Tragedia in un cantiere edile di Pozzallo, operaio muore schiacciato da una betoniera

Un operaio albanese di 36 anni è morto questa mattina in un drammatico incidente sul lavoro avvenuto in un cantiere edile a Pozzallo, nel Ragusano. Un collega è rimasto ferito, ma le sue condizioni non sarebbero gravi.

Secondo una prima ricostruzione, il braccio della betoniera utilizzata per il getto del calcestruzzo avrebbe ceduto improvvisamente, colpendo in pieno la vittima che stava lavorando al solaio del fabbricato in costruzione. L’impatto è stato violentissimo.

Scattato l’allarme, sul posto sono intervenute due ambulanze del 118. L’operaio è stato trasportato in condizioni disperate all’ospedale “Maggiore-Baglieri” di Modica, dove è deceduto poco dopo il ricovero. Il collega ferito, un gruista, ha riportato traumi non gravi.

Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i carabinieri delle compagnie di Modica e Pozzallo per effettuare i rilievi, insieme ai tecnici dello Spresal dell’Asp di Ragusa, chiamati a verificare il rispetto delle norme di sicurezza e a ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto.

L’area del cantiere è stata posta sotto sequestro su disposizione della Procura di Ragusa, che ha aperto un’inchie

Il saggio Marciante al Pd di Sciacca: “Attenzione perchè la gente giudica” (Video)

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“I cittadini ci osservano e giudicano, è per questo che mi appello a superare i contrasti in quella stanza di confronto che è il partito”. E’ il consiglio a tutte le partiti in causa in quella che sembra essere una vera e propria guerra all’interno del Pd di Sciacca che arriva da Filippo Marciante, politico di lungo corso, che è stato anche presidente del consiglio comunale. Marciante, che adesso non si occupa delle questioni locali, si appresta a presentare il 29 novembre a Palermo il progetto Alveare Pd.

“Il partito a Sciacca – dice Marciante – ha gli anticorpi per gestire questo momento delicato e bisogna trovare una soluzione all’interno del Pd e poi nella coalizione per capire se e come questa vicenda deve essere risolta”.

Filippo Marciante non azzarda una previsione su come andrà a finire questa vicenda, ma considera scontato che “si farà di tutto per trovare una soluzione”.

Agenzia delle Entrate, cartelle esattoriali nulle se arrivano da uffici diversi: ecco come verificare e difendersi

Non tutte le cartelle esattoriali inviate dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione sono valide. Una recente ondata di sentenze ha chiarito che, se l’atto proviene da un ufficio territorialmente incompetente, il contribuente non è tenuto a pagare: la cartella è illegittima e può essere annullata con un semplice ricorso.


🔹 La regola: vale solo l’ufficio competente per il tuo domicilio fiscale

Ogni cartella esattoriale deve essere notificata dall’ufficio competente per il domicilio fiscale del contribuente, non da qualunque sede dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
Lo stabiliscono chiaramente gli articoli 12 e 24 del D.P.R. 602/1973, confermati anche dalla Cassazione (sent. n. 1668/2025).

👉 In pratica, se hai domicilio fiscale a Palermo, la cartella deve provenire dalla sede territoriale di Palermo, anche se il debito è nato altrove.

Questo principio serve a garantire il diritto di difesa e a rendere più semplice il rapporto tra cittadino e pubblica amministrazione: ricevere una cartella da un ufficio lontano, infatti, costringerebbe il contribuente a rivolgersi a una sede irraggiungibile per chiedere chiarimenti o rateizzazioni.


🔹 Cosa succede se la cartella arriva dall’ufficio sbagliato

Se la cartella arriva da una sede dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione diversa da quella territorialmente competente, l’atto è nullo per difetto di competenza.
Questo vizio non può essere “sanato” in seguito: il contribuente può impugnare la cartella davanti alla Corte di Giustizia Tributaria della propria provincia, che – una volta accertato l’errore – deve annullarla senza neanche entrare nel merito del debito.

📌 Un esempio: con la sentenza n. 657/2025 la Corte di Giustizia Tributaria del Piemonte ha annullato una cartella solo perché notificata da un ufficio territorialmente incompetente, senza verificare l’importo o la fondatezza della richiesta.


🔹 Un principio di buonsenso: la riscossione segue la persona, non il debito

Il criterio di competenza è semplice: la riscossione segue la persona, non il luogo in cui è sorto il debito.
Ciò significa che:

  • anche se l’accertamento è stato fatto in una città diversa,
  • anche se il datore di lavoro o l’attività si trovano altrove,
  • la cartella deve sempre provenire dall’ufficio che gestisce il tuo domicilio fiscale attuale.

Esempio pratico: una docente residente a Perugia lavora per alcuni mesi a Bologna. L’Agenzia di Bologna accerta un’irregolarità, ma la riscossione deve essere notificata dall’ufficio di Perugia, non da quello di Bologna.


🔹 E se la cartella riguarda una società?

Nel caso di debiti societari, si tende a pensare che la competenza segua la sede legale dell’impresa.
In realtà, se la cartella è intestata a una persona fisica (socio, amministratore, o ex socio), la competenza resta legata al suo domicilio fiscale personale.
La sede della società non ha alcun rilievo: la riscossione “segue” sempre la persona a cui viene richiesto il pagamento.


🔹 Come verificare se la tua cartella è valida

Per controllare la legittimità della cartella, basta leggere con attenzione la prima pagina del documento.
Lì troverai l’intestazione con la sede dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione che ha emesso l’atto.

Se non corrisponde alla sede competente per il tuo domicilio fiscale:

  1. non pagare immediatamente,
  2. conserva la busta o la PEC di notifica,
  3. rivolgiti a un professionista o a un CAF/avvocato tributarista per presentare ricorso.

Il difetto di competenza è un vizio che può portare all’annullamento totale della cartella e di tutte le conseguenze successive (fermi amministrativi, pignoramenti, ecc.).

Dimissionata e operativa, Gulotta sui social descrive i lavori a Sciacca

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Non e’ più assessore e vice sindaca da sette giorni, ma Valeria Gulotta stamane non ha rinunciato a comunicare la posa dell’asfalto in via del Pellegrinaggio. Lo ha fatto con un post su Facebook: “Un cantiere – scrive l’ex amministratrice “licenziata” insieme ai colleghi Simone Di Paola e Alessandro Curreri dal sindaco Fabio Termine lo scorso lunedì – che seguivo fino a qualche giorno fa.. Ci sono opere che continuerò ad osservare per amore della mia citta”.

Valeria Gulotta era stata eletta nella lista del Pd ma dopo poche settimane dall’elezione e dalla nomina ad assessore, aveva rinunciato allo scranno in sala Falcone Borsellino per lasciare spazio al primo dei non eletti, Giuseppe Ruffo. La revoca per lei ha comportato, dunque la fuoriuscita dalla scena politica. La stessa non ha ancora commentato pubblicamente la scelta politica del primo cittadino limitandosi ad un congedo di saluti e ringraziamenti sui social. Con ogni probabilità, si aspettano le sue dichiarazioni nella conferenza stampa che i “catanzariani”, il M5S e Verdi, faranno nei prossimi giorni.

Alla ricostruzione delle vicissitudini della giunta Termine nell’incontro con i giornalisti, si uniranno anche gli altri due assessori. Alessandro Curreri che nel frattempo, e’ tornato a Catania dove lavora. E proprio dal capoluogo etneo ha salutato il weekend con una serie di stories dedicate al mondo dell’intrattenimento tanto amato. Da una discoteca ha fatto sapere, nel suo stile enigmatico lasciando spazio ad ogni sorta di interpretazione, che: “Radici e ali. Il resto è zavorra”. Poi ha aggiunto la seguente.

Mentre Simone Di Paola è tornato a sovrintendere alla sua azienda agricola nel pieno della raccolta delle olive. Il suo ultimo post fa riferimento ad uno degli ultimi scatti da amministratore, intento a presenziare alla cerimonia per il ritorno a Sciacca della statuetta del Melqart: “È vero – ha scritto – è stato l’ultimo scatto, ma che ha battezzato un evento storico per Sciacca ed i saccensi: la riapertura del Museo del mare e l’arrivo del Melqart dopo tanti anni di attesa… A riprova che non conta la quantità del tempo dedicato alla mia Sciacca, ma la qualità delle iniziative portate avanti e dei risultati raggiunti.. È stato davvero bello poterla servire!!”.

Meteo Sicilia, martedì con allerta gialla in cinque aree dell’isola

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Un nuovo impulso di instabilità è pronto a raggiungere la Sicilia, portando con sé una giornata di cielo nuvoloso e precipitazioni sparse. L’isola si trova infatti – secondo 3bmeteo.com – sotto l’influenza di una vasta circolazione depressionaria che da giorni interessa il Mediterraneo centro-occidentale. Martedì il fronte instabile attraverserà la regione, con piogge e locali rovesci, più probabili e intensi sulle aree settentrionali.

Secondo le previsioni, le temperature subiranno un lieve calo. Le massime non supereranno i 20°C a Palermo, 21°C a Messina, 22°C a Catania e 20°C ad Agrigento.

La Protezione civile regionale ha diramato un’allerta gialla per rischio idrogeologico e idraulico valida per tutta la giornata di domani, martedì 18 novembre. Dalla mappa diffusa risultano interessate le aree A, B, H, I ed E, dove la probabilità di rovesci o temporali non è esclusa.

Nell’avviso si raccomanda prudenza. “In caso di rovesci o temporali, prestare particolare attenzione ai deflussi nelle aree urbane e nei luoghi frequentati dall’uomo, anche in prossimità dei corsi d’acqua”, si legge.

Dopo il passaggio instabile di martedì, le previsioni indicano un progressivo miglioramento con un ritorno a condizioni di bel tempo nei giorni successivi.

Aggressione a Ravanusa: arrestato un 17enne, è il quinto indagato

Nuovi sviluppi emergono nell’indagine sull’aggressione a Ravanusa avvenuta il 12 ottobre all’interno della villetta comunale. I carabinieri della Stazione di Ravanusa hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare nei confronti di un 17enne del posto, ritenuto gravemente indiziato di lesioni personali aggravate in concorso con altri giovani maggiorenni. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale per i Minorenni di Palermo, su richiesta della locale Procura della Repubblica.

Le indagini sull’aggressione a Ravanusa

Il caso ha profondamente scosso la comunità locale. Durante l’aggressione a Ravanusa, un uomo di 50 anni era stato brutalmente picchiato da un gruppo di giovani senza apparente motivo. Nel tentativo di fermare la violenza, anche un altro cittadino era intervenuto, rimanendo ferito.

Le attività investigative, coordinate dalla Procura e condotte dai carabinieri della Stazione di Ravanusa, hanno consentito di ricostruire con precisione la dinamica dei fatti. Determinanti sono stati i filmati della videosorveglianza comunale, insieme alle testimonianze raccolte.

I dettagli dell’azione violenta

Le immagini hanno mostrato gli aggressori mentre colpivano ripetutamente la vittima con calci e pugni, facendo uso anche di un tirapugni (noccoliera). Questi elementi sono stati fondamentali per consolidare il quadro indiziario già emerso nelle fasi preliminari dell’inchiesta.

Collegamenti con gli arresti precedenti

La misura cautelare si inserisce nella parallela indagine condotta dalla Compagnia carabinieri di Licata, che il 7 novembre 2025 aveva portato all’arresto di quattro maggiorenni coinvolti nella stessa aggressione a Ravanusa. Con l’individuazione del 17enne, il totale degli indagati sale così a cinque.

Trasferimento del minorenne e sviluppi futuri

Dopo l’arresto, il giovane è stato trasferito all’Istituto Penale per Minorenni di Palermo, dove rimarrà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Le indagini proseguono per chiarire ogni dettaglio dell’episodio e accertare eventuali ulteriori responsabilità.

Termine: “Non mi faccio ricattare, ma dialogherò con il Pd” (Video)

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Da un lato mostra i muscoli, ribadendo il “non mi faccio ricattare” pronunciato in consiglio comunale anche al Pd, ma dall’altro ribadisce di essere pronto al dialogo con l’ala del suo partito che gli ha consigliato di dimettersi.

A poche ore dalla seduta del consiglio comunale durante la quale il sindaco, Fabio Termine, dovrà presentare la relazione annuale, l’amministratore cerca di gettare acqua sul fuoco.

L’impressione è che non tema la mozione di sfiducia, che manderebbe a casa anche consiglieri che difficilmente potrebbero essere rieletti.

La mozione di sfiducia, ad esempio, farebbe decadere oltre che da consigliere comunale anche da componente del nuovo consiglio provinciale Giuseppe Ambrogio del Pd e Alessandro Grassadonio di Forza Italia.

E la Dc, alle prese con le turbolenze che riguardano l’inchiesta palermitana, sarebbe pronta per una campagna elettorale tra pochi mesi a Sciacca?

Termine ha dichiarato questa mattina che attende la riunione del Pd del 27 novembre e che, intanto, non pensa affatto a sostituire gli assessori che ha dimissionato.

Palloncini e cartelloni in ricordo di Carlo Pendola al “Fermi” di Sciacca, oggi i funerali a Santa Margherita

Giornata di lezioni sospese oggi al liceo scientifico “Enrico Fermi” di Sciacca. La scuola si è raccolta in un profondo silenzio dopo la tragica scomparsa di Carlo Pendola, lo studente che fino a poche ore prima condivideva lezioni, progetti e quotidianità con i suoi compagni. Carlo e’ morto in un incidente stradale sabato sera a Montevago, a bordo della sua moto.

Nella classe 3ª F – Scienze Applicate, dove il giovane sedeva ogni giorno, i compagni hanno voluto lasciare un messaggio di affetto sulla porta, un segno semplice ma carico di significato, per testimoniare quanto Carlo fosse parte della loro vita.

La notizia della sua morte ha colpito con forza non solo gli studenti, ma l’intero istituto, profondamente scosso da una perdita tanto improvvisa quanto inaccettabile. Gli insegnanti stanno affrontando il difficile compito di accompagnare i ragazzi in queste ore segnate da incredulità e sofferenza, cercando di offrire ascolto e sostegno in un momento che segna profondamente la comunità scolastica.

Nel pomeriggio, alle 15, nella Chiesa Madre di Santa Margherita di Belìce, si terranno i funerali del giovane. Il sindaco Gaspare Viola ha proclamato il lutto cittadino in segno di vicinanza alla famiglia.

Le comunità del Belìce — Santa Margherita, Menfi, Montevago e Sambuca — sono profondamente scosse dalla morte del ragazzo.

La comunità ecclesiale margheritese ha espresso cordoglio e sostegno ai genitori, Leo e Giovanna, e alla sorella Greta, assicurando preghiere e vicinanza in questo momento di grande dolore.

Perdite idriche e sicurezza a Sciacca, Termine: “Domani lavori in via Ritacco”(Video)

Domani, a Sciacca, prenderanno il via importanti interventi per affrontare le emergenze stradali più urgenti. Le zone maggiormente interessate sono via Ritacco, via Giotto e via Licata, dove anche le forti piogge hanno provocato e disagi alla circolazione. In particolare, via Giotto è stata transennata al centro della carreggiata per motivi di sicurezza.
Secondo quanto dichiarato dal sindaco, Fabio Termine, gli interventi sono stati pianificati in base alla gravità della situazione e alla necessità di garantire la sicurezza dei cittadini. «Domani si interverrà in via Ritacco e poi sarà la volta di via Giotto, ma anche via Licata, che rappresentano le emergenze più impellenti in questo momento», ha spiegato il primo cittadino.

Priorità degli interventi e ruolo di Aica

La gestione delle emergenze stradali a Sciacca è affidata ad Aica, che sta già eseguendo lavori in alcune zone critiche. Nei prossimi giorni, due ditte saranno impegnate nella manutenzione della rete idrica, garantendo così un intervento tempestivo sui tratti più danneggiati.
«Sappiamo benissimo qual è la situazione della rete — ha aggiunto il sindaco — e, per esempio, in via Ritacco si era già intervenuti circa un mese fa; tuttavia, in un altro tratto della condotta si è verificata una nuova rottura. Bisogna fare il meglio possibile con le risorse disponibili».

Strategia e organizzazione sul territorio

Il sindaco ha sottolineato come l’attuale cda di Aica, guidato dalla presidente Nobile, stia dando risposte concrete sul territorio. Grazie alla presenza costante e alla programmazione degli interventi, le emergenze stradali Sciacca vengono monitorate e gestite in modo efficace. “L’obiettivo – ha detto Termine – è assicurare la manutenzione non solo a Sciacca, ma in tutta la provincia, mettendo in campo le risorse adeguate per far fronte a qualsiasi criticità.

I cittadini possono seguire gli aggiornamenti sui lavori per conoscere le zone interessate e le eventuali chiusure temporanee delle strade.

Inaugurata alla Perriera di Sciacca la “Rotatoria Maestri del Lavoro” (Video) 

È stata inaugurata questa mattina a Sciacca, in contrada Perriera, la nuova “Rotatoria Maestri del Lavoro” che si trova all’intersezione tra corso Accursio Miraglia, via Leonardo Sciascia e via Orazio Capurro. L’iniziativa, promossa dalla Federazione Maestri del Lavoro – Consolato provinciale di Agrigento, nasce da un percorso avviato due anni fa e sostenuto dal territorio e dalle istituzioni.

Marcello Segreto, referente dei Maestri del Lavoro di Sciacca, ha sottolineato il valore dell’opera per il quartiere: “La Perriera è un grosso centro e quindi dopo un soprallogo con il Console abbiamo deciso di dedicare questa rotonda ai maestri del lavoro”. Segreto ha ricordato il lungo lavoro preparatorio: “È un’iniziativa alla quale abbia pensato due anni prima. Grazie anche al sindaco e ad altri siamo arrivati a questa determinazione di presentare nuova rotonda per i maestri del lavoro”.

I Maestri del Lavoro come spiegato dal Console provinciale di Agrigento, Giuseppe Migliore, sono “lavoratrici e lavoratori di aziende pubbliche e private che si sono particolarmente distinti per meriti, perizia, laboriosità, innovazioni tecnologiche e che soprattutto sono in possesso di profonte dote morali”. Migliore ha evidenziato anche l’impegno sociale della Federazione: “I maestri del lavoro, a titolo di volontariato, ci dedichiamo ad accompagnare gli studenti al mondo del lavoro, arricchendo le loro competenze, il loro sapere, abbinandolo al fare nostro e cercando di raggiungere  un saper fare”.