Alla Camera Dekra celebra i 100 anni tra crescita e sicurezza stradale

ROMA (ITALPRESS) – Compie 100 anni Dekra, fondata nel 1925 e specializzata a livello mondiale nel settore della mobilità sicura, nelle ispezioni, verifiche di conformità e certificazioni, attiva in più di 60 Paesi in cinque continenti. La forza lavoro è di oltre 48mila dipendenti (circa 1000 in Italia), in aumento di 800 unità nel 2024, anno in cui Dekra ha consolidato una crescita stabile con ricavi che superano i 4,29 miliardi di euro, con un incremento del 4,7 % rispetto all’anno precedente. La Camera dei Deputati ha ospitato la celebrazione del centenario di Dekra con l’evento “Securing the future. 100 anni di Dekra: un secolo di crescita, innovazione e fiducia nel futuro”, che ha offerto anche l’occasione per illustrare la progettualità futura di Dekra, orientata verso servizi all’avanguardia nei settori della sicurezza informatica automobilistica, dell’innovazione tecnologica, della mobilità sicura e sostenibile.
L’espansione internazionale di Dekra è iniziata con l’ingresso nei mercati di Francia e Italia nel 1988, per allargarsi poi a Paesi come Cina, Stati Uniti, Sudafrica e Nuova Zelanda. In Arabia Saudita ha aperto recentemente la prima stazione #inspection nella città di Hàil, per svolgere attività di ispezioni tecniche periodiche. Con il laboratorio di prova autorizzato da Wi-Fi Alliance a Stoccarda, Dekra amplia la sua rete di laboratori autorizzati a Malaga (Spagna), Guangzhou (Cina) e Taiwan, mentre con quello di test e certificazione delle batterie a Klettwitz, compie un passo avanti per diventare il più grande centro di test indipendente al mondo per la mobilità. Nel 2025 DEKRA avvierà un nuovo servizio, il “Digital Trust Service”: per la prima volta, tre aspetti essenziali della sicurezza – sicurezza funzionale, cybersecurity e IA – saranno riuniti in un unico processo di test e certificazione. Nel nostro Paese, Dekra Italia opera da oltre 30 anni con sede centrale a Milano e uffici a Roma, Torino, Verona, oltre a laboratori a Osnago e Thiene, affiancando aziende dei settori mobilità, industria e formazione. L’obiettivo è garantire sicurezza globale in tutti i settori del trasporto (gomma, rotaia, aereo, marittimo) promuovendo una cultura organizzativa orientata alla salute e sicurezza sul lavoro.
La vision per il centenario dell’azienda è quella di fare di Dekra il partner globale per un mondo sicuro e sostenibile. Con i suoi servizi, Dekra copre l’intero ciclo di vita delle tecnologie energetiche rinnovabili, dalla pianificazione e progettazione, attraverso la produzione e il funzionamento, fino allo smantellamento e al riciclaggio. Con il riconoscimento Platinum della piattaforma EcoVadis, Dekra rientra ora tra l’1% delle aziende classificate come sostenibili.
Dekra persegue un approccio integrato alla mobilità, combinando tecnologia, progettazione stradale e responsabilità individuale al fine di ridurre al minimo il rischio di incidenti. Al centro dell’azione di Dekra, che ogni anno presenta in Parlamento e all’Onu, un Rapporto sulla sicurezza stradale, vi è la tutela degli utenti, che può essere supportata dall’uso di tecnologie avanzate per migliorare la sicurezza stradale, ottimizzare i flussi di traffico e ridurre le emissioni, verso l’obiettivo di “Vision Zero”, una strategia ambiziosa che punta ad azzerare il numero di incidenti stradali e le relative vittime. In tal senso, Dekra sta sviluppando servizi di test anche in settori come la sicurezza informatica automobilistica, i sistemi avanzati di assistenza alla guida e i concetti di guida alternativi.
Partecipando a iniziative come l’European Green Deal e REPowerEU, DEKRA svolge un ruolo fondamentale nel viaggio verso la neutralità climatica. Ciò include il sostegno a progetti come i test delle infrastrutture a idrogeno, la conduzione della dovuta diligenza ambientale e la garanzia della conformità al regolamento UE sulle batterie. In occasione del suo centenario, Dekra si apre, inoltre, alla responsabilità sociale, attraverso una partnership con l’UNICEF per l’iniziativa Water Security for All. Insieme, le due organizzazioni stanno implementando programmi per fornire l’accesso all’acqua potabile pulita nelle Regioni colpite dai cambiamenti climatici, tra cui pompe d’acqua a energia solare, centri di formazione tecnica e moderno trattamento delle acque sotterranee.
Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ha dichiarato: “100 anni sono un traguardo importante, non sono molte le aziende che possono fregiarsene. Arrivare a questo compleanno significa aver lasciato un segno nella storia del proprio Paese. Dekra ha da tempo superato i confini nazionali e quelli europei, diventando un marchio globale. Anche da centenaria Dekra resta orientata al futuro e determinata ad affrontare le tante sfide globali. Lo si evince dagli investimenti strategici, tanto nel core business quanto nel settore del futuro. La tecnologia evolve, ma a cento anni dalla fondazione Dekra è ancora sinonimo di sicurezza dei veicoli e questo senza tralasciare nuovi servizi nei settori della mobilità, della sostenibilità, del digitale. Dekra certifica le prestazioni ambientali delle aziende, ma fa anche qualcosa di più, offrendo formazione per accompagnarle nella transizione, che è una funzione fondamentale”.
Secondo Giuseppina Castiello, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per i Rapporti con il Parlamento: “Oggi si festeggia il centenario di questa grandissima realtà mondiale come Dekra. Un secolo di innovazione e fiducia per affrontare le sfide del mercato e il cambiamento. E’ un momento importante e celebrativo, che deve essere anche da stimolo per continuare il processo di innovazione e costruzione per il futuro della società. Il percorso intrapreso è volto a garantire un equilibrio tra sostenibilità, benessere e sicurezza stradale, al fine di ridurre al minimo gli incidenti, il numero delle vittime e i feriti. In questo senso, Dekra segue un approccio integrato che va nella giusta direzione coniugando sviluppo, formazione e sicurezza, in linea con l’azione del Governo”.
Maria Tripodi, Sottosegretario al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ha osservato: ‘Dekra è un esempio di quella internazionalizzazione delle imprese che va nella direzione di una diplomazia della crescita particolarmente cara al Governo. Dekra è un’azienda iconica nel campo della sicurezza. La sfida della transizione ecologica è un tema molto importante a cui in passato ci si è approcciati solo a livello ideologico. Ben vengano dunque, giornate come questa per rafforzare sinergie e alleanze strategiche tra aziende e politica a tutela della mobilità e della prevenzione. E’ la via giusta per fare in modo che ci possano essere risultati sul lungo periodo ma anche per far fronte alle sfide quotidiane che ci troviamo ad affrontarè.
Secondo Francesco Battistoni, Segretario di Presidenza della Camera dei Deputati: “Stiamo vivendo un momento cruciale per il futuro del nostro Paese. Italia, Europa e Occidente sono chiamate insieme a confrontarsi con molteplici sfide legate alla competitività e alla capacità che avremo di essere attrattivi negli scenari globali. La sostenibilità ambientale, così come quella energetica, per alcuni anni sono state viste come misure dogmatiche che non ammettevano soluzioni diverse rispetto a quelle pensate e, in certi casi, imposte. In questi anni siamo riusciti a cambiare questa prospettiva. Le diverse transizioni che stiamo attraversando sono diventate opportunità. Abbiamo tenuto insieme la sostenibilità sociale ed economica, abbiamo introdotto il concetto di neutralità energetica, siamo stati capaci di offrire uno scenario diverso. Come Italia e grazie al ministro Pichetto Fratin stiamo ridisegnando le politiche ambientali ed energetiche. In questo scenario di grandi cambiamenti e di opportunità, realtà internazionali come Dekra stanno mettendo la propria esperienza al servizio di una transizione pragmatica verso un futuro sostenibile. E’ un processo irreversibile nel quale imprese, cittadini, politica e Istituzioni sono chiamati a misurarsi con queste sfide epocali con una visione comune e con concretezza”.
Toni Purcaro, Executive Vice President Dekra Group and Chairman Dekra Italy, ha affermato: “Il centenario della fondazione di Dekra rappresenta un traguardo importante. Il nostro principale obiettivo è quello di migliorare non solo la sicurezza stradale, ma anche quella nelle case e nelle aziende, cercando di stare al passo con l’innovazione tecnologica, vero e proprio faro di riferimento delle politiche messe in campo da Dekra. La sicurezza non è solo uno standard tecnico o un approccio di gestione del rischio, ma è un diritto. Il nostro obiettivo è rendere il mondo più sicuro, protetto e sostenibile per le prossime generazioni. Celebrare cento anni di storia offre, quindi, l’opportunità per riflettere sulle criticità attuali e sulle progettualità che, come Dekra, abbiamo avviato nella consapevolezza che occorra affrontare con determinazione e skills altamente qualificate le nuove sfide del futuro”.
Per Wolfgang Linsenmaier, Board Member Dekra SE: “Dekra non è solo un’azienda, è un’idea. E 100 anni sono un secolo pieno di responsabilità, cambiamenti, innovazione e crescita. DEKRA, oggi, è riconosciuta a livello mondiale per la sicurezza e la sostenibilità. Abbiamo investito in nuove tecnologie, creato laboratori di prova, acquisito aziende specializzate in testing e ampliato il nostro portfolio, dalla sicurezza dei prodotti e dalle comunicazioni wireless ai servizi per soluzioni energetiche sostenibili. Nel 2010 è stato fondato a Shanghai uno dei laboratori solari più moderni al mondo e abbiamo ampliato la nostra attività di collaudo e certificazione in America Centrale e Arabia Saudita. Dai collaudi sui veicoli e le ispezioni industriali ai test sui prodotti, alla formazione, agli audit e alla sicurezza informatica, con DEKRA abbiamo portato l’idea di sicurezza tecnica in tutto il mondo, creando fiducia dove c’è incertezza. I nostri membri, clienti e partner sono co-creatori di questa missione. Lavoriamo insieme per garantire che i prossimi 100 anni siano più sicuri e sostenibilì.
– news in collaborazione con Dekra –
– foto ufficio stampa Ital Communications (Toni Purcaro, Executive Vice President Dekra Group and Chairman Dekra Italy) –
(ITALPRESS).

Crosetto “Rafforzare la cooperazione europea in ambito aerospaziale”

ROMA (ITALPRESS) – “Questa mattina ho ricevuto il Direttore Generale dell’Esa, Josef Aschbacher, al quale ho ribadito il forte impegno dell’Italia nel rafforzare la cooperazione europea in ambito aerospaziale. Nell’occasione ho sottolineato la necessità di investire in questo settore, oggi in forte crescita – come già stanno facendo molti altri Paesi – che ha importanti risvolti, soprattutto in termini di ricerca e sviluppo, in ambito civile, difesa e ambientale”. Così su X il ministro della Difesa Guido Crosetto.

“Ho voluto sottolineare che l’Italia non solo partecipa, ma guida con autorevolezza il settore spaziale: siamo tra i pochi Paesi al mondo a disporre di una filiera aerospaziale completa – dai lanciatori ai moduli orbitanti, passando per satelliti e sensori – confermandoci tra i 7-10 Paesi spaziali globali e il 4° in Europa per fatturato nel settore – prosegue -. Programmi come COSMO-SkyMed, IRIDE, Galileo, oltre allo sviluppo della ‘Space Factory 4.0’ in hub come Roma, Bari e Torino dimostrano come l’Italia combini ricerca, innovazione e produzione avanzata, consolidando una lunga catena del valore con oltre 500 imprese tra grandi gruppi, PMI e start-up negli ambiti satelliti, propulsion, avionica e produzione digitale. Un’azione mirata per rafforzare la sinergia tra ESA, ASI, Difesa e industria nazionale nell’ambito di progetti duali è quindi fondamentale: solo così possiamo sostenere la competitività delle nostre eccellenze tecnologiche a livello europeo e globale”.

“Lo spazio è un dominio strategico in cui l’Italia e l’Europa devono affermarsi con maggiore forza, autonomia e indipendenza”, sottolinea Crosetto.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Assicurazioni: nessun risarcimento se non si avvisa l’agenzia del sinistro, ecco quando secondo la Cassazione

Con l’ordinanza n. 16320 del 17 giugno 2025, la Corte di Cassazione è tornata a chiarire le conseguenze della mancata comunicazione del sinistro all’assicurazione, come previsto dagli articoli 1913 e 1915 del Codice Civile. La sentenza conferma un principio già consolidato: l’assicurato perde il diritto all’indennizzo se non avvisa tempestivamente l’assicuratore, in presenza di dolo.

Il caso: infortunio durante una gara ciclistica

La vicenda nasce da una richiesta di risarcimento danni per un infortunio avvenuto nel 2007 durante una gara ciclistica. Dopo il primo giudizio favorevole al danneggiato, la ditta coinvolta ha tentato di ottenere la manleva da parte della Federazione Ciclistica e dell’INAIL, senza successo. Il caso è arrivato fino in Cassazione.

La Corte ha sottolineato che l’obbligo di avviso previsto dall’art. 1913 c.c. è fondamentale, in quanto consente all’assicuratore di verificare tempestivamente le cause del sinistro e attuare le misure per limitare i danni, come previsto anche dall’art. 1914 c.c.

Obbligo di avviso: non solo dovere formale, ma obbligo tempestivo

Secondo la giurisprudenza, l’assicuratore non ha interesse solo a ricevere l’avviso, ma soprattutto a riceverlo tempestivamente. L’omissione può avere conseguenze gravi, fino alla perdita del diritto all’indennizzo, se l’assicurato ha agito con dolo.

Come specificato anche dall’ordinanza n. 26294 dell’8 ottobre 2024, l’omissione è dolosa quando l’assicurato è consapevole dell’obbligo e sceglie volontariamente di non adempiervi. In questi casi, si applica il primo comma dell’art. 1915 c.c., che prevede la perdita del diritto all’indennità.

Dolo o colpa: le conseguenze sono diverse

La Cassazione distingue chiaramente tra due situazioni:

  • Dolo: se l’assicurato ha agito con consapevolezza e volontà di non rispettare l’obbligo, perde il diritto all’indennizzo (art. 1915, comma 1 c.c.).
  • Colpa: se l’omissione è frutto di negligenza, ma senza volontà dolosa, l’assicuratore può ridurre l’indennità, proporzionalmente al pregiudizio subito (art. 1915, comma 2 c.c.).

In entrambi i casi, spetta all’assicuratore dimostrare l’elemento soggettivo (dolo o colpa) e, nel caso di colpa, anche il danno effettivamente subito.

La definizione di “doloso inadempimento”

Perché l’inadempimento sia considerato doloso non è necessario che vi sia un intento fraudolento contro l’assicuratore. È sufficiente che l’assicurato sia consapevole dell’obbligo legale e scelga deliberatamente di non rispettarlo. Questa interpretazione è stata confermata da numerose pronunce, tra cui Cass. Sez. 3, 27 luglio 2021, n. 21533, e Cass. Sez. 3, 7 novembre 2019, n. 28625.

Conclusioni: quando si perde (o si riduce) l’indennizzo

Per stabilire se l’assicurato ha diritto all’indennizzo dopo un sinistro, occorre verificare:

  • Se ha avvisato l’assicurazione in modo tempestivo;
  • Se la mancata comunicazione è stata volontaria e consapevole (dolo) o dovuta a negligenza (colpa);
  • Il danno subito dall’assicuratore per la mancata tempestiva comunicazione.

In presenza di dolo, il risarcimento non spetta. In caso di colpa, l’indennizzo può essere ridotto. In ogni caso, l’onere della prova spetta all’assicurazione, come chiarito anche dalla sentenza n. 19071 dell’11 luglio 2024.

Ztl in corso Vittorio Emanuele, raccolta firme per mantenerla

C’e’ a chi la Zona a traffico Limitato piace così tanto come Stefano Guarino, titolare di un’attività di degustazione di prodotti tipici, da farsi promotore di una raccolta firme tra i favorevoli delle attività di corso Vittorio Emanuele.

Un elenco, sono circa una cinquantina di firme, che è stato consegnato e protocollato in Comune all’attenzione del sindaco per supportare il provvedimento che sta alimentando polemiche e animando il dibattito politico come ieri sera in consiglio comunale.

https://www.risoluto.it/politica/consiglio-comunale-ztl-dibattito-e-le-posizioni

Tra chi ha posto la sua firma, anche tantissimi ceramisti, una categoria pro Ztl poiché agevola le passeggiate dei turisti. Hanno voluto metterci la propria firma nell’elenco dei favorevoli anche dei residenti di corso Vittorio Emanuele.

Restano, invece critiche le posizioni di altri commercianti, quelli che mercoledì scorso hanno partecipato all’incontro in Comune con il sindaco per chiedere una modifica degli orari della Ztl, soprattutto la eliminazione della chiusura mattutina. Proposta che non è stata accolta dal primo cittadino, motivo per il quale domani daranno vita ad una forma di protesta con la chiusura simbolica delle saracinesche delle proprie attività.

Al via bus navetta da San Marco, il sindaco ai residenti: “Si può venire in centro senza macchina”

La Giunta comunale di Sciacca ha deliberato l’attivazione del servizio di bus navetta.

Si tratta di una nuova linea San Marco, Foggia e centro storico.

Il servizio turistico così come comunicato dal sindaco Fabio Termine, dall’assessore ai Trasporti Simone di Paola e dall’assessore al Turismo Francesco Dimino, partirà giorno undici luglio nelle ore pomeridiane e serali e non e’ un servizio prettamente turistico come hanno tenuto a precisare i tre.
“Come ogni anno – dichiarano – il servizio consentirà a cittadini e turisti di recarsi in centro storico senza dover prendere la macchina, con la comodità di essere presi e lasciati al parcheggio di Gaia di Garaffe. Rispetto allo scorso anno c’è una grande novità: l’attivazione della linea che collegherà il centro storico con la zona costiera di San Marco e della Foggia consentendo anche ai residenti di queste località di potersi spostare in centro città in bus navetta, senza dover prendere la macchina. Il collegamento con bus navetta fra le zone balneari di San Marco e Foggia e il centro città è una precisa richiesta di diverse associazioni di promozione turistica del territorio che ringraziamo per la collaborazione”.

Oltre la linea dalle località balneari, e’ confermato il bus elettrico che girerà le strade del centro storico.

Confermate le altre misure dello scorso anno come la fermata alla Perriera di Via Allende.
La linea Viale Allende, Gaie di Garaffe, Porta San Salvatore e Porta Palermo inizierà alle ore 18 e terminerà all’una di notte.
La linea che proseguirà verso contrada San Marco e contrada Foggia seguirà i seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle 20,30 a mezzanotte, il sabato e la domenica, invece dalle 20,30 all’una di notte.
La linea del trenino elettrico turistico, con capolinea piazza Scandaliato e percorso in centro storico, inizierà alle 20,30 e finirà all’una di notte, tutti i giorni.
Il costo del biglietto sarà di 1,20 euro.

A Santa Margherita un gesto concreto per la comunità, l’iniziativa dell’assessore Di Giovanna

L’assessore comunale di Santa Margherita di Belìce, Onorio Di Giovanna, ha annunciato la devoluzione integrale della quota arretrata dell’adeguamento della propria indennità – pari a circa 1.200 euro netti – a favore di tre associazioni locali. Un gesto concreto per la comunità che sottolinea il valore dell’impegno civico e della trasparenza nella pubblica amministrazione.

Trasparenza e senso civico alla base della scelta

«Qualche giorno fa – ha dichiarato Di Giovanna – ho reso pubblica l’indennità che percepisco, per rispetto verso la comunità. Dopo l’adeguamento previsto dalla legge regionale, finanziato interamente con fondi regionali, ho deciso di destinare la somma arretrata maturata da gennaio 2025, circa 1.200 euro netti, a chi ogni giorno lavora per il bene collettivo.»

Una decisione che, come spiega lo stesso assessore, nasce dal fatto che il suo reddito non dipende dall’indennità di carica ma da un lavoro privato che svolge da oltre tredici anni. Questo ha reso possibile un gesto concreto per la comunità, attraverso la donazione a tre importanti realtà del territorio.

Come sarà distribuita la somma devoluta

La cifra sarà così ripartita:

400 euro alla Margheritese 2018, per sostenere lo sport e l’educazione giovanile;

400 euro all’associazione ERA – Protezione Civile Santa Margherita di Belìce, per rafforzare le attività di emergenza e prevenzione;

400 euro all’oasi Ohana di Chiara Calasanzio, impegnata nella tutela degli animali e nella lotta al randagismo.

“Non è carità, ma riconoscenza”

«Non si tratta di beneficenza – precisa Di Giovanna – ma di un segno di riconoscenza. Un gesto concreto per la comunità che vuole essere d’esempio, anche per mio figlio. Le piccole azioni contano e possono ispirare altri cittadini ad avvicinarsi al volontariato e all’associazionismo.»

L’indennità base mensile dell’assessore continuerà a coprire spese legate all’attività amministrativa. Di Giovanna sottolinea però che nessuna cifra può compensare il tempo dedicato alla vita pubblica, spesso a scapito di quella familiare.

Un invito al coinvolgimento e alla solidarietà

Concludendo, l’assessore lancia un messaggio chiaro ai cittadini:

«Non servono grandi cifre per dimostrare da che parte si sta. Basta fare una scelta, ogni giorno, con consapevolezza e responsabilità.»

Un esempio virtuoso, che dimostra come anche la politica locale possa offrire modelli positivi di gesto concreto per la comunità, capaci di generare valore e ispirare fiducia.

Sfratto e pignoramento: la presenza di figli o anziani in casa non blocca le procedure

In Italia, la presenza in casa di bambini, anziani o persone fragili non costituisce un ostacolo automatico alle procedure di sfratto o pignoramento. La normativa prevede alcune tutele per i soggetti vulnerabili, ma non garantisce l’immunità dall’esecuzione forzata. In alcuni casi, è possibile ottenere una sospensione temporanea o un rinvio, ma la procedura, salvo eccezioni, resta legittima.

Sfratto: cosa accade se in casa vivono minori o anziani

Quando viene emesso un provvedimento di sfratto, la presenza di minori, disabili o anziani non impedisce l’intervento dell’ufficiale giudiziario. Le forze dell’ordine, su ordine del giudice, possono eseguire lo sgombero anche in queste condizioni. Tuttavia, non esistendo termini fissi per l’esecuzione, in presenza di situazioni delicate, l’ufficiale può valutare un rinvio temporaneo, ad esempio se sono in corso trattative per una nuova sistemazione o sono presenti gravi patologie.

Assegnazione della casa familiare: la tutela dei figli

Nei casi di separazione o divorzio, la legge tutela la continuità affettiva dei figli minorenni o disabili, riconoscendo al genitore affidatario il diritto di abitare nell’immobile familiare, anche se intestato all’altro coniuge. Questo diritto può estendersi anche ai figli maggiorenni non autosufficienti.

Tuttavia, l’assegnazione non è definitiva: può cessare se il genitore affidatario si risposa, convive stabilmente con un nuovo partner o abbandona l’abitazione. In ogni caso, la decisione spetta al giudice, che valuterà l’interesse prevalente dei figli.

Comodato gratuito e tutela abitativa

Nel caso in cui l’abitazione sia occupata grazie a un comodato gratuito per esigenze familiari, il proprietario non può richiedere il rilascio in qualsiasi momento. La Corte di Cassazione ha chiarito che il rientro in possesso è ammesso solo in presenza di una necessità urgente, sopravvenuta e documentata.

Quando nell’immobile risiedono figli fragili o economicamente non autonomi, la giurisprudenza tende a privilegiare la continuità abitativa, specialmente se il proprietario possiede altri immobili.

Pignoramento: si può restare in casa fino all’asta

In caso di esecuzione forzata immobiliare, l’art. 560 del Codice di Procedura Civile, aggiornato dalla riforma Cartabia, consente al debitore e alla sua famiglia di rimanere nell’immobile fino al trasferimento al nuovo acquirente o alla conclusione dell’asta.

La presenza di bambini, anziani o disabili non modifica questa regola, ma ne rafforza in alcuni casi l’opportunità. Tuttavia, il diritto a restare può decadere se:

  • si impedisce la visita dell’immobile da parte degli interessati;
  • si deteriora l’abitazione;
  • si abbandona l’immobile senza comunicarlo.

In questi casi, il giudice può disporre la liberazione anticipata.

Immobili confiscati alla criminalità: prevale l’interesse pubblico

Diversa è la disciplina degli immobili confiscati alla criminalità organizzata. In questi casi, l’interesse pubblico prevale su ogni altra considerazione. Lo sgombero è obbligatorio, anche in presenza di soggetti fragili. Tuttavia, se l’occupante è in buona fede, l’Agenzia Nazionale per i Beni Sequestrati può concedere un termine per il rilascio, e il Comune può supportare il ricollocamento.

Niente più proroghe generalizzate

In passato, sono state adottate misure straordinarie per sospendere temporaneamente gli sfratti nei confronti di anziani, disabili o persone prive di reddito. Tuttavia, le proroghe automatiche sono state dichiarate incostituzionali, e oggi ogni situazione viene valutata caso per caso, senza tutele automatiche.

La Ztl tiene banco al consiglio comunale di Sciacca, sospensiva su piano alienazioni e Pudm

E’ stato ancora il dibattito sulla Zona a traffico limitato protagonista dell’ultima seduta del consiglio comunale di Sciacca che si e’ aperta proprio con le comunicazioni sul punto richieste da Maurizio Blo’ e Raimondo Brucculeri.

Un momento di confronto che ha soltanto rinforzato le diverse posizioni: da un lato i consiglieri di opposizione che si sono fatti portavoce di una parte dei commercianti di Corso Vittorio Emanuele che contestano la chiusura fin dal mattino e dall’altra l’amministrazione, con il primo cittadino che ha ribadito la propria scelta di campo in adesione a quanto presentato nel proprio programma elettorale. Da sottolineare anche attacco poco felice in aula di Brucculeri all’indirizzo dell’amministrazione.

“Noi non abbiamo la verità in tasca – ha replicato il sindaco rispetto le critiche ricevute di mancato ascolto e mancata concertazione – ma amministrare significa anche assumersi delle responsabilità e lo abbiano detto nel programma e lo abbiamo fatto”

Poi l’aula ha proseguito con il punto all’ordine del giorno del Piano di alienazioni e/o valorizzazioni, atto propedeutico al bilancio che nei giorni precedenti e’ stato all’attenzione dei lavori commissioni consiliari, un piano che ha trovato le critiche di molti esponenti di opposizione da Calogero Bono, Filippo Bellanca e Ignazio Bivona che hanno ritenuto debole lo strumento di programmazione nella parte di pianificazione per gli step successivi ai bandi da porre in essere. Punti che secondo i consiglieri vanno approfonditi e pertanto, sull’atto e’ stata posta la sospensiva di sette giorni secondo regolamento. Stessa sorte e’ toccata al Pudm, il piano urbano del demanio marittimo, criticato per la poca apertura verso la fase di sviluppo e teso invece, a detta dell’opposizione, alla conservazione dello status qui. Anche su questo punto, la maggioranza ha votato per una sospensiva di 15 giorni.

I lavori del consiglio comunale saranno convocati già per la prossima settima quando il Piano delle alienazioni e/o valorizzazioni tornerà all’attenzione dell’aula.

(In copertina, l’assessore Simone Di Paola e parte della giunta al momento del dibattito sul Piano di alienazioni e valorizzazioni)

Condominio e lavori molesti: cosa fare se il vicino crea rumore, sporco e disturbo durante una ristrutturazione

Vivere in un condominio comporta inevitabili momenti di convivenza forzata, soprattutto quando si verificano situazioni di disturbo legate ai lavori di ristrutturazione di un vicino. Rumori intensi, polvere, uso improprio degli spazi comuni e violazioni degli orari di silenzio possono mettere a dura prova la pazienza dei condomini. Ma cosa prevede la legge? E quali strumenti sono a disposizione per tutelarsi?

Lavori rumorosi: cosa dice il regolamento condominiale

La prima verifica da fare è il contenuto del regolamento di condominio, in particolare per quanto riguarda le fasce orarie in cui è richiesto il rispetto del silenzio. Generalmente, gli orari in cui non è consentito fare rumore sono:

  • dalle 13:00 alle 15:00
  • dalle 21:00/22:00 alle 8:00

Se i lavori vengono eseguiti in orari non consentiti, è possibile rivolgersi all’amministratore di condominio, il quale può diffidare il responsabile e proporre in assemblea una sanzione fino a 200 euro, aumentabile a 800 euro in caso di recidiva, come previsto dall’art. 70 delle disposizioni attuative del Codice Civile. Tuttavia, affinché la sanzione sia valida, deve essere prevista esplicitamente nel regolamento.

Uso corretto degli spazi comuni

Oltre al rispetto degli orari, durante una ristrutturazione è fondamentale non arrecare danno o intralcio agli spazi comuni come androni, pianerottoli e ascensori. Gli ambienti condivisi devono essere mantenuti puliti e non occupati da materiali o attrezzature. L’utilizzo dell’ascensore per trasporto di materiali ingombranti deve avvenire con cautela e rispetto.

Esempi pratici

  • Lavori iniziati alle 7:00 del mattino: Se un vicino inizia i lavori troppo presto, l’amministratore può intervenire e proporre sanzioni, purché previste nel regolamento.
  • Lavori eseguiti di domenica: In caso di interventi non autorizzati nei giorni festivi, è possibile contattare la polizia locale, che può interrompere i lavori e sanzionare la ditta. Il condomino committente può essere ritenuto responsabile.

Cosa prevede il Codice Civile

Ai sensi dell’art. 1122 c.c., un condomino non può eseguire opere che danneggino le parti comuni o pregiudichino la stabilità, la sicurezza o il decoro architettonico dell’edificio. È inoltre previsto che l’amministratore sia informato preventivamente di eventuali lavori in proprietà esclusiva, e che l’assemblea condominiale sia coinvolta in caso di modifiche rilevanti, come stabilito anche dalla giurisprudenza (Cass. 37852/2022).

Rumori e soglia di tollerabilità

Il rumore è considerato illecito solo se supera la normale tollerabilità, secondo quanto stabilito dall’art. 844 c.c. Per valutare tale soglia, si considera:

  • la frequenza del disturbo (occasionale o abituale);
  • l’orario in cui si verifica;
  • la zona abitativa (es. centro urbano vs. area isolata).

La giurisprudenza ha inoltre introdotto un criterio di calcolo basato sui decibel:

  • Di notte: il rumore è illecito se supera di oltre 3 decibel il rumore di fondo
  • Di giorno: la soglia sale a 5 decibel

In caso di contenzioso, può essere richiesta una perizia fonometrica da parte di un tecnico esperto.

Quali sono i rimedi legali

Chi subisce un disturbo può:

  • presentare un ricorso d’urgenza ex art. 700 c.p.c., per chiedere la cessazione immediata del comportamento molesto;
  • richiedere un risarcimento del danno (art. 2043 c.c.), dimostrando un pregiudizio alla salute o alla qualità della vita derivante dal rumore eccessivo.

Termine accelera sul mutuo da 3,5 milioni sui capannoni del Carnevale e convoca una nuova riunione

Questa volta la convocazione del sindaco Fabio Termine e’ congiunta: i presidenti delle associazioni culturali del Carnevale e i consiglieri comunali. Il primo cittadino li vedrà stasera per discutere ancora della realizzazione dei capannoni del Carnevale per i quali l’amministrazione comunale ha gia’ deciso di accendere un mutuo che e’ stato inserito in bilancio.

Nelle settimane precedenti, Termine aveva già avuto degli incontri sullo stesso tema con ogni singola parte. Dapprima la riunione di maggioranza durante la quale aveva illustrato ai suoi l’intenzione di portare avanti il mutuo, poi l’incontro con l’opposizione e più volte aveva gia’ visto i carristi.

La scorsa settimana invece, la relazione tecnico- gestionale che Termine ha portato prima in commissione Bilancio e poi nuovamente nell’ultima seduta congiunta delle commissioni consiliari Bilancio più Urbanistica.

Stasera il nuovo appuntamento che potrebbe portare ad una prima visione più nel dettaglio del progetto dei capannoni che l’Ufficio Tecnico ha gia’ da qualche mese nei cassetti e che il dirigente Salvatore Gioia nelle prossime settimane andrà ad approvare.

Per poter accendere il mutuo ventennale per la realizzazione dei 5 hanger da 3,5 milioni nella zona dell’ex galoppatoio serve il voto del consiglio comunale che si esprimera’ sul punto quando la stipula del mutuo approderà in aula con il bilancio.