Saldi e Ztl a Sciacca, Caruana: “Fiduciosi per le vendite, alcune attività soffrono con il traffico chiuso” (Video)

“Partiamo con i saldi fino al 15 settembre e invitiamo sempre la gente a comprare sotto casa e nei negozi della città. La media per gli acquisti è intorno a 160 euro a nucleo familiare. Registriamo un cauto ottimismo rispetto agli scorsi anni e una buona fiducia dei consumatori. Sciacca vive anche una condizione turistica importante”. Così Giuseppe Caruana, presidente provinciale della Confcommercio, sui saldi che fino al 15 settembre favoriranno gli acquisti.

Per quanto riguarda la Ztl nel centro storico di Sciacca Caruana sostiene che c’è una diversificazione e ci sono attività “che possono trarre un beneficio e altre che soffrono. Arrivare in centro deve essere piacevole e non uno stress ed è necessaria anche la giusta comunicazione sui servizi”.

Caruana sugli orari della Ztl parla di “interlocuzioni costanti per individuare le criticità, che ci sono. Le 4 del mattino è una scelta che non incide sul tessuto produttivo. In via Licata ci sono solo 3 pub che restano aperti dopo le 20. Certo, qualche cittadino rischia di prendere multe e questo non è un vantaggio per la città. Stiamo cercando di valutare anche l’orario di inizio, magari con una mediazione in tal senso”.

Nessun aumento della Tari a Sciacca, una buona notizia dal Comune

Le tariffe della Tari a Sciacca non subiranno alcun aumento. Lo aveva gia’ annunciato al momento dell’approvazione del bilancio, l’assessore comunale Fabio Leonte.

La Tari ha come scadenza il trenta settembre in un’unica soluzione o con possibilità’ di pagamento in quattro rate tra settembre e dicembre.

Il costo complessivo del servizio e’ di oltre otto milioni di euro e le tariffe subiranno un allineamento per la ridistribuzione dei costi. In termini, di ricaduta per i contribuenti sara’ di soli pochi euro per alcuni e qualche euro in meno per altri.

Il Comune di Sciacca è riuscito a scongiurare un aumento delle tariffe e sta lavorando per l’approvazione del nuovo piano Aro, scaduto quest’anno. Tempi che l’amministrazione non e’ riuscita a garantire e pertanto, e’ stato prorogato il contratto per un anno in attesa del nuovo servizio.

Saccense denunciato dopo avere abbandonato rifiuti davanti al mattatoio

Continuano a registrarsi fenomeni di abbandono di rifiuti nei pressi del terreno boschivo adiacente all’ex mattatoio comunale di Sciacca, area che nei mesi scorsi era stata sottoposta a sequestro e poi bonificata. Un saccense è stato denunciato per abbandono di rifiuti proprio in quella zona.


La Polizia municipale, a tal proposito, continua a monitorare l’area e, con l’ausilio delle telecamere mobili, ha individuato l’autore di un abbandono denunciandolo alla competente Procura della Repubblica. Quest’intervento conferma l’utilità dell’impiego delle telecamere e la necessità che vengano utilizzate, il più possibile, nelle zone più a rischio del territorio, quelle che spesso vengono trasformate in discariche a cielo aperto.


L’abbandono di rifiuti dall’ottobre 2023 configura fattispecie penale e il personale del Comando di Polizia municipale di Sciacca ha proceduto a redigere specifica notizia di reato a carico del saccense che è stato immortalato e riconosciuto grazie alla individuazione del veicolo di cui si è servito per compiere l’illecito. Gli viene contestato l’abbandono in quell’area di rifiuti solidi urbani e abiti usati.

Clemente all’opposizione: “Ci sono i progetti per riammodernare la rete idrica”

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L’amministrazione di Menfi ha recentemente ottenuto diversi decreti di finanziamento e avviato i lavori per la frana di Porto Palo, senza ricevere alcun riconoscimento dai consiglieri del gruppo Verso Menfi.

Questi ultimi hanno invece attaccato l’amministrazione con notizie fuorvianti e incomplete. E’ questa, in sintesi, la prima replica dell’amministrazione Clemente ai consiglieri di Verso Menfi che hanno rilevato l’esclusione del centro Belicino dai progetti riguardanti reti idriche che, invece, hanno premiato Sciacca e Santa Margherita Belice.

Progetti per reti idriche costiere

Il Comune di Menfi ha da tempo sviluppato progetti per il riammodernamento delle reti idriche della fascia costiera. Questi progetti, revisionati per rispettare i requisiti del piano, sono stati inviati all’Assemblea Territoriale Idrica, responsabile della presentazione del progetto al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per ottenere il finanziamento necessario.

Problemi con la piattaforma

Durante l’inserimento dei dati sulla piattaforma da parte dell’Ati, fa sapere l’amministrazione Clemente, questa si è intasata prima della scadenza, probabilmente a causa dell’elevato flusso di dati trasmessi a livello nazionale. Questo disguido ha impedito l’invio del progetto di Menfi.

Azioni dell’Amministrazione

In seguito a questo problema, l’Ati ha fatto ricorso al Ministero, chiedendo l’inserimento del progetto di Menfi. Inoltre, il sindaco Clemente ha inviato una nota al Ministero per sostenere la richiesta. È previsto che nei prossimi mesi si apra una nuova linea di finanziamento specifica, che permetterà all’Ati di ripresentare lo stesso progetto, come già assicurato dalla direzione dell’Assemblea territoriale idrica.

Risposta alle critiche del Gruppo Verso Menfi

L’amministrazione opera su tutti i fronti possibili, compreso quello del “giardinaggio”, e invita “i consiglieri del gruppo Verso Menfi a collaborare. Inoltre, si attendevano iniziative per censurare gli atti vandalici e la presa di distanza dalle irripetibili offese personali ricevute dal sindaco da parte di un componente del gruppo di lavoro che ha redatto il programma elettorale del Gruppo Verso Menfi”.

Padre Marciante sacerdote da 50 anni: “Preghiamo per le vocazioni, siamo in pochi” (Video)

Una preghiera speciale per le vocazioni, pochi sacerdoti anche in provincia di Agrigento e padre Giuseppe Marciante, arciprete di Sciacca, che oggi festeggia 50 anni di sacerdozio, deve occuparsi di tre chiese.

Il sacerdote settantacinquemme di Caltabellotta ricorda quando, nel 1974, appena ordinato sacerdote, è arrivato a Sciacca. “Eravamo in tanti in sacerdoti – dice padre Marciante – e io e padre Gino Faragone tra i più giovani”.

In un’intervista a Risoluto.it padre Marciante invita a pregare per le vocazioni e ricorda l’arciprete don Andrea Falanga.

Oggi, sabato 6 luglio, alle 19,30, nella Basilica della Madonna del Soccorso, concelebrazione presieduta dal Vescovo emerito di Nicosia, monsignor Salvatore Muratore, con tutti i presbiteri, per i 50 anni di sacerdozio di padre Marciante. Seguirà un momento di festa.

Saranno presenti delegazioni dei Comuni nei quali padre Marciante ha svolto il suo ministero, Burgio, Caltabellotta e Ribera.

Presentato lo spettacolo su Amato Vetrano, Monte: “Tante compagnie teatrali un bene per Sciacca” (Video)

Si è tenuta questa mattina la conferenza stampa di presentazione del nuovo spettacolo teatrale diretto da Salvatore Monte dal titolo “Amato Vetrano – Visionario gentiluomo”.

Un nuovo appuntamento teatrale omaggio alla città di Sciacca ed ai suoi personaggi illustri cosi come tradizione, da anni ormai, quando Salvatore Monte, con il supporto di un cast artistico e tecnico folto, ha dato vita ad un appuntamento teatrale estivo annuale che omaggia le leggende, le storie ed i personaggi legati alla città di Sciacca. Dopo la storia di Giulietta Normanna, dell’Oleastro di Inveges, di Padre Arena ed il Dixmude, di Dedalo ed Icaro e dell’Isola Ferdinandea, la “Sipario4” di Sciacca che produce lo spettacolo, ha deciso di accendere i riflettori su un figlio illustre della città di Sciacca, ovvero, Calogero Amato Vetrano.
Nell’Italia post unitaria, in un Paese profondamente diviso sotto il punto di vista linguistico, politico e culturale, il Meridione, dopo la grande illusione sostenuta dall’impresa dei Mille, vive il periodo, forse, più triste di tutta la sua Storia: povertà, stenti, arretratezza culturale, malattie.
A Sciacca un nobiluomo dai sani principi morali, già garibaldino egli stesso, ha a cuore le sorti proprio delle classi meno abbienti, alle quali garantisce, nei limiti delle possibilità, un lavoro e un sostegno.
Calogero Amato Vetrano, ha rappresentato, e rappresenta, per la città di Sciacca, un fulgido esempio di benefattore che ha donato alla collettività tutti i suoi beni per assicurare un futuro migliore “ai poveri braccianti, “li jurnateri”, i contadini tutti e alle numerose vedove della mafia e della malaria e delle vedove bianche, che non avevano nessuno che le sostentasse”, costituendo, allo scopo, una Fondazione che porta il suo nome.
La produzione, supportata da Michele Cirafisi e Maria Venezia, ha raccolto numerosi aneddoti riguardanti Calogero Amato Vetrano che, tra storia e leggenda, ne tracciano un profilo teatralmente interessante.

Da questa esperienza scaturisce una sorta di “palinsesto” dai sentori vagamente verghiani, che hanno fatto scattare la molla per un nuovo spettacolo, nel solco della ormai consolidata tradizione, legata alla attività targata Sipario4 che riporti alla memoria della città di Sciacca e del suo territorio, luoghi, fatti e personaggi caduti, purtroppo, nel dimenticatoio.
E’ stata scelta come location di questa nuova rappresentazione lo spazio antistante il vecchio Istituto Agrario di Sciacca, simbolo della presenza di Calogero Amato Vetrano.

Lo spettacolo è un palese omaggio alla nostra città, alla sua storia ed alla cultura siciliana che, durante tutta la durata dello spettacolo, pervaderà gli animi del pubblico e lo condurrà in una storia di cui sarà protagonista sotto diversi aspetti.

La location , immersa tra gli alberi di ulivo di Contrada Marchesa, sarà interamente trasformata in un antico borgo che racconterà uno spaccato della vita saccense ai tempi di Amato Vetrano.
Personaggi e interpreti della rievocazione storica
Don Calogero Amato Vetrano – Riccardo Plaia
Donna Teresa Amato Vetrano – Annalia Misuraca Anselmo – Leonardo Angelo Pumilia
Maria – Patrizia Di Fede
Mariano – Michele Cirafisi
Custodia – Silvana Bono
Filumena – Francesca Bonifacio
Maruzza – Ludovica Piazza
Nunzia – Alessia Maniscalco
‘Ntoni – Leonardo Di Vita
Peppi – Calogero Cirafisi
Donna – Linda Scaglione
Due scagnozzi – Gabriele Fazio e Vincenzo Bongiovì
La Storia – Elina Salomone
Il bambino – Samuele Maniscalco La Bella
La bambina – Silvia Cianciolo
Caliddu – Teodoro Morreale
Iana – Martina Li Causi

E CON IL TEATRO DANZA CURATO DA:
Alberto Leggio – Sofia Rizzuto – Maria Chiara Sabella – Alessia Barsalona –
Maria Maniscalco – Stefania Di Giovanna – Vanessa Muscarnera – Michele Barna, Enrico Allegro, Salvatore Scirica, Pietro Barone

COORDINAMENTO DIDATTICO DELL’INIZIATIVA
PROF.SSA NELLINA LIBRICI
(DIRIGENTE SCOLASTICO)

COORDINAMENTO ATTIVITA’ CULTURALI
PROF.SSA MARIA VENEZIA

COORDINAMENTO ATTIVITA’ DI PARTNERSHIP
ING. GIROLAMO INTERRANTE

Il palinsesto delle attività per celebrare Calogero Amato Vetrano non si limiteranno solamente alla messa in scena della leggenda musicale. Sabato prossimo (13 Luglio)alle ore 18.00 all’interno della Multisala Badia Grande avrà luogo un convegno finalizzato a conoscere cosa rimane dell’eredità materiale ed immateriale di Amato Vetrano; il convegno è realizzato grazie al supporto della Vertigo s.r.l.
Domenica 21 Luglio avrà luogo alle ore 8.30 del mattino, all’interno della Chiesa dell’Olivella, una messa in ricordo di Calogero Amato Vetrano.

Complesso monumentale San Francesco, interrogazione della Dc

I consiglieri comunali Filippo Bellanca, Pasquale Bentivegna, Giuseppe Catanzaro, Luca La Barbera, Nino Venezia, pongono all’attenzione dell’Amministrazione comunale il caso del complesso monumentale San Francesco, che da due anni è inaccessibile dall’ingresso di via Agatocle e che nella stessa via determina un senso unico di marcia che crea disagi alla viabilità e danni all’immagine del suggestivo scorcio cittadino. I consiglieri hanno presentato una interrogazione.

“Premesso che il valore storico-culturale – scrivono – del luogo e la sua importanza turistica sono elementi fondamentali che il complesso di proprietà regionale può essere punto di fruizione turistica e diventare spazio culturale al servizio della città; che il Genio civile ha depositato un progetto di restauro della facciata;
che lo stesso progetto risulta essere finanziato;
che allo stato attuale non ci sono state ulteriori modifiche strutturali nella parte risultata a suo tempo pericolante chiedono all’amministrazione comunale di conoscere l’iter burocratico riguardante il progetto di restauro; di relazionare sull’attività svolta dal Genio civile; se è stata fatta una valutazione sulla possibilità di eliminare il senso unico di marcia e spostare le transenne a ridosso del marciapiede; se nella programmazione comunale è stata valutata la possibilità di chiedere l’utilizzo del complesso per finalità culturali”.

Menfi esclusa dai progetti idrici, opposizione all’attacco

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Il Comune di Menfi non figura nell’elenco dei progetti ammessi a finanziamento nell’ambito del Piano Nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza del settore idrico. Questa esclusione preoccupa fortemente la comunità locale e i consiglieri comunali del gruppo “Verso Menfi”.

L’importanza dei progetti idrici

Tra le proposte progettuali presentate dall’Ati di Agrigento ci sono sia quelle redatte direttamente dall’Aics, sia quelle redatte da due Comuni – Santa Margherita di Belìce e Alessandria della Rocca – che, come Menfi, gestiscono direttamente il servizio idrico integrato. Tuttavia, Menfi non è riuscita a prepararsi in tempo per questo cruciale appuntamento, perdendo un’opportunità fondamentale per il potenziamento della gestione dell’acqua pubblica, da sempre un punto di forza delle amministrazioni locali.

La rete idrica di Menfi in difficoltà

La presenza nell’elenco nazionale del Ministero delle Infrastrutture avrebbe consentito a Menfi, che si trova in condizioni di dissesto finanziario, di ottenere un significativo sollievo economico. Inoltre, i cittadini hanno assistito recentemente a numerose rotture delle condotte idriche cittadine, come quelle di Porto Palo e Lido Fiori, che dimostrano la necessità di aggiornare e potenziare la datata rete idrica menfitana.

Verso una gestione idrica autonoma

Il gruppo “Verso Menfi” sottolinea l’importanza della gestione pubblica, autonoma e diretta del servizio idrico integrato. I consiglieri comunali invitano l’amministrazione a concentrarsi su attività amministrative concrete, evitando di perdere ulteriori opportunità di finanziamento cruciali per il futuro del Comune.

Ancora abbandono di rifiuti a Sciacca e le telecamere mobili restano spente

A Sciacca dove si registra ancora l’abbandono di rifiuti, anche ingombranti, in più zone periferiche della città, mentre si attende l’ordinanza del sindaco per dettare nuove disposizioni che inaspriranno le sanzioni per l’abbandono dei rifiuti.

La Polizia municipale ha già relazionato da tempo avanzando una serie di proposte. Due nuove telecamere mobili sono arrivate al Comune di Sciacca, in dotazione alla Polizia municipale. L’ente ha dato in permuta le due delle quali disponeva con una batteria che garantiva una fase operativa di minore durata e tecnologicamente meno avanzate. Le due E-Killer acquistate adesso sono di dimensioni più piccole, con un’unica batteria, e riescono a registrare fino a cinque giorni ed a sorvegliare un’area grande anche cento metri.

Le nuove disposizioni interverranno in più settori, compreso il conferimento dei rifiuti da parte di chi effettua vendita su area pubblica. E poi gli errati conferimenti per i quali la proposta è di aumentare la sanzione almeno fino a 100 euro rispetto alle 50 attuali. La necessità è quella di adeguare le ordinanze alle novità dettate dalla normativa nazionale.

Tra le nuove fattispecie da disciplinare l’obbligo di inserire, ad esempio, gli indumenti usati soltanto all’interno degli appositi contenitori. E poi si colpiranno i fili penzolanti dai balconi che sono anche perché ad altezza di pedone.

Nella foto, rifiuti abbandonati in località Raganella/Castellana

Furto al Consorzio di Bonifica 3 Agrigento, rubata attrezzatura per migliaia di euro

I ladri hanno utilizzato un escavatore di proprietà del Consorzio di bonifica 3 Agrigento e poi hanno rubato di tutto dal magazzino in contrada Siggia, nel territorio di Castelvetrano. Hanno tranciato una rete metallica al confine con un uliveto e sono entrati nella proprietà del consorzio. Gli agricoltori temono che quanto accaduto possa rallentare l’attività di irrigazione che, con difficoltà, viene garantita.

I ladri nel magazzino del consorzio hanno rubato attrezzatura per le riparazioni delle condotte idriche utilizzate dagli agricoltori per irrigare. Il valore di quanto rubato ammonterebbe a parecchie migliaia di euro.

Rubati anche un gruppo elettrogeno e una pompa sommersa. I carabinieri stamattina hanno già effettuato un primo sopralluogo e avviato le indagini.