Dichiarazione dei redditi 2025: quando non sei obbligato al 730 e quali somme puoi non dichiarare

La presentazione della dichiarazione dei redditi non è sempre obbligatoria. L’obbligo dipende dalla tipologia e dall’importo dei redditi percepiti nel corso dell’anno. In alcuni casi, è possibile essere esonerati dalla compilazione del modello 730 o del modello Redditi, senza incorrere in sanzioni o omissioni fiscali.

Quando si è esonerati: redditi esenti e tassati alla fonte

La normativa fiscale italiana stabilisce che ogni contribuente debba dichiarare i redditi percepiti, ma prevede anche alcune eccezioni. L’esonero è possibile, ad esempio, per chi ha percepito esclusivamente:

  • redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta (es. interessi bancari o su titoli di Stato),
  • indennità INAIL per infortuni,
  • pensioni sociali o privilegiata esenti,
  • borse di studio non imponibili,
  • compensi sportivi dilettantistici entro i limiti previsti,
  • rendite soggette a imposta sostitutiva (escluse quelle da cedolare secca).

In tutti questi casi, la tassazione è già stata applicata all’origine, e quindi non è richiesto alcun ulteriore adempimento dichiarativo.

Possedere solo la prima casa: nessun obbligo dichiarativo

Chi è proprietario della sola abitazione principale, eventualmente con pertinenze come box o cantina, non è tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi, purché non abbia percepito altri redditi. Il valore della casa di residenza, infatti, è escluso dalla base imponibile. Se però si possiedono altri immobili, specialmente se concessi in affitto, l’obbligo potrebbe scattare.

Limiti di reddito: quando il 730 non serve

L’esonero può dipendere anche dagli importi complessivi percepiti. Tra i principali casi:

  • reddito complessivo annuo entro 3.000 euro (escludendo la prima casa),
  • pensione fino a 7.500 euro, con eventuali redditi da terreni fino a 185,92 euro,
  • un solo sostituto d’imposta che abbia effettuato correttamente i conguagli fiscali,
  • redditi fondiari inferiori a 185,92 euro annui.

Se si ricevono redditi da più datori di lavoro, ma l’ultimo ha effettuato il conguaglio unico, si rientra comunque tra gli esonerati.

Redditi occasionali: prestazioni e obblighi

Chi ha percepito compensi da prestazioni occasionali deve prestare attenzione. Oltre i 5.000 euro annui, è obbligatoria l’iscrizione alla Gestione Separata INPS. Anche in presenza di ritenuta d’acconto, la dichiarazione è necessaria se tali redditi si sommano ad altri imponibili.

La casa di abitazione nel calcolo del reddito complessivo

Di norma, il reddito dell’abitazione principale non concorre alla soglia dei 3.000 euro. Tuttavia, in alcune situazioni specifiche, come nel caso del modello RED richiesto dall’INPS, è comunque necessario dichiararne il possesso.

Presentare il 730 anche se non obbligatorio: quando conviene

Anche chi non ha l’obbligo può decidere di presentare la dichiarazione per:

  • recuperare spese detraibili (mediche, scolastiche, mutui, ecc.),
  • ottenere rimborsi da imposte trattenute in eccesso,
  • aggiornare informazioni anagrafiche o familiari.

In questi casi, la dichiarazione diventa uno strumento utile per ottenere benefici fiscali.

I rischi dell’omessa dichiarazione

Se un contribuente omette di presentare il 730 pur essendo obbligato, incorre in sanzioni amministrative, che possono diventare penali se l’imposta evasa supera i 50.000 euro. Inoltre, l’Agenzia delle Entrate dispone di sette anni per eseguire controlli in caso di dichiarazione mancante o errata.

Lo strumento del “redditometro” permette inoltre al Fisco di confrontare le spese sostenute con i redditi dichiarati. Se emergono discrepanze non giustificate, il contribuente rischia accertamenti e sanzioni fiscali.

Come sapere se si è obbligati

L’analisi dei propri redditi e delle modalità di percezione è fondamentale per comprendere se sussiste l’obbligo dichiarativo. È consigliabile consultare annualmente le istruzioni ufficiali del Ministero dell’Economia o, in caso di dubbi, rivolgersi a un centro di assistenza fiscale (CAF) o a un professionista abilitato.

Adozioni cani in Sicilia, microchippatura gratuita e sensibilizzazione a Santa Margherita Belìce

Una giornata di servizi e consapevolezza contro il randagismo. Il 31 luglio 2025, il Comune di Santa Margherita di Belìce, in collaborazione con il Servizio Veterinario dell’Asp di Sciacca e l’associazione Oasi Ohana, organizza un evento gratuito dedicato alla microchippatura e all’informazione sui diritti e doveri legati agli animali.

L’appuntamento è fissato per giovedì 31 luglio, nel I Cortile del Palazzo Filangeri in Piazza Matteotti.

Cosa offre la giornata

Durante l’evento sarà possibile:

Microchippare gratuitamente il proprio cane

Prenotare la sterilizzazione gratuita nell’ambito della campagna di Oasi Ohana

Presentare segnalazioni o istanze

Ricevere chiarimenti su ruoli e responsabilità di cittadini, enti e volontari

«La microchippatura – spiega l’assessore al Randagismo Onorio Di Giovanna – non è solo una buona pratica, ma un obbligo di legge. È un gesto di civiltà e un atto concreto contro il randagismo, che richiede serietà e collaborazione».

Troppi abbandoni, la situazione resta critica

Nonostante le iniziative pubbliche e il lavoro delle associazioni, la piaga dell’abbandono resta fortemente presente sul territorio. A Santa Margherita Belìce, il numero di cani vaganti o lasciati a sé stessi continua a crescere. È anche per questo che l’amministrazione locale ha intensificato i controlli e lanciato campagne informative, cercando di coinvolgere attivamente la cittadinanza.

La sensibilizzazione passa anche dal rispetto delle leggi: cane, gatto o furetto deve essere identificato con microchip. Troppo spesso, però, le cucciolate vengono abbandonate senza alcun intervento da parte dei proprietari.

Oasi Ohana e le adozioni cani in Sicilia

In prima linea contro il randagismo c’è Oasi Ohana, guidata da Chiara Calasanzio, da anni riferimento in Sicilia per la tutela degli animali. Nei primi mesi del 2025, l’associazione ha favorito ben 85 adozioni cani Sicilia, ma la struttura continua a ospitare fino a 150 animali contemporaneamente, segno che gli abbandoni superano ancora le adozioni.

Con grande impegno, Oasi Ohana ha destinato 5.000 euro, in parte provenienti dal 5×1000, alla campagna di sterilizzazione gratuita, rivolta sia a cani randagi sia a quelli di proprietà che vivono in aree periferiche o rurali.

“Un gesto di responsabilità in un momento difficile – afferma Chiara Calasanzio – in cui ci troviamo a gestire un numero sempre alto di animali”.

Conclusione: una comunità più consapevole

Le iniziative come la giornata di microchippatura e le continue adozioni cani Sicilia promosse da Oasi Ohana sono esempi concreti di come istituzioni e associazioni possano collaborare per creare un futuro migliore per gli animali. L’invito dell’assessore Di Giovanna è chiaro: «Partecipare significa costruire una comunità più giusta, responsabile e rispettosa».

Nuovo direttore per l’unità operativa di Urologia di Sciacca

Sara’ Gioacchino Leto a guidare l’unità operativa di Urologia di Sciacca dopo il pensionamento di Michele Barbera. Il conferimento dell’incarico e’ arrivato lo scorso due luglio con una delibera a firma del direttore generale dell’Azienda provinciale di Agrigento, Giuseppe Capodieci.

Leto e’ specialista in Urologia, Andrologia e Uroginecologia. E’ stato precedentemente dirigente medico di primo livello, presso l’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento.

Ha una consolidata esperienza nel trattamento delle patologie urologiche, conseguita durante attività lavorativa svolta presso i più prestigiosi centri ospedalieri italiani, dall’ospedale Borgo Roma di Verona al Policlinico universitario di Palermo, all’ ospedale ASST Santi Paolo e Carlo di Milano.

Michele Barbera, l’urologo che ha guidato il reparto per tantissimi anni e’ andato in pensione a giugno scorso. Lo specialista saccense per parecchio tempo e’ stato l’unico medico in servizio nell’unità operativa di Urologia del “Giovanni Paolo II”.

L’incarico di facente funzione per Leto e’ stato conferito per nove mesi.

Versamenti in contanti sul conto corrente: cosa scrivere nella causale per evitare problemi con il Fisco

I versamenti in contanti sul conto corrente possono attirare l’attenzione dell’Agenzia delle Entrate. Ogni operazione bancaria è infatti soggetta a monitoraggio, e in caso di importi elevati o frequenti, il rischio è che tali somme vengano considerate redditi non dichiarati, con conseguente avvio di accertamenti fiscali.

Come funziona il controllo dell’Agenzia delle Entrate

In base all’articolo 32 del DPR 600/1973, l’Agenzia delle Entrate ha accesso alle informazioni bancarie dei contribuenti e può verificare la coerenza tra movimenti finanziari e redditi dichiarati. Le banche, a loro volta, trasmettono annualmente dati su versamenti, prelievi e saldi.

In caso di discrepanze, il contribuente è tenuto a dimostrare la provenienza lecita delle somme, attraverso documentazione certa e tracciabile. In assenza di prove adeguate, le somme versate possono essere considerate come redditi imponibili.

L’importanza della causale nei versamenti in contanti

Sebbene la causale del versamento non sia obbligatoria per legge, inserirla correttamente è fortemente consigliato. Serve infatti a:

  • fornire una motivazione tracciabile dell’operazione;
  • difendersi in caso di accertamenti fiscali;
  • dimostrare che la somma non proviene da attività imponibili.

Una causale chiara e specifica, con eventuali riferimenti temporali, può fare la differenza. Ad esempio:

  • “Contributo per affitto – luglio 2025”
  • “Restituzione prestito – contratto del 10/02/2024”
  • “Donazione a mia figlia per spese universitarie”

Quando il Fisco presume un reddito

Secondo l’ordinanza n. 16850/2024 della Cassazione, se il contribuente non giustifica i movimenti bancari, l’Agenzia può legittimamente presumere che si tratti di redditi imponibili. È il contribuente a dover fornire prova contraria, mediante documenti come:

  • contratto di prestito registrato o con data certa;
  • ricevute con firme autenticate;
  • documenti ufficiali per donazioni o vincite.

Esempi di causali corrette

  • Contributo spese genitore/figlio: utile per giustificare aiuti familiari.
  • Canone di locazione: sempre indicare mese e anno.
  • Restituzione prestito: specificare la data o allegare copia del contratto.
  • Bonifico per pagamento fattura: includere numero e oggetto della fattura.
  • Bonifico parlante per detrazioni fiscali: obbligatorio per ristrutturazioni, include dati fiscali di pagante e prestatore.

Quando i soldi non sono reddito

Non tutti i versamenti devono essere dichiarati come reddito. Tra i casi più frequenti:

  • somme ricevute in prestito da privati;
  • donazioni entro le soglie di esenzione (es. 1 milione da genitori a figli);
  • somme da vincite, risarcimenti o vendita di beni usati senza plusvalenza.

In tutti questi casi, è essenziale disporre di documentazione adeguata e datata, utile in caso di controlli.

Conclusione

Versare contanti sul conto corrente non è di per sé illecito, ma richiede attenzione. Inserire una causale chiara e conservare la documentazione relativa alla provenienza delle somme può evitare problemi con il Fisco e tutelare il contribuente da accertamenti e sanzioni.

Furto all’impianto sportivo Spataro di Ribera, rubati 500 metri di cavi in rame


Un furto di rame è stato messo a segno a Ribera nel cantiere per la ristrutturazione dell’impianto sportivo polivalente Spataro. Sono stati rubati 500 metri di cavi in rame per un danno di circa 5 mila euro.

Nella struttura sportiva si sta intervenendo, con lavori iniziati da poche settimane, grazie a un finanziamento di un milione e 90 mila euro: 580 mila euro con somme della Regione siciliana e per il resto risorse del Comune di Ribera.

Nell’impianto Spataro disputa le partite interne la squadra del Ribera 1954, che milita nel campionato di Prima categoria. I lavori avviati prevedono la collocazione del manto in erba sintetica e la costruzione di una tribuna.

Si interverrà anche per migliorare gli ingressi alla struttura e negli spogliatoi.

Sul furto indagano i carabinieri della tenenza di Ribera.

Sciacca, pericolo in via Lido al buio

Con la chiusura del ponte Cansalamone via Lido ormai da anni e’ una strada ad altissimo traffico. Adesso è completamente al buio. Nelle ultime ore tutta la via Lido, dalla zona della Tonnara fino a via Dante Alighieri, è al buio. Se si è trattato di un guasto e’ quanto mai necessario provvedere in tempi brevi perché via Lido, soprattutto nella stagione estiva, non può rimanere al buio neanche una sera.

Due incidenti con scooter a Sciacca, feriti due giovani

Nelle ultime 24 ore, la città di Sciacca è stata teatro di due distinti episodi di incidente che hanno coinvolto altrettanti giovani e richiesto l’intervento tempestivo delle forze dell’ordine e dei sanitari.

Scontro auto-scooter in via Cansalamone

Nel primo pomeriggio incidente con scooter che si è verificato in via Cansalamone, arteria trafficata della città. Un violento scontro tra un Suv e uno scooter ha provocato il ferimento di un giovane saccense, prontamente soccorso e trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Sciacca. Le condizioni del ventiduenne sono monitorate in ospedale. Sul posto sono intervenute le pattuglie del commissariato di polizia e della polizia stradale per effettuare i rilievi e gestire la viabilità.

Notte agitata in via Mulini, ferito un 26enne

Un altro incidente con scooter si è registrato durante la notte in via Mulini e anche in questo caso con dinamica simile: un’auto e uno scooter si sono scontrati, causando la caduta di un giovane di 26 anni. Il ragazzo ha riportato diverse ferite e, dopo il primo intervento in pronto soccorso, è trasferito nel reparto di ortopedia per ulteriori accertamenti e cure.

Sicurezza stradale sotto osservazione

Questi due incidenti ravvicinati accendono nuovamente i riflettori sul tema della sicurezza stradale a Sciacca.

I residenti a San Calogero: “Qui nessun turno per l’acqua, arriva almeno ogni 10 giorni a sorpresa” (Video)

“L’acqua da noi arriva ogni 10 ed a volte anche 13 giorni. Non ci sono turni. Ieri è arrivata dopo che mi sono lamentata con il sindaco e con l’assessore Curreri”. Così Giusi Costanza, del comitato di quartiere San Calogero.

In questa zona della città descrivono una condizione di particolare disagio “che non è affatto migliorata anche con gli ultimi lavori che sono stati eseguiti”, affermano i residenti.

“E quando viene distribuita l’acqua – dice Stefano Segreto, presidente del comitato di quartiere – non raggiunge tutte le zone di San Calogero. Qui ci sono tante famiglie che vogliono sapere quando è previsto il turno di distribuzione. Non si capisce perchè a San Calogero non c’è un turno e magari mentre l’acqua viene distribuita una famiglia non avendo alcuna notizia può trovarsi fuori casa e non potere riempire neanche un bidone”.

Questa mattina i residenti si sono riuniti lamentano una situazione che ormai è diventata insostenibile. E mentre loro protestavano le autobotti salivano per rifornire le famiglie della zona.

Codice della Strada: annullate le multe per auto ibride in ZTL. Ecco le motivazioni della sentenza

Una recente sentenza del Giudice di Pace di Roma ha annullato quattro sanzioni elevate nei confronti di un automobilista alla guida di un’auto ibrida entrata in una Zona a Traffico Limitato (ZTL) della Capitale. La decisione si basa sull’interpretazione dell’articolo 7 del Codice della Strada, che garantisce l’accesso alle ZTL ai veicoli a propulsione elettrica o ibrida.

L’automobilista, multato dal Comune di Roma nel giugno 2024 per accessi non autorizzati nella ZTL, ha impugnato i verbali sostenendo che il divieto imposto a livello comunale fosse in contrasto con la normativa nazionale. Il giudice ha accolto il ricorso, affermando che una delibera comunale non può derogare a una legge dello Stato.

L’accesso delle auto ibride in ZTL: cosa prevede la legge

L’articolo 7, comma 9-bis, del Codice della Strada stabilisce che i veicoli elettrici o ibridi possono accedere liberamente alle ZTL. La ratio della norma risiede nella riduzione dell’inquinamento atmosferico e nel minor impatto ambientale dei veicoli a basse emissioni.

Secondo il giudice, l’ingresso di un veicolo ibrido non rappresenta un pericolo né per il patrimonio artistico né per l’ambiente urbano, motivo per cui l’accesso non dovrebbe essere vietato. Il principio della gerarchia delle fonti normative impone infatti che una disposizione comunale non possa contrastare con una legge nazionale.

Le incertezze interpretative

Nonostante la sentenza, restano dei dubbi interpretativi. Il Ministero dei Trasporti, in una nota precedente, aveva chiarito che l’articolo 7 del Codice della Strada si applica esclusivamente alle ZTL istituite dopo il 2018 e non a quelle già esistenti. Inoltre, la norma non sarebbe applicabile alle aree pedonali, dove la circolazione è consentita solo a specifiche categorie di veicoli (come quelli delle persone con disabilità o di emergenza).

Queste indicazioni erano state fornite in risposta a interrogazioni parlamentari, evidenziando la complessità della questione e le differenze di interpretazione tra normativa nazionale e regolamenti locali.

Conclusione

La sentenza rappresenta un importante precedente giurisprudenziale, ma non chiude definitivamente il dibattito. In attesa di chiarimenti normativi univoci, la questione dell’accesso delle auto ibride alle ZTL resta oggetto di interpretazione e potenziale contenzioso tra cittadini e amministrazioni comunali.

Colonnine di ricarica per veicoli elettrici: un investimento che porta clienti e valore alla tua attività

La mobilità elettrica cresce rapidamente, e anche in Sicilia sempre più persone scelgono veicoli elettrici per i loro spostamenti quotidiani. Se gestisci un’attività con parcheggio, forse ancora non hai valutato quanto installare una colonnina di ricarica possa fare la differenza per il tuo business.

Perché dovresti pensare a una colonnina di ricarica?

Forse pensi che le colonnine siano un costo inutile o un investimento rischioso. In realtà, offrire un punto di ricarica per i veicoli elettrici può diventare un vero vantaggio competitivo e una nuova fonte di guadagno.

  • Attiri nuovi clienti, sempre più attenti all’ambiente e alle comodità offerte.
  • Fidelizzi chi già ti sceglie, offrendo un servizio innovativo e utile.
  • Valorizzi l’immagine della tua attività, mostrando attenzione all’innovazione e alla sostenibilità.
  • Puoi anche monetizzare il servizio, con sistemi di pagamento semplici e sicuri.
  • Inoltre, esistono incentivi e agevolazioni fiscali che riducono l’investimento iniziale.

Come funzionano le colonnine di ricarica?

Le colonnine che offriamo sono progettate per essere sicure, semplici da usare e adatte a ogni esigenza, dalla ricarica lenta fino a quella ultra-rapida.

  • Ricarica veloce e gestibile anche contemporaneamente su più veicoli.
  • Interfaccia intuitiva con schermo touch, app mobile e sistemi di pagamento digitali.
  • Connessione sicura via WiFi, 4G o Ethernet per controllo e monitoraggio da remoto.
  • Protezioni certificate contro sovraccarichi, cortocircuiti e condizioni ambientali difficili.
  • Installazione rapida e assistenza garantita su tutto il territorio siciliano e italiano.

Quale modello scegliere?

Potenza e UsoIdeale perVantaggi principali
7-22 kW (ricarica lenta)Attività con soste lungheCosti contenuti, semplicità d’uso
44-96 kW (ricarica media)Strutture ricettive, centri commercialiRicarica più veloce, più clienti soddisfatti
60-240 kW (ricarica rapida)Parcheggi pubblici, aree di servizioMinore attesa, flusso elevato di veicoli

Incentivi e agevolazioni

In Sicilia e in Italia sono attivi incentivi per aiutare le imprese a installare infrastrutture di ricarica. Tra i principali:

  • Detrazioni fiscali fino al 65% sull’investimento.
  • Contributi a fondo perduto su base regionale e nazionale.
  • Possibilità di accedere a finanziamenti specifici per la mobilità sostenibile.

A chi è consigliata questa soluzione?

  • Supermercati, centri commerciali, negozi con parcheggio clienti.
  • Hotel, residence e strutture ricettive.
  • Ristoranti, bar e locali con posti auto dedicati.
  • Aziende con parcheggio per dipendenti e visitatori.
  • Parcheggi pubblici o privati.

Come iniziare?

Contattaci per una consulenza gratuita e senza impegno: valuteremo insieme la soluzione più adatta alla tua attività, il modello ideale, le tempistiche e ti guideremo nella richiesta di incentivi.


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