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Boris Johnson teme una cattiva pace

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Il Prime Minister Boris Johnson in un’intervista al Corriere della Sera ha ribadito l’importanza per l’Occidente di continuare a sostenere Kiev ma ha avvertito l’Europa di non cedere alla stanchezza e quindi ad una soluzione troppo rapida che non sia risolutiva per l’Ucraina.

“Non possiamo essere più ucraini degli ucraini. E’ la loro crisi, loro devono decidere cosa vogliono fareha detto il premier britannico. Una posizione analoga l’ha più volte espressa il premier Draghi sia in sede europea sia davanti al presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Per Johnson come per Draghi, chi ha la decisione finale rimane l’Ucraina e l’Europa non deve fare né imporre nulla di più che loro vogliono. “Non vogliono essere forzati a un negoziato, non acconsentiranno a un conflitto congelato nel quale Putin è in grado di continuare a minacciare ulteriore violenza e aggressione” ha spiegato Johnson.

L’Europa non deve cedere alla stanchezza

Il premier chiarisce cosa significa quando si inneggia alla sconfitta di Putin. Spiega che si intende semplicemente una restaurazione dei confini ucraini prima del 24 febbraio e che venga garantita la sua sicurezza cacciando le truppe russe dal territorio ucraino. Questo è ciò a cui deve puntare l’Europa e tutto l’Occidente, sicuramente è una situazione stancante ma non bisogna farsi vincere da questa stanchezza. Bisogna portare avanti questa battaglia e mantenere una posizione unita e forte sull’Ucraina.

La situazione è in stallo ed è ora che bisogna agire e cambiare la dinamica. “Questo non è il momento per mantenere lo status quo, è il momento per provare a rovesciare le cose.

Per Boris Johnson l’unità dei paesi occidentali è più forte delle divisioni. Dobbiamo “lavorare insieme come europei per evitare quello che credo sarebbe un disastro, ossia una cattiva pace in Ucraina, costringere gli ucraini ad accettare termini che dovrebbero essere un anatema per gli europei”. Proprio sull’unità, dopo la Brexit la Gran Bretagna assicura la porta aperta alla collaborazione con l’Unione europea. Il premier Johnson assicura che “Il ruolo del Regno Unito è di essere a sostegno dell’Europa e continueremo sempre a farlo” . “Vogliamo essere a supporto della sicurezza e prosperità europea, parte integrante della nostra sicurezza e prosperità” ha puntualizzato.

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