Rapina a un riberese, giovane del Gambia resta in carcere

E’ stato convalidato dal gip del Tribunale di Sciacca l’arresto di Anzu Manneh, di 24 anni, indagato per rapina, per il quale il gip del Tribunale di Sciacca, Antonino Cucinella, ha disposto la custodia cautelare in carcere.

Avrebbe rapinato poche decine di euro a un riberese impugnando una bottiglia rotta. Il trentenne, nell’udienza di convalida, difeso dall’avvocato Sergio Vaccaro, ha respinto le accuse e parlato di un debito del riberese nei suoi confronti. Avrebbe detto che ci sono stati spintoni, ma nessuna aggressione a calci e pugni. Il gip del Tribunale di Sciacca ha disposto il carcere, come chiesto dalla procura della Repubblica.

Randagismo, arrivano a Sciacca 80 mila euro dalla Regione

La Regione Siciliana ha assegnato ai comuni siciliani quale quota parte dei costi affrontati per l’ospitalità della popolazione canina nelle strutture di ricovero e custodia, sia pubbliche che private convenzionate, sulla base dei dati attestati per la spesa effettuata nel 2022 dal Fondo autonomie locali la cifra complessiva di 5 milioni di euro.

Le somme assegnate copriranno le spese sostenute nel corso del 2023 per la prevenzione e gli interventi contro il randagismo. Il decreto di assegnazione è stato emanato di concerto tra l’assessore regionale alle Autonomie locali e quello all’Economia.

L’intervento, introdotto dalla legge regionale 15 del 2022, è stato finanziato dall’attuale governo.

Il Comune di Sciacca che per il randagismo nel 2022 ha speso oltre 300 mila euro ha ottenuto 80 mila euro, mentre a Ribera oltre 11 mila euro, a Sambuca 4 mila euro, a Burgio quasi 800, a Menfi 2 mila euro, a Montevago quasi 6 mila euro, a Caltabellotta oltre mille euro.

Ecco il decreto integrale con tutti i fondi per Comune:

Approvato in giunta il bilancio 2024 del Comune di Sciacca, adesso tocca al consiglio comunale

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Ha preso il via il bilancio di previsione 2024- 2026 del Comune di Sciacca con l’approvazione in giunta. Lo strumento finanziario di programmazione ha avviato così il suo iter amministrativo.

Prima di arrivare in Consiglio comunale per l’approvazione definitiva, il documento sarà esaminato dal Collegio dei revisori e dalla II Commissione consiliare.

Primo importante elemento – evidenziano il sindaco Fabio Termine e l’assessore al Bilancio Fabio Leonte – è la tempistica. Ringraziano quanti hanno permesso di raggiungere questo risultato. Nonostante le difficoltà finanziarie dovute ai ridotti trasferimenti di risorse dallo Stato ai Comuni, l’Amministrazione comunale confida di dare adeguate risposte ai cittadini ed è questo il principale obiettivo. Il bilancio sarà illustrato nel dettaglio in Consiglio comunale.

Škoda Auto: svelati in anteprima i primi dettagli esterni di Škoda Elroq

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Škoda Auto ha recentemente rivelato i primi dettagli esterni della Škoda Elroq, un nuovo modello della sua gamma di veicoli elettrici.

La Elroq rappresenta un passo significativo per la casa automobilistica ceca nel mercato delle auto elettriche, rafforzando ulteriormente il loro impegno verso una mobilità sostenibile.

Dettagli Esterni della Škoda Elroq

  1. Design Moderno e Dinamico:
  • Linee Pulite e Aerodinamiche: la Elroq presenta un design moderno caratterizzato da linee pulite e una silhouette aerodinamica. Questo non solo migliora l’estetica del veicolo, ma contribuisce anche all’efficienza energetica riducendo la resistenza all’aria.
  • Frontale Distintivo: il frontale della Elroq è dotato della nuova griglia chiusa tipica dei veicoli elettrici Škoda, con un design a nido d’ape che dona un aspetto futuristico. I fari a LED sottili e aggressivi completano il look, conferendo un aspetto audace e riconoscibile.
  1. Elementi di Design Innovativi:
  • Maniglie delle Porte a Scomparsa: per migliorare l’efficienza aerodinamica e dare un tocco di eleganza, la Škoda Elroq è equipaggiata con maniglie delle porte a scomparsa che si integrano perfettamente nella carrozzeria.
  • Cerchi in Lega di Grande Diametro: i cerchi in lega dal design esclusivo non solo migliorano l’estetica ma contribuiscono anche a una migliore maneggevolezza e comfort di guida.
  1. Colorazioni e Finiture:
  • La Elroq sarà disponibile in una gamma di colori vivaci e raffinati, che includono nuove tinte esclusive sviluppate specificamente per questo modello. Le finiture cromate e i dettagli in contrasto aggiungono un tocco di classe e raffinatezza.

Tecnologie Avanzate

  • Illuminazione a LED: la tecnologia LED non solo garantisce un’illuminazione efficiente e duratura, ma anche un aspetto distintivo grazie alle firme luminose uniche.
  • Sistemi di Assistenza alla Guida: la Škoda Elroq sarà dotata dei più recenti sistemi di assistenza alla guida, inclusi il cruise control adattivo, il mantenimento della corsia e il parcheggio automatico, rendendo la guida più sicura e confortevole.

Impatto Ambientale

  • Materiali Sostenibili: Škoda ha utilizzato materiali riciclabili e sostenibili per gli interni della Elroq, sottolineando l’impegno verso un futuro più verde.
  • Efficienza Energetica: grazie al design aerodinamico e alle tecnologie avanzate, la Elroq promette un’efficienza energetica superiore, offrendo un’autonomia competitiva nel segmento delle auto elettriche.

Con la Škoda Elroq, Škoda Auto continua a dimostrare la sua capacità di innovazione e il suo impegno verso un futuro sostenibile, offrendo un veicolo elettrico che combina design, tecnologia e rispetto per l’ambiente.

Protocollo per le indagini su incendi e fuochi controllati, Buzzolani: “Funzione investigativa e di salvaguardia del territorio” (Video)

Questa mattina presso la Procura della Repubblica di Sciacca è stato siglato un protocollo in materia di indagini sugli incendi e fuochi controllati, sottoscritto dal Procuratore della Repubblica di Sciacca, Roberta Buzzolani, dal Prefetto di Trapani, Daniela Lupo, dal vicario del Prefetto di Agrigento, Massimo Signorello, dai rappresentanti dei Comuni del circondario, dai Comandanti Provinciali dei Vigili del Fuoco di Agrigento e di Trapani, dagli Ispettori Dipartimentali delle Foreste di Agrigento e di Trapani, dal Questore di Agrigento, dal Questore di Trapani e dal Comandante Provinciale dei Carabinieri di Agrigento.

Con l’approssimarsi della stagione estiva, infatti, aumenta il fenomeno degli incendi che si verificano nel circondario del Tribunale di Sciacca, causando grave allarme sociale per le conseguenze sul piano ambientale e per la pubblica incolumità. “Il protocollo – ha detto il procuratore Buzzolani – svolge una funzione investigativa, ma tende anche a sviluppare la sensibilizzazione verso il bene pubblico”.

Il procuratore ha ricordato un precedente protocollo che nel 2017 aveva dato importanti risultati, mentre nel 2023 si è assistito a un nuovo aumento degli incendi. Così si è reso necessario un nuovo intervento.

La Procura di Sciacca, fin dal 2016, ha istituito una banca dati contenente informazioni relative alle denunce per incendi boschivi, allo scopo di meglio fronteggiare il diffuso fenomeno ed espletare una più incisiva attività di monitoraggio. 

Il territorio del circondario è, tra l’altro, costellato da luoghi di particolare valore ambientale e da diverse aree protette e riserve naturali, quali il Monte San Calogero e la Grotta di Santa Ninfa; nonché di siti di Importanza Comunitaria (zone SIC, designate ai sensi della Direttiva 92/43/CEE “Habitat”), in particolare, il complesso dei monti di S. Ninfa – Gibellina, la Grotta di S. Ninfa, la Foce del fiume Magazzolo, la Foce del Fiume Verdura, il Bosco di S. Stefano Quisquina e il Monte San Calogero.

Il protocollo intende definire linee d’azione condivise in materia di indagini per le ipotesi di incendi verificatisi sul territorio di competenza della Procura della Repubblica di Sciacca. L’accordo tiene conto dei diversi fattori di rischio per gli incendi, quali elevati valori di radiazione solare, alte temperature, scarsa piovosità e la presenza di forti fenomeni ventosi dovuti alla variegata tipologia del territorio. In aggiunta, l’area si caratterizza per la vocazione agricola e per l’impiego del suolo nel pascolo, attività generalmente condotte da aziende di piccole dimensioni che esercitano la pratica del debbio, ovvero dell’abbruciatura delle stoppie per la distruzione dei residui di seminativi e per il rinnovo dei pascoli, situazioni che accrescono i potenziali rischi.

L’azione di contrasto, dunque, richiede la definizione di procedure omogenee di acquisizione delle notizie di reato e delle successive attività.

L’obiettivo dell’azione investigativa, oltre a concentrarsi sull’accertamento dell’origine antropica o meno del fatto, dovrà rivolgersi alla verifica del rispetto, da parte dei titolari dei terreni interessati da incendi, delle disposizioni finalizzate alla prevenzione, nonché a valutare se la cattiva gestione dei terreni abbia favorito l’innesco e la diffusione delle fiamme.

Il protocollo sottolinea altresì la fondamentale attività svolta, in materia di prevenzione, dai Comuni, chiamati a censire, tramite apposito catasto, da aggiornare annualmente, le aree percorse dal fuoco, ai sensi dell’art. 10 della legge 353/2000. Le zone boscate e i pascoli i cui soprassuoli siano stati interessati dalle fiamme non possono avere una destinazione diversa da quella preesistente all’incendio per almeno quindici anni. É comunque consentita la costruzione di opere pubbliche necessarie alla salvaguardia della pubblica incolumità e dell’ambiente.

In tema di misure preventive, l’accordo richiama, anche i contenuti del Decreto del Presidente della Regione Siciliana n. 297 del 4 giugno del 2008, recepito dai regolamenti comunali, che prevede, tra l’altro:

–       il divieto compreso nel periodo tra il 15 maggio ed il 31 ottobre, in prossimità dei boschi e nei terreni cespugliosi, di accendere fuochi e di compiere operazioni che possano creare pericolo immediato di incendio nei boschi e nelle aree interessate dalla presenza di cespugli, erba secca, macchia, stoppie, sterpaglie o altro, nonché, in particolare, di bruciare stoppie, materiale erbaceo e sterpaglie;

–       l’obbligo di realizzare fasce di sicurezza o viali tagliafuoco da parte dei titolari ad ogni titolo dei fondi percorsi dalle fiamme;

–       l’obbligo da parte dei proprietari, possessori o conduttori dei fondi di eliminare le sterpaglie e la vegetazione secca intorno ai fabbricati, agli impianti e dai confini di proprietà, creando in questo modo una fascia di rispetto non inferiore a 10 metri;

–       l’obbligo di realizzare mediante aratura lungo l’intero perimetro del fondo, durante la mietitura nei terreni coltivati a seminativo, di una fascia ampia non meno di 10 metri, priva di stoppie, cespugli o altro materiale infiammabile;

–       la prescrizione gravante sui titolari ad ogni titolo dei terreni di realizzare entro il 14 maggio di ogni anno una fascia di rispetto sgombra da covoni, cereali, erbe, ramaglie, foglie secche ed altri combustibili dell’ampiezza di almeno 20 metri da scarpate o banchine, nonché dell’obbligo di provvedere anche alla messa a nudo del terreno e al taglio di siepi, erbe e rami, che protendano verso gli stessi confini. I residui di pulitura devono essere depositati all’interno del terreno a una distanza di sicurezza non inferiore a 100 metri dalla scarpata e/o dalla banchina.

L’accordo è dunque funzionale allo sviluppo di sinergie con gli Enti territoriali per rafforzare la cultura della prevenzione e potenzia, sul piano del contrasto, il coordinamento tra le Forze di polizia chiamate a intervenire per le attività investigative conseguenti agli aventi incendiari, nell’interesse del territorio e della collettività.

Colonnine al porto, l’assessore Dimino replica a Bono: “Non attive neanche durante la sua presidenza”

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“Stiamo facendo tutto il possibile per accelerare l’attivazione delle colonnine e restituire alla marineria di Sciacca la fiducia nelle istituzioni, risolvendo un problema che si trascina da troppo tempo. Confidiamo nella serena ed efficace collaborazione di tutte le parti per raggiungere un obiettivo comune, evitando tutte quelle polemiche e strumentalizzazioni che non vanno nella direzione della risoluzione di un problema che ci sta a cuore”. E’ questo il fulcro dell’intervento in risposta alla lettera che il consigliere comunale Calogero Bono ha inviato al Prefetto per richiedere un suo intervento per la mancata attivazione delle colonnine.

L’assessore alla Pesca Francesco Dimino interviene sulla questione delle colonnine al porto al servizio della marineria, per chiarire alcuni aspetti a seguito della nota del consigliere comunale Calogero Bono: “Sono rimasto sorpreso – ha replicato – dalla richiesta di intervento al Prefetto di Agrigento fatta dal consigliere Bono, soprattutto considerando che pochi giorni fa si è tenuta una riunione al Comune, alla quale era presente lo stesso consigliere insieme alle tre cooperative coinvolte. In quella sede, l’Amministrazione ha esplicitamente richiesto alle cooperative riunite in ATS di occuparsi anche della gestione del punto di ricarica delle chiavette delle colonnine, per garantire proprio questo importante servizio alla nostra marineria.Vorrei poi sottolineare che il finanziamento iniziale di € 273.370,00 venne ottenuto durante l’amministrazione del sindaco Vito Bono, grazie all’impegno dell’allora assessore alla Pesca Ignazio Piazza e il supporto dell’allora parlamentare Vincenzo Marinello. Nonostante il completamento dei lavori dopo il primo finanziamento, le colonnine non sono mai entrate in funzione in modo costante. È doveroso ricordare che durante la presidenza del Consiglio comunale dello stesso Calogero Bono, dal 2012 al 2017, non si è registrata l’attivazione continuativa delle colonnine per l’erogazione di acqua ed energia elettrica. L’attuale Amministrazione ha ottenuto un finanziamento di € 250.000,00 per il nostro porto, utilizzato anche per la sostituzione delle circa 20 colonnine nel settembre-ottobre del 2023. L’intervento è stato reso necessario per assicurare la funzionalità e l’efficienza dell’impianto, rispondendo così alle esigenze dei nostri pescatori. Oltre all’ottenimento del finanziamento, abbiamo fatto una proposta durante una riunione avvenuta pochi giorni fa, in cui abbiamo discusso anche della gestione del mercato ittico, per la gestione delle colonnine, coinvolgendo le tre cooperative in una gestione collaborativa”.

Bono nella lettera al Prefetto ha ripercorso anche lui il travagliato iter che non ha permesso l’attivazione

“Voglio – conclude Dimino – inoltre sottolineare che non sono interessato a fare polemiche, ma piuttosto impegnarmi esclusivamente a risolvere concretamente i problemi. Ed è quello che sto facendo. È intenzione dell’Amministrazione comunale risolvere definitivamente questa problematica, consapevoli dell’importanza delle colonnine per la marineria di Sciacca, che conta oltre 90 motopesca della grande pesca e circa 30 della piccola pesca, coinvolgendo circa 400 addetti diretti. Stiamo lavorando con impegno e trasparenza per garantire che i fondi pubblici siano utilizzati in maniera efficace e che i servizi fondamentali siano disponibili per i nostri operatori”.

Stiamo facendo tutto il possibile per accelerare l’attivazione delle colonnine e restituire alla marineria di Sciacca la fiducia nelle istituzioni, risolvendo un problema che si trascina da troppo tempo. Confidiamo nella serena ed efficace collaborazione di tutte le parti per raggiungere un obiettivo comune, evitando tutte quelle polemiche e strumentalizzazioni che non vanno nella direzione della risoluzione di un problema che ci sta a cuore”.

Nasce un nuovo “Juventus Official Fan Club Sciacca”

Si è tenuta qualche giorno fa la prima riunione del direttivo del neo costituito Juventus Official Fan Club Sciacca. Durante la riunione si sono stabilite le cariche sociali del neonato club.

E’ Calogero Ardizzone il Presidente.
Oltre al Presidente, sono state stabilite le seguenti cariche sociali: Vicepresidente e Portavoce Marco Maggio; Segretario Carlo Ianuario, responsabile dei rapporti con la Juventus Salvatore Montalbano; Responsabile della Comunicazione Calogero Parlapiano;
Tesoriere Andrea Estero; Responsabile Grafico Domenico Maglienti; Responsabile dei Social Network Paolo Curreri; responsabile Organizzazione Eventi sociali Giuseppe Tagliavia.
Nei prossimi giorni si aprirà ufficialmente la campagna tesseramento, rivolta ai tifosi bianconeri di tutte le età, che risiedono a Sciacca. Le attività sociali del nuovo “Juventus Official Fan Club Sciacca” prenderanno il via a breve con le nuove attività.

Il gruppo Dc attacca l’amministrazione Termine: “Tira a campare”

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Partendo dalla presentazione di una interrogazione consiliare in relazione ai progetti infrastrutturali in capo al Comune di Sciacca, il gruppo consiliare della Democrazia Cristiana formato da Filippo Bellanca, Pasquale Bentivegna, Giuseppe Catanzaro, Luca La Barbera e Nino Venezia critica duramente l’operato dell’amministrazione in carica.
“Il processo di attrazione di finanziamenti pubblici implementati – scrivono nella nota all’interrogazione – in uno con l’Accordo di Programma Quadro (APQ), promossi e agevolati a seguito dell’insediamento della struttura alberghiera realizzata dalla Soc. Rocco Forte con il Contratto di Localizzazione “Verdura International Hotel Resort”, aveva determinato la previsione di due importanti interventi infrastrutturali la cui esecuzione avrebbe agevolato non solo la viabilità di accesso all’area per lo sviluppo turistico alberghiero verso le zone di Verdura e Makauda poste nella parte ad est della città, come previsto sia dal previgente P.U.C. n.6 che dal nuovo P.R.G., eliminando l’attuale situazione di pericolosità della viabilità di accesso e di uscita dalla zona, ma aveva anche previsto un ulteriore, importante intervento finalizzato al miglioramento della rete idrica della città di Sciacca.
E ci si riferisce a due progetti, dotati di tutte le autorizzazioni necessarie, con finanziamenti posti a valere su risorse FAS, la cui realizzazione era stata affidata alla competenza e alla cura del Comune di Sciacca e il cui onere economico risultava già accreditato presso la Regione Sicilia – Dipartimento Attività Produttive – Servizio Promozione dello Sviluppo Industriale.
I due progetti riguardavano:
1) l’esecuzione di uno svincolo stradale sulla S.S.V. Castelvetrano-Agrigento, sul tratto ubicato in C.da Calcavello del territorio di Sciacca – interessato nel tempo da diversi incidenti veicolari -, per il quale erano state acquisite la variante urbanistica (D.D.G. n.851/DRU del 05.08.2009), l’autorizzazione del Genio Civile di Agrigento, la convenzione con l’ANAS di Palermo ed avviate le procedure espropriative per parte dei terreni a nord, atteso che la maggior parte delle aree interessate ricadevano in quelle di proprietà della Soc. Rocco Forte;
2) la realizzazione dei lavori finalizzati all’ “ottimizzazione della rete idrica urbana e gli interventi di miglioramento della qualità delle acque del Comune di Sciacca – 2° stralcio funzionale”, stante le condizioni della rete che presentava un pessimo stato di funzionalità ed efficienza che determinavano e continuano a determinare sversamenti e contaminazioni di liquami fognari verso detta rete.
Per il primo progetto era stato predisposto un progetto esecutivo, all’epoca cantierabile, per un importo di oltre €.3.300.000 di cui un terzo a valere sull’APQ e due terzi sulle risorse FAS.
Per il secondo, rallentato da questioni contrattuali intervenuti in corso d’opera, era stato previsto un finanziamento di circa €.4.000.000, sempre a valere sull’APQ e l’utilizzo delle risorse FAS.
I due finanziamenti sono stati più volte sollecitati dalle pregresse amministrazioni per il loro mantenimento e successivo utilizzo”.
Il gruppo Consiliare della Democrazia Cristiana chiede all’Amministrazione se è a conoscenza di entrambi i progetti ed eventualmente di voler riferire sullo “stato dell’arte” al fine di evitare che i predetti importi vadano in perenzione con la conseguente perdita dei finanziamenti (oltre sette milioni di euro!) determinando un grave danno alla città per la mancata esecuzione di opere necessarie per lo sviluppo della città, la qualità e la funzionalità di una rete idrica che, sarebbe il caso di affermare, “fa acqua da tutte le parti”.

I consiglieri comunali di opposizione della Dc, infine evidenziano che: “questa Amministrazione sembra non interessarsi né comprendere cosa significhi continuità amministrativa o capacità di interfacciarsi con gli uffici deputati alla definizione di procedimenti amministrativi pregressi che riguarda il completamento di progetti già avviati, vitali non solo per i livelli occupazionali ma soprattutto per la vivibilità della città e dell’intero territorio.
“Speriamo – concludono – di far cosa gradita indirizzare l’azione di questa A.C. che ad oggi si è caratterizzata nel “tirare a campare”, che riesce soltanto a gestire quello che riesce a trovare (ad es. i 200 parcheggi in via Agatocle o le conosciute proposte di viabilità per l’accesso alla C.da Perriera o per la viabilità pedonale verso la via Lido o, ancora, per il parcheggio Figuli), senza configurare nuove e utili progettualità, sia nel breve che nel medio periodo, per lo sviluppo e la crescita della città”.

Mancata attivazione colonnine al porto, il consigliere Bono si rivolge al Prefetto

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Si e’ rivolto direttamente a sua Eccellenza il Prefetto il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Calogero Bono riguardo la questione della mancata attivazione colonnine in zona portuale di Sciacca, una questione che il consigliere comunale ritiene opportuna evidenziare poiché sta assumendo dei contorni non più sopportabili.

“Le rappresento brevemente la questione – scrive – il Comune di Sciacca, nel lontano 2009-2010, è stato beneficiario di un contributo dalla Regione Siciliana, Assessorato Risorse agricole e della Pesca, di €. 273.370,00 per la realizzazione in zona portuale di colonnine per la erogazione di acqua ed energia elettrica ad uso dei motopesca ed attività connesse. Fra varie traversie i lavori sono giunti compimento tra la fine del 2016 e l’inizio del 2017. L’impianto è entrato in funzione per un periodo limitato e solo in alcuni giorni la settimana per consentirne la messa in prova. Dopo circa un anno, l’erogazione è stata bloccata al fine di procedere con la messa a regime attraverso la distribuzione delle chiavette ricaricabili mediante richiesta agli utilizzatori del giusto corrispettivo per l’utilizzo. Da quel momento il buio più totale !!.

Con l’insediamento della Amministrazione Comunale in carica (giugno 2022), il sottoscritto, rieletto consigliere Comunale, riprendendo l’attività volta, è tornato a sollecitare la messa in funzione delle colonnine. In data 11/01/2023, si è provveduto a presentare un’ interrogazione a risposta scritta alla quale è stata data una risposta evasiva, solo dopo diversi mesi in consiglio comunale oralmente. Successivamente, prima dell’estate, il Comune rende noto di avere presentato un progetto per la manutenzione straordinaria delle colonnine alla Regione ottenendo un contributo di 250.00,00 euro anche per altre piccole manutenzioni. In realtà le circa 20 colonnine a settembre-ottobre del 2023 sono state totalmente sostituite, per certi versi si può anche dire non erano mai entrate in funzione !!

In data 30/01/2024, dopo qualche richiesta verbale, il sottoscritto ha presentato una nuova interrogazione a risposta scritta per capire perchè ancora non si era provveduto con la messa in funzione delle colonnine vista la corposa manutenzione!! Qualche mese dopo nel corso di un consiglio comunale ha provveduto a richiedere anche al Segretario Generale il rispetto delle prerogative di un consigliere comunale visto che ad oggi è stata data nessuna risposta !!.

In data 20/05/2024, nel corso di una riunione in Comune che aveva ad oggetto la gestione del mercato ittico, altra questione spinosa, sempre il sottoscritto ha anticipato alla amministrazione comunale che avrebbe scritto a Sua Eccellenza il Prefetto anche per la seguente motivazione: nelle scorse settimane due imbarcazioni della marineria di Sciacca sono temporaneamente affondate all’interno del porto a ciglio banchina, e diversi operatori hanno riferito che le colonnine di erogazione di energia elettrica, se funzionanti, sarebbero potute servire nelle ore convulse dei soccorsi.

Eccellenza , la marineria di Sciacca è fra le più importanti di Sicilia e conta ben oltre 90 motopesca della c.d. grande pesca, oltre che 30 circa della piccola pesca per un totale di circa 400 addetti diretti (pescatori). Tutti questi operatori negli anni hanno chiesto a gran voce la attivazione delle colonnine non capacitandosi del motivo della mancata messa in funzione, perdendo anche fiducia nelle istituzioni”.

Pertanto il consigliere invoca l’intervento di Sua Eccellenza: “affinchè si possa finalmente porre fine a una questione che è ormai diventata un vero e proprio atavico esempio di cattivo utilizzo di soldi pubblici e di mala amministrazione, nonché un disservizio ad una categoria produttiva di rilevante importanza del nostro territorio”.

Festeggiamenti per San Calogero a Sciacca, processione con i “Tammurinara” di Agrigento (Video)

L’intento era quello di tornare ad organizzare una festa in onore del Santo patrono di Sciacca come si svolgeva un tempo e l’obiettivo e’ stato raggiunto con diversi momenti di preghiera e fede, a partire dal pellegrinaggio ma anche di condivisione e festa.

I festeggiamenti per San Calogero sono iniziati una settimana prima e sono culminati ieri durante lo svolgimento della processione che dalla grotta del santo e’ terminata con la benedizione solenne della città dal sagrato della basilica sul monte Kronio, processione accompagnata per la prima volta dal suono dei tamburi dei “Tammurinara” di Agrigento.

In occasione dei festeggiamenti sono giunte a Sciacca le confraternite di San Calogero dalla Sicilia provenienti in particolare, da Caltavuturo, Favara, Valledolmo, Racalmuto, Naro, San Giuseppe Jato e ovviamente presente quella di Sciacca. E’ stata la parrocchia guidata da Fra’ Giuseppe Gentile ad organizzare la festa.

in serata, preparata anche una grande cassata di circa 70 chili dalla pasticceria Franco La Bella, l’associazione Cuochi di Agrigento e gli studenti dell’Istituto Alberghiero di Sciacca