L’Ufficio Marittimo di Sciacca, a firma del Comandante, Tenente di Vascello, Biagio Cianciolo, ha emanato l’ordinanza n. 6/2024, ai fini della sicurezza marittima, la balneazione e le attività connesse .

Si tratta di tutte attività che si svolgono, nell’ambito dei limiti temporali della stagione balneare, lungo il litorale marino e costiero del Circondario marittimo di Sciacca, che comprende il territorio dei Comuni costieri di Sciacca e Menfi e che si estende a est dalla foce del torrente Bellapietra al vallone Gurra di Mare a ovest.

2. L’ordinanza risponde al fine di maggiormente tutelare la sicurezza della balneazione, tutte le unità navali, comprese le tavole a vela con superficie velica pari o superiore a 4 metri quadrati, devono navigare nelle acque del Circondario marittimo di Sciacca mantenendosi a distanze superiori a 250 metri dalla battigia, in presenza di spiagge, o 150 metri dalle
   coste a picco.
3. Le attività di sci nautico, paracadutismo ascensionale, tavole e mezzi trainati da aquiloni (ad esempio, kite-surf), traino di piccoli gommoni (ad esempio“banana-boat”) nonché la conduzione degli acquascooter e tutte le altre attività classificabili come ludico-diportistiche, devono essere effettuate oltre i limiti minimi di distanza dalla costa.
4. Le zone di mare vietate alla balneazione, secondo quanto previsto dall’ordinanza, sono:
   a. quelle insistenti negli ambiti portuali e negli approdi in genere;
   b. nelle zone di regolare transito di unità navali ove la balneazione costituisca pericolo
   o intralcio alla manovra delle navi stesse e, in particolare: nelle zone di fonda, nelle
   rade, in prossimità delle imboccature portuali e dai fanali di ingresso in tutte le
   direzioni, all’interno dei sistemi di instradamento obbligatorio del traffico marittimo
   ove esistenti, dei pontili, delle passerelle di attracco, nonché nei canali di accesso a
   porti o ad approdi e all’interno dei corridoi di lancio/atterraggio segnalati;
   c. ad una distanza inferiore a metri 100 da navi mercantili o militari ancorate o
   ormeggiate;
   d. in prossimità di pontili o passerelle di attracco per l’ormeggio di unità navali;
   e. all’interno dei corridoi di atterraggio delle unità navali;
   f. all’interno degli specchi acquei destinati all’ancoraggio e all’ormeggio di unità navali;
   g. alle foci dei fiumi, dei canali e dei collettori di scarico;
   h. nei tratti di mare interdetti perché interessati da fenomeni franosi, smottamenti o dalla
   presenza di siti archeologici;
   i. nelle zone di mare interdette in forza di provvedimenti localmente emanati, a tutela
   della salute e della pubblica incolumità, che dovranno essere idoneamente segnalati a cura delle Amministrazioni interessate mediante apposita cartellonistica monitoria.
5. Inoltre, e’ permanentemente interdetta, per tutto l’anno, la sosta e/o il transito delle persone sulle
   scogliere frangiflutti e/o opere similari poste a difesa
   della costa, presenti sia parallelamente che perpendicolarmente alla linea di costa.
6. Ecco l’ordinanza integrale:

L’assessore alla Manutenzione della Viabilità Extraurbana Francesco Dimino chiarisce oggi alcuni punti fondamentali che riguardano il progetto di manutenzione straordinaria della strada Nadore in risposta alle preoccupazioni espresse in questi giorni da alcune parti sul suo completamento.

“Come già comunicato – scrive Dimino- ad alcuni proprietari terrieri della contrada Nadore e ad alcuni consiglieri comunali, l’Amministrazione comunale, di concerto con gli uffici competenti, si sta operando con determinazione per partecipare al bando per il completamento della strada Nadore, il cui termine è fissato al 15 Maggio.

Tale iniziativa rappresenta una priorità per il nostro territorio, e ogni sforzo è profuso per garantirne il successo. Si è poi instaurato un dialogo costante con il Dipartimento dell’Agricoltura – Servizio 7 – gestione dei fondi comunitari, al fine di monitorare le opportunità di finanziamento per la viabilità rurale. Si tiene particolarmente in considerazione sia la progettualità attuale, che rientra nel quadro del periodo 2014-2020 e presenta tempi di presentazione, assegnazione e rendicontazione eccessivamente rapidi, sia la nuova programmazione che sarà operativa a partire dal mese di luglio”.

“L’interesse e l’impegno dell’Amministrazione verso la viabilità rurale – aggiunge l’assessore Dimino – sono massimi, e siamo determinati a garantire soluzioni concrete e tempestive per le esigenze della nostra comunità agricola. A breve inoltre ci sarà la procedura di gara per i lavori di manutenzione straordinaria nelle contrade Raganella, Piana Schunchipani e San Bartolo con le somme previste nel bilancio comunale approvato lo scorso anno. Il salvataggio del progetto di contrada Nadore è avvenuto grazie all’impegno e alla costante supervisione dell’Amministrazione e al lavoro instancabile degli uffici comunali, che hanno seguito giorno per giorno la vicenda, confrontandosi e incontrandosi anche con i dipendenti dell’U.I.A. di Cammarata”.

L’assessore Francesco Dimino ringrazia infine la consigliera comunale Carmela Santangelo “per il suo costante impegno e interesse verso le progettualità legate alla strada Nadore”.

E’ notizia di qualche giorno fa, che il TAR ha emesso sentenza di primo grado che conferma la perdita del finanziamento per la realizzazione della casa albergo per anziani della Perriera.

Sull’argomento oggi intervengono i consiglieri comunali Calogero Bono, Gaetano Cognata e Ignazio Bivona con una nota

“Oltre la revoca – scrivono i tre – del finanziamento da parte della Regione Siciliana, avvenuta nel 2020, ricordiamo per la mancata messa in funzione del bene, oggi c’è anche la sentenza che dà torto al comune di Sciacca con il rigetto del ricorso a suo tempo depositato.

La revoca del finanziamento, ricordiamo, è successiva a diverse interlocuzioni con il competente assessorato regionale che comunque non ha dato alcun esito data l’assenza di autorevolezza delle amministrazioni di centro sinistra.

Oggi la perdita del finanziamento di 3,5 milioni di Euro determina un danno ingente  per le casse del comune. Risulta che una parte cospicua di tale somma è stata già stata accantonata, ma la stessa va integrata con oltre un milione di euro che dovrà essere coperto nel bilancio del 2024.

Nel corso di questi anni le amministrazioni di centro sinistra avevano assicurato sulla base di documentazione in loro possesso  che il ricorso avrebbe avuto esito diverso, il tutto anche sulla base di relazioni degli avvocati esterni nominati che, nel tempo, avevano assicurato l’ente. Nulla di tutto questo si è avverato”.

I tre affermano che se l’amministrazione precedente ha determinato il problema, l’attuale si è caratterizza per altrettanta inerzia.

“Oggi l’attenzione – ribadiscono – deve essere quella di garantire la fruizione del bene che è interesse principale per la città, unico breve e temporaneo utilizzo è stato nel periodo Covid utilizzando la struttura come hub vaccinale.

Allora ci fu anche una proposta di Fratelli d’Italia in tale direzione.
Oggi bisogna lavorare per rendere operativa la struttura e superare l’inerzia della attuale amministrazione, e ciò al fine di evitare oltre al danno economico anche la beffa relativa ad un immobile oggi pagato interamente con i soldi dei cittadini saccensi e chiuso”.

La zona portuale di Sciacca risulta essere senza illuminazione da cinque giorni. Lo scrive oggi in una nota il consigliere comunale Calogero Bono che evidenzia: “Forse non si comprende bene il rischio che gli operatori del settore corrono la notte con il buio pesto per raggiungere le loro imbarcazioni per andare a lavorare. Senza contare che risulta anche che vi siano stati in questi giorni furti a bordo degli stessi pescherecci evidentemente approfittando del buio piu totale”.

Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia ha anche segnalato all’amministrazione comunale il disservizio e lo stesso riferisce che anche l’autorità marittima ha fatto altrettanto.
“Comprendo – aggiunge – che la competenza della manutenzione degli impianti portuali non è del comune di Sciacca, ma è sempre stata l’amministrazione comunale negli anni a prendersi cura della manutenzione spicciola, compresa quella del ripristino degli impianti da semplici corti circuiti, cioè quello che accade da qualche mese a questa parte”.
“Ci dispiace – conclude – dover rendere pubblico lo sfogo, ma cinque giorni al buio è davvero troppo per un semplice corto circuito”.