La Procuratrice di Sciacca ospite al liceo “Fermi” per parlare di legalità e violenza di genere

Due giornate all’insegna della legalità e dell’impegno civico al liceo scientifico “Enrico Fermi” di Sciacca, dove il 29 e 30 aprile si terranno eventi speciali nell’ambito delle “Giornate dello studente”, organizzate dagli alunni rappresentanti d’Istituto. Martedì 29 aprile, gli studenti delle quarte classi incontreranno Maria Teresa Maligno, Procuratrice della Repubblica di Sciacca, che dialogherà  in auditorium sul tema della violenza di genere. A moderare l’incontro sarà il giornalista Giuseppe Pantano.

Mercoledì 30 aprile, la procuratrice Maligno tornerà al liceo accompagnata dal sostituto procuratore  della Repubblica di Sciacca Alberto Gaiatto, per presentare il Calendario della legalità 2025, realizzato dagli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e del primo anno universitario iscritti alla Consulta giovanile dell’Associazione nazionale magistrati. “Tale calendario riporta per ciascun mese immagini o fotografie significative accompagnate da un breve testo esplicativo o da una citazione giuridica”, si legge nel comunicato diramato dall’ dirigente del “Fermi”, Maria Paola Raia.

L’iniziativa ha l’obiettivo di “promuovere la formazione alla legalità e la sua diffusione nel territorio nazionale”. Sono stati infatti realizzati 5000 calendari che verranno distribuiti nelle scuole. 

Soddisfatta la dirigente scolastica, Maria Paola Raia, che presiederà gli incontri e che sottolinea “il valore formativo dell’iniziativa nell’ambito dell’educazione alla legalità e dell’acquisizione del senso della cittadinanza consapevole, riflessiva e all’insegna della responsabilità e dell’impegno attivo”.

Durante le due Giornate della Legalità, il programma prevede anche incontri con esperti di vari settori, docenti universitari, giovani rappresentanti di UniPa, tornei sportivi, gruppi musicali e numerose altre attività.

Navarra si sfoga: “Siamo in pochi e spesso non riusciamo ad intervenire”

E’ successo ancora. L’unica pattuglia in servizio in città a Sciacca è rimasta per ben quattro ore ferma per poter assicurare l’integrità pubblica a causa di un albero pericolante sabato scorso in via Cappuccini. Lo riporta e riferisce il commissario della Municipale saccense Salvino Navarra che si sfoga rispetto le difficoltà che si vivono al momento, nel Comando saccense.

Sono sempre meno gli uomini a disposizione. La costante è una sola pattuglia in servizio per la mattina e per il pomeriggio e quando si interviene, spesso si resta paralizzati dall’attesa di altri servizi a loro volta, senza piu’ personale a disposizione e pertanto, tagliati come quello della segnaletica stradale. Sabato ad esempio, il servizio segnaletica essendo fine settimana non c’era e non c’erano neanche transenne a disposizione così i due agenti sul posto sono rimasti in via Cappuccini fino a quando l’intervento della Protezione Civile ha fornito le transenne.

La Municipale di Sciacca, fatto non secondario, e’ senza la guida di un comandante da mesi ormai dopo il pensionamento di Francesco Calia.

“Sempre più spesso – ammette Navarra -svolgiamo interventi di incolumità pubblica a discapito di altri importanti servizi come la viabilità”

E’ il numero esiguo dell’organico, secondo Navarra che provoca i problemi.

“Siamo quattro gatti -ammette – e spesso capita che ci sono agenti che per motivi di salute non possono espletare il servizio esterno e pertanto, il numero si assottiglia ancora di più”.

Lite con coltello tra extracomunitari in via Licata a Sciacca

Due extracomunitari protagonisti di una lite in via Giuseppe Licata, all’altezza di piazza San Vito, a Sciacca.

Ci sarebbe stato anche l’impiego di un coltello. Le ferite riscontrate dal personale del 118 non sarebbero gravi. A quanto pare riguarderebbero soltanto le mani.

E’ intervenuta una volante del Commissariato di polizia. Gli agenti stanno cercando di chiarire la vicenda.

Sciacca, strade dissestate e pericoli non segnalati: l’allarme dei consiglieri Brucculeri e Blò

Dissesti del manto stradale, buche profonde e assenza di segnaletica adeguata. È il quadro allarmante che emerge dalla segnalazione inoltrata dai consiglieri comunali Raimondo Brucculeri e Maurizio Blò al Comune di Sciacca.

Attraverso una nota indirizzata ai dirigenti Salvatore Gioia, dell’Ufficio Tecnico, e Aldo Misuraca, della Polizia municipale, e al sindaco, Fabio Termine, i due consiglieri parlano di “grave e ormai cronica situazione di pericolo per la sicurezza pubblica, causata dal degrado della rete stradale urbana.”. La denuncia, supportata da rilievi fotografici allegati, documenta i danni riscontrati durante sopralluoghi mirati, evidenziando come la carenza di segnalazioni aggravi ulteriormente il rischio per automobilisti, motociclisti e pedoni.

Nel loro intervento, Brucculeri e Blò richiamano quanto previsto dall’articolo 14 del Codice della strada, ricordando che spetta all’ente proprietario “la manutenzione, gestione e controllo delle strade pubbliche”, nonché “l’apposizione e la cura della segnaletica stradale” e “l’adozione di ogni misura idonea a garantire la sicurezza della circolazione”. A sostegno della loro richiesta, citano anche l’articolo 2043 del Codice civile, sottolineando che “chi cagiona ad altri un danno ingiusto per fatto doloso o colposo è obbligato a risarcirlo”, e richiamano una decisione della Corte di Cassazione che ha stabilito come l’ente responsabile della strada debba intervenire tempestivamente per eliminare o segnalare i pericoli, specialmente quelli già noti o che avrebbero potuto essere conosciuti.

Nel documento, i due consiglieri chiedono un intervento immediato per il ripristino della sicurezza stradale, la posa urgente di idonea segnaletica di pericolo nelle aree a rischio e l’avvio di un piano straordinario di manutenzione della viabilità comunale. “Tali interventi sono imprescindibili – si legge nella nota – per prevenire danni a persone e cose e per evitare che si concretizzino profili di responsabilità patrimoniale e personale a carico dell’amministrazione”.

Studenti del linguistico in stage al Mangia’s Resort

Una nuova opportunità formativa a Sciaccamare

Stamattina ha preso il via un’importante iniziativa di formazione professionale: gli studenti del liceo Linguistico “Fermi” di Sciacca hanno iniziato il loro stage formativo al Mangia’s Resort di Sciaccamare. Per la prima volta, la struttura turistica apre le sue porte non solo agli allievi degli istituti alberghieri, ma anche a quelli provenienti da altri percorsi di studio, con l’obiettivo di offrire nuove prospettive lavorative nel settore dell’accoglienza turistica.

I 28 studenti coinvolti, accolti con entusiasmo presso Torre del Barone, sono stati suddivisi nei quattro hotel della struttura per un intenso stage formativo della durata di cinque giorni.

Stage studenti linguistico: un ponte verso il futuro

Il settore dell’ospitalità richiede sempre più figure capaci di comunicare efficacemente in diverse lingue. Per questo motivo, il Mangia’s Resort ha deciso di estendere il progetto anche ai giovani del liceo linguistico. Questa esperienza di stage permetterà agli studenti de liceo linguistico di mettere in pratica le competenze linguistiche acquisite, confrontandosi con clienti internazionali e realtà lavorative reali.
I direttori, Calogero Napoli, Francesco Catanzaro e Gianluca Interrante, hanno dato il benvenuto ai ragazzi sottolineando l’importanza di queste iniziative per lo sviluppo del territorio e per l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.

Un’accoglienza speciale per gli studenti del linguistico

Durante la cerimonia di apertura, il Mangia’s Resort ha ribadito la sua vocazione all’accoglienza non solo dei turisti, ma anche delle nuove generazioni. La possibilità di partecipare a uno stage formativo rappresenta infatti un’opportunità concreta per i ragazzi di arricchire il proprio curriculum e di avvicinarsi a un futuro professionale nel settore turistico.

Sciaccamare si conferma così un punto di riferimento non solo per il turismo, ma anche per la crescita formativa dei giovani della città e del comprensorio.

Nuovo presidente Pendolino, la Cgil: “Pronti a collaborare per il territorio”.

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Il segretario della CGIL di Agrigento, Alfonso Buscemi, esprime gli auguri di buon lavoro a Giuseppe Pendolino, recentemente eletto Presidente del Libero Consorzio di Agrigento.
“Auguriamo al nuovo presidente – scrive Buscemi – un mandato ricco di successi e di impegno per lo sviluppo e il benessere del nostro territorio. La CGIL è pronta a collaborare e a lavorare insieme per affrontare le sfide che ci attendono, promuovendo un dialogo costruttivo e un’attenzione particolare alle esigenze dei lavoratori e delle comunità locali”.
Il segretario del sindacato dei lavoratori ricorda che e’ necessario sviluppare progetti e lavorare sulle iniziative in corso nella provincia di Agrigento, mirati a migliorare vari aspetti come le infrastrutture, i servizi e la qualità della vita come il Piano di Sviluppo Urbano e Rurale che la regione Sicilia ha avviato diversi programmi di finanziamento per migliorare le infrastrutture, le strade e i servizi pubblici nelle aree rurali e urbane Agrigentine. Questi progetti puntano a potenziare la viabilità e l’accessibilità.

E ancora progetti per il Turismo Sostenibile, gli interventi nelle scuole e i progetti di Mobilità Sostenibile.

Dopo l’elezione di Pendolino al via lo spoglio per i consiglieri

L’elezione del nuovo Presidente del Libero Consorzio comunale di Agrigento, dopo 11 anni di commissariamento, e’ una elezione che ha un profondo significato politico a seguito dell’istituzione dei liberi consorzi comunali con una elezione di secondo livello a suffragio ristretto. Giuseppe Pendolino guiderà il Libero Consorzio e intanto ad Agrigento è iniziato lo spoglio per l’elezione dei 12 componenti del consiglio.

Gran parte dei candidati sono ad Agrigento e tra questi anche quelli che fanno parte del consiglio comunale di Sciacca, Giuseppe Ambrogio, Calogero Bono, Filippo Bellanca e Alessandro Grassadonio. Ambrogio e Grassadonio fanno parte dello schieramento di Pendolino. Lo scrutinio si calcola che verrà completato in circa due ore.

Libero Consorzio di Agrigento, Pendolino eletto presidente

Giuseppe Pendolino vince la corsa per la presidenza del Libero Consorzio Comunale di Agrigento con 50699 dei consensi contro 44512 di Castellino.

Il risultato definitivo, frutto del voto ponderato secondo cinque fasce dei votanti in base al numero di popolazione del comune di appartenenza, e’ così distribuito:
Azzurra (Quinta): 63-73 Pendolino
Arancione (Quarta): 41-31 Pendolino
Grigia (Terza): 63-60 Pendolino
Rossa (Seconda): 55-45 Pendolino
Verde (Prima): 63-57 Pendolino
Castellino: 44,512
Pendolino: 50,699

Con oltre 5000 voti di preferenza ponderata, Giuseppe Pendolino e’ dunque, il nuovo presidente del Libero Consorzio comunale di Agrigento. E’ quanto viene fuori dalle operazioni di scrutinio in corso al seggio elettorale dell’ex provincia dove ieri sera alle 22 sono terminate le operazioni di voto.

Stamattina invece, e’ iniziato lo spoglio partito proprio dalla carica di presidente.

Operazioni di scrutinio affidate al presidente di seggio Kabiria Rossana Loggia mentre scrutatori sono Ivan Scaglione, Isa Scrudato, Maria Tuzzolino e Alessandro Sciacchitano. Gli scrutatori supplenti sono Aurora Liberto, Lorenzo Maglienti, Carmen Virone e Ignazio Di Gerlando. 

Le operazioni di spoglio procedono adesso per l’elezione dei 12 componenti del Consiglio.

Pendolino ha avuto la meglio rispetto l’altro candidato Stefano Castellino, sindaco di Palma di Montechiaro, sostenuto dalle liste di Fratelli d’Italia, Dc e Lega, e l’apporto anche di Udc e Noi moderati. Il primo cittadino di Aragona invece, che è candidato con il supporto di tre liste: Mpa, Forza Italia e Partito democratico e Movimento 5 stelle.

Sparatoria a Monreale, fermato 19enne

La sparatoria a Monreale avvenuta nella notte di sabato ha sconvolto la comunità locale. I carabinieri del Comando provinciale di Palermo hanno fermato un giovane di 19 anni, Salvatore Calvaruso.

Sono morti tre ragazzi, Andrea Miceli, Massimo Pirozzo e Salvo Turdo. L’episodio è avvenuto durante una rissa in pieno centro, degenerata in tragedia.

Secondo quanto emerso dalle indagini, il 19enne avrebbe estratto una pistola durante la colluttazione, aprendo il fuoco contro i partecipanti. La sparatoria a Monreale ha lasciato anche due feriti: un ragazzo di 16 anni e un uomo di 33, che si trovavano sul posto per caso e non erano coinvolti nella rissa.

Fermato Salvatore Calvaruso: il giovane accusato

Il provvedimento di fermo è stato emesso dalla Procura di Palermo. Salvatore Calvaruso è stato trasferito nel carcere Pagliarelli, dove rimane a disposizione dell’autorità giudiziaria.Gli inquirenti stanno lavorando per ricostruire esattamente la dinamica della sparatoria a Monreale, ascoltando i testimoni presenti e analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona.

Monreale sotto shock dopo la sparatoria

La sparatoria a Monreale ha scosso profondamente residenti e istituzioni. Il sindaco ha espresso il proprio cordoglio alle famiglie delle vittime e ha chiesto maggiori controlli per prevenire episodi simili in futuro.Intanto, l’indagine prosegue serrata: gli investigatori vogliono chiarire se vi siano altri responsabili o eventuali mandanti dietro l’accaduto. L’arma usata nella sparatoria è stata sequestrata e sarà sottoposta ad accertamenti

Oggi a Ribera l’ultimo saluto a Filippo Scaturro con una delegazione Flai Cgil

Saranno celebrati oggi, lunedì 28 aprile, alle ore 16, a Ribera, nella chiesa Madre di Ribera, i funerali di Filippo Scaturro, il sessantacinquenne deceduto giovedì scorso mentre lavorava a bordo del suo trattore in un terreno, di sua proprietà.

Per due giorni la salma è rimasta nella camera mortuaria dell’ospedale Fratelli Parlapiano di Ribera per il completamento degli accertamenti. Poi la procura della Repubblica di Sciacca ne ha disposto il dissequestro.

Scaturro stava guidando il suo trattore quando è stato sbalzato dal mezzo. Per lui non c’è stato niente da fare.

Doveva essere una giornata come tante, nell’aranceto di sua proprietà, per il pensionato riberese e invece si è trasformata in tragedia perché l’uomo ha perso la vita.

Filippo Scaturro, sposato e padre di due figli, in pensione da circa un anno dal Consorzio di bonifica Agrigento 3, come tanti riberesi aveva la passione per la campagna, per la coltivazione delle arance che rappresentano il prodotto agricolo di punta di questo territorio. Ai funerali sarà presente una delegazione della Flai Cgil, il sindacato al quale il riberese era iscritto, guidata da Franco Colletti.