Turni non chiari, Termine diffida Aica mentre i sindaci del riberese invocano la seconda irrigazione

Turni continuamente rinviati ed è così scattata ieri la diffida da parte del sindaco di Sciacca Fabio Termine nei confronti di Aica.

Termine contesta la mancata trasparenza del sito dell’azienda, costantemente consultato dagli utenti costretti poi a prendere atto che  quel che viene riportato rispetto ai turni di erogazione non corrisponde alla realtà. Un ulteriore inadempimento degli obblighi convenzionali imposti dalla legge, secondo Fabio Termine che ha concretizzato la diffida all’Azienda Idrica Comuni Agrigentini invitandola a ripristinare un rapporto di trasparenza e chiarezza con la cittadinanza in merito alla corretta informazione sui turni di erogazione.

Dall’altro versante, il disappunto espresso oggi dai sindaci del versante riberese per la mancata risposta alla richiesta di incontro immediato, al fine di ottenere una seconda irrigazione di soccorso per le colture del comprensorio. Una richiesta che i sindaci di Ribera, Bivona, Alessandria della Rocca, Burgio, Calamonaci, Caltabellotta, Lucca Sicula, Montallegro e Villafranca Sicula, avevano già inoltrata lo scorso 26 luglio e che non ha ottenuto alcun riscontro.

A rischio non vi e’ soltanto la produzione ma anche gli impianti, e l’intero tessuto economico e sociale del territorio spiegano nella loro ulteriore disperata invocazione dei primi cittadini ad avere acqua per i campi.

La prima irrigazione di soccorso e’ stata ottenuta grazie anche all’intervento del Prefetto di Agrigento Filippo Romano.

La seconda irrigazione andrebbe effettuata entro la prima decade di agosto, per evitare danni irreparabili alle colture ed enormi perdite di natura economica per migliaia di aziende agricole già in ginocchio.

“Purtroppo – aggiungono i sindaci del comprensorio riberese- nonostante le varie interlocuzioni (avute con i rappresentanti del Dipartimento delle acque, Autorità di Bacino, Consorzio di Bonifica ed Enel), e la richiesta formale di revisione dei volumi di riserva delle dighe Castello, Raia di Prizzi e Gammauta, ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna risposta ufficiale, ma soltanto una aleatoria disponibilità di massima, che non si è ancora tradotta in provvedimenti e concreti. Tutto ciò è inaccettabile – concludono- è inaccettabile perchè rischia di compromettere definitivamente la sostenibilità delle imprese agricole, si sta mettendo a dura prova la pazienza dei nostri agricoltori e delle loro famiglie, con il paventato rischio di conseguenze anche di ordine pubblico e sociale, che bisogna assolutamente cercare di scongiurare”.

Dalla Florida a Sambuca, Vedran e Guglielmo si sposano nel Borgo più bello d’Italia

Non solo terra di case ad 1 euro. Ma anche terra di amori. E di matrimoni arcobaleno.
Vedran e Guglielmo si sono uniti in matrimonio a Sambuca, nel Borgo più bello d’Italia. Una storia – con Sambuca – lunga esattamente 5 mesi. Uno croato, l’altro brasiliano, scelgono Sambuca di Sicilia per celebrare le loro nozze.

Vedran e Guglielmo hanno scelto Sambuca come luogo d’amore per celebrare il loro matrimonio. “Il primo aprile scorso – ha detto il sindaco Giuseppe Cacioppo – hanno inviato una e-mail a Sambuca per conoscere il progetto delle case ad 1 euro. Una lunga, circostanziata mail nella quale si sono presentati raccontando della loro vita, vita che è andata di pari passo dopo il viaggio in Spagna dove si sono conosciuti.

Dopo 45 giorni dall’invio della mail, – continua Cacioppo – Vedran e Guglielmo sono arrivati a Sambuca dalla Florida, dove hanno lavorato nel mondo dei viaggi a 5 stelle. Sono arrivati con 10 valigie al seguito. Via via, il progetto del mattone si è trasformato in un progetto di vita. E di famiglia.”
“È qui che vogliamo stare – dicono entrambi -. È qui che vogliamo costruire il nostro futuro. E insieme. Cercavamo il mattone e abbiamo trovato gli affetti.
Vogliamo mettere a disposizione la nostra formazione ed esperienza nel campo del turismo per far crescere Sambuca. Ci piace la gente. Ci piace il paese. Ci piace stare qui a tal punto che lo abbiamo scelto come luogo della celebrazione dell’unione civile”.

Inefficace la misura cautelare, in libertà l’ingegnere Costa

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E’ tornato libero l’ingegnere Maurizio Costa, ex dirigente della Protezione Civile di Agrigento, da qualche tempo in pensione, coinvolto nell’operazione del Gico di qualche settimana fa, indagato per corruzione e falso. Il Tribunale del Riesame di Palermo, nel tardo pomeriggio di ieri, ha accolto la richiesta del difensore di Costa, l’avvocato Fabrizio Di Paola, e dichiarato l’inefficacia della misura cautelare disposta nei confronti del tecnico con l’ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Palermo, eseguita l’11 luglio scorso, disponendone per l’effetto l’immediata liberazione.

L’ex della Protezione Civile, sempre su istanza della difesa, era stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari già qualche ora dopo l’esecuzione del provvedimento da parte del gip. Nel corso dell’udienza del riesame la difesa, anche attraverso idonea produzione documentale, ha contestato sia la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, stante l’assoluta estraneità dell’ingegnere Costa alle ipotesi di reato ipotizzate, che la ricorrenza delle esigenze cautelari. “E’ opportuno comunque ricordare che nei confronti dell’ingegnere Costa – fa sapere l’avvocato Di Paola – non era contestata alcuna aggravante di agevolazione mafiosa, sebbene il provvedimento nei suoi confronti sia stata eseguito contestualmente ad altre misure aventi ad oggetto contestazioni di reati associativi”.

Ztl a Sciacca con centinaia di multe in arrivo, si collocano i dissuasori elettronici

Sono diverse centinaia i trasgressori della Ztl in centro storico a Sciacca rilevati durante il primo mese. La Polizia municipale dopo avere effettuato tutti gli accertamenti con le rilevazioni dei varchi elettronici sta per inviare le multe da quasi 100 euro ad automobilisti e motociclisti.

A breve saranno attivati i dissuasori elettronici automatizzati nel centro storico di Sciacca, acquistati dall’amministrazione comunale per tutelare aree di pregio del centro storico. Si comincerà da piazza don Minzoni, isola pedonale. È quanto rende noto il sindaco Fabio Termine. 

I dissuasori elettronici automatizzati sono dei cilindri a scomparsa che, se azionati, si abbassano fino a terra per il passaggio solo di mezzi autorizzati, rialzandosi poi a barriera per impedire invece il transito di veicoli non autorizzati. 

I dissuasori  potranno essere attivati esclusivamente da residenti, operatori commerciali, titolari di studi professionali che si trovano nell’area il cui ingresso è da corso Vittorio Emanuele. 

Il comando della Polizia municipale da giorni sta provvedendo a informare gli interessati sulle modalità operative per azionare i dissuasori elettronici, omologati dal Ministero dei Trasporti.

Chiusura Ortopedia di Sciacca, il presidente del consiglio comunale di Menfi: “Obbligo amministrazioni mobilitarsi”

  • Il presidente del consiglio comunale di Menfi, Ezio Ferraro, gia’ dirigente medico del Pronto Soccorso di Sciacca, esprime alcune considerazioni oggi sulla temporanea chiusura dell’ Unità Operativa di Ortopedia dell’Ospedale di Sciacca e il quotidiano trasferimento dei pazienti presso l’Ortopedia del P.O. di Agrigento e di Licata. Una situazione che secondo Ferraro “impone alcune considerazioni e, al contempo, soluzioni nel breve, medio e lungo periodo”.
  • “Il tutto – afferma – si verifica nel pieno della stagione estiva, a fronte di un incremento esponenziale della casistica traumatologica, legata ai notevoli flussi turistici che aumentano la popolazione residenziale. L’analisi del problema non può non guardare retrospettivamente, se si vuole costruire una prospettiva stabile nel tempo.
    Di certo, le soluzioni tampone, nonostante l’impegno e gli sforzi costanti messi in campo dall’Asp, non rimuoveranno le criticità senza una seria programmazione nazionale e regionale. I quesiti da porsi sono i seguenti: perché in un DEA di 1 livello queste disfunzioni costanti compromettono il bisogno di salute dell’utente, con disagi considerevoli per i pazienti e per il personale sanitario? Le cause sono da ascrivere esclusivamente alla fuga dei medici dal Servizio Sanitario Nazionale? E se l’attenzione dei medici si sposta verso il privato e il territorio, va recitato un mea culpa da parte della Politica a tutti i livelli? A mio avviso concorrono diversi fattori nella crisi ospedaliera: dalla non completa applicazione del Contratto della Dirigenza Medica attualmente vigente, alla pianificazione sanitaria regionale non pienamente aderente ai bisogni di salute dell’utente nel Distretto Ag 2 Sciacca -Ribera. Occorre agire a livello centrale con maggiori tutele dei Dirigenti medici, e a livello regionale promuovendo una Rete Ospedaliera che risponda ai bisogni di salute di un territorio, diversificando l’offerta sanitaria assistenziale, senza squilibri, ma garantendo l’integrazione funzionale, senza campanilismi invalidanti, ma con azioni lungimiranti. Va riconfigurato il modello organizzativo delle Asp, uscendo dalla delimitazione del perimetro provinciale e puntando sulle Aziende Sanitarie Territoriali, che tengano conto della viabilità, assicurando al cittadino risposte adeguate al bisogno di salute in un breve raggio di Km, senza ricorrere obbligatoriamente a distanze estenuanti e disagevoli”.
  • Secondo il presidente del consiglio menfitano, le amministrazioni e i consigli comunali del territorio hanno l’obbligo di mobilitarsi unitariamente in questo senso.
  • ” Ne va del diritto alla salute – conclude – sancito dalla Costituzione, oggi a tratti differito, ne va dell’ immagine di una città ( un tempo sede di prestigiosa Azienda Ospedaliera Autonoma ) che, nonostante il progressivo declino, continua ad avere i riflettori puntati per le innumerevoli potenzialità; ne va dello sviluppo di un intero territorio che merita una sanità all’avanguardia, con l’auspicio che dalll’autonomia differenziata si possa ricavare la spinta per il progresso in chiave prettamente autonomistica”

Oggi Agrigento scende in piazza per la crisi idrica, l’Arcivescovo: “Soluzioni risolutive”

“La Chiesa agrigentina sollecita gli enti preposti a trovare soluzioni emergenziali e strutturali risolutive, efficaci, efficienti, economiche e solidali tali da mitigare la crisi idrica dei comparti civile, agricolo, zootecnico e forestale
con costi di gestione proporzionati al servizio reso, vigilando su eventuali speculazioni, su un bene
primario, che possano danneggiare i cittadini”. Lo scrive in una nota l’Arcivescovo, monsignor Alessandro Damiano, nel giorno in cui la città dei templi scende in piazza per la crisi idrica.

L’Arvicescovo continua scrivendo che la Chiesa “offre la propria partecipazione alla soluzione dei problemi, a vivere la responsabilità e solidarietà, senza sprechi, nel consumo dell’acqua. Prega il Signore del cielo e della terra perché tutti sentano viva la responsabilità sociale del servizio alla persona e del bene comune in una continua ricerca della giustizia e mandi il dono della pioggia che irriga, rende feconda la terra, ristora l’uomo e lo disseta”.

Oggi, venerdì 2 agosto, alle ore 18, il corteo, ad Agrigento, si muoverà da piazza Cavour verso la Prefettura dove gli organizzatori consegneranno un documento al prefetto Filippo Romano sollecitando azioni urgenti contro la grave crisi idrica.

Salvo Toscano a Sciacca con l’ultima avventura dei Fratelli Corsaro (Video)

A settembre Beppe Fiorello vestira’ i panni di Fabrizio Corsaro, uno dei due fratelli protagonisti della saga dello scrittore palermitano Salvo Toscano. Una fiction Mediaset prodotta dalla Taodue in quattro puntate tratta dai primi quattro libri di Toscano che stasera ha presentato a Sciacca nel giardino del Palazzo Borsellino l’undicesimo libro “L’ultimo presagio” durante una serata di beneficenza organizzata dal “gruppo We help” con la partecipazione del Rotary Club Sciacca e dell’Inner Wheel Palermo Centro e della Mondadori Bookstore di Sciacca, partner dell’iniziativa.

Toscano già volto del Tgr Sicilia, ha esordito con i gialli nel 2005 portando avanti la fortunata serie che dal passaparola dei lettori e’ arrivata all’adattamento televisivo.

Volontari di Menfi collocano installazioni nell’area della Torre Anticorsara

Inaugurazione venerdì 2 agosto, alle ore 20, della Cornice Panoramica a Porto Palo. I Volontari Citazionisti Visionari non si fermano. E questa volta rivolgono la loro cura a un luogo simbolo della città e del borgo: lo spazio adiacente alla Torre Anticorsara.
Da lì, infatti, è possibile fermarsi a guardare d’incanto il mare, la spiaggia, il porto, la passeggiata lignea, la stessa Torre: immagini da portare con sé attraverso uno scatto; immagini da cartoline di altri tempi, di oggi e di sempre, tanto belle… da poter essere “incorniciate”.
Ed ecco appunto la nuova installazione: una cornice per il belvedere di Porto Palo e per le nostre foto.
lontano.
La scritta in alto “I love Porto Palo di Menfi” è preceduta dall’immagine simbolo della Torre ed è seguita dal logo della Bandiera Blu, riconoscimento assegnato a Menfi per 28 volte, di cui 27 in anni consecutivi.
Nello stile massimario ormai consueto dei volontari, non poteva mancare un aforisma; e poiché se si dice “panorama” si pensa al “tramonto”, ecco a sinistra: “È quasi impossibile guardare un tramonto e non sognare”.
A destra, invece, diversi simboli evocativi: il logo della Bandiera Verde, riconoscimento dei Pediatri per le spiagge a misura di bambino, e poi le alghe, le tartarughine Caretta Caretta che hanno eletto anche le nostre coste a loro nido, e ancora il granchio blu, i delfini, la stella marina, il cavalluccio.
L’intento dei Volontari è stato quello di valorizzare questa risorsa; per questo, coordinandosi puntualmente con il sindaco Vito Clemente, hanno provveduto spontaneamente a ripulire l’intera area e a dotarla di tre panchine lignee, e poi di piante, e ancora di un’ulteriore aforisma e di una bacheca con un testo informativo sulla Torre, a cura dello scrittore Gioacchino Mistretta.

I Volontari consegnano idealmente alla città il rinnovo di questa area, auspicando che essa considerata da tutti un bene comune, da custodire sempre.

Fondi Regionali a Sostegno dell’Arancia di Ribera Dop

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Il Consorzio di Tutela Arancia di Ribera Dop riceverà nuovi fondi dalla Regione Sicilia per sostenere la promozione e valorizzazione dell’Arancia di Ribera. Grazie all’intervento del capogruppo della Democrazia Cristiana, onorevole Carmelo Pace, il Consorzio beneficerà dei fondi previsti dalla manovra da 160 milioni di euro recentemente approvata dall’Ars.

Promozione e Valorizzazione dell’Arancia di Ribera

Il presidente del Consorzio, Salvatore Daino, ha espresso grande soddisfazione per l’attenzione dimostrata dal parlamentare della Dc verso il territorio e i produttori dell’Arancia di Ribera Dop, definita “fiore all’occhiello di tutte le produzioni locali”. Questi fondi sono essenziali per promuovere e valorizzare l’Arancia di Ribera, aumentando la sua distribuzione e apprezzamento tra i consumatori.

Secondo Anno Consecutivo di Fondi Regionali

Daino ha sottolineato che è il secondo anno consecutivo che il Consorzio ottiene fondi dalla Regione Sicilia. Questo sostegno ha già dimostrato di favorire la distribuzione dell’Arancia di Ribera D.O.P. e incrementare il suo apprezzamento tra un numero crescente di consumatori. I benefici ricadono sull’intero territorio e su tutti gli operatori della filiera.

Fondi per Contrastare la Siccità

Oltre ai fondi per la promozione, sono in arrivo anche dieci milioni di euro per l’esonero del pagamento del canone irriguo. Questa misura intende dare ristoro agli agricoltori colpiti dalla siccità, che stanno subendo gravi perdite economiche. Il sostegno economico sarà fondamentale per mitigare gli effetti negativi della siccità e sostenere la produzione dell’Arancia di Ribera D.O.P.

Importanza del Sostegno Finanziario

Il supporto finanziario della Regione Sicilia è cruciale per mantenere alta la qualità e la distribuzione dell’Arancia di Ribera D.O.P. Questi fondi non solo promuovono il prodotto a livello locale e nazionale, ma rafforzano anche l’economia del territorio, migliorando le condizioni degli agricoltori e dell’intera filiera produttiva.

Non tornera’ alla normalità l’Ortopedia di Sciacca, dai vertici Asp sventola “bandiera bianca”

Non si potranno superare le criticità in atto nel’unita’ operativa di Ortopedia del “Giovanni Paolo II”. Lo ammette nero su bianco la missiva indirizzata dal commissario dell’Asp di Agrigento, Giuseppe Capodieci all’Assessorato regionale alla Salute e per conoscenza ai Comitati civici.

Nella lettera Capodieci elenca tutti i tentativi fatti per la ripartenza del reparto ma andati a vuoto., a partire dalla dotazione organica dei reparti di Ortopedia degli ospedali di Agrigento, Licata e Sciacca, assolutamente inadeguata. Come scrive Capodieci “dei 22 posti previsti di dirigente medico, solamente sei sono quelli ricoperti da personale di ruolo (di cui due con contratto part-time), mentre altri 2 posti sono tuttora coperti con contratti a tempo determinato. Dei tre posti di primario ne sono stati coperti soltanto due.

Neanche le convenzioni sono andate a buon fine, fallite sia la convenzione con i chirurghi del Civico e quella con il “Buccheri La Ferla”.

Capodieci spiega di aver tentato diverse iniziative per reperire ortopedici: dall’avviso aperto per il conferimento di incarichi libero-professionali ai medici in pensione alla pubblicazione di bandi, compresi quelli per reclutare medici stranieri, convenzioni e manifestazioni d’interesse che però non hanno avuto gli effetti sperati.

Bocciata dal manager l’ipotesi di spostare nei reparti ospedalieri gli ortopedici che effettuano attività ambulatoriale della Medicina territoriale di poiché l’iniziativa è inopportuna poiché bisogna garantire le liste d’attesa delle prestazioni specialistiche ambulatoriali e questi medici non sono esperti per le situazioni più complesse. Infine, Capodieci annuncia la centralizzazione delle attività chirurgiche ortopediche solo al San Giovanni di Dio di Agrigento per due ordini di motivi, uno di ordine geografico e l’altro per i dati di produttivita’ “Qualche piccola quota – scrive Capodieci – di attività chirurgica ortopedica rimane ancora all’ospedale di Licata, grazie alla disponibilità del primario che è l’unico ortopedico presente e peraltro alla vigilia del pensionamento”.

Dopo la diffusione della notizia della lettera di Capodieci ha firmato un comunicato stampa: “nessuna resa e impegno massimo nelle azioni già intraprese”.​ “Nessuna dichiarazione di resa e tantomeno nessuna bandiera bianca riguardano l’efficienza dell’Unità operativa di ortopedia dell’ospedale di Sciacca per la quale la Direzione generale ASP sta anzi ponendo in essere ogni azione per il ripristino della piena funzionalità del reparto con il progressivo superamento delle criticità emerse”.

“Fatico a comprendere – continua il direttore – come mai i contenuti di questa nota, diretta all’Assessorato regionale alla Salute e già esposti in sede di Consiglio comunale a Sciacca non più tardi di una ventina di giorni orsono, siano riproposti in questa fase e, soprattutto, esposti con un taglio disfattista. I provvedimenti elencati per superare le criticità del reparto sono infatti in itinere, diverse azioni sono state già intraprese e confidiamo di completare le iniziative programmate nel breve. Fra queste, ribadisco, l’attivazione di una convenzione con l’ospedale ‘Buccheri La Ferla’ di Palermo, finalizzata a garantire l’esecuzione di sedute operatorie, e l’affidamento di un incarico di alta professionalità, ai sensi dell’articolo 15 septies del decreto legislativo 502/92, per il reclutamento di uno specialista ortopedico. Anche il primario dell’Unità Complessa, il dottor Giuseppe Tulumello, si è già attivato per svolgere settimanalmente una seduta operatoria presso il nosocomio saccense ed inoltre, in una logica di collaborazione interistituzionale, abbiamo raggiunto delle intese con altre aziende sanitarie della regione che formalizzeremo a breve. In aggiunta, per assicurare anche la continuità assistenziale nel post-operatorio, stiamo perfezionando l’iter per il reperimento di nuovo personale dopo aver completato, appena lo scorso 16 luglio, una selezione concorsuale con la quale avvieremo nuovi specializzandi all’iter di formazione in convenzione con diverse università siciliane. Analogamente siamo in dirittura d’arrivo per l’assunzione di tre medici ortopedici argentini che potrebbero prendere servizio già nel periodo estivo e diverse azioni sono già attive anche per quanto riguarda l’assistenza territoriale. Si evince bene quindi – conclude il direttore Capodieci – che, lungi dall’issare bandiera bianca, siamo anzi nel pieno centro di un’azione per il superamento delle problematiche che definirei massiva e che si fonda su un impegno costante da parte della direzione aziendale”.