Sciacca, dopo le telecamere per colpire l’abbandono dei rifiuti si amplia l’isola ecologica

Ore di registrazione con le telecamere mobili del Comune vengono esaminate in queste ore dalla Polizia municipale per scovare “sporcaccioni” che abbandonano i rifiuti. Una tra le zone più controllate è l’area antistante il centro comunale di raccolta di contrada Perriera dove continuano ad abbandonare rifiuti. Ci sono giorni, in particolare il lunedì mattina, che gli operatori del centro hanno anche difficoltà ad aprire il cancello d’ingresso, pressato da una montagna di rifiuti.

Nelle prossime settimane, entro il mese di agosto fa sapere l’assessore comunale all’Ambiente, Salvino Patti, sarà consegnata e fruibile la nuova area del centro comunale di raccolta. L’intervento è stato effettuato grazie ai fondi Pofesr Sicilia 2014/2020 che ammontano a 436.802 euro. L’iter è stato seguito dagli uffici del settore Lavori pubblici e nella prima fase, quando era ancora in carica prima delle dimissioni per ragioni di lavoro, dal vice sindaco e assessore ai Lavori pubblici, Gianluca Fisco.

E’ stata realizzata una nuova area adiacente a quella esistente, dotata di tutte le nuove infrastrutture che permetteranno di aumentare la capienza del centro comunale di raccolta oltre ad una migliore fruizione da parte di tutti gli utenti.

La nuova area migliorerà anche la fruibilità della parte già esistente del centro comunale di raccolta. Due le nuove telecamere mobili arrivate al Comune di Sciacca, in dotazione alla Polizia municipale. L’ente ha dato in permuta le due delle quali disponeva con una batteria che garantiva una fase operativa di minore durata e tecnologicamente meno avanzate.

Riqualificazione della pista ciclabile, Menfi ottiene 100 mila euro

Con decreto del Dipartimento Regionale Agricoltura, nell’ambito della programmazione concertata con il Gal Valle del Belice, il Comune di Menfi ha ottenuto un altro finanziamento di circa 100 mila euro per le opere di riqualificazione della pista ciclabile di contrada Bertolino,. Previsti interventi sulla sede della pista con la rimozione e il ripristino di alcuni tratti distrutti, con la rimozione e ripristino delle barriere di protezioni e lavori manutenzione straordinaria su tutto il tratto, lungo 8.823,85 metri, tra Menfi e Bertolino di Mare.

Ad Agrigento stasera oltre 2 mila persone in piazza contro la crisi idrica (Video)

Oltre due mila persone alla manifestazione contro la crisi idrica organizzata dal comitato #vogliamolacqua che si è svolto oggi pomeriggio ad Agrigento.

Il corteo è partito da piazza Cavour e ha raggiunto la Prefettura dove da un palchetto alcuni rappresentanti del Comitato hanno spiegato le rimostranze di un’intera città attanagliata dalla mancanza d’acqua.
    Alcuni momenti di tensione si sono registrati quando il presidente di Aica, Settimio Cantone è stato contestato dalla folla e sono dovute intervenire le forze dell’ordine per riportare la calma.

Sono state chieste delle misure adeguate come l’intervento del Genio militare, della Protezione civile e interventi economici adeguati.

Presente anche l’arcivescovo di Agrigento, Alessandro Damiano, che ha solidarizzato coi manifestanti sottolineando come la Chiesa agrigentina, partecipe della grave crisi idrica della città e del territorio che mette a dura prova la vita della gente con un servizio idrico inadeguato, sollecita gli enti preposti a trovare “soluzioni emergenziali e strutturali risolutive, efficaci, efficienti, economiche e solidali tali da mitigare la crisi idrica dei comparti civile, agricolo, zootecnico e forestale con costi di gestione proporzionati al servizio reso, vigilando su eventuali speculazioni, su un bene primario”.

Ad Agrigento presente anche una delegazione da Sciacca.

Intervento straordinario di scerbatura al cimitero di Sciacca

Il sindaco Fabio Termine e l’assessore Fabio Leonte hanno fatto eseguire un intervento straordinario di scerbatura al cimitero comunale di Sciacca. Questa operazione, affidata a una ditta esterna, include la scerbatura, la pulizia dei viali e la raccolta e smaltimento delle sterpaglie e dei rifiuti vegetali. Gli operai stanno lavorando con attrezzature meccaniche lungo i viali del cimitero per garantire una rimozione efficace delle sterpaglie.

Dettagli dell’Intervento

L’intervento straordinario di scerbatura prevede non solo la rimozione delle sterpaglie, ma anche la pulizia completa dei viali e la gestione dei rifiuti vegetali. Gli operai sono dotati di attrezzature meccaniche avanzate per assicurare un lavoro rapido ed efficiente. Questa iniziativa è parte di un piano più ampio di manutenzione del cimitero comunale.

Investimenti dell’Amministrazione Comunale

L’Amministrazione comunale di Sciacca ha stanziato 100 mila euro nel bilancio comunale per una serie di interventi all’interno del cimitero. Questi fondi sono destinati a migliorare l’aspetto e la funzionalità del cimitero, assicurando che sia un luogo decoroso e ben mantenuto per i cittadini.

Operazioni Future

Oltre all’intervento straordinario di scerbatura, sono previste ulteriori attività di manutenzione e miglioramento del cimitero. Questi lavori rientrano in un progetto più ampio volto a mantenere il cimitero in condizioni ottimali. L’obiettivo è garantire che il cimitero comunale di Sciacca sia un luogo rispettabile e ben curato.

Muore nella piscina di casa un bimbo di tre anni a Palermo

Un bimbo di tre anni è morto questo pomeriggio in via del Tritone a Palermo, borgata di Sferracavallo.

Il piccolo sarebbe annegato nella piscina di casa mentre i genitori stavano riposando.

Sono intervenuti i sanitari del 118 e gli agenti di polizia che hanno

Si è tentato di salvare il bambino in tutti i modi. I sanitari hanno praticato le manovre di rianimazione ma non c’è stato nulla da fare.

Dolore e sgomento per la morte del piccolo che domani avrebbe compiuto tre anni nella borgata dove la famiglia era conosciuta da tutti.

Giusy Savarino nel governo Schifani, prende il posto di Elena Pagana

La parlamentare regionale agrigentina di Fratelli d’Italia Giusy Savarino sta per entrare a fare parte del governo regionale. Prenderà il posto di Elena Pagana che di e’ dimessa nelle scorse ore. Savarino era stata già a un passo dalla nomina ad assessore quando è stato composto il governo Schifani. Poi il posto in giunta è andato proprio ad Elena Pagana che adesso si è dimessa. «Ho partecipato oggi alla mia ultima giunta di governo, nel corso della quale sono state approvate le proposte che ho presentato. Al termine ho informato il presidente della Regione della mia decisione di presentare le dimissioni dalla carica e ho salutato i colleghi per questi ventidue mesi di lavoro insieme». Così Elena Pagana, ormai ex assessora regionale al Territorio e all’Ambiente. «A 31 anni, dopo cinque trascorsi in Parlamento – dice Pagana – non era scontato che potessi avere l’onore di servire i siciliani nel governo della Regione. Di questo sono molto grata a Fratelli d’Italia e alla nostra leader, Giorgia Meloni, che mi ha proposto al presidente della Regione, che mi ha nominato».Giusy Savarino nel governo Schifani, prende il posto di Elena Pagana

Crisi idrica: lavori finanziati dalla Regione nell’Agrigentino, aumento del 20% dell’acqua entro metà agosto

La realizzazione di nuovi pozzi e la riattivazione di altri già esistenti consentiranno di aumentare di quasi il 20 per cento entro metà agosto la fornitura di acqua nelle case della provincia di Agrigento. È quanto emerso durante una riunione della Cabina di regia regionale sull’emergenza idrica, presieduta dal presidente della Regione, Renato Schifani.

Alla riunione hanno partecipato Roberto Di Mauro, assessore regionale all’Energia e ai servizi di pubblica utilità, Salvo Cocina, coordinatore della task force e capo della Protezione civile regionale, Giovanni Cirillo ed Enzo Greco Lucchina, rispettivamente presidente e direttore dell’Ati di Agrigento, Settimio Cantone e Claudio Guarneri, presidente del cda e direttore generale di Aica, gestore del servizio idrico integrato della provincia.

Nel corso dell’incontro è stato esaminato l’avanzamento del Piano di emergenza idrica varato dalla Regione e sono state delineate le prossime azioni. Il piano prevede la realizzazione di nuovi pozzi e la riattivazione di quelli esistenti per compensare la diminuzione dell’apporto dell’invaso Fanaco, pari a 10 litri al secondo.

Recentemente, sono stati già immessi 18 litri al secondo nella rete idrica grazie al riutilizzo di pozzi comunali a Favara, Ravanusa e San Biagio Platani. Entro il 13 agosto, salvo imprevisti, ulteriori 133 litri al secondo saranno aggiunti, raggiungendo così un totale di 151 litri al secondo. Questo intervento aumenterà la fornitura attuale, che è di 830 litri al secondo.

A Sciacca verrà completato un nuovo pozzo gemello a Grattavole P3 e riattivato il Grattavole 4, con la costruzione di una condotta di collegamento che aggiungerà 100 litri al secondo. A Canicattì saranno riutilizzati i pozzi comunali delle contrade Gulfi e Capodacqua, incrementando di 30 litri al secondo, mentre a Naro saranno riattivati i pozzi di contrada Falsina, aggiungendo ulteriori 3 litri al secondo.

Sono inoltre previste ulteriori azioni per il recupero di risorse idriche entro la fine di agosto (+10%) e ottobre (+15%). Ulteriori lavori saranno programmati grazie a recenti stanziamenti del bilancio regionale, pari a 38 milioni di euro.

Il nodo dell’amicizia, nuova attività del Kiwanis Club di Menfi

“Il nodo dell’amicizia” è l’attività ideata dal Kiwanis Club di Menfi in collaborazione con Animazione Coro degli Angeli, Lega Navale di Porto Palo, Azione Cattolica della chiesa Maria SS Addolorata di Menfi.

Un’attività dedicata ai bambini che hanno avuto la possibilità di trascorrere, all’interno della base nautica della lega navale, una giornata di apprendimento ma anche di divertimento.

All’evento presente anche l’arciprete di Menfi, don Alessandro Santangelo Di Fede, che ha preceduto il pranzo con una breve benedizione dal taglio empatico e divertente per tutti i bambini.

“Il service di ieri – afferma il presidente del Kiwanis club, Antonino Palminteri – rientra nel progetto che mette a sistema la collaborazione tra club service, associazioni e famiglie con l’intendo di concretizzare iniziative mirate alla crescita sana, all’educazione ed al miglioramento delle condizioni di vita dei bambini”.

Ortopedia a Sciacca chiusa da un mese, interrogazione Pd al governo regionale

Il gruppo parlamentare all’Ars del Pd, primo firmatario l’onorevole Michele Catanzaro, ha presentato un’interrogazione al Presidente della Regione Siciliana ed all’assessore regionale alla Salute, per chiedere chiarimenti in merito alla chiusura dell’unità operativa di Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca.
“L’unità operativa – scrive il Pd – è stata chiusa lo scorso 3 luglio dopo essere rimasta senza ortopedici in seguito al termine della convenzione con il Civico di Palermo ed oggi le attività chirurgiche risultano centralizzate presso una sola struttura ospedaliera, individuata nell’ospedale di Agrigento. Tutto questo è molto grave – aggiunge Catanzaro – visto che si tratta di un presidio sanitario molto attivo che in estate è punto di riferimenti anche di una vasta utenza turistica”.

“Il direttore dell’Asp di Agrigento attraverso apposita nota, ha informato delle circostanze l’assessorato regionale della Salite, in particolare sull’inadeguatezza dei reparti di ortopedia degli Ospedali di Agrigento, Licata e Sciacca, evidenziando che sui 22 posti di dirigente medico previsti, solamente sei sono quelli ricoperti da personale di ruolo (di cui due con contratto part-time), mentre altri due posti sono ad oggi coperti con contratti a tempo determinato. A tali informazioni si aggiunge che dei tre posti di primario ne sono ricoperti soltanto due, uno dei quali, il dottor Giuseppe Tulumello, risulta essere stato trasferito dalle corsie di Sciacca – per le quali aveva vinto il concorso – all’Ospedale di Agrigento, fatto che ha determinato un’interruzione di pubblico servizio, come denunciato dai Comitati civici”.

“Non si comprende – si legge ancora nell’interrogazione – come si possa lasciare una struttura ospedaliera sede di Dea di I Livello priva di una unità operativa di Ortopedia. Vogliamo sapere quali iniziative urgenti questo Governo intende porre in essere – conclude Catanzaro – al fine di garantire la riapertura e il mantenimento del reparto e per quali ragioni il primario assegnato al reparto in oggetto presta servizio presso l’Ospedale di Agrigento, circostanza che ha contribuito a determinare l’interruzione di pubblico servizio presso il P.O. di Sciacca”. Per l’associazione “Orazio Capurro” “l’ospedale di Sciacca deve diventare un’Azienda Ospedaliera. Si tratta di una proposta realizzabile e che restituirebbe dignità ad un ospedale che da quando non è più Azienda ha visto sempre più indebolire la propria capacità di erogare ed assicurare prestazioni sanitarie all’altezza delle necessità e delle aspettative di un’utenza sempre maggiore e sempre più bisognosa di risposte adeguate, efficaci e rapide, nonostante l’impegno encomiabile del personale sanitario in servizio che sempre più spesso purtroppo è numericamente insufficiente”.

Sciacca attanagliata dalla crisi idrica, l’unione dei Comitati si rivolge al Prefetto

Situazione non più sotto controllo a Sciacca dal punto di vista idrico. Sono sempre di più le zone a secco a causa della mancata erogazione, turni slittati e cittadini che reclamano il servizio sostitutivo con autobotte che ormai non riesce più ad essere solerte. Si parla di settimane di attesa per avere il rifornimento. Gli stessi autobottisti riferiscono del caos in cui sono costretti ad operare e spesso proprio i trasportatori privati diventono lo sfogo dei cittadini esasperati. Intanto, oggi l’Unione dei Comitati dei Quartieri di Sciacca con una missiva si rivolge al Prefetto facendosi portavoce del disagio di tutti i cittadini rappresentati, circa 25.000 avendo anche raccolto la voce degli Amministratori di condominio della città.

“Dopo la riunione – scrive l’Unione presieduta da Giusy Corbo al Prefetto – svoltasi nell’aula consiliare tra gli scriventi, l’amministrazione e i rappresentanti di Aica, non avendo ad oggi potuto verificare alcun miglioramento nelle inefficienze dannose della gestione idrica già sottoposte al Sindaco ed ad Aica, non avendo avuto risposta ad alcuni degli interrogativi proposti in tale
adunanza, preoccupati dall’ingravescenza della situazione che si sta venendo a creare, con gravi problemi di ordine pubblico, ribadiamo e chiediamo, anche a S.E. il Prefetto un incontro urgentissimo sui punti sviluppati
e contestati: in merito al sistema di approvigionamento mediante autobotti private che in una prima fase era un sistema sostitutivo, oggi per alcuni quartieri è diventato la regola,
stante che, anche dopo un fine turno di erogazione di zona, non si riesce ad approvvigionare le utenze. A tal
proposito e visto ormai la frequenza settimanale con cui interi quartieri “debbono” rifornirsi con tale unica
modalità, si contesta che il costo del servizio trasporto acqua tramite autobotte è divenuto ormai
spropositato e non più sostenibile dalle famiglie, (attualmente un‘autobotte da 8mc. costa €100.00, escluso
il costo di approvvigionamento idrico che sarà fatturato da AICA in bolletta). Detti costi devono essere pagati
nell’immediato dagli utenti e solo successivamente l’AICA “dovrebbe” compensare in bolletta una parte. I
tempi e i modi degli eventuali rimborsi non sono noti e gli uffici preposti non sono in grado di fornire
informazioni.
Tale sistema è ormai fuori controllo, posto che si è in balia alla “volontà” dei trasportatori, non essendoci
certezze su liste di attesa, sui tempi della fornitura e, addirittura, ormai vi è chiaramente la probabilità di
alimentare un mercato “parallelo” che serve a scavalcare il sistema creato e a soddisfare le utenze non
approvvigionabili o con autobotti (vicoli stretti del centro storico, zone di montagna scoscese, piccoli
serbatoi) con pagamento che potrebbero essere esorbitanti.
La situazione è talmente grave che alle richieste telefoniche si risponde “Che non si può soddisfare la richiesta
prima di una o due settimane”.
Altra anomalia è che i trasportatori dei paesi limitrofi che effettuavano il servizio su Sciacca a soli 50 euro,
dopo tale protocollo, oggi si rifiutano di fornire acqua alla nostra città e non si comprende se “non vogliano”
o “non possano” entrare in città.
Tutto quanto manifestato DEVE essere oggetto di massima attenzione ed è necessario immediato intervento
correttivo da parte delle Autorità.
Problematiche tecniche per l’approvvigionamento ausiliario con autobotti private: dette modalità risultano lunghe e farraginose, soprattutto per i condomini, in quanto consistono nella
preventiva acquisizione di un codice (ODI) al punto di carico AICA, al fineTutto ciò comporta:

  • Il numero di emergenza predisposto da AICA risulta spesso e volentieri irraggiungibile o occupato;
  • La piattaforma telematica non sempre restituisce in tempi celeri il codice ODI necessario per poter
    caricare il mezzo;
  • Le suddette modalità di richiesta dell’ODI non generano nessun codice identificativo di riscontro che
    dia la tracciabilità e la garanzia dell’esito della richiesta;
  • Nei giorni festivi e prefestivi il servizio di richiesta ODI con piattaforma viene sospeso, per essere
    ripreso il Lunedi successivo;
  • Dette procedure pertanto non garantiscono che l’approvvigionamento avvenga in giornata con la
    conseguenza di non poter essere soddisfatto il fabbisogno degli utenti.
  • Turni di erogazione:
    A causa della frequenza con cui è capitato che siano stati rinviati o ridotti i turni di erogazione da parte di
    AICA, nel rifornire la cittadinanza tramite normale turnazione del servizio idrico, il servizio di
    approvvigionamento con autobotte è diventato il principale modo per rifornire alcune zone della città, si
    chiede che venga recepito il Vademecum per i sindaci messo a punto dal Dipartimento regionale della
    Protezione civile ( 22 luglio 2024), che già da mesi ha finanziato circa “140 interventi non infrastrutturali (tipo
    a) di riparazione di autobotti comunali e di acquisizione di ulteriori usate e nuove per circa 3,4 milioni di euro
    a valere su proprie risorse e su altre regionali e statali”.
    La turnazione dell’erogazione in città ormai è fuori controllo, da circa due mesi i turni saltano e vengono
    rinviati costantemente, i turni a volte risultano sul sito Aica con la dicitura “in corso” e in realtà non arriva
    acqua o talmente poca da soddisfare solo le prime utenze sulla condotta. Interi quartieri più periferici hanno
    in calendario ormai erogazioni a 10-12 giorni, anche questi regolarmente rinviati e spostati, e vi sono zone
    che non vedono acqua ormai da oltre un mese.
    E’ chiaro che tale gestione sia sotto l’aspetto pratico che sotto l’aspetto economico, oggi è fallimentare e non
    può continuare in tal senso con l’aggravio dei costi sui privati cittadini.
    Il Sindaco, quale massima autorità in materia di sanità e protezione civile e S.E. il Prefetto devono intervenire
    per tentare un riassetto di tale sistema, qualora non si ritenga possibile con gli strumenti attuali approntare
    delle situazioni immediate, si chiede che facciano da tramite per far intervenire la Protezione Civile su larga
    scala, anche con richiesta di autobotti dell’Esercito che potrebbero rifornire le utenze senza i costi che oggi
    si stanno affrontando.
  • Nuovi pozzi a Sciacca.
    E’ ormai notizia risaputa che a breve, si spera, sul territorio di Sciacca (Grattavoli) saranno attivi due nuovi
    pozzi, su tale nuova risorsa idrica il Sindaco ha già assunto un impegno con la cittadinanza, nel senso che la
    “maggior parte” di tale risorsa sarà trattenuta per le esigenze del territorio di Sciacca. Su tale promessa si
    chiede che S.E. il Prefetto possa fare da garante nelle sedi opportune (Ati, Aica e Sicil Acque) che andranno a
    decidere sui quantitativi di acqua da trattenere e da cedere.
    Perdite idriche.
    E’ fuori dubbio che una delle cause di questa crisi è anche, la presenza in tutta la ”rete” di innumerevoli
    perdite idriche.
    Con riferimento a quanto detto dal Sindaco nella lettera indirizzata ad AICA riguardo all’intervento
    tempestivo sulle perdite idriche, vorremmo conoscere esattamente quali azioni sono state svolte o si stanno per svolgere”.