“Oltre il silenzio”, esperti a confronto a Montevago sulla salute mentale

Lorenzo Messina, psichiatra, con la descrizione di un lavoro che è cambiato profondamente e la necessità, spesso, di fronteggiare i problemi di salute mentale con scarsi strumenti a disposizione; Accursio Gagliano, avvocato, chiamato a difendere chi il più delle volte ha bisogno di aiuto, di cure, e non del carcere. E poi i sindaci, Margherita La Rocca Ruvolo di Montevago e Vito Clemente di Menfi, che si trovano a rispondere ad emergenze, chiamati ad apporre la loro firma sui tso, e che poi vedono tornare dopo poco tempo in paese chi si è reso responsabile anche di gravi comportamenti. Di tutto questo si è parlato a Montevago nel corso del primo di due appuntamenti di “Oltre il Silenzio”- Percorsi di salute mentale e contrasto alla violenza di genere.

Sono problemi che spesso non vengono affrontati, soprattutto nelle realità più piccole, e che invece dovrebbero essere posti in primo piano perchè riguardano anche la sicurezza delle comunità.

Su iniziativa della cooperativa cooperativa Quadrifoglio, che dal 1988 svolge una serie di attività sociali e che si occupa dei soggetti più vulnerabili, il tema è stato trattato al Baglio Ingoglia. C’è stata anche la testimonianza di un uomo che viene assistito dalla Quadrifoglio e che ha raccontato come si è reso conto dei suoi disturbi e di quanto ha dovuto peregrinare tra psichiatri ed ospedali prima di ricevere un’assistenza che, da alcuni anni, gli consente di vivere una vita serena.

Durante l’incontro, moderato dal giornalista Giuseppe Pantano, sono stati proposti anche alcuni video, uno dei quali su un progetto di teatro, portato avanti dalla Quadrifoglio, per i propri assistiti, con la collaborazione di Anna Rosalia Misuraca.

Secondo appuntamento il 28 luglio alle ore 21 al Circolo Nautico di Menfi per discutere di violenza di genere.

L’Unione dei Quartieri incontra l’amministrazione, focus sulla crisi idrica (Video)

C’e’ chi ha riferito di turni a cinque giorni come alla Perriera e chi da altre zone come San Marco addirittura a venti giorni. Un momento di sfogo quello che l’amministrazione comunale ha raccolto oggi pomeriggio durante l’incontro con l’Unione dei Quartieri. E non poteva essere diversamente che la riunione si focalizzasse sulla vicenda acqua in città dopo le ultime settimane di disagio tra guasti e furti.

In apertura, e’ stato l’avvocato Accursio Piro per conto dell’Unione dei Quartieri ad avanzare la proposta di un regolamento per delineare i rapporti tra i comitati e l’amministrazione. Un metodo più efficente e certo per disciplinare segnalazioni e richieste.

Il regolamento che verrà elaborato nei prossimi giorni sarà poi sottoposto all’approvazione del consiglio comunale.

Non sono mancate poi altri tipi di segnalazioni come quello del Comitato Ferdinandea che ha portato tramite Mario Di Giovanna all’attenzione dell’amministrazione una situazione di dissesto e pericolo oltre che di igiene pubblica nella zona di via Lido.

Post sfiducia a Villafranca Sicula, lunedì si insedia il commissario straordinario Carmelo Burgio

C’e’ la firma del governatore Renato Schifani e dell’Assessore regionale alle Autonomie Locali Andrea Messina sul decreto di cessazione della carica del sindaco, della giunta e consequenzialmente dello scioglimento del consiglio comunale di Villafranca Sicula.

Lo stesso dirigente con lo stesso provvedimento ha nominato il commissario straordinario Carmelo Burgio che si insedierà lunedì sette luglio nel piccolo comune agrigentino.

Il sindaco, Gaetano Brucculeri e’ stato sfiduciato A giugno scorso a distanza di sei mesi dal primo tentativo che ha mantenuto in carica il farmacista mentre nella seconda mozione di sfiducia presentata, ha ottenuto 8 voti, numero sufficiente per l’approvazione.

Burgio, segretario in quiescenza, sostituirà gli organi fino alla prima tornata elettorale utile.

Bonus edilizi, oltre 50.000 lettere dell’Agenzia delle Entrate: parte il controllo sulle rendite catastali

L’Agenzia delle Entrate ha avviato una massiccia campagna di controllo sui bonus edilizi, con l’invio di oltre 50.000 lettere di compliance. L’operazione punta a verificare la coerenza tra i dati catastali degli immobili e i lavori effettuati con agevolazioni fiscali come Superbonus, Ecobonus e Sismabonus.

Controlli incrociati tra bonus e catasto

Il sistema informatico dell’Agenzia incrocia le informazioni relative ai bonus fruiti con le rendite catastali degli immobili. Se i lavori dichiarati risultano sproporzionati rispetto al valore catastale, il contribuente riceve una segnalazione. L’obiettivo è identificare eventuali discrepanze che potrebbero indicare un uso improprio delle agevolazioni fiscali.

Le lettere, seppur non costituendo accertamenti formali, rappresentano un invito a regolarizzare la propria posizione o a fornire chiarimenti documentati. In caso di mancata risposta, l’Agenzia può procedere a controlli approfonditi, revisioni catastali e sanzioni fino a 8.200 euro per unità immobiliare.

Cosa contiene la lettera di compliance

Ogni comunicazione contiene:

  • un codice identificativo univoco;
  • l’elenco delle presunte anomalie;
  • i dati reddituali e catastali oggetto di verifica;
  • le istruzioni per l’accesso al proprio profilo nel Cassetto Fiscale;
  • le modalità per regolarizzare eventuali irregolarità tramite il servizio CIVIS.

Scadenze e conseguenze

Non rispondere entro i termini indicati può comportare:

  • accertamenti d’ufficio,
  • sopralluoghi dei tecnici dell’Agenzia,
  • aggiornamenti della rendita catastale con effetti sulle imposte locali (IMU, TASI),
  • contenziosi con conseguenze fiscali rilevanti.

Onere della prova a carico del contribuente

In caso di contestazione, spetta al contribuente dimostrare che:

  • i lavori sono stati eseguiti regolarmente,
  • l’importo dei bonus è proporzionato agli interventi,
  • la rendita catastale è corretta.

Occorrono documenti come perizie tecniche, planimetrie aggiornate e pratiche edilizie in regola. Nei condomìni, diventa indispensabile il coinvolgimento dell’amministratore e di tecnici abilitati.

Un passo verso l’equità fiscale

L’intervento dell’Agenzia delle Entrate non è solo repressivo. Mira a ripristinare l’equilibrio del sistema tributario immobiliare, colmando il divario tra il valore reale degli immobili e quello fiscalmente dichiarato. Adeguare le rendite catastali agli interventi effettivi significa favorire una maggiore trasparenza e uniformità tra contribuenti.

“Asi Fest 2025”, stasera in piazza Scandaliato a Sciacca

Show questa sera organizzato dal Comitato Provinciale di Agrigento con le associazioni affiliate e con il patrocinio del Comune, che si terrà a Sciacca stasera ore 21 in piazza Angelo Scandaliato.
Ginnastica aerobica, kickboxing, canto, twirling, calisthenics, danza sono alcune delle discipline che metteranno in mostra le eccellenze delle associazioni provenienti dalle province di Agrigento, Trapani e Palermo.

L’evento è alla prima edizione e vuole anche essere un momento di festa per i sodalizi che in gran parte in questo periodo concludono temporaneamente le loro attività per abbracciare la stagione estiva.
Vi prenderanno parte le seguenti Asd: Sakura, Discobolo, Skene’ Academy, Sipario 4, Xacca Sport, La Excelencia, Creazioni sotto le Stelle, The Mambo King’s, Sport For Fun Bisacquino, Body Planet Castelvetrano, Sciacca Experience, Cento per cento Bici.
“Abbiamo voluto unire diverse discipline per uno spettacolo unico e coinvolgente – commenta il Presidente del Comitato Provinciale Asi di Agrigento – unite nella condivisione di quello che è il nostro obiettivo primario, ovvero mettere lo sport al centro dei progetti di socializzazione e inclusione. L’Asi provinciale promuovere nel corso dell’anno numerose attività in tutto il territorio ed è punto di riferimento nel mondo dello sport e del terzo settore. Presenteranno lo show Olga Galluzzo e Joe Prestia.

Gemellaggio Pueblo Lucca Sicula, un legame che attraversa l’oceano

Si è tenuto a Lucca Sicula un incontro significativo che potrebbe segnare l’inizio di un gemellaggio tra Pueblo, cittadina del Colorado, e il piccolo centro agrigentino. Joey Gavato, giovane rappresentante di un’organizzazione non-profit americana, Sister City Commission, ha fatto visita al paese d’origine della sua famiglia per rafforzare le radici e costruire un ponte tra passato e futuro.

La visita è stata organizzata con l’obiettivo di avviare un dialogo tra la comunità siciliana e quella di Pueblo, in Colorado, dove vivono attualmente oltre 5.000 persone di origine lucchese, più di quante ne risiedano oggi nel comune agrigentino.

Una rete di città sorelle

L’impegno della società americana

Joey Gavato è ambasciatore di una società non-profit che opera nell’ambito delle relazioni internazionali fra città gemellate. L’associazione ha sede a Pueblo e si occupa di promuovere scambi in ambito culturale, ambientale, industriale ed economico, con particolare attenzione alle nuove generazioni. Il gemellaggio Pueblo Lucca Sicula rappresenta un’opportunità per creare collaborazioni concrete e durature.

Il sindaco Dazzo: “Un momento di festa e speranza”

Il sindaco Salvatore Dazzo ha accolto calorosamente Gavato, definendo l’incontro “un momento di festa, gioia e speranza”. Durante la visita, il giovane americano ha portato in dono alcuni prodotti tipici di Pueblo, mentre l’amministrazione comunale ha consegnato lo stemma ufficiale del Comune.

“È un onore – ha dichiarato Dazzo – accogliere un rappresentante di questa comunità e lavorare fin da subito per concretizzare il progetto di gemellaggio. Io e la mia giunta ci impegneremo affinché questo legame cresca e si rafforzi nel tempo.”

Prospettive per il futuro

Il sindaco ha anche espresso il desiderio di visitare Pueblo personalmente, auspicando che la trasferta possa avvenire già entro l’anno, o al più tardi nel 2026. L’iniziativa è aperta a tutti i cittadini lucchesi con parenti o legami con la comunità statunitense, in un’ottica di condivisione e partecipazione attiva.

Il gemellaggio tra Pueblo Lucca Sicula è quindi molto più di un accordo formale: è un progetto che nasce dalla memoria, cresce con la collaborazione e guarda con ottimismo al futuro.

Valerio Fini: dalla stella Michelin in Croazia alla missione di fare impresa in Sicilia

C’è un momento, nella carriera di ogni professionista, in cui il talento incontra il coraggio. Per Valerio Fini, quel momento è arrivato quando ha deciso di lasciare una posizione di prestigio nella ristorazione internazionale per tornare in Italia, a Sciacca, e dare vita – insieme ad Alice, Giada e Francesco – a un progetto che avesse il profumo del Mediterraneo e la forza di un’idea autentica. Oggi è il Restaurant Manager e Sommelier di Vela. E questa è la sua storia.

Da Rovigno a Sciacca: quando l’esperienza diventa visione

La carriera di Valerio ha attraversato luoghi e culture, ma uno dei capitoli più intensi si è scritto in Croazia. A Rovigno, ha partecipato all’apertura del ristorante Agli Amici, dove in appena 72 giorni è arrivata la prima stella Michelin. Un’impresa titanica: nuova lingua, nuovo team, nuove sfide. “È stata una prova durissima – racconta – ma anche l’esperienza che mi ha insegnato che con la squadra giusta non esistono limiti”.

In quell’avventura ha imparato a costruire l’identità di un ristorante da zero, a guidare una brigata, a leggere le persone prima ancora del menù. Ma soprattutto ha capito che la vera eccellenza non è solo tecnica, è umanità, attenzione, empatia.

L’emozione di un cliente felice

Chi lo conosce lo descrive come estremamente esigente e altrettanto empatico. Per Valerio, il successo non si misura nei piatti vuoti, ma negli occhi di chi esce da Vela con un’espressione sospesa tra stupore e gratitudine.

“Un gesto, un abbinamento inaspettato, un’attenzione che il cliente non si aspettava… ecco, lì capisco che abbiamo fatto centro. Quando qualcuno si alza da tavola con gli occhi che brillano, vuol dire che non è stata solo una cena, ma un’esperienza”.

Fare impresa in Sicilia: sfida e scelta

Dopo l’esperienza all’estero, Valerio ha scelto Sciacca. Una scelta controcorrente, coraggiosa. “Qui non è tutto semplice – dice – ma proprio per questo ha un valore doppio. Lavorare con una materia prima straordinaria, in un contesto spesso dimenticato dai grandi circuiti, è una responsabilità e un’opportunità insieme”.

Fare impresa in Sicilia, per lui, significa credere in un potenziale spesso sottovalutato. È una missione che va oltre il lavoro: creare occupazione, restituire dignità al mestiere, dare spazio ai giovani talenti, valorizzare produttori locali. È anche questo che rende speciale Vela: il desiderio di fare la differenza, non solo per chi si siede a tavola, ma anche per chi lavora ogni giorno dietro le quinte.

Il valore della squadra

Nella gestione di Vela, Valerio incarna il ruolo di chi guida senza mai imporsi, di chi ascolta prima di parlare, di chi sa quando fermarsi a osservare e quando dare la spinta giusta. La sua leadership è fatta di rigore e calore, attenzione al dettaglio e cura per le persone. “Voglio che ognuno si senta parte di qualcosa, che riconosca il valore del proprio ruolo e cresca con noi, passo dopo passo”.

Ogni servizio, ogni briefing, ogni scelta condivisa con Alice, Giada e Francesco è il tassello di un mosaico che non vuole solo puntare in alto, ma restare vero.

Un ristorante che racconta una terra

La visione di Valerio è chiara: Vela deve essere un luogo che racconta la Sicilia contemporanea, fatta di tradizione e sperimentazione, di rispetto e innovazione. Un ristorante dove il cliente si sente accolto, compreso, coccolato. Dove il vino non è solo abbinamento, ma racconto. Dove ogni dettaglio – dalla mise en place alla luce in sala – è pensato per creare armonia.

“Il nostro sogno è lasciare un segno. Non per il premio in sé, ma per ciò che rappresenta: la conferma che si può fare alta ristorazione anche qui, a Sciacca, con passione, qualità e cuore.”

Una visione che Valerio ha costruito nel tempo anche grazie a modelli di riferimento forti. Tra tutti, Michela Scarello, responsabile di sala e anima del ristorante Agli Amici di Udine, è la figura che ha lasciato l’impronta più profonda. “Ho avuto la fortuna di lavorare al suo fianco per diversi anni – racconta – ed è stata una guida preziosa. Non solo per quello che mi ha insegnato a livello professionale, ma soprattutto per l’approccio umano e autentico che ha verso questo mestiere.”

Da Michela ha imparato che la cura vera si esprime nei dettagli, nei gesti mai rigidi, nella gentilezza forte che sa far sentire l’ospite accolto senza mai invaderlo. “Mi ha insegnato a credere in me stesso, a non mollare nei momenti difficili, a costruire l’eccellenza un giorno alla volta, con costanza e umiltà. Ma soprattutto – aggiunge – mi ha trasmesso l’idea che il nostro lavoro può davvero cambiare la giornata, e a volte persino la vita, di una persona. Se fatto con intenzione e cuore.”

Oggi, a Vela, Valerio porta con sé tutto questo. E se c’è un obiettivo che si rinnova ogni giorno, è proprio quello: onorare quegli insegnamenti dando a ogni ospite, oltre a un servizio impeccabile, un momento capace di emozionare.

Una filosofia che si intreccia perfettamente con quella che ha spinto l’intero team a fare di Sciacca la propria casa, come raccontato nel videoracconto pubblicato su Risoluto.
Un progetto narrato anche in questo approfondimento, dove si svela il cuore autentico di un ristorante nato per emozionare, innovare e durare.

Gettano rifiuti in strada, condanna penale per 9 agrigentini

Viale Sicilia, a Fontanelle, ma anche il bosco dell’Addolorata e quello di Fondacazzo: sono questi i posti dove i carabinieri delle stazioni di Agrigento e Villaseta, al termine di una indagine durata circa un mese, hanno individuato e notificato nove decreti penali di condanna nei confronti di altrettanti incivili.

Fondamentale l’impiego delle telecamere che ha permesso di cogliere in flagranza di reato le nove persone che sono state anche multate con sanzioni da 2000 a 3000 euro.

Bonifico bancario: quando non è reddito e non va dichiarato secondo l’Agenzia delle Entrate

Non tutti i bonifici ricevuti devono essere dichiarati come redditi. Tuttavia, in determinati casi, il Fisco può avviare controlli per verificare la natura delle somme accreditate. Se mancano prove concrete che ne attestino l’origine non reddituale, il contribuente rischia sanzioni e accertamenti.

Quando scattano i controlli dell’Agenzia delle Entrate

In base alla normativa vigente (art. 32 D.P.R. 600/1973 e art. 51 D.P.R. 633/1972), ogni versamento registrato su un conto corrente può essere considerato, in assenza di adeguate giustificazioni, un reddito non dichiarato. Si applica una presunzione legale per cui l’onere della prova ricade sul contribuente, il quale deve dimostrare in modo dettagliato che la somma ricevuta non costituisce reddito imponibile.

Cosa serve per dimostrare che un bonifico non è reddito

Una semplice dichiarazione verbale non è sufficiente. È necessario fornire documentazione scritta, con data certa, che colleghi il bonifico a una causa specifica non imponibile: prestito, donazione, rimborso spese, vendita di un bene già tassato, ecc. Le prove devono essere concrete, coerenti e tracciabili.

Donazioni tra familiari: attenzione a forma e sostanza

Se il bonifico rappresenta una donazione tra parenti, occorre distinguere tra piccoli importi, per i quali può bastare una documentazione bancaria e anagrafica, e somme consistenti, che richiedono un atto notarile per avere validità legale. È fondamentale anche dimostrare la capacità economica del donante.

Prestiti tra privati: necessaria la forma scritta

Un bonifico relativo a un prestito deve essere accompagnato da un contratto scritto, datato e documentato. È utile la registrazione all’Agenzia delle Entrate o l’invio via PEC. Anche la prova della disponibilità economica del prestatore è essenziale, specialmente se non vi è legame familiare tra le parti.

Rimborsi spese o restituzioni: la prova è fondamentale

Nel caso di rimborsi per spese anticipate, è importante dimostrare il motivo dell’anticipo, il destinatario finale e l’importo esatto. La causale del bonifico aiuta, ma non basta. Servono ricevute, fatture e documentazione coerente.

Vendita di beni personali

Le somme ricevute a seguito della vendita di beni (auto, opere d’arte, titoli) devono essere documentate con contratti, passaggi di proprietà o ricevute. Senza prove, il bonifico rischia di essere considerato un reddito non dichiarato.

Vincite, redditi esenti o già tassati

Se il bonifico deriva da vincite, interessi già tassati, borse di studio o assegni esenti, è necessario fornire la documentazione ufficiale che attesti la tassazione alla fonte o la natura non imponibile dell’importo.

Parcheggi e Ztl, Catanzaro: “Si migliori il trasporto pubblico per aiutare il commercio”

Il responsabile del Circolo di Fratelli d’Italia Ignazio Gallo oggi esprime perplessità e critiche sulla proposta del sindaco Termine di istituire un tavolo di confronto con tutto il Consiglio comunale per interloquire con la Regione sul futuro del vecchio ospedale di via Figuli.

L’architetto saccense ricorda con una nota che sin dal 2021 ha posto la problematica sull’ipotesi di realizzare un’area a parcheggio nel contesto termale.

Secondo Gallo, la proposta del sindaco evidenzia soltanto il tentativo di non portare avanti il progetto risalente al 2015 dell’allora amministrazione Di Paola. Un progetto , tuttora chiuso nei cassetti del comune, che prevedeva un parcheggio in via Figuli, all’interno della corte del convento di San Francesco.

Fratelli d’Italia è contraria dunque, all’ipotesi di un parcheggio nell’area tuttora occupata dall’ex ospedale di via Figuli così come invece il sindaco Fabio Termine ha riferito di avere appreso al tavolo tecnico sulle Terme.

A proposito di viabilità e parcheggi, oggi interviene sull’argomento anche il consigliere comunale della DC, Giuseppe Catanzaro che invoca un dibattito più pacato e meno ideologico sulla Ztl.

“Serve un approccio concreto – scrive in una nota il componente della Dc – che giustifichi il provvedimento, sin dal prossimo bilancio comunale. Servizi, chiaramente legati al trasporto pubblico, ma non solo. Nel prossimo bilancio servono proposte ed emendamenti concreti a supporto di quello che oggi è un sacrificio chiesto al commercio, per supportare una scommessa legata al domani.

Oltre al bilancio comunale, serve capire se rientra nella volontà di questa amministrazione investire davvero sul centro storico oppure no. Servono grosse infrastrutture che rendano fruibile il centro: serve collegare la parte bassa con quella alta e, come tutte le città in pendenza, questo lo si fa con infrastrutture moderne e costose. Questa amministrazione vuole davvero scommettere sul centro storico? Servono finanziamenti, progetti e perché no, mutui”.

Opinione completamente favorevole quella di Ezio Bono, presidente dell’associazione “Sciacca Turismo

“Il sistema – osserva Bono – comincia a funzionare e crescerà ancora, portando benefici concreti. ciacca Turismo si dice certa che l’attuale organizzazione della ZTL contribuirà in modo significativo
alla crescita sociale ed economica della città, come si evince dalle recensioni positive espresse dai clienti degli alberghi che fanno parte dell’associazione”