzare.
Un settore in attesa della svolta
Il rinvio pregiudiziale del Consiglio di Stato rappresenta uno spartiacque.
La decisione della Corte di Giustizia UE, attesa nei prossimi mesi, potrebbe:
- confermare il divieto italiano,
- oppure aprire la strada a una liberalizzazione controllata, allineando il nostro Paese agli standard europei.
Per il settore della cannabis light, questa sentenza potrebbe segnare la fine dell’incertezza normativa che dura da anni.
L’agricoltore di Sciacca con 90 mila euro e hashish, udienza di convalida dell’arresto
E’ fissata per domani, lunedì 24 novembre, al palazzo di giustizia di Sciacca, l’udienza di convalida dell’arresto di T.F. di 30 anni, l’agricoltore saccense al quale sono stati sequestrati oltre 90 mila euro in denaro contante e 18 grammi di hashish.
Denaro e droga sono stati rinvenuti dagli agenti del Commissariato di polizia di Sciacca durante una perquisizione nell’abitazione e in un magazzino del trentenne, incensurato e posto ai domiciliari.
Il giovane, che ha nominato difensore di fiducia l’avvocato Francesco Graffeo, è indagato per detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti, cocaina e hashish, ma anche per tentata estorsione e per l’incendio di un’auto. Per questi reati T.F. è indagato in concorso con un altro giovane di Sciacca.
La tentata estorsione riguarderebbe la richiesta di pagamento di una somma di 200 euro per l’acquisto di cocaina, mentre l’incendio di un’auto al solo fine di danneggiare la vettura.
Sciacca, Leonte apre il cantiere per mille nuovi loculi e annuncia: “Ne realizzeremo altri” (Video)
L’assessore comunale ai Servizi cimiteriali di Sciacca, Fabio Leonte, rimane concentrato più sulle questioni amministrative che su quelle politiche e, infatti, nelle scorse ore, ha effettuato un sopralluogo al cimitero in occasione dell’apertura del cantiere per la realizzazione di mille nuovi loculi.
Leonte rilancia con due nuovi progetti che riguardano il cimitero: “Ci sono altri spazi nell’area cimiteriale – dice – che potranno servire per edicole o per altri loculi. Nessuno dovrà più attendere per dare degna sepoltura ai propri cari”.
E non è tutto. L’assessore Leonte annuncia che “saranno asfaltati tutti i viali del cimitero. Anche questo sarà un risultato importantissimo perché nessuno negli ultimi 40 anni aveva mai pensato a un intervento di questo tipo”.
Grazie ai mille nuovi loculi il Comune di Sciacca si appresta a chiudere una lunga stagione di mancanza di disagi per le sepolture con salme che rimanevano, per parecchio tempo, nei locali del cimitero. Il costo di ogni singolo loculo è 2.500 euro.
Tutte le richieste avanzate al Comune verranno accolte. I lavori saranno completati da contratto entro il 15 aprile 2026.



