Investimenti e Innovazioni, il commissario Asp annuncia interventi per il Fratelli Parlapiano di Ribera

Nel corso della sua visita al “Fratelli Parlapiano” di Ribera, il commissario Asp Giuseppe Capodieci ha annunciato interventi mirati per migliorare la qualità dei servizi ospedalieri.

Il Neo Commissario ASP e la Sua Visione

Durante l’incontro con la direzione sanitaria e i primari, Capodieci ha annunciato l’arrivo di una nuova Tac, progettata per potenziare l’accuratezza e la rapidità delle indagini diagnostiche.

Tecnologia Avanzata per Diagnostica Precisa

La nuova Tac è parte degli investimenti del Covid-Hospital 2021, grazie al lavoro di squadra di vari attori, compresi l’onorevole Margherita La Rocca-Ruvolo e l’ex sindaco di Ribera, Carmelo Pace, attuale capogruppo Dc all’Ars.

Collaborazioni Chiave per il Successo del Progetto

Le dichiarazioni dell’onorevole Pace indicano un cambio di prospettiva positivo, sottolineando risultati tangibili del Covid-Hospital. Lo rileva il coordinatore del Comitato Zona Disagiata, Giovanni Montalbano, he enfatizza l’importanza di riconoscere il “Fratelli Parlapiano” come Ospedale di Zona Disagiata e di proseguire con il piano di rifunzionalizzazione post-covid.

Dal sindaco di Ribera al movimento di Cateno De Luca, nuove adesioni alla manifestazione per le Terme di Sciacca

Nuove adesioni alla manifestazione in programma il 6 marzo prossimo per le Terme di Sciacca. Il Sindaco di Ribera, Matteo Ruvolo unitamente alla Giunta ed Comunale, esprimono sostegno alla manifestazione del 6 marzo per chiedere la riapertura delle terme di Sciacca.

“Ritengo – scrive Matteo Ruvolo – che la questione delle terme sia di rilevante importanza per Sciacca e per tutto il territorio circostante, che condivide il bisogno di una ripresa economica e sociale basata sul turismo, sulla salute e sulla valorizzazione delle risorse naturali. Le terme rappresentano un patrimonio storico e culturale della nostra zona, pertanto auspico che il governo regionale possa intervenire al più presto per sbloccare la situazione di stallo che da troppo tempo ne impedisce la riattivazione”.
Anche il Coordinamento provinciale Agrigento di “Sud chiama Nord” di Cateno De Luca oggi con una nota annuncia l’adesione alla manifestazione.
“Non possiamo non unirci – scrivono il coordinatore Giuseppe Di Rosa e il vice Salvatore Monte del gruppo – a questo comune grido che si leva, in primis, dalla
cittadina saccense ma risuona in tutti i comuni della nostra Regione.
Sciacca merita di riavere la piena funzionalità del suo patrimonio Termale.
Da quel lontano 2015 la città soffre la sua più grande mancanza.
“Sud chiama Nord” aderisce alla manifestazione del prossimo 6 Marzo promossa dal Comitato civico “Patrimonio Termale”. Non è più la battaglia di un singolo comune ma è una battaglia di comunità che deve vederci tutti in prima linea per rimarcare l’esigenza di ridare lustro ad un intero territorio.
Il 6 Marzo non possiamo essere spettatori quindi tutti presenti”.

Menfi senz’acqua da due giorni per un guasto alla condotta, si lavora senza sosta alla riparazione

Da quarantotto ore a causa di una grave rottura alla condotta principale a Menfi niente più erogazione dell’acqua.
I dipendenti comunali sono a lavoro già da ieri mattina per la risoluzione del problema.

Il vice sindaco Sandro La Placa ha invitato tutti ad un uso parsimonioso dell’acqua perché non in grado di garantire il servizio di autobotte.

Mentre il sindaco, Vito Clemente ha pubblicato il video di una delicata riparazione idrica in corso in queste ore.
“Non è l’unica – ha scritto il primo cittadino avvisando la popolazione – perché la condotta principale ha rotture in più punti.Torniamo a scusarci per il disagio e confidiamo nella generale collaborazione in ordine all’uso parsimonioso dell’acqua”.

Si conta, salvo imprevisti, entro il pomeriggio di oggi di riuscire a terminare i lavori e tornare all’erogazione idrica.

Furto in appartamento in via Lido a Sciacca, la polizia denuncia il presunto responsabile

Per un furto in un appartamento in via Lido, a Sciacca, gli agenti del locale commissariato di polizia hanno individuato e denunciato il presunto responsabile. Si tratterebbe di un cinquantenne di Sciacca con precedenti di polizia.

L’uomo sarebbe riuscito a portare via dalla casa oggetti di scarso valore e alla sua individuazione gli agenti di polizia sarebbero arrivati attraverso attività d’indagine e anche con l’aiuto di telecamere di sorveglianza che si trovano nella zona.

La refurtiva non è stata ancora rinvenuta. Da tempo a Sciacca si registrano furti in appartamenti e questo è causa di preoccupazione per le famiglie.

Avrebbe violentato la figlia piccola, arrestato il padre

Sono stati i medici dell’ospedale “Di Cristina” di Palermo a fare avviare le indagini carabinieri dopo aver segnalato il caso di posdibili violenze sessuali su una minore.

La madre aveva portato la figlia in ospedale per dei dolori al basso ventre e proprio i medici che l’hanno visitata, hanno scoperto alcune lesioni sospette sulla bambina di neanche dieci anni.

Il padre, un quarantenne palermitano, e’ stato arrestato. I genitori della bambina si stanno separando e alcune volte la bimba sarebbe rimasta a casa del padre a dormire.

La piccola è stata anche sentita da uno psicologo e il suo racconto sarebbe stato attendibile.

La procura di Termini ha chiesto l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere nei confronti del quarantenne concessa dal gip.

Scarse piogge e crisi per l’irrigazione, nella diga Castello portata idrica dimezzata rispetto al 2023

Otto milioni di metri cubi di acqua nella diga Castello contro i 17 del 2023. Già questo dato fotografa, nell’Agrigentino, una grave difficoltà a garantire l’acqua per l’irrigazione e dunque la crisi dell’agricoltura.

Secondo l’Autorita’ regionale di bacino manca il 23% di acqua in termini assoluti in Sicilia rispetto al 2023. La diga Garcia ha un deficit del 47% rispetto allo scorso anno.

Atti sessuali con una ragazzina di 14 anni a Menfi, la madre resta in carcere

Il Tribunale di Sorveglianza di Palermo ha rigettato l’istanza della difesa e dovrà rimanere in carcere per scontare poco meno di tre anni la madre di una ragazzina che avrebbe subito, a Menfi e Gibellina, atti sessuali. La donna, condannata con sentenza definitiva a otto anni di reclusione e 80 mila euro di multa, non andrà ai servizi sociali. L’affidamento in prova era stato chiesto dal suo legale, l’avvocato Antonino Sutera.

La madre è un personaggio centrale della vicenda relativa agli atti sessuali che la figlia, all’epoca minore di 14 anni, avrebbe subito. E’ stata arrestata dai carabinieri durante le indagini preliminari e non ha mai lasciato il carcere. La ragazzina, secondo l’accusa, sarebbe stata costretta a subire rapporti sessuali e la madre avrebbe favorito accompagnandola nei luoghi dove si consumavano gli incontri per somme che andavano dai 30 ai 200 euro.

La vicenda ha destato parecchio scalpore nel territorio e la piccola, nel 2017, quando sono partite le indagini, è stata subito allontanata dalla madre e trasferita in una struttura protetta. Per questa vicenda ci sono stati altri imputati condannati con sentenza definitiva e uno assolto.

Calcio, Sciacca campione provinciale Juniores e il tecnico Interrante non trattiene le lacrime (Video)

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Per il terzo anno consecutivo la squadra juniores dello Sciacca ha conquistato il titolo provinciale. Dopo la vittoria delle squadre guidate da Salvo Crivello e Giuseppe La Rocca anche la formazione allenata da Michele Interrante ha conquistato il titolo provinciale.

Oggi i saccensi hanno battuto, a Favara, la squadra di casa con il risultato di 1-0 grazie a una rete di Samuel Gulino, su calcio di punizione, ottenendo il successo con tre giornate di anticipo sulla conclusione del torneo.

Lo Sciacca adesso accede alla fase regionale. A fine partita, negli spogliatoi, sono esplosi i festeggiamenti e il tecnico, Michele Interrante, non è riuscito a trattenere le lacrime. Alla squadra sono arrivati subito i complimenti della società guidata dal presidente Pasquale Bentivegna.

Stato di emergenza in Sicilia, fondi da Cdm per la ricostruzione post-incendi

Il Consiglio dei ministri ha approvato lo stato di emergenza in Sicilia, destinando 6,1 milioni di euro per la ricostruzione post-incendi. Il presidente della Regione, Renato Schifani, esprime soddisfazione per il cambiamento di posizione della Protezione Civile nazionale. Questi fondi mirano a finanziare interventi urgenti, dall’alloggio degli evacuati al ripristino di reti idriche e fognarie, viabilità e rimozione dei rifiuti combusti.

Ricostruzione Post-Incendi: Soddisfazione per il Cambio di Posizione

La decisione del Consiglio dei ministri sancisce lo stato di emergenza in Sicilia per 12 mesi, focalizzandosi su Catania, Messina, Palermo e Trapani. Le risorse destinate, frutto di una nuova valutazione della Protezione Civile, rappresentano un’anticipazione cruciale per affrontare le conseguenze della devastante ondata di calore e incendi.

Le Risorse Destinate e i Primi Interventi: Il Commento di Schifani

Il presidente della Regione, Schifani, rileva che le risorse approvate copriranno le spese immediate: alloggio degli evacuati, ripristino delle infrastrutture, e rimozione dei rifiuti. La revisione della posizione iniziale della Protezione Civile riflette un’attenzione crescente verso la necessità di interventi mirati in seguito agli incendi estivi.

Territori Coinvolti e Data di Inizio dello Stato di Emergenza

L’eccezionale ondata di calore e gli incendi, che hanno avuto inizio il 23 luglio dell’anno scorso, hanno colpito le province di Catania, Messina, Palermo e Trapani. Lo stato di emergenza si protrarrà per un anno, consentendo una gestione più efficace e mirata delle risorse a disposizione.

Al buio la contrada Torre a Ribera, rubati i cavi della pubblica illuminazione

Rubati a Ribera più di 2500 metri di cavi in rame dell’illuminazione pubblica. Il furto è stato commesso negli ultimi giorni e denunciato ieri dal Comune ai carabinieri della locale tenenza.

Sono stati rubati i cavi elettrici che collegavano 20 lampioni della pubblica illuminazione lungo la SS386, in contrada Torre, che porta all’ingresso di Ribera. Questo è quanto emerso da un sopralluogo effettuato ieri mattina dai tecnici comunali che erano intervenuti a seguito di segnalazioni pervenute dai cittadini.
Il furto, oltre a causare il blackout lungo la strada, ha anche determinato un danno economico per il Comune di Ribera, stimato in circa 15.000 euro.

“Si tratta di un atto gravissimo, che danneggia il patrimonio pubblico e la sicurezza dei cittadini – dichiara il sindaco di Ribera, Matteo Ruvolo. Il Comune di Ribera ha presentato una denuncia contro ignoti”.